🟢 UN ACCORDO RISOLUTORE TRA TRUMP E PUTIN È UNA UTOPIA.
Orsini scambia il proprio parere con Di Battista sulla guerra in l'Ucraina, non di pancia ma di testa, evidenziando le criticità dei rapporti dell'America con gli altri Stati. Trump può modulare ma non fermare i problemi tra Ucraina e Russia, dal momento che nessuno in Europa o tantomeno in America riconoscerà mai il Donbass alla Russia, o la Crimea e altri territori, anche qualora il conflitto venisse congelato. La ferita resterà aperta, la favola di Trump sulla "fine" è una "favola della buonanotte" raccontata ad elettori inesperti e non pratici di geopolitica, non avvezzi a ragionare sul ruolo dell'America a livello globale (che ha sempre basato il proprio potere su espansionismo e supremazia nei confronti degli altri Paesi). Il fatto di sperare che gli USA accettino la multipolarita' mettendosi al pari e non al di sopra degli altri, è un lungo processo di cambiamento in cui i BRICS ripongono le forze e lavorano per riequilibrare le forze e spartirle dopo il periodo di guerra. Una guerra che nasce dalla necessità, per molti Paesi, di risollevarsi esistenzialmente dopo decenni di furti e sanzioni. Putin e Trump non possono essere amici. Il rapporto del Presidente russo con Trump, è pari a quello che egli poteva avere con Bush o altri presidenti americani, fermo restando che, la Russia, non ha mai rifiutato il dialogo; con Joe Biden c'è stato il momento di maggior crisi tra Russia e America, da cui serve uscire con la diplomazia per evitare almeno la guerra mondiale. Ecco perché Putin vede in Trump una opportunità da cogliere, perché non è interessato a uno scontro diretto col blocco atlantico. Ad ogni modo, secondo Orsini, non ci sono molti motivi di ottimismo come la maggior parte invece, crede. Né tantomeno, è Trump, dice Orsini, a dettare legge sul campo... poiché è la Russia ad aver vinto la guerra per procura americana in Ucraina. Altra storia sciocca che si racconta, è che gli USA "vincono o decidono, o salvano il mondo" anche quando non è così, attribuendogli meriti solo perché con la stampa su cui hanno monopolio, rigirano le narrazioni per non perdere la reputazione di dominanti. In finale, il miglioramento può essere solo dal punto di vista narrativo - ideologico, ovvero, è occasione con Trump per abbattere alcuni crismi pretesi dai democratici corrotti dell'amministrazione Biden, implicati con gli scandali della pandemia o negli affari milionari sulle transizioni di genere, ad esempio. Ma dal punto di vista delle guerre e miglioramento o spegnimento dei conflitti, siamo ancora lontani dal risolverli. Trump ha promesso pace, e farà quel che riesce per dare l'impressione di portarla. Ma non è semplice, se l'America, con la Nato, non rinuncia ad alcune cose. Secondo Orsini non c'è molto di positivo all'orizzonte se non l'ipotesi più ottimista di una piccola Siria in Europa, l'Ucraina. A meno che, e questo è difficile e lo aggiungiamo noi, non arrivi a Kiev un presidente dopo Zelenskyj, abbastanza in gamba da pacificare l'area cominciando un percorso di riavvicinamento. E se lo facesse, non piacerebbe all'America perché vorrebbe dire sganciarsi da un' Europa che ha deciso, ultimamente, di rinnegare il proprio continente, per essere assorbita e parallelamente distrutta dall'America. Mentre la Russia fa parte geograficamente dell'Europa, gli USA non ne fanno parte.L'Europa è considerata un continente, tuttavia, in base a fattori storico-culturali situata interamente nell'emisfero settentrionale e costituisce l'estremità occidentale del supercontinente Eurasia, o anche una delle tre parti (la nord-occidentale) del supercontinente Eurafrasia, che è detto più comunemente "Continente Antico" o "Vecchio Mondo". In poche parole, la colonizzazione ci ha costretti a fare parte di qualcosa che non ci rispecchia.
QTV #maxmassimi per portare l’informazione mancante.
🔻@quiradiolondratv
❌ LA TUA TV 👇
www.quiradiolondra.tv