Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan @metodojan Channel on Telegram

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

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Formatori e autori in Rappresentazioni sistemiche Metodo Jan

Metodo Jan - Rappresentazioni Sistemiche (Italian)

Benvenuti nel canale Telegram Metodo Jan - Rappresentazioni Sistemiche! Sono lieta di presentarvi Janine Van der Merwe, formatrice esperta nel Metodo Jan. Janine non solo è un'autrice di successo, ma anche una madre devota. Questo canale è il luogo ideale per coloro che sono interessati a imparare di più sul Metodo Jan e sulle rappresentazioni sistemiche. Che cos'è esattamente il Metodo Jan? Si tratta di un approccio unico che si basa sull'analisi delle relazioni e dei sistemi familiari, al fine di individuare le dinamiche nascoste e trovare soluzioni efficaci. Janine Van der Merwe condivide la sua esperienza e le sue conoscenze in modo accessibile e coinvolgente, offrendo agli utenti la possibilità di approfondire la propria comprensione e di applicare tali principi nella propria vita. Se siete interessati a esplorare nuove prospettive e a migliorare le vostre relazioni familiari, non esitate a unirvi a noi su Metodo Jan - Rappresentazioni Sistemiche. Vi aspettiamo numerosi per imparare insieme e crescere nel rispetto e nell'amore verso noi stessi e gli altri.

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

28 Jan, 16:24


Il diavolo non è il principe della materia, il diavolo è l’arroganza dello spirito, la fede senza sorriso, la verità che non viene mai presa dal dubbio. [Guglielmo di Baskerville, in Umberto Eco, Il nome della rosa, 1980]

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

28 Jan, 11:07


Oggi durante una seduta online mi sono ricordata una citazione di Michel Odent, pioniere del rispetto della nascita fisiologica.
Egli, durante un corso a cui ho partecipato, ha portato l’esempio della nascita di Gesù, con Maria in una grotta insieme al bue e l’asinello, per ricordare che anche nella nascita del Cristo c’era la presenza dei mammiferi, in quanto il parto è un atto del mammifero insito nella madre, non della neocorteccia e della conoscenza (la mela).
E aggiungo io, in un parto da mammifero, il cucciolo d’uomo può pesare e affidarsi incondizionatamente tra le braccia della madre, accettando la legge di gravità e può essere vissuta, sia da parte della madre e della creatura, la fase dell’Adorazione reciproca, quella che spesso vediamo nei ritratti della Madonna e di Gesù.
Io madre ti vedo, tu
figlio/a mi vedi.

Anche questo è Metodo Jan.

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

28 Jan, 07:06


Non avere l’arroganza di sapere cosa sia giusto per le persone che ti sono accanto.
Stai al tuo posto.
Affidale alla vita che i loro genitori gli hanno dato ricordando che non potrai mai riempire l’eventuale vuoto creato da essi.

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

26 Jan, 21:08


Ritorni a casa dopo un meraviglioso nuovo gruppo di formazione di primo livello e trovi questo!
Gli spiriti parlano….

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

26 Jan, 07:32


L’amore non lega, libera.
La paura lega e nasce dal bisogno di controllo sulla vita e sulla morte.

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

24 Jan, 21:40


https://www.ansa.it/amp/europa/notizie/rubriche/altrenews/2025/01/23/ansa-cedu-i-rapporti-intimi-non-sono-un-dovere-coniugale_62868b26-5228-490a-abb7-e784fdd78cb7.html

Era ora!
Spesso nel mio lavoro mi è capitato di lavorare con donne “abitate” dalla credenza profonda che i rapporti sessuali siano un dovere coniugale, concedendosi al marito perché lui ne ha bisogno.
Lavorando con queste donne poi emergono memorie e fedeltà alla madre o alla nonna che si lasciava “possedere” dal marito.
Uso consapevolmente questo termine.
Chi vuol intendere, intenda.
Queste donne che acconsentivano al rapporto, in realtà nel loro corpo c’era un NO profondo e silenziato, e non potevano fare altro che congelarsi, uscendo dal proprio corpo.
Per la memoria corporea è uno stupro coniugale.
E i figli concepiti da rapporti di questo tipo?

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

24 Jan, 14:29


In realtà la pace fa paura perché la guerra è diventata la zona confort.
Zona confort intesa come abitudine; l’essere abituati a sentirsi “vivi” attraverso il conflitto con qualcosa o qualcuno.
È una forma di dipendenza.
Diamogli il giusto nome e va trattata come tale.

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

22 Jan, 13:20


Una casa in mezzo alla giungla e Urban e sua moglie coltivano il mango per rivenderlo e lui fa i cesti per riuscire a mandare la figlia a scuola.
Toccante sentire la sua emozione e fierezza nel parlare di sua figlia.
Un uomo che mi ha toccata nel profondo: silenzioso, osservatore, poche parole e spesso, di sera, l’ho visto rivolgersi alle stelle e comunicare con loro.

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

21 Jan, 07:55


Ritorniamo in Toscana a fine marzo. Per iscrizioni contattare il numero sul volantino. Grazie

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

20 Jan, 08:12


Se non sei nel corpo, non sei responsabile dei messaggi che il tuo corpo manda.
Succede che tu credi di accogliere e sorridere alle persone e queste invece ti dicono “ma perché guardi sempre male?”
Anche questo è sintomatico di trauma e dissociazione.
Il mammifero che è in te, rimasto attivato nell’attacco e fuga continua a lanciare messaggi di iper difesa di cui non sei assolutamente consapevole.

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

17 Jan, 17:29


Di nuovo a Montagnana…

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

16 Jan, 20:56


Siamo appena rientrati dalla nostra esperienza anche formativa in Senegal e siamo pronti a ripartire con le nostre attività e le nuove formazioni che ora, dopo questo vissuto, avranno una profondità ulteriore per quanto riguarda l'approccio sistemico nella risoluzione dei traumi a rilascio corporeo.

E' in partenza il 25-26 gennaio la 12a edizione del percorso di 1 livello. In molti ci avete scritto ma per chi sta tentennando, vi preghiamo di ufficializzare le iscrizioni per aiutarci nell'organizzazione dell'evento. In allegato programma e modulo d'iscrizione. Grazie

L'8-9 febbraio inizia il secondo livello di formazione. In questo percorso, nella serata del sabato ci sarà la visione di un film riguardante il tema del modulo. E' vivamente consigliata la presenza. Per info e iscrizioni mandare mail a [email protected]

Sono ufficialmente aperte le iscrizioni del terzo livello in partenza per il 22-23 marzo. In questo percorso è obbligatoria la partecipazione serale del sabato, in quanto ci saranno esercizi di approfondimento e supervisione. Per info e iscrizioni mandare mail a [email protected]

Tutte tre le formazioni si terranno presso l'associazione Alba a Bueriis, uscita autostrada Udine Nord, dove c'è la possibilità di pernottare in camerata con sacco a pelo a costi irrisori; presenti cucina per l'autogestione dei pasti e docce.

Ricordiamo che il 23 e il 30 gennaio ci saranno due serate di Rappresentazioni sistemiche Metodo Jan aperte a tutti dalle 18.00 alle 22.30 presso lo studio a Tricesimo in via dei Caduti 27/1. Volantino in allegato.

Per qualunque altra info riguardante le formazioni, rimaniamo a vostra disposizione

Janine e Emanuele

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

16 Jan, 13:39


La malattia non si può guarire solo con il nome della medicina ma prendendo la medicina.
Thomas Shankara
(Audio dal vivo nelle strade di Dakar)

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

15 Jan, 21:21


La madre non è vittima, il medico non è carnefice; tutto ciò è semplicemente l’espressione massima nella storia dell’essere umano, del distacco dalla fonte dell’amore nel piano terreno.
La buona notizia è che toccando il punto massimo di separazione, forze più grandi spingeranno verso l’unione e la coscienza permetterà agli individui di ricordare l’istinto dell’amore che preserva il piccolo ☯️

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

13 Jan, 16:19


Ricordiamo i nostri prossimi appuntamenti

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

13 Jan, 07:25


Un marabout è un santo vivente, una figura fondamentale dell’Islam saheliano.
Siamo stati ricevuti da uno di loro, dopo due giorni di attesa.
Le persone in fila ci guardavano con occhi sgranati; non avevano mai visto un bianco farsi ricevere da un marabout.
L’Africa è caratterizzata dall’attesa. Qui s’impara a stare; c’è l’attesa per il pasto il cui orario è sempre un incognita, l’attesa per un passaggio in macchina, l’attesa di una persona.
Non è fatalismo e n’è rassegnazione; loro dicono che Dio sa quando è giusto.
Anche il marabout ci ha accolto in una piccolissima stanza di circa due mtq.
Me lo aspettavo più anziano ma il suo giovane volto trasmette pace e saggezza, contraddistinto da un umiltà incredibile.
Mi ha raccontato che lui era un uomo normale che lavorava ma poi è arrivata la chiamata e ha dovuto mollare tutto per dedicarsi totalmente alla cura delle persone.
Esperienza molto profonda che porterò nel cuore, insieme alle sue parole.

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

11 Jan, 23:11


Avrei potuto fare molte foto….
La vita a Dakar è molto più dura del vivere in villaggio. Almeno a Casamance l’abbondanza della giungla offre sempre frutti e cibo.
Foto che avrebbero potuto attirare l’attenzione, commenti, follower, anche magari un attenzione positiva su certe tematiche come l’immondizia, la povertà, bambini che fanno lavori anche molto pesanti.
Ho scelto di non farle.
Avevo la sensazione di portare via la loro dignità.
O preferito stare, guardarli veramente e portarli nel cuore per ricordare (re-cor), invece che frapporre tra me e loro una telecamera.
Pubblico queste in una situazione assurda in cui tutti i cani liberi della spiaggia sono venuti a trovarmi.

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

11 Jan, 16:49


Premetto che ciò che scrivo sull’equilibrio del maschile e del femminile si riferisce al Senegal, in quanto in altre zone dell’Africa non è affatto così.
Non è neanche facile trasmettere questa esperienza per via che andrebbe vissuta ed è difficile che il mio messaggio arrivi “pulito” senza essere filtrato da aspetti di disequilibrio fra maschile e femminile profondamente italici, in cui le relazioni si basano sul bisogno e la dipendenza affettiva per cui potrebbe sembrare incomprensibile ciò che scrivo.
Sono partita in questo viaggio un po’ titubante per il fatto che sarei stata l’unica donna in una casa in cui, oltre a mio marito, erano presenti anche 3-4 uomini africani musulmani.
Temevo di sentirmi emarginata e sola nel mio femminile.
Non è stato assolutamente così, anzi.
I bambini, fin da piccoli, che siano maschi o femmine, fanno i lavori di casa: lavano gli indumenti, cucinano, puliscono, ecc…
Il rapporto con la madre è estremamente profondo, fisico, contenitivo e allo stesso tempo autorevole.
I ruoli sono molto ben definiti specialmente nelle relazioni sociali: le donne fanno “cose” con le donne e altrettanto gli uomini.
Questo per dire che in tutti quei giorni in quella casa, insieme a tutto quel maschile, il mio corpo si è estremamente rilassato perché ho chiaramente sentito che ognuno di quegli uomini si assumeva le proprie responsabilità.
Non serviva parlarne, ognuno di loro lavava i suoi vestiti a mano, sistemava il proprio letto ed era automatico che se per caso io stavo lavando a mano i miei vestiti, uno di loro lavava il pavimento o aveva sistemato la cucina.
Poi loro facevano le loro cose ma ciò che chiaramente sentivo era che non cercavano nel femminile una madre che li nutrisse, proprio perché il loro rapporto con la madre è sano, forte e solido.

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

11 Jan, 11:26


Passare dalla giungla di Casamance alla brulicante città di Dakar fa un certo effetto. Ma anche il dedalo di viuzze e i piccoli mondi tra i quartieri della città hanno il loro fascino.
È un caos organizzato.
A breve scriverò un post/articolo sul rapporto tra maschile e femminile che ho vissuto e di cui, per certi aspetti, abbiamo solo che da imparare.

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

10 Jan, 10:11


Per non dimenticare….

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

09 Jan, 08:03


Le cure tradizionali consistono prevalentemente in purificazioni con lavaggi attraverso macerati di erbe.
Ci si lava continuamente.
Poi ci sono i sacrifici.
Qui la parola sacrificio è collegata a due movimenti opposti. C’è la parte oscura collegata al nutrimento del feticcio e poi c’è la parte nella luce per cui la parola sacrificio significa dono.
In base a ciò che devi curare interiormente, il guaritore ti fa acquistare latte, biscotti, semi di cola che verranno donati a una madre che ha tanti bambini, a ragazzi disabili o a uomini che hanno bisogno di forza.
Chi riceve sa di cosa si tratta e ti benedice e loro dicono che è Dio stesso a benedirti attraverso quelle persone.
Una persona qui ci ha spiegato che è un modello tipicamente occidentale illudersi di donare mandando soldi a opere di beneficenza, il dono a distanza in cui non vedi veramente.
Per loro è fondamentale guardare a chi stai donando, guardare la sua situazione, il suo dolore perché è lì che si trova Dio.

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

09 Jan, 07:03


Lei è Mamà, guaritrice tradizionale coranica che avevamo conosciuto già l’anno scorso.
Ha voluto fare le foto con noi per avere un ricordo, anche se ci aspetta per il 2026.
Vive a Ziguinchor, brulicante città nella zona di Casamance.
Riceve seduta a terra in una piccola stanza illuminata solo da una candela, circondata da sacchi che contengono erbe e cortecce di medicina.
Appena ho sentito la sua voce mi ha ricordato Amma; stessa tonalità, dolcezza e forza.
E un grande sorriso.

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

07 Jan, 19:24


In molti ce lo chiedono….
NO, il percorso non equivale assolutamente all’idea di fare una decina d’incontri con noi che siano individuali o gruppi aperti infrasettimanali.
La profondità che si raggiunge nel percorso di Rappresentazioni sistemiche Metodo Jan non è paragonabile!!!

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

07 Jan, 18:40


Oggi siamo in una zona poverissima, vicino al Gambia, in attesa di essere accolti da un guaritore tradizionale locale.
Nonostante la povertà il sorriso c’è sempre e anche il the e del cibo.
E quando c’è un bimbo piccolo, non è la prima volta che succede, me lo mettono in braccio per vedere se piange per il fatto che non ha mai visto una “toubab”, una bianca.
Questo scricciolo non ha pianto anzi ciucciava volentieri il seme di rudraksha della mia collana.

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

07 Jan, 18:16


Più interiorizzo l’Africa attraverso le prove a cui mi mette di fronte, più sento di incarnare in maniera profonda la teoria polivagale di Stephen Porges e il lavoro sulla risoluzione dei traumi a rilascio corporeo.
Non è qualcosa che puoi solo studiare e in questa terra ancestrale dove l’uomo è ancora in contatto profondo con il corpo e le sue leggi biologiche, sento che il mio corpo ricorda tutto ciò.
È il motivo per cui da un po’ di tempo, ho scelto di discostarmi dalle costellazioni famigliari classiche dando il nome Rappresentazioni sistemiche Metodo Jan al lavoro che propongo.
Se il corpo è attivato a causa della risposta vagale in situazioni traumatiche, gran parte della propria energia vitale è impegnata a fuggire o attaccare qualcosa che non c’è più, che non è più reale.
Ancor più profondo è il meccanismo di risposta più antico del nostro sistema nervoso, quello rettile, che viene attuato per preservarsi ed è lo stato di morte apparente.
Purtroppo quest’ultimo è sempre più visibile nella nostra società.

Ci sono un sacco di morti apparenti che camminano.

(Nella foto un baobab la cui base ricorda il piede di un elefante)

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

07 Jan, 08:17


Ricordiamo che il 25-26 gennaio inizia la dodicesima edizione del percorso esperienziale formativo in Rappresentazioni sistemiche Metodo Jan!
Un percorso unico in cui vengono integrati l’approccio sistemico e la memoria corporea rispetto all’attivazione del sistema nervoso nelle esperienze traumatiche, fin dal grembo materno.
Per informazioni e iscrizioni mandare mail a [email protected]

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

04 Jan, 13:42


Dono questa poesia per il 2025 integrata con il video creato da _atreia_
Che vi accompagni in questo anno particolare e condividete pure. Grazie 🙏

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

03 Jan, 15:10


Queste sono le aranciate vendute in Senegal… non l’ho bevuta, ma l’ho pulita a terra.
Il diabete è una piaga sociale e queste bibite sono puro veleno.
Quando il nostro amico senegalese ha visto le mie dita mi ha portato a mostrarle ai suoi amici perché loro hanno le dita scure e non si sono mai accorti di questo e hanno detto: No bene, no bene… con gli occhi strabuzzati 😱

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

03 Jan, 07:59


Gurdjeff esprimeva il concetto che l’unica cosa che conta è la tua esperienza.
E riferendomi al post sopra apro questa parentesi. Quando dai media arriva un messaggio rinforzato in una certa direzione che amplifica paure profonde molto spesso legate a memorie traumatiche del passato, rivivremo in qualche forma quella paura.
Il lavoro su di sé, sulle memorie sistemiche e della coscienza collettiva permette di vivere la propria realtà nell’amore di ciò che c’è.

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

03 Jan, 07:45


Lui è l’imam Fatah Elagii.
Ieri sera ho dovuto discutere con lui per lavare i piatti.
Alla fine li ha lavati lui.
Perché racconto questo?
Giusto così per portare a coscienza e conoscenza che musulmano non significa no donne, no lavori femminili, ecc….

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

31 Dec, 10:12


La vita è una strada fatta di buche, rallentamenti, cambiamenti… è così accettalo! Allora vi auguriamo un 2025 di accettazione, di maturità espressa nella concretezza di azioni creative, di realizzazione e perché no, di leggerezza nel percorrere tutto ciò.
Buona Rinascita nel 2025!!

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

30 Dec, 09:12


Nella terra di Mamma Africa, in cui le donne cantano, cullano e portano sempre la propria creatura addosso, riporto una condizione indispensabile per l’essere umano nel contesto della risoluzione dei traumi a rilascio corporeo ricordando il post sull’aspettare una certa intonazione per tutta la vita.
Quando una madre canta una ninna nanna al suo bambino innesca il circuito neurale che permette a un essere umano di sentirsi al sicuro.
Questo è creare radice.

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

29 Dec, 10:26


“Siamo seduti ad aspettare un’intonazione di voce”…
Possiamo passare una vita intera a cercare l’intonazione della voce piena di amore dei nostri genitori, il suono che crea.
Come la fisiologia del corpo umano si eleva a livelli alti di spiritualità.
Ringrazio Stephen Porges, colui che ha portato la teoria polivagale per questa frase.
Mi apre possibilità infinite di lavoro sul trauma.
Metodo Jan

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

28 Dec, 17:02


Tu che sei madre di un figlio maschio assicurati che il tuo sguardo sia pulito dalle emozioni delle tue antenate.

Permettiti di guardare tuo figlio e il suo maschile con i tuoi occhi e non con quelli di tua madre.

Non cercare di inibire la forza di tuo figlio perché l’hai scambiata per violenza.

Osserva sé quella violenza è storia di qualche tua antenata e disidentificati da essa.

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

28 Dec, 16:45


Sono sporchi?
No, non c’è altro modo.
Non sono in grado di smaltire gli imballaggi dei prodotti importati.
Anche noi che siamo qui non sappiamo cosa fare dei nostri rifiuti, personalmente mi sento impotente sapendo che andranno a finire nella giungla. Quello che possiamo lo rimetteremo in valigia e lo riporteremo a casa.
Le politiche dei governi filo-francesi fin’ora non hanno mai organizzato un recupero dell’immondizia.
I nostri amici senegalesi sperano che il nuovo governo eletto dal popolo faccia qualcosa in merito.

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

27 Dec, 17:06


Se tutto è perfetto e in ordine in qualche maniera disfunzionale dobbiamo creare il caos.
L’adattamento è una capacità innata dell’essere umano e l’Africa destruttura, toglie e la fantasia si fa spazio.
In qualche modo si combina tutto!

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

25 Dec, 07:18


Che la Gioia sia con voi! Buone Festività
da Janine e Emanuele

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

04 Dec, 07:47


Elaborazione del post sopra un po’ provocatoria:

“Se fai il buono andrai in paradiso”

Come ti risuona?

“Se sei felice andrai in paradiso”

È uguale?
Anzi, correggo, se sei felice lo vivi il paradiso!!

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

04 Dec, 07:39


La parola “buono” è un altro di quei termini che ha perso il suo significato iniziale.
“Fai il buono! Sii buona!”
E la sensazione che immediatamente arriva specialmente qui in Italia, è di trattenersi e vestire i panni del buon cattolico.
In realtà la parola buono deriva dalla radice sanscrita, quindi antecedente al “bonus” latino, nella forma di “dve” che significa felice 🙃🙃🙃🙃🙃
E allora sii felice!!

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

03 Dec, 06:52


È sempre un Buon Giorno per Vivere!

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

02 Dec, 20:29


Per la tradizione Nguni, etnia bantu del’Africa subequatoriale, esiste la figura di Umvelinqanqi, “Colui che venne per primo”, “l’Altissimo”, o “Coscienza divina”. Per gli zulù tradizionali egli è il creatore, considerato la fonte di ciò che è stato, che è e di tutto ciò che sarà.
È una figura non personificata, è semplicemente descritto come la luce interiore della creazione.
Ecco, sono estremamente convinta che se invece che personalizzare il divino, dandogli connotazioni umane ci limitassimo ad accogliere che è semplicemente la luce interiore della creazione, vivremmo in un mondo migliore.
Alla fine, la fisica dice la stessa cosa: tutto è energia.

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

02 Dec, 20:13


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Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

02 Dec, 17:35


L’effetto di un percorso esperienziale formativo vissuto sul corpo attraverso la risoluzione dei traumi é sempre più sorprendente. 
Molti casi ormai ci mostrano come il volto e il corpo umano mutano così radicalmente e velocemente da diventare, a una prima occhiata, quasi irriconoscibili. 
Lo sguardo e la stessa pelle riflettono una luce profondamente diversa da quanto ci eravamo abituati a osservare in quella persona magari proprio dal primo giorno di formazione.
E non c’è crema o intervento chirurgico che possa sortire un effetto comparabile.
Credetemi.
Il profondo lavoro interiore al prezzo del carico emotivo vissuto e lasciato andare trasforma dall’interno, dal nucleo di ogni cellula permettendone il ringiovanimento. Oggettivamente.
Naturalmente la via non è semplice e non è per tutti la stessa.
Anzi spesso i traumi sono così  profondi che solo il  coraggio, l’umiltà e l’affidarsi a qualcosa di più grande, permette il raggiungimento di tutto o almeno una parte di questo. 

Qualche giorno fa ho visto una serie televisiva dove la protagonista era Nicole Kidman, famosa  attrice, produttrice cinematografica e televisiva di origine australiana. 
Bé sono rimasto impressionato dal mutamento in primis del suo volto. 
La dittatura dell’apparire e del sembrare sempre e comunque giovani, sopratutto per le persone dello spettacolo, impone di riferirsi alla chirurgia estetica. 
Pagare il miglior chirurgo estetico e’ garanzia di successo per continuare ad essere bella o addirittura più bella. Naturalmente in quel mondo lì. 
Nello specifico sono rimasto impressionato da una inquadratura in cui le si vedeva il volto e il profilo da molto vicino: era inanimato, freddo e per nulla armonico. Senza permettermi di giudicare la chirurgia estetica che è invece un aiuto fondamentale in alcuni casi (gravi incidenti o malformazioni ad esempio) ritengo che solo un profondo lavoro interiore possa permettere di riflettere realmente la propria bellezza. 
Senza ricorrere per forza a qualcosa che è fuori di noi,  lavorare dentro, secondo i propri tempi e non in superficie, é la chiave autentica per ritrovare la propria luce, il proprio calore per sé e di conseguenza per gli altri. 
Emanuele Portelli - Metodo Jan

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

02 Dec, 07:19


Non perdere questa grande occasione di crescita personale e anche professionale!!

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Sono ufficialmente aperte le iscrizioni alla 12a Edizione del percorso esperienziale formativo in Rappresentazioni Sistemiche Metodo Jan, in provincia di Udine!! Per iscrizioni e informazioni mandare mail a [email protected] o scrivere messaggio a Emanuele al 3341957181

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1° incontro 25-26 gennaio 2025
Rappresentazioni sistemiche e introduzione al Metodo Jan
Approccio e differenze con le costellazioni famigliari
Campo morfogenetico e Ordini dell’Amore (Hellinger e Massignan)
Responsabilità energetica del mettere in campo una rappresentazione sistemica
Esercizi

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2° incontro 1-2 marzo 2025
Livelli dell’Io
Accedere alle informazioni del corpo fisico, del sistema nervoso e del Sé
Congelamento del cuore, delle emozioni, degli organi di senso e istinti arcaici nel feto-neonato-bambino
Corazze emozionali e lavoro sul bambino interiore
Esercizi

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3° incontro 26-27 aprile 2025
Famiglia d’origine, la coppia e i figli
Famiglie allargate, omosessualità e adozioni
Concepimento in vitro, fecondazione assistita, uteri in affitto
Conseguenze e responsabilità fisiche - emotive – energetiche - spirituali

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4° incontro 31 maggio - 1 giugno 2025
Rapporto madre-figlio/figlia - Movimento interrotto
Traumi della nascita e post-parto – La valenza energetica-spirituale e fisica del passaggio
Memoria della pelle e lavoro sulla percezione dei confini fisici ed energetici
Istinto femminile e maschile

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5° incontro 12-13 luglio 2025
Guerre e conflitti
Vittime e carnefici
Effetti sul singolo, sulla famiglia, sul collettivo e sulla Terra - Esercizi

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6° incontro 13-14 settembre luglio 2025
Introduzione alla fisiologia dei traumi ed effetti
Lavoro con il sistema nervoso - Frammentazione del Sé
Separazione maschile-femminile, spirito-istinto, anima e corpo, microcosmo e macrocosmo.

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7° incontro 1-2 novembre 2025
Lavoro sui traumi registrati nella coscienza collettiva e accenno sui sogni
Legge di causa-effetto – Legge del Karma
Dna ed Rna – ferite genetiche del collettivo
Supervisione ed esercizi

🔥💧8° incontro 13-14 dicembre 2025
Modalità diverse di lavoro
Utilizzo di strumenti e risorse nella rappresentazione sistemica
Gestione di una seduta individuale
Supervisione ed esercizi

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

28 Nov, 13:06


I traumi moderni: gli interventi chirurgici

Premetto che con ciò che scrivo non demonizzo l’intervento chirurgico quando esso è al servizio della vita e non nell’accanimento terapeutico.

Riprendo una superficiale definizione di come agisce l’anestetico sul corpo trovata sul web, senza entrare in dettagli medici: “I farmaci anestetici sono somministrati per via endovenosa e agiscono sul sistema nervoso in toto, provocando anche un'inibizione della respirazione che richiede intubazione tracheale e costante osservazione da parte del medico anestesista.”
In questa descrizione possiamo prendere atto che il corpo in questa condizione vive a tutti gli effetti una morte apparente e se lo ricorda.
Lavoro spesso con memorie corporee la cui origine è l’effetto di un intervento chirurgico.
Nel caso del taglio cesareo questa memoria comprende sia la madre che il figlio.
Condivido con il permesso della cliente, il processo di un lavoro svolto pochi giorni fa.
Il figlio della cliente di 11 anni non riesce ad addormentarsi senza uno dei due genitori vigile; non c’è bisogno che il genitore sia presente in camera sua ma lui, il bambino, ha bisogno di sapere che il genitore è sveglio per potersi addormentare.
Non entro nel merito delle memorie a carico del sistema nervoso che si possono muovere nel passaggio fra lo stato di veglia e il sonno, che sono molteplici.
Preciso che l’adolescenza è una fase in cui possono emergere memorie traumatiche della nascita.
Lavorando con la madre emerge la storia di un taglio cesareo d’urgenza per inizio di sofferenza fetale.
All’inizio la madre essendo già sotto effetto dell’epidurale è serena nell’assistere alla nascita di suo figlio. Sentendo di essere toccata sulla pancia informa i medici e questi le mettono la mascherina sul volto, anestetizzandola.
Ovviamente l’emergenza non dava il tempo della comunicazione verbale.
Durante la seduta, facendo emergere la memoria corporea di quel momento è emersa una massa di dolore immensa rispetto al terrore registrato interiormente di non avere più il controllo, come madre, della nascita di suo figlio.
Inoltre il corpo ricordava l’avvicinarsi della mano con il bisturi e le mani che hanno “rovistato” nel suo utero per cercare la testa del figlio.
Tutto questo dolore e la conseguente allerta del sistema nervoso erano rimasti bloccati nel corpo della madre e nel suo rapporto con il figlio.
La richiesta del figlio di avere un genitore vigile nella fase di abbandono corporeo del sonno è la fedeltà alla paura della madre di non essere presente alla sua nascita e alla memoria di abbandono registrata nel corpo del neonato sentendo la madre da un’altra parte a causa dell’anestesia.
Anche questo è Metodo Jan e auspico in un futuro in cui nel processo di riabilitazione dopo un intervento chirurgico ci sia anche la consapevolezza di queste memorie e la conseguente terapia di elaborazione del trauma.

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

28 Nov, 12:18


Senti che hai bisogno del cambiamento ma non sai in che direzione andare?
Perché possa arrivare qualcosa di nuovo prima c’è bisogno di fare spazio, far morire il vecchio e avere il coraggio di stare, per il tempo che serve, in sospeso.
Ed è in quella fiducia che il nuovo si fa spazio.

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

26 Nov, 16:57


È da quando faccio questo lavoro, ormai 15 anni, che affermo che quando lo spermatozoo incontra l’ovocita, nasce una stella. Ora gli scienziati confermano dall’Università americana Nortwestern che nel momento della fecondazione di un ovulo, l’ovocita rilascia miliardi di particelle di zinco che esplodono ma gli stessi scienziati non si spiegano il lampo di luce. Noi sì…..

Janine Van der Merwe e Emanuele Portelli - Metodo Jan

25 Nov, 10:58


Non puoi avere certezze sul futuro, sul tuo destino e ancor meno del destino degli altri ma puoi affidarti e godere dei singoli momenti del presente.
Guarda il cielo e accenna un sorriso;
osserva un albero e le foglie che cadono sorridendogli;
lava i piatti col sorriso.
Inizia dalle piccole cose.
A volte basta così poco.

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

21 Nov, 15:33


Ultimo evento aperto a tutti prima delle festività natalizie.

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

20 Nov, 07:43


C’è un detto africano che dice: “I morti non riescono a riposare in pace se non sentono abbastanza lacrime”.
È un grosso problema in una società come la nostra che neanche ai funerali piange. Tutto congelato, tutto trattenuto e se piangi per un paio di giorni immediatamente qualcuno interviene a contenere quel sano rilascio o ancora peggio a consigliare le pastiglie magiche.
È così liberatorio piangere…

P.s. Questo tipo di pianto ha un effetto liberatorio e non ha nulla a che fare con il pianto vittimistico che invece “tira giù “ e si autoalimenta.

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

18 Nov, 07:32


La vita è permeata di molte sfumature.
Ma le scelte interiori non hanno mezze misure: o è sì o è no!
Non puoi essere un po’ vivo e un po’ morto!

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

15 Nov, 07:53


Ci tengo a condividere anche su questo canale di crescita personale, il progetto scolastico che insieme ai Guardiani del Torre stiamo insieme portando avanti.
L’ho già ripetuto più volte che credo fortemente nella rete, riprendendo anche dall’ubuntu, filosofia bantu, per cui “io sono perché noi siamo”.
È zona confort portare certe tematiche di consapevolezza nei settori di “nicchia”; è tutto un altro paio di maniche farlo nei contesti accademici e politici.
Portare semi, parole e codici diversi nelle scuole, nelle associazioni, nella relazione con gli enti e le autorità locali e regionali.
Mantenersi centrati e aperti cercando di aprire un dialogo, andando oltre il conflitto e goccia dopo goccia trovare la giusta strada.
Questa è la vera sfida interiore, perché quando escludi o giudichi una parte della realtà stai escludendo una parte di te.

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

15 Nov, 07:53


“Ma perché vi chiamate guardiani?”
“Ma voi salvate l’acqua di tutto il mondo?”
“Ma quando tornate?”
“Domani?”

Queste sono le emozioni vissute da noi guardiani nel primo incontro del progetto scolastico nella scuola primaria di Povoletto. Ci saranno altri tre incontri e già altri comuni e anche realtà parentali ci hanno chiesto di portare il progetto.

“Come vi fa stare toccare il muschio, i licheni, le pietre?”
Come vi fa stare sentire il rumore dell’acqua?
Tranquillo… rilassato… mi stavo addormentando!
E come ti fa stare vedere l’immondizia che abbiamo trovato sul fiume?
Arrabbiato, tanto arrabbiato, triste…”
Ecco, questi sono i bambini, semi del futuro

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

12 Nov, 10:03


Ci sono ancora posti per questo evento!

Una giornata di supervisione dedicata agli operatori professionali che lavorano nel contesto della relazione d’aiuto: insegnanti, educatori, assistenti sociali, avvocati, mediatori familiari e interculturali, psicoterapeuti, infermieri e Oss, ecc...
Quali aspetti del tuo sistema famigliare rischi di proiettare sugli utenti che segui?
Quel bambino di cui tendi a farti carico in classe, cosa ti mostra di te stesso/a?
Quella coppia che accompagni nella separazione ma che porti a casa nei tuoi pensieri che memorie fa riaffiorare della relazione fra mamma e papà?
Quel paziente difficile e che pesa sul cuore, quali traumi non elaborati ti mostra del sistema famigliare?
Queste e molte altre risposte in questa giornata formativa proposta da Janine Van Der Merwe e Emanuele Portelli, per ripulire lo sguardo interiore , nei confronti dell’altro che chiede semplicemente di essere “visto”.

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

11 Nov, 13:10


Non sono gli alieni👽 🛸 il problema ma la parte alienata di te stesso/a, la parte che non vuoi conoscere, assumendotene la responsabilità e che lavora interiormente nel non consapevolizzato.

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

10 Nov, 14:23


A volte,
semplicemente,
non serve fare nulla.
Rilassati in questo.
È l’ego che ha bisogno di “fare” o “aggiustare” le cose, le situazioni, le persone.
Se non lo fai credi di non esistere.
Esisti eccome, indipendentemente da tutto questo fare e aggiustare!!

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

09 Nov, 20:02


Quando ti pre-occupi o cerchi di avere il controllo sul destino degli altri, c’è una costante tensione interiore.
Che fatica!
Se ti affidi alla vita c’è semplicemente quiete e lascerai la dignità del proprio destino a ogni singolo individuo.

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

07 Nov, 15:47


Ricordiamo che la sesta edizione del secondo livello inizierà proprio nei giorni del Solstizio, il 21-22 dicembre. Per info e iscrizioni mandare mail a [email protected]

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

07 Nov, 15:44


Il Weekend scorso si è conclusa la quinta edizione del 2 livello di formazione.
Tanta guarigione per gli allievi che con tanta volontà sono scesi in profondità nella loro reale essenza. Molti di loro sono terapeuti che integreranno nel loro lavoro quanto esperito in questo anno di lavoro insieme.
Li ringraziamo profondamente per la raccolta fondi che hanno fatto per i Guardiani del Torre, associazione di cui facciamo parte. Un dono che manifesta la realtà di interconnessione tra crescita personale e progetti concreti che si sviluppano nel territorio.
Grazie 🙏

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

07 Nov, 14:31


Domenica 17 novembre è al completo, rimangono posti liberi per il 28.

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

07 Nov, 14:29


Evento annullato

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

01 Nov, 08:38


Ho scritto questa poesia molto anni fa. Mi fu ispirata da una bambina in particolare ma purtroppo ce ne sono tante come lei.
Bimbe che fanno finta; anche la maggior parte di quelle sui social, diventate oggi ragazze, continuano a fingere.
Affido quella bimba di molti anni fa alla vita con l’augurio che nel tempo scopra chi è veramente.

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

31 Oct, 14:22


La bambina prefabbricata

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

30 Oct, 16:37


Comunicazione di servizio
Per gli appuntamenti individuali sono al completo fino alle festività natalizie.
Per appuntamenti contattate Emanuele Portelli al 3341957181.
Grazie

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

29 Oct, 10:49


Cos’è Metodo Jan

E’ costellazioni famigliari? Sì
E’ risoluzione dei traumi a rilascio corporeo? Sì
E anche altro? Sì

“Tutto l’universo, invero, non è altro che nutrimento e mangiatore” (Brhat Aranyakas Upanisad, 14, 6)

Fino a dove si spinge questa affermazione, integrata nella risoluzione dei traumi a rilascio corporeo?
Il nutrimento non è solo di cibo.
Ci nutriamo di emozioni, toni, colori, qualità, esperienze; è il motivo per cui c’incarniamo.

Quando il bambino è molto piccolo (feto/neonato/periodo pre-cognitivo) dipende totalmente da mamma e papà e nella stessa misura dipende dal nutrimento che loro gli danno.
Ed è proprio in questa fase, sulla base della qualità di quel nutrimento ricevuto, che viene integrata la convinzione che la vita sia morte, che l’amore sia rabbia/tristezza/dolore percepito negli sguardi, nelle parole e nei toni di mamma e papà.
Parallela a queste convinzioni c’è un allerta del sistema nervoso enterico, collegato al nervo vago.

Il tutto porta a, quella che mi permetto di definire un “intossicazione”, un”indigestione”, non elaborata su più piani, sia nel corpo fisico, mentale e energetico.
Posso affermare che si tratta della prima “droga” da cui si continua a dipendere, ricercando la stessa intossicazione in tutti gli aspetti della vita, anche da adulto, nelle persone e situazioni che vengono attirate.
Sulla base di questo, già da un pò di tempo, ho sviluppato una metodologia di lavoro nuova nell’elaborazione di questo tipo di traumi che in realtà appartengono a ogni singolo individuo della nostra società patologica.

Guardando il video, come ti fa stare quel bimbo che porta tutto dentro, nel “mangiare” con gli occhi e con tutti i suoi sensi, la realtà circostante?
E se intorno a quel bambino, nella casa in cui vive, c’è tensione, dolore, rabbia, conflitto o addirittura violenza, cosa gli entrerebbe? Di cosa viene nutrito?

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

29 Oct, 09:54


Ricordo questo evento a Cesena sul tema della nascita!

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

29 Oct, 09:50


Ci avviciniamo alla fase più buia dell’anno in cui la luce cala e ci permette di entrare dentro, nel silenzio della propria interiorità.
In realtà quest’anno è iniziato prima questo processo.
Ci porta in contatto con la paura della morte, la solitudine, la tristezza.
Finché c’è luce credi di essere vivo nel “fare”fuori, quando scende il freddo e il buio dovresti rallentare, andare “dentro” e sentire che sei vivo anche in quel silenzio, in quel rallentare.

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

23 Oct, 06:51


È nell’intimità che si rende sacro un processo.
Ed è un processo adulto.
Quando sbandieri tutto sui social o fotografi ogni momento della tua esistenza, in realtà, quella è una parte infantile che non riesce a stare nell’intensità e nella profondità di quel momento.
Banalmente anche durante un concerto quando metti il cellulare tra te e l’emozione data da quella musica, stai mettendo un filtro a quell’intensità perché non riesci a stare con quello che c’è.
È troppo e questo è già sintomatico di trauma.

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

18 Oct, 17:06


E’ notizia di un paio di giorni fa che il governo italiano ha reso, a livello legislativo, reato universale la commercializzazione di gameti, embrioni e la surrogazione di maternità, definita “utero in affitto”.
Ritengo che a livello evolutivo ognuno sia libero di fare ciò che vuole nella misura in cui se ne assume le responsabilità fisiche, psichiche e spirituali. Questo per sottolineare che certi temi non si possono prendere con leggerezza pensando che le cellule, specialmente quelle che trasmettono la vita, possano essere usate in un gioco di prestigio.
Sono giochi che si pagano caro.
Una società scollegata dalla propria natura interiore, vede la realtà separata e che quindi sia normalità (ho un profondo rifiuto verso questa parola usata a sproposito), separare la madre dal suo bambino.

Un embrione creato da un ovocita e un spermatozoo di due persone che non si conoscono e che non si amano, cosa li unisce?
La madre surrogata che accoglierà questo embrione, il suo corpo e il suo utero, attraverso la sua fisiologia trasmetteranno emozioni, pensieri e qualità a quella creatura.
Sarà nutrita di quelle emozioni contrastanti e dolorose.
Quanta sofferenza?

Siamo riusciti a creare la manifestazione fisica di ciò che Aristotele, nell’antica Grecia, asseriva quando dichiarava che l’utero della donna fosse un contenitore funzionale a far maturare la creatura che poi di diritto apparteneva al padre e non alla madre.

Possiamo fare finta che queste pratiche non abbiano effetto sul bambino che nasce in questo modo? E la madre surrogata, magari una povera donna che per sfamare la sua famiglia si vende a questo mercato, quanto dolore congelerà nel suo corpo?
E i “genitori” che acquistano il prodotto?
Uso consapevolmente questi termini perché siamo una società convinta che tutto sia acquistabile.

L’epigenetica e le neuroscienze da tempo confermano che la singola cellula ha una sua memoria e che questa viene trasmessa anche per generazioni.
Purtroppo sempre più spesso, è esperienza nel nostro lavoro, l’emergere degli effetti di pratiche di questo tipo, del mercato sotterraneo che si crea e dell’immenso peso che tutto ciò porta a livello sistemico.
Personalmente posso solo che essere contenta che il governo italiano abbia reso reato universale questa pratica.

Ricordiamoci che ciò che è mosso da un “bisogno”, non è amore incondizionato.
E se vuoi amare incondizionatamente, là fuori ci sono tanti bambini abbandonati.

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

18 Oct, 11:36


Il passato pesa…
Il passato porta via…
E se qualcuno dice “ Eh ma io vivo di quel bel ricordo “, osserva che anche quello ti porta via dal presente.
Questo non significa dimenticare.
Fidati che se stai presente alla realtà e a ciò che c’è, e in una determinata situazione hai bisogno di ricordare, contatterai ciò di cui hai bisogno in quel momento.

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

18 Oct, 10:41


Condividiamo l’aggiornamento del nostro sito che è diventato “di coppia”.
La proposta lavorativa si è arricchita nel tempo della presenza di mio marito Emanuele Portelli che prende forma nel sito anche con la sua proposta individuale con “La via del lupo”

https://www.metodojan.it/

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

16 Oct, 19:40


Questo è un tempo in cui c’è meno bisogno di figli e più bisogno di Opere….

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

16 Oct, 08:39


La Vita con la V maiuscola mi/ci spinge sempre di più verso l’Africa.
Non è facile l’Africa, quella vera e non turistica.
Allo stesso tempo è semplice.
Non è facile perché ti spoglia completamente, ti destruttura fino al midollo, porta all’essenza della vita.
È semplice perché è sufficiente ricordare; eravamo così prima di identificarci nella mente e nei pensieri.
O è sì o è no, o sei vivo o sei morto. Non ci sono interpretazioni o vie di mezzo.
Grazie Papis e grazie a Montagnana per aver accolto e risposto con la presenza a due giornate potentissime!!

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

16 Oct, 06:48


Proposta serale a Tricesimo. Posti limitati

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

16 Oct, 06:47


Nuova proposta aperta a tutti domenica 17 novembre a Tricesimo. Posti limitati.

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

15 Oct, 14:21


Se non ti sei affidato alla vita, difficilmente ti abbandonerai alla morte quando verrà il momento.

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

03 Oct, 14:32


Più persone in questi giorni mi stanno scrivendo sentendo tanta tristezza, pensieri di morte, ecc….
Non preoccuparti. È un processo dell’inconscio collettivo; non sei tu a morire ma vecchie strutture, modelli sociali e convinzioni.
Il “vecchio” e la “vecchia” stanno morendo.
Non cercare di comprendere con la mente questa frase ma semplicemente accoglila dentro di te e senti l’effetto.
C’è bisogno di qualcosa di nuovo e se non lasci morire il passato, non può avvenire.

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

30 Sep, 15:02


Sono ufficialmente aperte le iscrizioni alla sesta edizione del secondo livello del percorso esperienziale formativo in Rappresentazioni sistemiche Metodo Jan che inizierà il 21 dicembre 2024.
Per iscrizioni mandare mail a [email protected]

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

30 Sep, 11:33


Ci sono ancora posti disponibili per la serata di giovedì 3 ottobre. Per iscrizioni contattare Emanuele al 3341957181

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

27 Sep, 14:28


I “perché” chiedono risposte superficiali, fanno appena il solletico alla coscienza.
Solo le “giuste domande” e la fiducia in una risposta che potrebbe non essere immediata, muovono la profondità della coscienza.

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

26 Sep, 13:22


Una giornata di supervisione dedicata agli operatori professionali che lavorano nel contesto della relazione d’aiuto: insegnanti, educatori, assistenti sociali, avvocati, mediatori familiari e interculturali, psicoterapeuti, infermieri e Oss, ecc...
Quali aspetti del tuo sistema famigliare rischi di proiettare sugli utenti che segui?
Quel bambino di cui tendi a farti carico in classe, cosa ti mostra di te stesso/a?
Quella coppia che accompagni nella separazione ma che porti a casa nei tuoi pensieri che memorie fa riaffiorare della relazione fra mamma e papà?
Quel paziente difficile e che pesa sul cuore, quali traumi non elaborati ti mostra del sistema famigliare?
Queste e molte altre risposte in questa giornata proposta da Janine Van Der Merwe e Emanuele Portelli, per ripulire lo sguardo interiore , nei confronti dell’altro che chiede semplicemente di essere “visto”.

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

26 Sep, 11:49


Nuova proposta a Cesena! IL 9-10 novembre, a richiesta, portiamo le Rappresentazioni sistemiche Metodo Jan! Condividete se avete amici in zona!

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

20 Sep, 16:31


Si avvicina questo appuntamento unico nel suo genere!!

Janine Van der Merwe - Metodo Jan

20 Sep, 09:57


Ringrazio Maila Mangiapanello per la creazione di questo video 🙏