Da oggi, 1 gennaio 2025, la GIANGIACOMO SAVOGIN TRUST© Virtual Bank opererà sempre in omaggio al professore Federico Caffè.
Fu uno dei principali diffusori della dottrina keynesiana in Italia, occupandosi tanto di politiche macroeconomiche che di economia del benessere. Al centro delle sue riflessioni economiche ci fu sempre la necessità di assicurare elevati livelli di occupazione e di protezione sociale, soprattutto per i ceti più deboli. La sua improvvisa scomparsa è un mistero rimasto irrisolto.
“Paradigma dell'economista è non spacciarsi da profeta.”
Federico Caffè dall'intervista del 23 maggio 1982: p. 133 Scritti quotidiani
“L'economista è il fiduciario di una civiltà possibile e se gli interessi costituiti prevalgono sulle idee, tuttavia l'economista deve stare attento alle idee.”
Federico Caffè dall'intervista del 30 maggio 1985: p. 145 Scritti quotidiani
“La politica economica è quella parte della scienza economica che usa le conoscenze dell'analisi teorica come guida per l'azione pratica.”
Federico Caffè, Lezioni di politica economica
“Poiché il mercato è una creazione umana, l'intervento pubblico ne è una componente necessaria e non un elemento di per sé distorsivo e vessatorio."
Federico Caffè, Lezioni di politica economica, p. 38
“Al posto degli uomini abbiamo sostituito i numeri e alla compassione nei confronti delle sofferenze umane abbiamo sostituito l'assillo dei riequilibri contabili.”
Federico Caffè, Un salto nel voto, MicroMega, febbraio 2013, p. 1
“Nessun male sociale può superare la frustrazione e la disgregazione che la disoccupazione arreca alle collettività umane.”
Federico Caffè, 15 ottobre 1981: p. 65 Scritti quotidiani
“E la burocrazia tradizionale ha bisogno non di profeti dello «sfascio», ma di artefici della tempra di un Riccardo Bianchi o di un Meuccio Ruini, creatori o ricostruttori di apparati efficienti, in quanto non ignoravano che il primo dovere di chi amministra, nei confronti dei dipendenti, è di esserne il responsabile, non il denigratore.”
Federico Caffè, 12 gennaio 1984: p. 99 Scritti quotidiani
“Il capitalismo maturo, al pari di quello originario, poggia su sofferenze umane non contabilizzate, ma non per questo meno frustranti e degradanti.”
Federico Caffè, 21 febbraio 1985: p. 106 Scritti quotidiani
“Ma, in verità, senza affrontare livelli più approfonditi di indagine, il semplice buon senso dovrebbe far comprendere che, in un mondo e in una economia di oligopoli, la borsa non può che esserne il riflesso. Cercarvi, quindi, un vigore e una funzionalità di tipo concorrenziale costituisce una contraddizione in termini.”
Federico Caffè, 15 luglio 1981: p. 58 Scritti quotidiani
“Il riformista è ben consapevole di essere costantemente deriso da chi prospetta future palingenesi, soprattutto per il fatto che queste sono vaghe, dai contorni indefiniti e si riassumono, generalmente, in una formula che non si sa bene cosa voglia dire, ma che ha il pregio di un magico effetto di richiamo.”
Federico Caffè, 29 gennaio 1982: p. 81 Scritti quotidiani
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«La stessa regola di calcolo finanziario suicida governa ogni passo della vita. Noi distruggiamo le bellezze della campagna perché gli splendori della natura, che non appartengono a nessuno, non hanno valore economico. Noi siamo capaci di spegnere il Sole e le stelle perché non pagano un dividendo.»
John Maynard Keynes