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16 Nov, 06:25


Dopo Valencia, in Spagna il clima è diventato il nuovo covid.

È stato messo in piedi il medesimo schema: psicosi di massa attraverso un evento “shock” per imporre restrizioni draconiane e promuovere gli obiettivi dell’Agenda 2030. L’arrivo di un nuovo fronte temporalesco, nei primi giorni della settimana, sebbene molto più debole  di quello che ha colpito Valencia a fine ottobre, ha portato alla militarizzazione della città e della sua area urbana, con relativa riproposizione del deja vu pandemico.  Anche altri centri, peraltro lontani, sono stati coinvolti in questa specie di riedizione delle segregazioni covid, ad esempio Malaga: qui le persone si fanno la spia a vicenda per aver guidato o camminato sotto la pioggia, mentre a Granada tutte le attività (scuole, negozi, ecc.) sono state sospese a causa di una leggera pioggerella, del tutto normale, anzi inferiore al normale, in questo periodo. A questo si aggiunga che in pratica è stata fermata la circolazione ferroviaria su molte tratte in maniera del tutto ingiustificata, così come sono state evacuate  4200 persone a Malaga per l’allagamento di  alcune stazioni della metro, cosa che altrove (a Roma per esempio, ma non solo)  accade regolarmente ad ogni temporale. Insomma la drammatizzazione paga.

Ecco come la stampa spagnola descrive il blocco climatico:  “L’Organismo di Coordinamento Integrato (Cecopi)) ha annunciato che, a causa del nuovo temporale, come misura preventiva, la circolazione dei veicoli privati ​​sarà vietata dalle 18 di questo mercoledì alle 18 di giovedì in 20 comuni di Valencia. Sono esclusi da questa misura i viaggi urgenti debitamente giustificati per uno dei seguenti motivi: visita a centri, servizi e strutture sanitarie; rientro nel luogo di residenza abituale o di residenza familiare; assistenza e cura agli anziani, ai minori, alle persone non autosufficienti, alle persone con disabilità o particolarmente vulnerabili, così come per cause di forza maggiore o di emergenza.”

Tutto questo ci suona familiare: in effetti, le persone sono state messe in isolamento come se si trattasse di un virus. E c’è qualche elemento che potrebbe essere equiparato alla fabbricazione in laboratorio del Sars Cov 2: il disastro di Valencia, anzi prevalentemente della sua banlieu estesa, non è stato dovuto alla pioggia in sé, bensì agli errori commessi durante i molti anni passati dalla precedente inondazione, nel processo di urbanizzazione della vasta area afferente alla città, dove gli interessi speculativi e di clientela politica l’hanno fatta da padrone. Per non parlare pessima gestione dell’emergenza.

https://ilsimplicissimus2.com/2024/11/15/in-spagna-cominciano-le-segregazioni-climatiche/?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR2rc-X89M8Vr9syw_s436ICo94BlAwwl9CS2zSt56aL1W2xt9MJcgl8Nyk_aem_drhvHxifEEoDwt6sZjjNtw&amp

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15 Nov, 18:26


Mariupol, chi era andato in Ucraina dopo i combattimenti ora torna a casa

“Il 30% degli abitanti di Mariupol che avevano lasciato la città all'inizio della guerra sono tornati sotto occupazione”, ha affermato l’ex sindaco di Mariupol Vadim Boychenko. A riportarlo è l’agenzia d’informazione ucraina Rbc.ua, che definisce questo fenomeno una “tendenza negativa”.

Secondo l’ex sindaco della città, fuggito lasciando i propri concittadini in balia della sorte quando i combattimenti non avevano ancora raggiunto la periferia, le cause di questo rientro verso Mariupol sarebbero la “propaganda russa” e la mancanza di un alloggio di proprietà in Ucraina.

Mentre Kiev giurava di riconquistare Mariupol in breve tempo, la Russia ha iniziato a ricostruire. Da una parte promesse, dall’altra prospettive concrete, che però vengono definite propaganda.

✍️ RangeloniNews

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15 Nov, 15:45


ULTIMA ORA | Un tribunale francese ordina la liberazione del combattente della resistenza libanese Georges Abdallah, in carcere da 40 anni.

Il tribunale ha concesso ad Abdallah la libertà a partire dal 6 dicembre, a condizione che lasci la Francia.

Arrestato nel 1984 e condannato nel 1987, fu condannato all'ergastolo per il suo presunto coinvolgimento negli omicidi del 1982 dell'addetto militare statunitense Charles Ray e del diplomatico israeliano Yakov Barsimentov a Parigi e per un tentato omicidio del console statunitense Robert Homme a Strasburgo.

Le sue precedenti richieste di libertà vigilata erano state respinte.

Il fratello di Georges Abdallah al quotidiano Al-Araby al-Jadeed :

🔻 "La decisione iniziale di rilasciare Georges è stata emessa dal tribunale e ne siamo stati informati dall'avvocato. Non ci sono ancora dettagli, in attesa di ulteriori informazioni."

🔻 "Cerchiamo di non provare emozioni perché abbiamo già vissuto questa esperienza in passato e la Francia è stata purtroppo sottoposta all'interferenza americana e sionista e speriamo che questa volta la magistratura francese riacquisti un po' della sua indipendenza".

🔻 "Dopo 40 anni di detenzione, ci stiamo prendendo il nostro tempo per affrontare la nuova realtà e stiamo cercando di evitare di entrare in stati emotivi finché le cose non saranno diventate chiare e non saranno state stabilite le necessarie conseguenze".

Non è un musulmano ma un cristiano, il prigioniero di guerra detenuto più a lungo in Europa.
A giugno il governo libanese ha chiesto alle autorità francesi di rilasciare la figura rivoluzionaria libanese Georges Abdallah, che aveva scontato la sua pena nelle prigioni francesi e la cui detenzione continuata è considerata illegale (è tutto illegale con i colonizzatori).

Tempismo interessante 😁

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15 Nov, 15:08


MICHELE SERRA E SOCI: INCLUSIVITÀ COME DIRETTRICE DEL MOMENTO, MA SOLO VERSO CHI RIENTRA NEL FRAME NARRATIVO

Inclusivi, tanto inclusivi. Inclusivi al punto di arrivare a violentare i diritti delle maggioranze in nome di presunti diritti delle categorie cui hanno dato forma. Tutta finzione, tutto strumentale.

Il loro razzismo e l'atteggiamento suoprematista trasuda da ogni poro e nella difficoltà non tarda a dichiararsi.
Secondo Michele Serra i musulmani statunitensi avrebbero appoggiato Trump per "bloccare i mutamenti che stanno avvenendo nel Paese", in nome di una mentalità patriarcale e arretrata che il biondo potrebbe garantire.

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15 Nov, 13:25


RFK 🌺🌺🌺
Gli Stati Uniti sono in fermento per la probabile scelta di Trump do affidare a Robert F. Kennedy, Jr. la sanità. Da un lato chi ne paventa l'antivaccinismo e la vicinanza a teorie complottistiche e antiscientifiche, dall'altro chi, più o meno per le stesse ragioni, si aspetta quel che - mutatis mutandis - non pochi si aspettavano anni fa in Italia dai cinque stelle, tipo che aprissero il Parlamento "come una scatoletta di tonno".
Vinay Prasad, oncoematologo alla UCSF, dalle pagine del suo blog con i consueti toni pacati elenca alcuni punti che la gestione Trump, eventualmente con RFKjr, potrebbe realizzare nei prossimi anni:
1. Il conflitto di interessi deve scomparire. Basta soldi ai medici dalle aziende farmaceutiche, basta porte girevoli tra FDA e industria, basta lobbying.
2. Riforma del CDC che ancora oggi afferma che i bambini di 2 anni devono indossare le mascherine e che i neonati hanno bisogno di richiami per il Covid.
3. Riforma del NIH, con maggiore trasparenza dei dati, pubblicazione tempestiva e verifica di riproducibilità.
4. Riforma di FDA che smetta di approvare automaticamente troppi prodotti inutili, dedicandosi invece a sperimentazioni randomizzate che misurino endpoint appropriati.
5. Il CMS dovrebbe smettere di pagare per cose che non funzionano. Il 5% del budget del CMS dovrebbe essere destinato a condurre sperimentazioni randomizzate per identificare interventi che non funzionano.
6. Nutrizione infantile. RFK Jr ha ragione. Ai bambini viene servito cibo per cani a scuola. Devono ricevere cibo buono e nutriente alla maniera di Giappone e Francia.
7. L'America mangia troppo cibo ultraprocessato e la semplice eliminazione dei sussidi alle industrie potrebbe cambiare queste abitudini.
8. Abrogare l'indennizzo per i vaccini, rendendo responsabili i produttori.
9. Licenziare Peter Marks dalla FDA, personaggio che mostra un atteggiamento sconsiderato nei confronti della regolamentazione dei farmaci e sta attivamente cercando di abbassare l'asticella per la terapia genica.

Qui il post completo: https://www.drvinayprasad.com/p/what-a-trump-presidency-can-mean

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14 Nov, 19:34


Particolarmente interessante la puntata odierna di Teleragione con Giorgio Bianchi che non si arrende all'assuefazione sul tema e torna a parlarci di Palestina.
Il focus è sul concetto di genocidio (con Wikipedia che pone Gaza tra i genocidi della storia), sugli strumenti inutilizzati di cui disponeva l'ONU per tentare di fermare Israele (così come ben descrive Pino Arlacchi) e ancora sulle menzogne strumentali del mainstream.

Per restare in linea con l'aria che tira e con la distrazione del momento che tanto alletta politica, giornali e tv, però, Bianchi parte dalla vicenda Musk. Chissà che il gossip funga da attrattiva per chi comincia ad essere stanco delle atrocità e dell'immobilismo in cui pare sia caduta la storia.

https://www.youtube.com/live/C4Qb9liGz9M?si=P5lqKoZtuvXa-uTI

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14 Nov, 16:20


DAMASCO, SIRIA. 15 persone rimaste uccise e 16 ferite a seguito dei bombardamenti israeliani contro diversi edifici nei quartieri di Mezzeh e Qudsaya.

Ma la coscienza degli italiani, il cui governo resta fedele alleato dei terroristi israeliani, si ripulisce velocemente introiettando la notizia dai tg nazionali secondo cui nell'attacco "sarebbero rimasti uccisi 6 membri della jihad islamica palestinese". Jihad islamica richiama i concetti di Stato islamico ed Isis e tutto rientra.
Peccato si tratti di un attacco contro un Paese sovrano, di pura violazione della sovranità siriana per ammazzare civili e/o forze di resistenza.

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14 Nov, 00:51


EX ARTISTI E "X"
Le grandi piattaforme che hanno rinchiuso le mandrie della Rete in pochi enormi recinti privati - compreso quello in cui ora leggete queste righe - hanno proprietari che coordinano la gestione dei recinti con le strategie della presidenza degli Stati Uniti d'America. Tali piattaforme sono totalmente interfacciate con la National Security Agency, l'agenzia spionistica che ha in pancia ogni vostro dato pubblico e privato che abbiate mai prodotto. In confronto a qualsiasi polizia politica che abbia spiato e condizionato i cittadini nel XX secolo, le piattaforme social di oggi sono di parecchi ordini di grandezza più pervasive, censorie e condizionanti. Qualche tenutario di questo mega-bordello trita-dati ha perfino dovuto ammettere sotto giuramento che durante Lo Grande Morbo Dello Secolo (e la collegata campagna mondiale per obbligare le masse a iniettarsi pro-farmaci sperimentali) si faceva dettare direttamente la linea dal presidente USA su cosa e come censurare.
Per questa ragione trovo che sia una fesseria la scelta fatta da alcuni artisti ancora vivi ma artisticamente defunti da molto tempo, ossia quella di boicottare una di queste piattaforme senza dire (e nemmeno immaginare) nulla sugli intollerabili difetti imposti dai padroni alle altre piattaforme. Morire artisticamente li ha forse trasformati in tifosi piccoloborghesi dalla visione estremamente limitata, del tutto inetti anche di fronte a ragionamenti elementari, rinchiusi in una bolla di sussiego perbenista ingiustificato.
Certo che il potere dei feudatari digitali globali come Musk è una gravissima questione che rende inquietante la dismisura della loro influenza, anche quando la loro piattaforma è (provvisoriamente) più libera delle altre! Ma è per ora più inquietante il fatto che quelli che si sono svegliati dal torpore si sveglino solo in una direzione. Il problema non è tanto che soffrano del potere di Musk, quanto che si sentano disturbati esattamente dalla quota di maggiore libertà che al momento passa per X, al netto delle sue censure. Sembrano non imparare mai.

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13 Nov, 13:11


Piero lascia X con un messaggio di lotta e profondo impegno civile per "dare chiari segnali di dissenso" contro il "neo totalitarismo".

Non potremo più seguire le sue gesta ma lo ricorderemo così, siringa nel braccio, pezza sulla bocca e coso nel naso. Allora sì che si difendevano l'essere umano e i suoi diritti di libertà!

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13 Nov, 12:32


Verrà un giorno in cui le generazioni che prenderanno il nostro posto su questo pianeta collocheranno la tragedia palestinese nella sua ovvia cornice: quella che ricorda, a eterna memoria, i tremendi genocidi del passato di cui l’umanità si deve vergognare, impegnandosi affinché non accadano mai più.
Le prossime generazioni studieranno il genocidio palestinese sui libri di scuola e, così come noi abbiamo fatto con l’Olocausto, si chiederanno non solo perché i governi lo abbiano permesso, ma anche perché così pochi abbiano mosso un dito per impedirlo. Cosa risponderemo loro? Chi visse durante i grandi genocidi del passato ha abitato tempi in cui si poteva sempre dire di non essere al corrente di quanto stava accadendo o che, comunque, non si riusciva a percepire in tutta la sua gravità la portata della tragedia. Ma noi sappiamo tutto: conosciamo i numeri di questa carneficina; abbiamo visto in tv e sui social i volti di migliaia di bambini uccisi o traumatizzati; abbiamo visto i soldati dell’esercito carnefice giocare tra le case e le scuole distrutte, ridendo dei sogni spezzati di migliaia di bambini.

https://www.lindipendente.online/2024/10/30/la-storia-verra-a-chiederci-dove-eravamo-al-tempo-del-genocidio/?fbclid=IwY2xjawGhet1leHRuA2FlbQIxMQABHcmWZbogDZiXRUXcJQy4O_GsFnk5V3iSFURvYZO7ukRlN32ut3koP0B-Gg_aem_h8i4hin1BIn4z62kjCIIOA&sfnsn=scwspmo

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13 Nov, 00:02


MACCABI AD AMSTERDAM, L'AUTRICE DI UNO DEI VIDEO CHE LI RAPPRESENTA QUALI VITTIME LAMENTA IL CAPOVOLGIMENTO DELLA STORIA

Alla fine della partita di Champions giocata l'8 Novembre, Annet ha filmato il video maggiormente circolato sui media mondiali.
La fotografa ha raccontato che in quelle scene si potevano osservare i tifosi del Maccabi attaccare i residenti olandesi, eppure il suo video è stato rilanciato per dimostrare una versione opposta.
Nonostante che Annet abbia pubblicamente minacciato di denunciare chi si sia servito del video in modo inappropriato, i sionisti continuano a rilanciarlo per argomentare sulla "caccia all'ebreo". Uno per tutti, Molinari, secondo il quale il 7 Ottobre e i pogrom sarebbero arrivati nel cuore dell'Europa.

https://youtu.be/ySHIOYyJ95A?si=v4NKlZoW9pr2G0Mk

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12 Nov, 23:13


Il cacciatore di fake Enrico Mentana colpisce ancora e dà notizia di una immaginaria manifestazione di piazza ad Amsterdam in solidarietà coi tifosi del Maccabi. Le presunte relative immagini vanno in onda durante i tv e vengono pubblicate sulle piattaforme social.
Peccato che il video rilanciato sia relativo al 7 Ottobre e che la notizia sia un falso.

Ad un certo momento la tv provvede a cancellare il contenuto delle pubblicazioni (di cui però esiste ancora l'URL), ma intanto il messaggio è passato e non risulta siano state effettuate rettifiche o declamate scuse.

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02 Nov, 18:42


I paesi del Golfo volevano che sulla Siria passasse un proprio gasdotto e nel giugno del 2011 proposero una cifra pari a tre volte il bilancio dello Stato siriano in cambio della rottura delle relazioni con l'Iran.
Bashar al-Assad rifiutò i soldi dei paesi del Golfo, così come aveva già fatto suo padre Hafez al-Assad nel 1991.

L'attacco che ha subito la Siria è stato in chiave anti-iraniana. Il problema era l'Iran con tutto l'Asse della Resistenza: Iraq, Iran, Siria ed Hezbollah libanesi.

Alberto Negri, link alla fonte:
https://youtu.be/S41qOoWCa9Q?si=iUE6l7ZAknSgvhh9

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01 Nov, 23:06


Sono arrivato a Valencia una settimana fa e ho scoperto di quello che stava succedendo solo quando mi sono arrivati i messaggi allarmati dall'Italia.
In città ha piovuto un po' e non è successo niente, nei paesi immediatamente a sud è successo un disastro.
Non si sa nemmeno quanti siano i dispersi, si parla di 800 ma la cifra non è ancora definitiva. Ripeto non si sa nemmeno il numero dei dispersi.
Si è trattato di una "gota fria", scientificamente chiamata DANA. Un fenomeno abituale in zona che ha causato almeno una decina di alluvioni negli ultimi 100 anni. Perché si chiama gota fria, cioè goccia fredda? Perché allude al fenomeno delle piogge che cadono a fine estate. Infatti ogni singola alluvione verificatasi negli ultimi cento anni si è verificata nel periodo tra fine settembre ed inizio novembre, letteralmente in questo spazio ridottissimo di 40 giorni scarsi. Quindi un pelo di attenzione da parte dell'autorità sarebbe stato necessario, ma...
Un anno fa fa la Comunità Valenciana ha deciso di smantellare un'organizzazione che gestiva questo genere di eventi cioè la UVE: Unidad Valenciana de Emergancias. Creata dal precedente governo del PSOE ma non ancora entrata in pieno funzionamento, anche perché confliggeva col lavoro di entità specializzate, come il corpo dei pompieri, è stata definitivamente smantellata dall'attuale governo del PP per risparmiare 38.000.000 di euro (gente che merita il premio "amministratore dell'anno").
Due cose sappiamo con certezza: il fenomeno è abituale e chiamato popolarmente "gota fria" perché è di dominio pubblico che in certe zone e solo in certe zone (paludi e risaie urbanizzate per esempio) ed in un determinato periodo dell'anno si possono verificare simili eventi ed i locali sanno benissimo quali sono le zone a rischio e quando il rischio è alto. Quindi la cosiddetta crisi climatica potrebbe pure essere un fenomeno reale, ma onestamente non può essere assunto a spiegazione di fenomeni che ricorrono da quando, semplicemente, si è costruito dove era meglio non costruire o farlo prendendo precauzioni.
La seconda cosa: il primo allarme lanciato (l'alert dei cellulari) è arrivato quando c'era gente già sott'acqua, troppo tardi. Ora dopo aver letteralmente riempito di telecamere il territorio, dalle più grandi metropoli ai più piccoli villaggi, potremmo pure mettere dei sensori o telecamere in modo da monitorare i fiumi soprattutto quando ci si trova nel periodo più a rischio e riuscire ad aiutare la gente soprattutto nei primi momenti, quando si rischia letteralmente la vita.
Nella Comunità Valenciana, dopo le alluvioni dgli anni '50, sono state fatte opere per evitare che disastri simili si verificassero di nuovo: così, in Valencia città, è stato spostato il corso del fiume Turia nel cui ex alveo sorgono il Palau della Musica il Museo della scienza, edifici iconici della città. L'attuale alveo è il triplo di quello pre 1970 (circa) e infatti pur essendosi gonfiato non è esondato: se si fosse verificato avrebbe invaso non solo la parte sud di Valencia ma anche i paesi già sommersi, perchè l'attuale Turia scorre proprio a sud della città e fa da confine tra Valencia ed i paesi colpiti in questi giorni: Torrent, Benetusser, Paiporta, Alfafar, Albal, Sedavì, Catarroja sarebbero stati colpiti da due lati e sarebbe stato un disastro ben maggiore. Così in Alicante in cui la rete idrica e fognaria venne riprogettata dopo le alluvioni degli anni '80.
Possiamo essere sicuri che forse niente di concreto si farà: forse un sistema di allarme migliore ma poco più.
Da Bruxelles la megera tedesca ha già tuonato il suo inutile e pernicioso responso: è colpa del globbaluorming quindi non c'è niente da fare. La spiegazione che tutto spiega ed oramai tutto giustifica: mica si poteva fare di più è il clima che è impazzito. Come quelli che le danno retta.

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01 Nov, 23:06


Ricorda il governatore della California quando decise che era saggio risparmiare un miliardo in quattro anni che erano dedicati alla cura del patrimonio boschivo e alla prevenzione degli incendi e quando gli è andato a fuoco lo stato (con incendi dolosi) rispose che la colpa era dei repubblicani che non credevano al globaluorming.

F.Corrado

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01 Nov, 22:25


Con l'assassinio del giornalista palestinese Bilal Rajab in un attacco aereo israeliano, che ha colpito un raduno di civili vicino al mercato di Fras, a est di Gaza City, sale a 183 il numero dei giornalisti uccisi dallo stato terrorista di israele.

Il Committee to Protect Journalists (CPJ), con sede a New York, ha definito il conflitto in Gaza come il "più mortale per i giornalisti" da quando l'organizzazione ha iniziato a monitorare queste vittime nel 1992. Secondo un loro rapporto, israele e Haiti sono classificati tra i peggiori paesi al mondo per il mancato perseguimento degli assassini di giornalisti.

L'International Center for Journalists ha dichiarato che la violenza contro i giornalisti a Gaza ha raggiunto livelli senza precedenti negli ultimi 30 anni.

ISRAELE STATO TERRORISTA!
ISRAELE STATO CANAGLIA!

T.me/GiuseppeSalamone

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01 Nov, 21:11


Cosi come i nazisti sperimentarono le tecnologie dell'epoca sugli ebrei, così oggi si fanno esperimenti utilizzando i palestinesi come fossero topi da laboratorio.

COMUNITÀ RECINTATE "HAMAS-FREE" CUI I GAZAWI POTREBBERO ACCEDERE PREVIO CONTROLLO DEI DATI BIOMETRICI: LA PROPOSTA DELLA SOCIETÀ DI SICUREZZA ISRAELO-STATUNITENSE CHE RIMANDA AL PROGETTO DELLE NOSTRE SMART CITIES

Da Israele umilia l'ONU, Giorgio Bianchi, Teleragione.
Puntata da ascoltare e diffondere:
https://www.youtube.com/live/9fUctedln6Q?si=9tOXHwmsc84xEZDT

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31 Oct, 11:33


I migranti sono una risorsa. "Pensate al delivery che ci arriverà a casa stasera!" (a chi? Piuttosto abbattetemi)

Ecco l'idea di accoglienza e integrazione delle Ong che traghettano migranti in mare: servono per i lavori non qualificati e per portare il cibo al domicilio di svogliati borghesi impantanati dinnanzi a Netflix.

Giorgia Linardi, portavoce della Ong Sea Watch e operativa in Avocats Sans Frontières, ONG con sede a Bruxelles finanziata da Soros e dalla UE.

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30 Oct, 22:49


I dati delle vittime dell'aggressione israeliana su Gaza forniti dal Ministero della Sanità della Striscia vanno moltiplicati per 3,4 o addirittura 5, afferma la dottoressa Imane Maarifi, che ne spiega la ragione.

La Maarifi ha trascorso 15 giorni in un ospedale di Gaza e può testimoniare che nella lista dei decessi non sono conteggiate le morti indirette, quelle che dipendono dal blocco, dalla carenza di cibo e medicinali, dalla guerra.
Il medesimo moltiplicatore ha utilizzato la rivista the Lancet avvertendo della morte di 186 mila palestinesi.

Trad. canale La nuova normalità

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30 Oct, 22:19


Mentre Cuba affronta uno dei periodi più difficili della sua storia a causa di una grave crisi economica ed energetica, l'Assemblea generale dell'Onu condanna per la 30ª volta l'embargo cui l'isola è sottoposta. Esso tuttavia resta in vigore a causa del veto statunitense.

187 i voti a favore
Astenuta: Moldavia
Contrari: Usa e Israele
1 non votante: Ucraina

Cuba attualmente risulta soggetta a sanzioni formalmente in quanto nazione “sponsor del terrorismo”. La realtà parla della volontà statunitense di soffocarne l’economia.

Nota:
Il presidente dell'Argentina Javier Milei ha licenziato il ministro degli esteri Diana Mondino per aver votato a favore della risoluzione.

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30 Oct, 21:50


Dal Venezuela alla Georgia, perché i tentativi di rivoluzione colorata dell'Impero cominciano a fallire.

Giorgio Bianchi commenta un interessante articolo dell'ex vicesegretario dell'ONU, Pino Arlacchi

Teleragione, 29 Ottobre 2024
https://www.youtube.com/live/H8OidqzU5zI?si=-V2aJJCZ1SXAhHXQ

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30 Oct, 13:35


🎥 Palestinian journalist Ashraf Amra documented a father embracing his 10-year-old son after he was shot in the head by an Israeli quadcopter in the Maghazi refugee camp in central Gaza.

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29 Oct, 22:36


TORNANDO AL 7 OTTOBRE

Solo chi non conosce la resistenza palestinese poteva credere alla montagna di falsità che la rete mediatica globale aveva posto in essere all'indomani del 7 ottobre.
Chi conosce il popolo palestinese, e la resistenza che è intimamente connessa alla sua stessa essenza, non vi ha creduto neanche per un momento. A prescindere dalle immagini mai pubblicate, a prescindere dai racconti artefatti e subito smentiti, io sapevo che la verità avrebbe trovato la sua strada, e questa si è fatta largo fino ad oggi, giorno in cui il cerchio si chiude e viene pubblicato il contenuto di una lettera di un ex ostaggio israeliano alle Brigate di ezzedin al-qas***m: una lettera di ringraziamento, in cui la donna saluta "le meravigliose persone che hanno curato mia figlia, facendola sentire la regina di Gaza". Tra il 7 ottobre ed oggi, il castello di carte costruito dall'impero mediatico israeliano si è afflosciato su se stesso più e più volte, miseramente. Dove metteranno la faccia i falsificatori di professione, dove.
Ham*s non è nato ieri. Ha una storia di nobile resistenza anticoloniale alle spalle, talmente nobile che immani sono state le perplessità della comunità europea sulla questione di inserirlo nella lista delle organizzazioni terroristiche. Essendo la Palestina un territorio occupato, era tosta parlare di terrorismo riferendosi alla resistenza palestinese.
E invece io ho letto e sentito di tutto. Tagliagole. Terroristi. Stupratori. Drogati.
Sì guardavano nello specchio e scrivevano, con ogni evidenza. Misuravano i resistenti con il metro degli occupanti, certamente. Più verosimilmente, incassavano le mazzette e si vendevano. E tanti altri si prostituivano senza neanche passare dalla cassa.
Nel resto del mondo al di fuori della decadente bolla eurocentrica - vecchia sotto tutti i punti di vista - enorme è il prestigio di Gaza e della sua resistenza. Enorme almeno quanto il dolore inflitto dalle armate di Erode a questa sottile striscia di territorio, mai doma, patria di uomini e donne incrollabili, dalla eccezionale tempra morale.
"Avete insegnato al mondo il senso della vita".

R. Ahmad, 27 Novembre 2023

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29 Oct, 20:25


Rafah, Gaza, anno 2003
Dalle ultime lettere dell'attivista statunitense Rachel Corrie alla madre

(...) Voglio solo scrivere alla mamma per dirle che sono testimone di questo genocidio cronico e insidioso, e che ho davvero paura, comincio a mettere in discussione la mia fede fondamentale nella bontà della natura umana.

(...) Bisogna che finisca. Credo che sia una buona idea per tutti noi, mollare tutto e dedicare le nostre vite affinché ciò finisca. Non penso più che sia una cosa da estremisti. Voglio davvero andare a ballare al suono di Pat Benatar e avere dei ragazzi e disegnare fumetti per quelli che lavorano con me. Ma voglio anche che questo finisca. Quello che provo è incredulità mista a orrore. Delusione. Sono delusa, mi rendo conto che questa è la realtà di base del nostro mondo e che noi ne siamo in realtà partecipi. Non era questo che avevo chiesto quando sono entrata in questo mondo. Non era questo che la gente qui chiedeva quando è entrata nel mondo. Non è questo il mondo in cui tu e papà avete voluto che io entrassi, quando avete deciso di farmi nascere. Non era questo che intendevo, quando guardavo il lago Capital e dicevo, “questo è il vasto mondo e sto arrivando!” Non intendevo dire che stavo arrivando in un mondo in cui potevo vivere una vita comoda, senza alcuno sforzo, vivendo nella completa incoscienza della mia partecipazione a un genocidio.

Sento altre forti esplosioni fuori, lontane, da qualche parte. Quando tornerò dalla Palestina, probabilmente soffrirò di incubi e mi sentirò in colpa per il fatto di non essere qui, ma posso incanalare tutto questo in altro lavoro. Venire qui è stata una delle cose migliori che io abbia mai fatto. E quindi, se sembro impazzita, o se l'esercito israeliano dovesse porre fine alla loro tradizione razzista di non far male ai bianchi, attribuite il motivo semplicemente al fatto che io mi trovo in mezzo a un genocidio che io anch'io sostengo in maniera indiretta, e del quale il mio governo è in larga misura responsabile. Voglio bene a te e a papà.

https://www.peacelink.it/palestina/a/188.html

Fiorangela, canale pubblico.

29 Oct, 19:44


BEIT LAHIYA, NORD DI GAZA: BOMBE SU UN PALAZZO DI 5 PIANI CON 200 RIFUGIATI

Il bilancio delle vittime dell'orribile strage ad opera dell'esercito israeliano avvenuta questa mattina a Beit Lahiya è salito a 93 morti, con 40 persone ancora intrappolate sotto le macerie.
I corpi di decine di civili palestinesi sono stati trasportati da carri trainati da animali nell'area del mercato, per la sepoltura.

Nelle immagini del tg3, anche l'assalto delle forze di occupazione israeliana contro l'ospedale Kamal Adwan.

Fiorangela, canale pubblico.

28 Oct, 17:03


Aveva lanciato un appello disperato dall'ospedale Kamal Adwan, che dirige. Da quel momento, il silenzio per ore. L'OMS, in allarme, informava che con l'ospedale del Nord di Gaza fosse stato perso ogni contatto.
Successivamente si veniva a conoscenza di personale sanitario rapito dalle forze di occupazione e dell'uccisione del figlio del Dr. Hossam Abu Safyia. Il dottore tuttavia non ha lasciato la struttura medica e seguita a prestare aiuto.

《I nostri figli vengono uccisi davanti ai nostri occhi e noi li seppelliamo con le nostre stesse mani. Ho perso mio figlio perché avevo un messaggio umanitario, perché mi sono rifiutato di lasciare l'ospedale. Ho seppellito mio figlio vicino al muro dell'ospedale.》

Fiorangela, canale pubblico.

28 Oct, 16:04


ENRICO MATTEI, LA PROVA CHE UN ALTRO MONDO È POSSIBILE

Quando lo sconforto mi assale spesso capita mi ritrovi a cercare gli scritti o a riguardare interventi o momenti storici dei miei ispiratori. Alle volte il meccanismo è istintivo, così come quando ho prove da affrontare e prima di uscire di casa prendo al volo e inconsapevolmente una sciarpetta o qualsiasi altro simbolo della Palestina resistente, a darmi coraggio.

Torno a Chavez, Fidel, Pasolini, o ad altri pensatori e personaggi più o meno conosciuti che se non sono riusciti a smuovere la storia, hanno smosso le coscienze e contribuito a dare un senso alle nostre esistenze.
Ieri sera - e in occasione dell'anniversario dell'attentato a Mattei - riguardavo l'intervista in cui il dirigente italiano dell'Eni racconta che nel 1959, a riunione col capo di una delle 7 sorelle (le compagnie petrolifere), dopo avergli spiegato che a partire da quel momento l'Italia avrebbe stabilito da sé il bene per il proprio Paese stracciava l'ordine del giorno di cui avrebbero dovuto discutere.

Questa mattina Giorgio Bianchi dedica la sua trasmissione a Mattei e mi si riempie l'animo per un dono di cui abbiamo tutti bisogno. Abbiamo bisogno di conoscere e capire, necessitiamo di far conoscere e di far capire che la nostra storia recente spiega perfettamente crisi economica e politica attuale e offre le chiavi di lettura per comprendere cosa si stia muovendo sotto ai nostri occhi.

La ricchezza di un Paese, specie nel caso in cui non possieda risorse proprie e in un mondo globalizzato, dipende in gran lunga dai suoi rapporti internazionali. Eppure ciò non implica necessariamente sopraffazione e abuso. Si può persino aspirare a collaborazioni che arricchiscano tutti e che rispettino sovranità e culture altrui. Forse è ciò che i BRICS stanno tentando di dimostrare.

Giorgio Bianchi, Teleragione, 28 Ottobre 2024.
https://www.youtube.com/live/LSc77jSPELA?si=WSFhQ_HHb87_crpe

Fiorangela, canale pubblico.

28 Oct, 15:46


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Fiorangela, canale pubblico.

25 Oct, 13:38


SE IL RAPIMENTO DI 250 ISRAELIANI GIUSTIFICA UN GENOCIDIO, I 5000 PALESTINESI NELLE CARCERI ISRAELIANE QUALI REAZIONI RECLAMANO/RICHIEDEREBBERO?

Nella notte del 4 Ottobre scorso, i soldati di occupazione hanno fatto irruzione in casa del caro amico di Hebron Younes Arar rapendo Ammar, suo figlio.

Dopo alcuni giorni di silenzio, Younes ha appreso che il ragazzo ha ricevuto una condanna a 4 mesi di detenzione amministrativa - dunque senza accuse né processo - da scontare nelle carceri israeliane.

Younes denuncia da anni i crimini israeliani ed è attivo contro l'occupazione con tutta la sua comunità. Il rapimento di Ammar lo preoccupa e addolora ma non è riuscito ad annichilirlo.

Fiorangela, canale pubblico.

25 Oct, 12:07


Il caro amico palestinese Jamal Suboh, a Roma da molti anni, comunica l'uccisione sotto le bombe israeliane del fratello maggiore Hassan, cooperante per MSF, di due zie e di altri tre parenti.

Fiorangela, canale pubblico.

25 Oct, 12:03


“C’è morte dappertutto, di ogni tipo e forma, nell’ospedale di Kamal Adwan e nel nord di Gaza. I bombardamenti non cessano. L’artiglieria non si ferma. Gli aerei non si fermano. I bombardamenti sono pesanti e anche l’ospedale viene preso di mira. Sembra la scena di un film, sembra surreale.

Le ambulanze non possono spostarsi. Non possiamo raggiungere i corpi delle persone rimaste uccise e non possiamo salvare i feriti che giacciono per strada. Molti di loro sono morti ancor prima di raggiungere l’ospedale e altri all’interno dell’ospedale, perché non siamo riusciti a curare le loro ferite."

https://www.medicisenzafrontiere.it/news-e-storie/news/gaza-testimonianza-chirurgo-msf-situazione-disastrosa-non-sempre-riusciamo-a-curare-feriti/

Fiorangela, canale pubblico.

24 Oct, 11:38


"Contro le guerre...".

Ecco a voi i Signori coraggio.

Fiorangela, canale pubblico.

24 Oct, 11:09


A prova di ciò ci sono le foto della mattina dopo, ora 10,10 in cui si vedono gli operai intenti a smunire lo sgrigliatore con tanto di gru e benna a Polipo.
Tutto ciò è stato omesso dalla pubblica amministrazione durante le conferenza stampa in cui è stata esposta la cronologia degli accadimenti.
*
In ultimo, alla luce delle recenti dichiarazioni del sindaco in cui dichiara:
“il sistema dei 40 km di canali di Bologna che per secoli ha protetto la città raccogliendo le acque dei torrenti che scendono dalla collina, di fronte alle piogge eccezionali delle ultime ore purtroppo non ha retto"
Gioverebbe evidenziare come una parte importante di questa rete, quella del canale delle Moline, fosse nel momento dell’esondazione chiusa e non attiva, completamente asciutta. Ogni anno infatti tra la fine di ottobre e la prima settimana il canale viene chiuso per manutenzioni (che erano già concluse), ripuliture e visite guidate. Tuttavia di fronte alla grave situazione di emergenza, preannunciata dal sistema delle allerte (la prima fu diramata il giorno 15 ottobre a valere dalle 00.00 del giorno 16, ben 4 giorni prima dell’esondazione) se il Canale delle Moline fosse stato riaperto, avrebbe potuto fungere con la sua ampia portata da naturale cassa di espansione e far defluire parte delle acque. Che il torrente Ravone fosse un pericolo serio e una grave minaccia per la città, ne siamo a conoscenza da diversi anni, ed essendo il Ravone in caso di piena collegato attraverso uno scolmatore con il canale del Reno all’altezza di Via Sabotino, ne consegue che una allerta piena del Ravone corrisponde ad una allerta piena del canale del Reno il cui letto però, nei giorni dell’allerta era adibito ad enorme cantiere con all’interno reti materiali ed ingombri di ogni tipo. Una bomba ad orologeria. Di conseguenza di fronte ad un allerta maltempo rossa si è irresponsabilmente lasciato il canale del Reno ed il suo sgrigliatore al loro destino, senza premurarsi di dotare il sistema di canali di un secondo sfogo (controllato) possibile per far defluire le acque che sarebbe stato possibile utilizzando il canale delle Moline.
Si evidenzia che il sindaco è il primo responsabile della salute e dell’incolumità pubblica dei cittadini e che il comune di Bologna ha creato una delega apposita alla comunicazione e al monitoraggio dei cantieri, accoppiata a quella della protezione civile oggi entrambe detenute dall’assessore Massimo Bugani.

Giovanni Favia

Fiorangela, canale pubblico.

24 Oct, 11:09


ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI BOLOGNA

Oggetto: Consegna di informazioni utili all’accertamento del reato di disastro colposo in relazione all’esondazione del Canale del Reno in prossimità di Via Riva di Reno la sera del giorno sabato 19/10/2024
La sera del 19 ottobre la zona di Via Riva di Reno e Via Lame è stata investita da un flusso torrenziale di acqua mista a fango fuoriuscito dalla zona del cantiere per la riapertura del Canale del Reno nel tratto compreso tra l’incrocio con Via Ugo Lenzi e Via Lame stessa. Molte persone sono rimaste isolate e senza luce elettrica, tra cui diverse persone con gravi problemi di salute che non gli consentivano di utilizzare le scale per uscire dal palazzo. Le cantine sono state invase dal fango e molte attività commerciali si sono ritrovate nell’aver perso tutta la loro merce. I danni materiali e morali sono stati enormi e senza precedenti per la zona.
A seguito di ciò è nata una discussione politica circa la legittimità dell’intervento di riapertura del canale e se lo stesso fosse stato responsabile o meno dell’esondazione. Il volume mostruoso di acqua e fango è stato invece unanimemente ritenuto causato dalle piogge torrenziali della giornata, portate al canale del Reno dal torrente Ravone, nel punto in cui i due si intersecano nei pressi di Via Sabotino.
Tuttavia secondo gli elementi ed i riscontri in possesso dello scrivente, la causa del vero e proprio disastro che ha interessato la zona in oggetto, non è stata da sola la mole di acque meteore portate dal Ravone nel Reno, fatto anomalo essendo il Ravone nel punto in cui incontra il canale del Reno di sezione notevolmente inferiore allo stesso.
Altro fatto anomalo e che induce a cercare altre spiegazioni, si può trovare nell’assenza di esondazioni nella prima zona scoperta del canale dopo la fine del cantiere, ovvero nel primo tratto scoperto del Navile adiacente a Via Bovi Campeggi. Infatti il canale del Reno dopo il tratto ora scoperto, prosegue tombato nel secondo tratto di Riva di Reno e successivamente si divide in due direzioni: la prima verso il Cavaticcio a porta Lame (per poi proseguire nel primo tratto scoperto del Navile sopra citato), la seconda invece nel canale delle Moline il quale arrivato in Via Oberdan gira poi verso Nord tra via Alessandrini e Capo di Lucca.
Negli anni passati, a protezione della centrale idroelettrica del Cavaticcio sita in Largo Caduti del Lavoro, venne posto uno sgrigliatore nel canale del Reno in prossimità di Via Marconi, nella parte tuttora tombata del canale, ovvero nel secondo tratto di Via Riva Reno poco dopo l’attuale cantiere. Lo sgrigliatore è un sistema che permette di trattenere i detriti per poi compattarli e gestirli come rifiuti. L’attuale sgrigliatore era pertanto completamente inidoneo a gestire le ramaglie del ravone e i detriti ingombranti ed i depositi di materiali del cantiere come riscontrabile dalla foto precedente al disastro
*
Nonostante ciò durante i giorni della grave allerta meteo non solo non è stato valutato l’impatto dello sgrigliatore sullo scenario di piena del Ravone, non solo non si è agito per alzarne la griglia al fine di far defluire le acque che si stavano alzando, ma nemmeno è stato ordinato preventivamente al giorno di allerta rossa, all’azienda responsabile dei lavori, di asportare i materiali pericolosi dal cantiere stesso. È indubbio che alzare la griglia lasciando passare i detriti del cantiere e le ramaglie avrebbe comportato danni alla centrale elettrica del Cavaticcio, ma va anche tenuto conto che la centrale non era in funzione essendo in corso la sostituzione della turbina e che i danni dell’esplosione torrentizia in Via Lame e zone limitrofe sono stati enormi. È mancata pertanto una cosciente valutazione rischi-benefici.

Pertanto ai primi aumenti del livello idrometrico del canale lo sgrigliatore è andato in blocco trasformandosi in un tappo, proprio come accade in un lavandino in cui si chiude la piletta.

Fiorangela, canale pubblico.

23 Oct, 22:02


In Georgia ci sono alcuni gruppi che si preparano a un colpo di stato, ha detto il presidente del Parlamento Shalva Papuashvili.
Secondo lui come pretesto vengono utilizzati i dati di organizzazioni non governative che dovranno preparare “rapporti fasulli” sulle elezioni parlamentari di sabato.
"Pertanto, il nostro popolo deve rimanere vigile, e il principale antidoto contro queste forze non georgiane è quello di recarsi alle urne e sconfiggere in modo convincente queste forze non georgiane". https://t.me/vzglyad_ru/109454

Fiorangela, canale pubblico.

23 Oct, 15:01


Non siamo un raggruppamento anti occidentale, semplicemente non siamo un raggruppamento occidentale》, ha detto il leader indiano partecipando al 16° vertice dei Brics, a Kazan, in Russia.

L'interessantissima puntata di Teleragione odierna spiega il significato del vertice e il valore dei Brics, giudicando folle la scelta dei vassalli europei di ignorarne il peso economico e geopolitico.

Bianchi, inoltre, ritorna sul referendum in Moldavia, Paese che potrebbe diventare la nuova Ucraina, e sulla delicata situazione in Georgia.

https://www.youtube.com/live/kVG6Qd2jKO0

Fiorangela, canale pubblico.

23 Oct, 14:40


Un imperdibile Marco Travaglio sul referendum in Moldavia

Non ha più stato Putin

Avete presente l’Ucraina, prima fallita e poi distrutta grazie all’astuta alleanza con l’Occidente, alla guerra civile contro i russofoni del Donbass e all’invasione russa? Ora tocca alla Moldavia. È il Paese più povero d’Europa (davanti a Kiev) per la scarsità di risorse, per i governi corrotti e incapaci e per il passaggio dal collettivismo sovietico all’economia di mercato (dal “poco a tutti” al “niente a molti e tutto a pochi”: i soliti oligarchi). La presidente Maia Sandu e il governo due anni fa hanno ottenuto la candidatura a entrare nell’Ue. E domenica si è votato per il nuovo presidente e per un referendum consultivo sull’Ue. I sondaggi filogovernativi davano i Sì al 55-60%. E il sistema mediatico europeo suonava la grancassa dei bravi moldavi che non vedono l’ora di iscriversi al club più sfigato del mondo in odio alla Russia (che non c’entra nulla perché la Moldavia è neutrale dall’indipendenza nel 1990, tranne la Transnistria russofona, anch’essa indipendente da 24 anni senza che nessuno la riconosca: mica è il Kosovo). Poi i moldavi hanno votato e, sorpresa!, la prima proiezione dava il No al 58% e il Sì al 42. A quel punto la Sandu e l’euro-orchestrina han cominciato a strillare ai brogli. Indovinate di chi? Ma di Putin, naturalmente. Guai se le urne contraddicono gli oracoli: in caso di discrepanze, prevalgono i sondaggi, mica i voti. Sandu: “Putin ha comprato 300 mila voti, frodi mai viste, prove inconfutabili”. Bruxelles: “Interferenze e strategie ibride russe senza precedenti”. Poi sono arrivati i voti degli espatriati dalle ambasciate e dai consolati europei, dove ovviamente i brogli non si usano. E, come per miracolo, i Sì sono balzati al 50,3% contro il 49,7 dei No. Quindi il grande sogno euroatlantico affratella metà dei moldavi più lo 0,3%. Un trionfo.

Brogli, rubli, fake news, infiltrati e hacker putiniani spariscono in un battibaleno: siccome il Sì prevale per ben 12mila voti, vincono l’Europa e la democrazia. Fra l’altro questi brogli putiniani, apparsi domenica notte e scomparsi lunedì mattina, erano curiosamente selettivi: truccavano solo le schede referendarie, ma trascuravano quelle presidenziali. Infatti, mentre il Sì all’Ue è rimasto in forse fino all’ultimo, la vittoria della presidente filo-Ue non è mai stata in discussione: i pirla russi hanno tolto voti all’Europa, ma si sono scordati di levarli a quella che ci vuole entrare. Così la Sandu ha preso il 42% e andrà al ballottaggio con l’ex procuratore socialista Alexandr Stoianoglo, che vuole mantenere la neutralità, ergo è “filo-russo”. Prossimo test: la Georgia. E anche lì dipende: se vincono i cattivi, ha stato Putin; se vincono i buoni, trionfa la democrazia. Cioè quel sistema che lascia liberi i popoli di scegliere quello che decidiamo noi.

Fiorangela, canale pubblico.

22 Oct, 18:49


Moldavia, referendum consultivo sull'ingresso in UE

Significato nel contesto europeo ed internazionale, che è possibile intercettare già a partire dall'utilizzo del termine "Moldova" piuttosto che di "Moldavia".
Esito interno ed estero, pressioni ed interferenze.

Giorgio Bianchi, Teleragione, 22 Ottobre 2024.

https://www.youtube.com/live/HHQDejVTBlQ

Fiorangela, canale pubblico.

22 Oct, 18:44


Il 70% dei militari ucraini catturati dalla Russia rifiutano di essere inclusi nelle liste di scambio.
Il motivo è semplice: un militare su tre delle forze armate ucraine al suo ritorno viene accusato di tradimento per essersi arreso e sottoposto a un procedimento penale.
https://t.me/new_militarycolumnist/144127

Fiorangela, canale pubblico.

22 Oct, 17:55


Roma, 22 Ottobre 2019
Giulietto Chiesa, Franco Oliva, Pino Cabras, Giorgio Bianchi.

SEMINARIO: IL RUOLO DEI MEDIA AL TEMPO DELLE GUERRE IBRIDE

https://youtu.be/O3JdorHRGQo?si=jqRqRhYk7RGpze8B

Fiorangela, canale pubblico.

22 Oct, 14:30


BUONGIORNO PALESTINA!
di Ahmed Noor

Non ci arrenderemo mai,
Se ci sforziamo,
Noi macineremo la sabbia per mangiare,
Se abbiamo sete,
Noi berremo l'acqua di mare,
Se siamo senza casa,
Faremo la terra i nostri letti,
E il cielo le nostre coperture,
Se tutte le porte sono chiuse,
Noi busseremo alla porta del cielo,
Se tutti gli alberi vengono tagliati,
Noi ne pianteremo di più,
Se perdiamo i nostri bambini,
Daremo vita a migliaia,

Non ci arrenderemo mai,
Nonostante le migliaia di martiri,
Il dolore delle madri dei nostri prigionieri,
Le lacrime delle nostre vedove,
La perdita delle nostre membra,
Le grida delle nostre ferite,
I pezzi dei nostri brandelli,
Le macerie delle nostre case,
Il pianto dei nostri orfani,
I cadaveri dei nostri corpi,
I suoni dei vostri aerei da guerra,
I suoni delle vostre bombe,La paura dei nostri figli,

Non ci arrenderemo mai,
Anche se tu sei il coltello,
E noi siamo la carne,
Tu sei l'assassino,
E noi siamo l'omicidio,
Tu sei il rapitore,
E noi siamo l'ostaggio,
Tu sei l'oppressore,
E ci sono gli oppressi,
Tu sei l'occupante,
E noi siamo gli occupati,
Tu sei la forza delle armi,
E noi siamo la forza dalla nostra fede,
Tu sei la roccia,
E noi siamo le gocce,Goccia, goccia, goccia,
La roccia si crepa verso il basso,
E non ci arrenderemo mai.

Fiorangela, canale pubblico.

21 Oct, 20:26


Che so' 'ste proteste per i bambini palestinesi!? "Quando Assad massacrava i bambini ad Aleppo non c'è stato manco uno straccio di manifestazione!".

Pierluigi Battista, Ottobre 2024

Fiorangela, canale pubblico.

21 Oct, 18:45


PIERLUIGI BATTISTA. 20 MINUTI DI BESTIALITÀ SUL CONFLITTO ISRAELO PALESTINESE PER CONCLUDERE: NON VORREI PASSARE DA INSENSIBILE ALLE SOFFERENZE DEI PALESTINESI

No, l'intervista a Pierluigi Battista non presenta alcuna utilità, rappresenta la più classica e truce hasbara. La pubblico ad imperitura memoria per tenere il conto dei giornalisti che contribuirono a gettare l'umanità nell'abisso.

Pierluigi Battista presenta il suo nuovo libro "La caccia all'ebreo" e passa in rassegna le colpe palestinesi e dei filo palestinesi. Innanzitutto Hamas dovrebbe mettere tutti bambini in sicurezza nei tunnel. E poi capite che follia non condannare la società islamica che getta i gay dai tetti e sottomette la donna!?
Perdona se non rivolgo lo sguardo dove fantastichi tu, signor giornalista. Le ultime scene gentilmente offerte dalla mattanza riguardano una donna palestinese incinta colpita da armi da fuoco israeliane.

Fiorangela, canale pubblico.

21 Oct, 16:56


Più provano a schiacciarla più Gaza insegna la vita.

Una bimba porta a spalla per un'ora la sorellina vittima di un incidente, l'altra parla del freddo percepito sotto la tenda accennando sorrisi tenerissimi.

Fiorangela, canale pubblico.

21 Oct, 12:43


Monica Maggioni ha fatto molti danni ma in questo caso la dice giusta e in modo eloquente.

"La legge dice che i coloni israeliani sono in una terra non loro. Quei coloni sono nel "territorio A", assegnato esclusivamente ai palestinesi."

Fiorangela, canale pubblico.

20 Oct, 19:15


"SPERO CHE SULLA SPIANATA DELLE MOSCHEE VENGA RICOSTRUITO IL TEMPIO DI GERUSALEMME": AL TGLA7 SCAPPA L'ENNESIMO SERVIZIO RIVELATORE

I fanatici sionisti vorrebbero radere al suolo la Spianata delle Moschee coi suoi tre edifici arabi (Moschea di Al-Aqsa, Cupola della Roccia, Cupola della Catena) per costruire un luogo di culto ebraico e le continue provocazioni contro i fedeli vanno interpretate con la volontà di profanare il luogo sacro per l'Islam.
Ma, naturalmente, non si tratta solo di un fattore religioso. La questione è anche politica, ascritta alla volontà di giungere alla piena colonizzazione della Palestina.

Stamattina oltre 200 coloni hanno preso d'assalto i cortili della moschea di Al-Aqsa nella zona occupata di AlQuds.

Fiorangela, canale pubblico.

20 Oct, 13:32


Che la società civile si esprima in ogni dove: NO ALLA GUERRA!

Banchetto tematico letterario al mercatino di Firenze.

Fiorangela, canale pubblico.

20 Oct, 10:35


Catania, via Etnea come un fiume in piena.
Angela Isaac, barista 28enne, si lancia in strada per soccorrere un uomo caduto dal suo scooter che si trova in difficoltà.

Fiorangela, canale pubblico.

20 Oct, 04:09


Che meraviglia gli artisti onesti, che non si abbassano a rendersi ridicoli per leccare, peraltro inutilmente, i giovani.

Sanremo?
Uno show televisivo, non c’entra niente la musica.

Il pop di oggi?
Non emoziona. Fa rumore, è rumore. Sono nato in un’epoca diversa: qualsiasi roba uscisse, dagli Yes ai Deep Purple erano tutte cose che avevano senso, che emozionavano. Oggi non sento neanche più le radio.

Le operazioni tipo Mille con Fedez, Achille Lauro e Orietta Berti. Questa commistione tra nuove generazioni e vecchie glorie per le hit estive?
Be’ la mia risposta è molto giornalistica: sono ridicoli.

Alberto Scotti

https://www.rollingstone.it/musica/interviste-musica/umberto-tozzi-la-musica-di-oggi-e-ridicola/576271/?fbclid=IwY2xjawGBYUhleHRuA2FlbQIxMQABHfbNHiem1LjQbG_E3cJO9HNqRnxYeAuHvFRQxeGRaBJ7H8CdOSNGSeuj6g_aem_9jpIJFV53q4UoZLxk1PLfw

Fiorangela, canale pubblico.

19 Oct, 23:10


AL MENOS 100 PALESTINOS, LA MAYORÍA NIÑOS Y MUJERES FUERON ASESINADOS TRAS BOMBARDEOS ISRAELÍES CONTRA EDIFICIOS RESIDENCIALES DE PALESTINOS DESPLAZADOS

Fiorangela, canale pubblico.

19 Oct, 21:48


SE QUESTO È UN UOMO

Nord di Gaza, le ultime scene di pulizia etnica fuori dall'ospedale indonesiano.
Uomini, ragazzi e anziani sono costretti a marciare con le mani alzate e i documenti di identità in mostra.

Destinati a carcere e tortura o ad essere uccisi?

Fiorangela, canale pubblico.

19 Oct, 21:37


ENNESIMA CARNEFICINA!

Almeno 73 civili palestinesi sono stati uccisi dal terrorismo di stato israeliano questa sera in un attacco aereo israeliano che ha preso di mira un complesso residenziale nella città di Beit Lahiya, nel nord di Gaza.

Gli aerei israeliani hanno bombardato pesantemente un complesso residenziale mentre i civili si trovavano all'interno.

Come sempre il bilancio dei morti è destinato a salire, i feriti non si contano più e centinaia di persone sono intrappolate sotto le macerie con le squadre di soccorso che non riescono a raggiungerle.

ISRAELE STATO TERRORISTA!
NETANYAHU CRIMINALE DI GUERRA!
CHI LI APPOGGIA È COMPLICE!
CHI È INDIFFERENTE PURE!

T.me/GiuseppeSalamone