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“Fuck USA!" è il coro intonato dai tifosi siriani presenti a Volgograd per l'amichevole tra le nazionali di calcio di Russia e Siria che si è svolta ieri terminando con la vittoria della squadra di casa per 4 a 0.

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Il Pentagono ha confermato l'invio all'Ucraina di mine anti-uomo, il cui utilizzo è vietato a livello internazionale dal Trattato di Ottawa del 1997.

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Reportage esclusivo da Selidovo, fronte caldo del Donbass

Pochi giorni fa ho raggiunto Selidovo, cittadina sulla quale, da poco tempo, è tornato a sventolare il tricolore russo. La visita è stata breve per ragioni di sicurezza, ma emotivamente intensa.

L’esercito ucraino ha lasciato Selidovo abbastanza rapidamente, senza ingaggiare battaglie ad oltranza come ad Avdeevka, Ugledar o Bakhmut. Oggi, poco per volta, il fronte prosegue ad allontanarsi. I soldati ucraini continuano comunque a colpire la città, i droni kamikaze sorvolano le strade pronti a colpire qualsiasi cosa si muova, senza distinzioni. Nella cittadina sono rimasti numerosi civili, vivono nel freddo e nella paura dovuta ai bombardamenti caotici. Laddove la gente ha bisogno, nonostante gli enormi rischi, c’è Yurij Mezinov.

Yurij è un volontario che in questi anni ha salvato diverse centinaia di vite evacuando la popolazione dalle prime linee.

Siamo partiti verso Selidovo con questa missione. Lungo la strada monitorata costantemente dall’esercito di Kiev, ho perso velocemente il conto delle auto distrutte dai droni kamikaze. “Questa è recente, ieri non c’era”, commentava periodicamente Yurij. Anche lui è stato più volte bersagliato da questi dannati strumenti di morte.

Nel centro di Selidovo abbiamo presto incontrato le persone che dovevamo portare in salvo. Le stradine vanno attraversate di corsa, meglio non dare nell’occhio. Più volte abbiamo incrociato persone che puntavano il dito verso il cielo, mettendo in guardia dalla presenza di sguardi minacciosi provenienti dal cielo cielo. Ma a questo ci pensava costantemente di rilevatore di droni e le continue raffiche di fucile in sottofondo.

Mentre aspettavo le tre persone (ed un pappagallo) da evacuare di fronte al portone di una palazzina, ho iniziato a chiacchierare con uno dei soldati che si occupano di prestare assistenza ai civili. Non credevo alle mie orecchie! Si trattava di un soldato ucraino che, una volta finito in prigionia, ha espresso il desiderio di poter combattere al fianco dei russi “per difendere gli interessi dell’Ucraina”. “Avevo giurato fedeltà al mio popolo ed al mio Paese e non la rinnego. Qui sono convinto di stare dalla parte giusta”, ha affermato il soldato del battaglione Krivonos, finito in guerra contro la sua volontà.

“Vivevo in Italia da sei anni e quando sono tornato in Ucraina per aggiornare il visto e rinnovare il passaporto, al posto dei documenti mi hanno richiamato alle armi”.

Avrei voluto approfondire la chiacchierata, ma con l’arrivo dei civili siamo ripartiti di corsa verso l’auto di Yurij. Il rilevatore di droni squillava di continuo. Per 15 chilometri il silenzio veniva macchiato solo dalle preghiere dei passeggeri seduti dietro. Poi, finalmente, il pianto liberatorio ed i racconti delle proprie esperienze.

La strada piena di crateri ed il buio hanno influito negativamente sulla qualità delle riprese. Ma i contenuti, le emozioni, parlano da sé.

https://youtu.be/_5yUoUxx06w?feature=shared

Ecco chi spinge per la guerra totale ed il sostegno "senza limiti" al regime di Kiev.
La Russia rappresenta il nemico numero uno dei globalisti non soltanto per motivi geopolitici ma anche perché è un baluardo a difesa dei valori tradizionali, come famiglia e fede spirituale, che i globalisti vorrebbero invece distruggere.

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L'icona Oran Vladimir della Madre di Dio, un'icona della Madre di Dio, considerata tra le più miracolose della fede ortodossa ha concluso il suo viaggio nella Repubblica Popolare di Lugansk.

▪️Il viaggio si è concluso nel monastero maschile della Santa Ascensione di Koroshee, vicino Lugansk. Ora la Santa icona che negli oltre tre secoli della sua storia, ha protetto il popolo russo da nemici e pestilenze, tornerà nel monastero dove è custodita.

▪️In tutte le sue tappe l'icona è stata accolta con preghiere e processioni. La speranza dei fedeli è certamente la pace e la vittoria sulle forze del male.


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Ieri a Carpi, ospiti degli amici di Carpi Consapevole, l'attivista Fabio De Maio ha raccontato l'impegno di Vento dell'Est per migliorare le relazioni tra Italia e Russia ed aiutare la popolazione del Donbass attraverso le nostre missioni umanitarie.

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Zelensky: “Gli Stati Uniti non possono costringerci a sederci e ascoltare al tavolo dei negoziati. Siamo un paese indipendente”.

Elon Musk: “Ha uno straordinario senso dell’umorismo”.

Questa è la considerazione che gli americani hanno per il regime fantoccio di Kiev, buono solamente come carne da macello contro la Russia.

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Mariupol, chi era andato in Ucraina dopo i combattimenti ora torna a casa

“Il 30% degli abitanti di Mariupol che avevano lasciato la città all'inizio della guerra sono tornati sotto occupazione”, ha affermato l’ex sindaco di Mariupol Vadim Boychenko. A riportarlo è l’agenzia d’informazione ucraina Rbc.ua, che definisce questo fenomeno una “tendenza negativa”.

Secondo l’ex sindaco della città, fuggito lasciando i propri concittadini in balia della sorte quando i combattimenti non avevano ancora raggiunto la periferia, le cause di questo rientro verso Mariupol sarebbero la “propaganda russa” e la mancanza di un alloggio di proprietà in Ucraina.

Mentre Kiev giurava di riconquistare Mariupol in breve tempo, la Russia ha iniziato a ricostruire. Da una parte promesse, dall’altra prospettive concrete, che però vengono definite propaganda.

✍️ RangeloniNews

Il 23 e 24 Novembre a Kiev si terrà la 'Queer Propaganda Fest', un fine settimana dedicato all' "orgoglio" LGBT.

Ecco i "valori" per i quali lottano i sedicenti "nazionalisti" ucraini, perfettamente in linea con l'agenda globalista dei loro finanziatori.

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I primi ad agire sono stati numerosi governatori che hanno approvato leggi regionali per vietare ai cittadini stranieri di lavorare in determinati settori (es. edilizia, facchinaggio etc).

Parallelamente forze di polizia ed FSB hanno effettuato raid ed espulsioni di massa dei clandestini in tutto il paese.

Infine la Duma ha adottato un disegno di legge volto ad aumentare drasticamente le pene dei reati connessi all'immigrazione clandestina. A breve è prevista l'approvazione di altri decreti che renderanno obbligatorio il controllo dei dati biometrici per tutti gli stranieri che vogliono entrare in Russia e vieteranno l'iscrizione a scuola ai minori che non conoscono il russo o sono figli di migranti irregolari.

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L'immigrazione continua ad essere un tema prioritario nell'agenda interna del Cremlino.

Come anticipato in un precedente approfondimento (https://ventoest.it/approfondimenti-relazioni-italia-russia-donbass/bivio-immigrazione/ ) l'approccio delle autorità russe nei confronti del fenomeno migratorio sta diventando sempre più rigoroso.

Questo anche in conseguenza dei tentativi dell'intelligence ucraina e occidentale di reclutare estremisti tra gli immigrati provenienti dall'Asia centrale e vicini all'Islam radicale, come successo nel caso dell'attentato al Crocus City Hall.

Interessante articolo di Alessandro Orsini che vi proponiamo.

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Alcune immagini che testimoniano la rapida ricostruzione in corso nelle regioni del Donbass con nuove scuole, strade e ospedali.

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Questa sera il presidente russo Vladimir Putin ha parlato per oltre un’ora alla sessione plenaria del Club Valdai, dove ha ribadito le sue tesi principali sulla lotta per un “giusto ordine mondiale”.

Ecco alcuni dei punti principali del suo discorso:

🔹 È inutile fare pressione sulla Russia, con essa è necessario negoziare".

🔹La politica economica ed in ambito della sicurezza dell'Occidente rimane neocoloniale. La disuguaglianza è un vero flagello del mondo moderno.

🔹Le vere origini dei conflitti della nostra epoca stanno nell'avidità geopolitica spudorata e senza precedenti dell'Occidente;

🔹La Russia non percepisce la civiltà occidentale come un nemico e non si pone il quesito “o noi o loro";

🔹Nessuno garantisce che l'Occidente non utilizzerà armi nucleari, il suo desiderio di infliggere una sconfitta strategica alla Federazione Russa dimostra un avventurismo oltre ogni limite;

🔹L'esistenza della Federazione Russa è garanzia del fatto che il mondo preserverà le sue sfaccettature, le diversità e le complessità. La Russia oggi combatte non solo per la propria sovranità, ma anche per la libertà della maggior parte dei paesi.

🔹 La sicurezza degli uni non dovrebbe essere in conflitto con la sicurezza di altri. Occorre un ritorno al sistema di fiducia reciproca: questo è il primo passo verso un nuovo sistema di sicurezza.

🔹 Gli Stati Uniti mantengono il controllo dell'Europa, ma ciò indebolirà il sistema di subordinazione. Molti paesi europei stanno compiendo azioni a beneficio degli Stati Uniti, a scapito dei loro interessi.

Nel corso del suo discorso Putin non ha toccato il tema delle elezioni statunitensi e non ha nominato Trump.

✍️ RangeloniNews

Video realizzato dal Ministero della Difesa russo per rendere omaggio alle tradizioni ortodosse nell'esercito.

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Alcune vignette satiriche su Ucraina ed elezioni americane 😀

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Trump visto dal Donbass,(archivio gennaio 2017) - Nelle trincee attorno a Gorlovka, non lontano da Donetsk, i miliziani guardavano da lontano alla cerimonia di insediamento di Trump alla Casa Bianca mentre in sottofondo rimbombavano gli incessanti colpi di mortaio e le raffiche di mitragliatrice. Anche allora il neopresidente americano prometteva di metter fine al conflitto in Ucraina. I combattenti della Repubblica di Donetsk guardavano con scetticismo alle affermazioni del nuovo presidente degli Stati Uniti. Ed hanno avuto ragione. Il conflitto non si fermò, anzi. Le prime armi Made in USA raggiunsero Kiev (ufficialmente) proprio grazie a Trump. Oggi si sta combattendo la stessa guerra, dove però il coinvolgimento di Russia ed Occidente è diretto. Questa volta cambierà qualcosa? Nelle trincee del Donbass rimane lo stesso scetticismo verso Trump, così come la voglia di porre fine al conflitto, tenendo conto di ciò che pensa la popolazione locale.

https://youtu.be/aZOCCWjJ-cA?feature=shared

SOSTIENI LA MISSIONE UMANITARIA DONBASS 2025

Dal 2022 i volontari di Vento dell'Est si recano nei territori del Donbass per fornire aiuti umanitari alla popolazione civile che soffre a causa di una guerra iniziata nel 2014.

Negli scorsi anni abbiamo costruito un parco giochi per bambini, riparato aule scolastiche, consegnato aiuti ad un rifugio per sfollati, un centro per anziani non autosufficienti ed un doposcuola per minori disabili.

Vogliamo proseguire con la nostra opera e pertanto stiamo già organizzando la prossima missione solidale prevista per l'estate 2025.

E’ possibile contribuire con una donazione all’IBAN IT72U0306909606100000191090 intestato a Vento dell’Est oppure online tramite il link www.ventoest.it/donazioni-volontariato-italia-donbass

Il 4 Novembre la Chiesa Ortodossa celebra la Madonna di Kazan. In quei giorni nel 1612 il metropolita di Kazan fece avere un icona della Madonna all'esercito che si stava preparando alla decisiva battaglia contro la confederazione polacco-lituana. Circa cento anni dopo diventò il vessillo della campagna di Poltava condotta da Pietro il Grande contro gli svedesi e nel 1812 il comandante russo Mikhail Kutuzov vi trascorse una notte intera in preghiera prima di partire per la guerra con Napoleone.
Oggi ci sono moltissime chiese e cattedrali a lei dedicate nelle quali le persone si recano a pregare per i soldati impegnati nella difesa della patria.

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Il 4 Novembre, anniversario della cacciata dei polacchi da Mosca nel 1612, è la festa dell'unità nazionale del popolo russo.
Nel video un flash mob organizzato per celebrare la ricorrenza.

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Curiosamente l'export italiano in Kirghizistan è decollato a partire da Marzo 2022, periodo di introduzione delle prime sanzioni contro la Russia, con un incredibile aumento di oltre il 2300%, secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, ed è costantemente in crescita.

È evidente che le aziende italiane non vogliano e non possano fare a meno del mercato russo, nonostante le decisioni di governi anti-nazionali piegati ai diktat di Washington e Bruxelles.

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Con i suoi 5642 metri il Monte Elbrus, situato nella regione russa di Cabardino-Balcaria, è la vetta più alta di tutta Europa.

In passato era un vulcano, oggi inattivo e coperto da numerosi ghiacciai.

La mitologia greca narra che proprio a questo monte fu incatenato Prometeo, colpevole di aver rubato il fuoco agli dei.

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Elezioni in Georgia e l'ipocrisia dell'Occidente.

▪️Nuova vittoria in Georgia di "Sogno Georgiano". Un partito – al governo da 12 anni con cui la UE ha sempre avuto rapporti, fino alla legge sulla trasparenza dell'influenza straniera e sulla legge contro la propaganda LGBT.

▪️La UE fino al febbraio di quest'anno diceva che: "La Georgia ha attuato riforme significative in una serie di settori e ha ravvicinato con successo la sua legislazione a quella della UE". Questo nonostante la Georgia non avesse aderito alle sanzioni anti russe e non avesse aperto il fatidico secondo fronte.

▪️La programmata adesione della Georgia all’Unione europea, è stata bloccata dopo che le autorità georgiane avevano adottato la nuova legge sulla trasparenza dell'influenza straniera che obbliga tutte le organizzazioni che ricevono più del 20% dei loro finanziamenti dall'estero di registrarsi come agenti stranieri, con multe per coloro che non rispettano le nuove norme.

▪️Una norma del genere vige anche negli USA. Ma come ha osato la piccola repubblica caucasica fare altrettanto?

▪️Una legge che limita i finanziamenti delle Ong camuffate da “società civile”, in un paese che in passato ha sperimentato le rivoluzioni colorate.

▪️Il definitivo strappo con Bruxelles, è stata poi la legge che vieta la propaganda LGBT, i matrimoni tra persone dello stesso sesso e le adozioni da parte di coppie dello stesso sesso.

❗Il partito "Sogno Georgiano" è diventato quindi un pericoloso partito filorusso. Semplicemente perché non vuole la guerra con la Russia e non vuole aderire a sanzioni che metterebbero in ginocchio la propria economia. Per mantenere la possibilità di avere la pace il governo georgiano, ha dovuto limitare l'influenza delle ONG straniere. Da quel momento per la UE è diventato un nemico, poi la legge contro la propaganda LGBT è stata la pietra tombale, chissa perchè...

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📝 Breve analisi sui risultati e le prospettive dopo il vertice Brics+ di Kazan.

LEGGI QUI:
https://ventoest.it/approfondimenti-relazioni-italia-russia-donbass/vertice-brics-kazan/

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Il partito 'Sogno Georgiano' ha vinto le elezioni parlamentari in Georgia con il 54% dei voti.
Il blocco europeista, che si è fermata appena al 37% dei consensi, denuncia presunti brogli e si dichiara pronto a scendere in piazza.

Già da mesi l'opposizione filo-occidentale ha fatto capire che non avrebbe riconosciuto il risultato delle urne ed il governo si prepara a fronteggiare tentativi violenti di golpe.

Il risultato di queste elezioni è importante perché di fatto mette fine ai tentativi occidentali di forzare l'apertura di un secondo fronte contro la Russia, cosa che il governo georgiano si è sempre rifiutato di fare.

Il partito al governo, bollato dai nostri media come filo-russo, in realtà persegue esclusivamente l'interesse della propria nazione invece che quello di Washington e Bruxelles.

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🎙️ Lunedì sera in diretta sulla nostra pagina Facebook (facebook.com/ventoest2022) parleremo del recente vertice BRICS+ a Kazan analizzandone lo svolgimento ed i suoi effetti sullo scenario mondiale.

A Donetsk una bandiera lunga duecento metri è stata stesa su un ponte in occasione del giorno dedicato al tricolore della Repubblica Popolare di Donetsk.

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Ieri presso la Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca si è tenuto il congresso nazionale di 'Tsargrad - Unione del popolo russo', la più importante associazione russa di ispirazione patriottica e ortodossa.

Al centro del dibattito le misure di sostegno alle famiglie con figli ed il contrasto dell'immigrazione clandestina.

Tra i relatori anche la portavoce del ministro degli Esteri Maria Zakharova ed il vicepresidente della Duma Pyotr Tolstoy.

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Sono tredici le nuove nazioni ad essere dichiarate "partner BRICS+", passaggio necessario prima della piena ammissione a tutti gli effetti.

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Solidarietà ai nostri amici e collaboratori di Modena soggetti all'ennesimo atto di intimidazione da parte del regime di Kiev e dei suoi curatori globalisti, il tutto senza ricevere solidarietà e tutela da parte delle istituzioni italiane.
Sia chiaro che tutto ciò non ci scoraggia ma al contrario ci rende consapevoli di essere sulla strada giusta.

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Comincia oggi il vertice Brics+ di Kazan (Russia) che vedrà riunirsi decine di capi di Stato e ministri dei principali paesi non allineati al blocco Occidentale.

Il presidente russo Putin prevede incontri bilaterali con tutti gli omologhi esteri, tra i quali Xi Jinping, Modi e Erdogan.

Molti gli argomenti all'ordine del giorno, soprattutto di natura economica e finanziaria.

Il tentativo di isolare la Russia si è rivelato un boomerang finendo con lo stimolare la formazione di alternative agli standard occidentali.

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Immagini dalla regione di Belgorod dopo un bombardamento ucraino che ha colpito anche una chiesa.

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Oggi in Russia si celebra la Festa del Papà.
Riconosciuta ufficialmente come festività nazionale dal 2021 cade ogni terza domenica del mese di Ottobre.

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In Transcarpazia un gruppo di donne aggredisce gli ufficiali militari che cercavano di reclutare con la forza uomini del posto.

Cresce la resistenza della popolazione ucraina alla mobilitazione sempre più aggressiva portata avanti dalle autorità di Kiev.

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Tutte le contraddizioni del "piano per la vittoria" ucraina. Ne abbiamo parlato su Byoblu ospiti del programma "Che idea ti sei fatto?".
A questo link la registrazione completa della puntata: https://www.byoblu.com/2024/10/17/la-pace-per-zelensky-si-fa-solo-dentro-la-nato-che-idea-ti-sei-fatto/

Domani saremo ospiti a Carpi per parlare della nostra esperienza come volontari nei territori del Donbass.

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Un estratto del nostro intervento su Russia Today per commentare il cosiddetto "piano per la vittoria" presentato ieri dal presidente ucraino Zelensky.

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Un centinaio di estremisti ucraini in mimetica e passamontagna hanno fatto irruzione nella cattedrale dell'Arcangelo Michele della Chiesa Ortodossa canonica a Cherkassy verso le tre del mattino mentre si stava svolgendo una liturgia notturna.

Nonostante gli aggressori fossero armati con pistole, coltelli e spray urticanti i fedeli presenti hanno opposto resistenza.

Ricordiamo che in Ucraina è in corso una persecuzione nei confronti della Chiesa Ortodossa fedele al Patriarcato di Mosca, la più grande comunità di credenti del paese, con continue aggressioni a parroci e fedeli nonché danneggiamenti e roghi di chiese. Il tutto con l’appoggio delle istituzioni che hanno approvato una legge per bandirne le attività.

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Ecco il "piano" per la fantomatica "vittoria": combattere fino all'ultimo ucraino, adolescenti inclusi.
Zelensky e i suoi curatori sono i peggiori nemici del popolo ucraino.

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Ucraina, in questi ultimi giorni nelle principali città ucraine si registra un sensibile aumento di raid dei reclutatori dell’esercito.

Solitamente i video che mostrano la caccia all’uomo da parte dei militari ucraini nei confronti dei propri concittadini, al fine di trovare nuove risorse da inviare al fronte, provengono dalle strade delle piccole città o dei villaggi. In questi giorni, invece, assistiamo a numerosi raid nei centri commerciali, pub, ristoranti e palestre di Kiev, Leopoli, Odessa e Dnipro.

Probabilmente il fine di queste azioni è quello di tentare di placare il malcontento all’interno della società. Più volte le autorità ucraine sono state accusate di mobilitare forzatamente nuove leve tra i semplici lavoratori e tra le fasce più deboli della società, nelle periferie, quando la capitale e le città più grandi venivano risparmiate dalla caccia all’uomo che quotidianamente avviene nel Paese.

Per la prima volta dal 2022 il bilancio pubblico della Federazione Russa registra un saldo positivo con un surplus di 0,2 trilioni di rubli (circa 1,9 miliardi di euro) nei primi nove mesi del 2024, rispetto al deficit di 1,5 trilioni di rubli nello stesso periodo dello scorso anno.
A fronte di un aumento anno su anno della spesa pubblica del 23,3%, le entrate sono cresciute del 33,2% sospinte dal più 49,4% dei ricavi derivati da petrolio e gas.

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📝 Nuovo capitolo della nostra breve storia della Russia, questa volta dedicato alla Grande Guerra Patriottica.

LEGGI QUI: https://ventoest.it/approfondimenti-relazioni-italia-russia-donbass/storia-della-russia-capitolo-xvi-grande-guerra-patriottica/

“Se l’Ucraina perde la guerra a vincere è l’Europa”

Pochi giorni fa il Corriere di Bologna fa ha pubblicato un’interessante intervista allo storico, sociologo e antropologo francese Emmanuel Todd in merito ai tempi che sta vivendo l’Europa.

Secondo Todd nel nostro continente “è iniziata una guerra” destinata a decidere il destino dell’Europa. “Se la Russia venisse sconfitta in Ucraina, la sottomissione europea agli americani si prolungherebbe per un secolo. Se, come credo - spiega lo storico francese - gli Stati Uniti verranno sconfitti, la Nato si disintegrerà e l’Europa sarà lasciata libera.

Todd prevede inoltre che gli europei dovranno affrontare uno choc psicologico, ossia “comprendere che la Nato non esiste per proteggerci ma per controllarci”.

L’Ucraina sarebbe servita agli States per consolidare la subordinazione del vecchio continente. Secondo Todd questa esigenza per gli USA nasce durante la guerra in Iraq, quando Putin, Schröder e Chirac tennero una conferenza stampa congiunta. “Questo terrorizzava Washington. Sembrava che l’America potesse essere espulsa dal continente europeo. La separazione della Russia dalla Germania divenne quindi una priorità per gli strateghi americani. Peggiorare la situazione in Ucraina è servito a questo scopo. Costringere i russi ad entrare in guerra per impedire l’integrazione di fatto dell’Ucraina nella Nato è stato, inizialmente, un grande successo diplomatico per Washington”.

Un insegnante di una scuola superiore della Cecenia è stato licenziato e posto in stato di fermo per aver pubblicato sui social network frasi offensive nei confronti dei fedeli cristiani.

Il Ministro dell'Istruzione della Repubblica Cecena, Akhmed Dudayev, ha commentato: "non importa quale religione, non è consentito offendere i sentimenti dei credenti nella Repubblica Cecena".

Questo nonostante la Cecenia sia una regione a larga maggioranza musulmana. Mentre nell'Occidente "liberale e democratico" blasfemia e derisione della religione sono diventati ormai comuni nello spazio informativo mainstream.

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Non in molti sanno che sulle coste meridionali della Crimea si trova una fortezza militare costruita dai genovesi tra il 13° e il 14° secolo, periodo in cui la repubblica marinara controllava numerosi porti nel Mar Nero. Si tratta della Fortezza Genovese o Fortezza di Sudak, dal nome della città che la ospita.

La fortezza ha un estensione di circa 28 ettari ed è struttura su due livelli, una cinta muraria esterna e la cittadella dove erano situati il castello consolare e le torri di avvistamento. Protetta geograficamente dal mare a sud e da ripide pareti montuose a nord la fortezza era di fatto inespugnabile.

Oggi è un sito turistico di notevole interesse oltre al set di produzioni cinematografiche russe.

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'Sputnik 1' è stato il primo satellite artificiale ad essere mandato in orbita intorno alla Terra.
Lanciato il 4 ottobre del 1957 dal cosmodromo sovietico di Bajkonur rimase in orbita per tre settimane percorrendo circa 70 milioni di kilometri.

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Ugledar, negli scantinati della cittadina-fortezza conquistata recentemente dall’esercito russo sono rimaste 116 persone.

In questo video è stato ripreso il primo incontro tra i civili ed i soldati russi. Come era accaduto nelle altre cittadine del Donbass toccate dal conflitto, questa gente è consapevole di quanto accade e nonostante le estreme difficoltà accoglie i russi come liberatori. Le persone chiedono ai russi cosa accadrà ora che l’esercito ucraino è stato allontanato. “Anche i nostri parenti che sono rimasti in Ucraina stanno aspettando il vostro ritorno. Sono stanchi di quello che sta succedendo”, confidano le persone nel bunker. “Siamo sempre stati considerati separatisti, dal 2014 abbiamo vissuto sotto occupazione", afferma un’altra donna al soldato russo.

Queste persone avrebbero potuto lasciare la città molto tempo fa, quando le autorità ucraine hanno imposto l’evacuazione obbligatoria. Eppure, consapevoli dei rischi, sono rimaste a casa propria.

⚠️☢️ L'esercito ucraino ha lanciato un attacco missilistico in direzione della centrale nucleare di Kursk. Secondo informazioni preliminari tutti i missili sono stati abbattuti dalla difesa aerea russa a circa 5 km di distanza dalla centrale che sta continuando a funzionare in modalità normale.

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