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DARSI PACE - MARCO GUZZI (Italian)

Benvenuti nel canale ufficiale del movimento Darsi Pace e di Marco Guzzi! Se ti stai chiedendo chi sia Marco Guzzi e cosa rappresenti Darsi Pace, sei nel posto giusto. Marco Guzzi è un influencer e motivatore che si impegna a diffondere messaggi positivi e ispirare le persone a vivere una vita piena e appagante. Darsi Pace è il movimento fondato da Marco Guzzi che promuove la pace interiore, la felicità e l'autorealizzazione. In questo canale, gestito autonomamente dallo staff di Darsi Pace, potrai trovare contenuti esclusivi, video motivazionali, consigli per migliorare la tua vita e molto altro. Se vuoi far parte di questa community di persone che cercano di vivere al meglio, non esitare a invitare nuove persone tramite il link: https://t.me/darsipace_marcoguzzi. Unisciti a noi e inizia il tuo viaggio verso una vita più felice e appagante con Darsi Pace e Marco Guzzi!

DARSI PACE - MARCO GUZZI

29 Dec, 15:17


Nel gruppo regionale emerge spesso il tema
Della difficoltà a praticare.
Difficoltà sia oggettive, che soggettive.

I molti impegni, il fatto di fare fatica a trovare uno spazio
Tranquillo al mattino prima di andare a lavoro,
le emozioni negative che emergono
non appena ci mettiamo seduti con gli occhi chiusi.

Quando una persona condivide queste cose,
in prima battuta cerco di non dare una risposta o una soluzione
preconfezionate, ma faccio altre domande.

Chiedo per esempio alla persona: “Ma com’è per te
Restare in questo affanno?” oppure, “Che cosa ti porta
Via durante la meditazione, quali forme di distrazione,
preoccupazione, insofferenza?”.

Queste domande favoriscono cioè una attitudine di accettazione
Verso il nostro vissuto e anche di interesse.
Invece di dire dovresti fare così o così, spostano il focus
Ad una forma di consapevolezza di ciò che ci impedisce
Di praticare, e possono trasformare gli impedimenti
E gli ostacoli in oggetti di meditazione.

Sono convinto che questa modalità, anche nella ricerca quotidiana
Di una consapevolezza morbida ma attiva,
favorisca un clima interiore di accettazione e di scioglimento,
perché ogni cosa diventa un’occasione di pratica e di risveglio.

La meditazione è come il maiale, non si butta via niente.
E così le difficoltà, le preoccupazioni della vita,
i peggiori incubi e paure,
possono diventare i nostri alleati nella maturazione
di una coscienza che osserva i fenomeni in quanto tali,
senza immediatamente giudicarli o divenirne preda.

E allora uno spazio si apre, e tutto ritorna a prendere vita.

Francesco Marabotti

DARSI PACE - MARCO GUZZI

29 Dec, 09:45


UNITI NELLA NOTTE PER TENERE ACCESA LA LUCE DELLA PACE
Da Avvenire, 29 dicembre 2024.

"Sono attese oltre 1.500 persone alla 57esima edizione della Marcia nazionale per la pace che si terrà a Pesaro il prossimo 31 dicembre. 'Rimetti a noi i nostri debiti: concedici la tua pace'. E' questo il titolo del messaggio scelto da Papa Francesco per la Giornata mondiale della pace del 1° gennaio 2025, ed è proprio su questo che rifletteranno i costruttori di pace che raggiungeranno la città marchigiana da tutta Italia. [...]

Ad accogliere i partecipanti ci saranno tutte le sigle che tradizionalmente organizzano la marcia, a cominciare dalla Cei, Pax Christi, Agesci, Caritas Italiana, Movimento dei Focolari, Azione Cattolica. A questi si sono aggiunte quest'anno le Acli Nazionali e l'Associazione Libera. [...]

Il percorso si snoda su un tracciato cittadino di oltre 5km con tre tappe di riflessione. Si inizia con il tema del perdono, [....], poi presso la chiesa di Santa Maria del Porto, metterà al centro il tema del debito, con l'intervento di Gabriele Guzzi, economista dell'Università di Cassino, che parlerà delle disuguaglianze prodotte dalla nostra economia. Poi la voce di Ejohn Mpaliza, attivista congolese e fondatore di Peace Walking Man Foundation, grazie alla quale promuove nella società civile una spinta verso la pace. L'ultima tappa si terrà presso la sfera grande di Pomodoro e toccherà il tema del disarmo, con don Fabio Corazzina e Elio Pagani di Pax Christi."
"La speranza è che possa sorgere un'aurora di pace attraverso un cambiamento culturale che parte da ciascuno di noi".

Gabriele Guzzi

DARSI PACE - MARCO GUZZI

28 Dec, 11:01


Mi ricordo, era l'estate del 1965, ed eravamo a Fiuggi.
Io avevo 10 anni.
Una mattina, davvero noiosa, mi chiusi in camera, mi sedetti al tavolino, e aprii il nuovo libro di scuola, quello dell'anno venturo.
Lo aprii e mi sentii veramente in pace.
Una gioia nuova mi colmò lo spazio confuso dell'anima, e mi sentii al posto giusto, lì davanti a quelle pagine tutte da scoprire.
Credo che fu la prima esperienza consapevole del piacere dello studio.
Un'esperienza che non mi ha mai più abbandonato.
Anche ora, a 60 anni di distanza, il raccoglimento che mi dona lo studio è uno dei piaceri più intensi che conosco: entrare in una dimensione silenziosa e piena di vita, in cui la mia libertà fiorisce, e spazia, all'infinito.
Proprio per questo noi proponiamo ai praticanti dei Gruppi Darsi pace lo studio come la terza pratica da seguire, oltre agli esercizi di autoconoscimento e alle pratiche meditative e contemplative.
Certo dobbiamo reimparare a studiare, anche se magari siamo professori universitari.
Dobbiamo anche selezionare con cura i testi da studiare.
Dobbiamo imparare a distinguere le diverse forme di lettura: un conto è infatti leggere un giornale o anche un libro di intrattenimento, o un libro di informazione giornalistica; e tutt'altra esperienza è leggere e studiare un testo che elevi il mio stato mentale.
Io credo che la lettura come pratica meditativa debba essere insegnata in modo intensivo, fin dalla più giovane età, proprio in questo universo telematico e digitalizzato sempre più pervasivo.
La lettura lenta, infatti, di libri rigorosamente di carta, svolta possibilmente con una matita in mano e prendendo appunti, è una vera e propria terapia dell'anima: cura, credetemi amici miei, cura e lenisce il dolore che spesso affligge il cuore umano.
Doniamoci perciò tempi pacati e sereni di studio.
Non è mai troppo tardi per imparare a godere dello studio, anche se abbiamo solo la quinta elementare.
E migliaia di persone ormai ci confermano, nei nostri gruppi, questa scoperta, a volte davvero sorprendente.
Leggere significa raccogliere, come anche l'etimologia di legein/logos ci insegna: raccogliamoci da terra perciò, perché spesso cadiamo, e ci facciamo molto male, raccogliamoci da terra raccogliendoci nel cuore di un santo studio, entro la sfera dello Spirito che dà, inesauribilmente, Vita, Sapienza, e Amore.

Marco Guzzi

DARSI PACE - MARCO GUZZI

28 Dec, 08:32


In questi tempi difficili,
guardiamo al nuovo anno con rinnovata speranza,
guidati dalla luce della Regina della Pace.
Coltiviamo la speranza affinché possa germogliare il seme della nuova umanità nascente e crescere rigoglioso nei cuori delle generazioni attuali e future.

La lezione estratta dal quarto incontro del terzo anno dei gruppi Darsi Pace, benché complessa ed avanzata, può incuriosire e scaldare il cuore;
pertanto vi invitiamo a guardare il video integrale sul canale Youtube Darsi Pace - Marco Guzzi.
Buona visione!

https://youtu.be/bO0znMN9G5o?si=fYDHbuStovSwveon

DARSI PACE - MARCO GUZZI

27 Dec, 15:35


Per poter seriamente mettere in discussione il sistema di dominio e di guerra, non bastano gli inni agli armistizi, le comparsate in televisione, la retorica a buon mercato.

Serve condurre un disarmo integrale, come diceva Giovanni XXIII, un disarmo degli spiriti, un disarmo delle menti, un disarmo dell'economia, un disarmo della politica.

Serve una trasformazione culturale da far partire da un moto di mutamento personale, direi da una confessione pubblica e politica, che decida di abbandonare il volto morente del nostro io impaurito e guerrafondaio.

Serve "un disarmo del cuore", come dice Papa Francesco nel messaggio scritto proprio in vista di questo incontro.

Sono perciò davvero entusiasta e onorato di intervenire alla 58esima Giornata Mondiale della Pace, che si terrà il 31 dicembre a Pesaro, organizzato dalla Cei, dalla Caritas, dalle Acli e da altre organizzazioni cattoliche. Sono già previste 1500 persone.

Il titolo della Giornata è "Rimetti a noi i nostri debiti: Concedici la tua pace".

Parlerò delle precondizioni economiche per costruire pace in questi tempi estremi. Come diceva J. Robinson, la mano invisibile a volte può strangolare, e se non renderemo la finanza non-violenta e disarmata, sottraendo il potere del debito e della moneta dalle mani di una oligarchia violenta e senza scrupoli, continueranno a scoppiare conflitti in giro per il mondo.
Solo da un rinnovato travaglio personale e poi politico, potrà invece sorgere una civiltà della pace, ovvero costruita fin dalle sue basi materiali ed economiche, su un rapporto inedito e sano tra le persone e tra le persone e il creato.

Nelle immagini trovate il programma completo. Grazie per la vostra attenzione e spero di vedervi a Pesaro!

Gabriele Guzzi

DARSI PACE - MARCO GUZZI

27 Dec, 09:31


Nei primi tre anni del nostro percorso "Darsi pace" trasmettiamo una pratica interiore che coniuga gli stadi fondamentali della meditazione di acquietamento con gli stadi fondamentali dell'esperienza contemplativa cristiana.
Uno strumento abbastanza efficace per riplasmare ogni giorno la forma della nostra soggettività, facendola passare dalla forma mentis dell'io chiuso in sé a quella del Figlio-Dio, di un Io cioè che sa di derivare dall'Eterno e di rimanere in comunione con l'Eterno.
Noi suggeriamo ai nostri praticanti di radicarsi in questa pratica, e di scoprirne giorno dopo giorno gli innumerevoli misteri.
In un tempo così confusionario, in cui se ne sentono davvero di tutti i colori, specialmente intorno ai grandi misteri di Dio, della vita, e del nostro destino, ritengo fondamentale avere un'Ancora di salvezza, qualcosa che sia molto concreto, cui aggrapparci, cui tornare, in cui prendere rifugio, ogni volta che la nostra mente e il nostro cuore vengano riassorbiti nella pece dell'ignoranza e inghiottiti nelle sabbie mobili dell'angoscia.
Una pratica precisa è un'Ancora consistente, resistente, affidabile.
Bisogna perciò sceglierla con cura.
Noi ci affidiamo alle grandi tradizioni: yogica e buddhista per la fase meditativa, e cristiana, patristica, medioevale e moderna, per la parte contemplativa.
La fedeltà alle Tradizioni autentiche è il primo presupposto per un lavoro interiore serio, il secondo è la libertà creativa che ci dona proprio lo Spirito, che le Tradizioni ci trasmettono.
Chi separa la Tradizione dalla Creatività poetica semplicemente non conosce lo Spirito nella sua attualità vivente, non conosce cioè la fedeltà non al passato, ma al Presente, che è Vivente, e quindi sempre nuovo.
Bisogna perciò restare fedeli alla pratica che scegliamo.
Questa è una convinzione universale.
Il grande maestro buddhista Nyojo lo ribadì con forza al Maestro Dogen (1200-1253), fondatore del Soto Zen: " se si vuole riuscire, realizzare, completare qualche cosa ci si deve sforzare per tutta la vita. Ci si deve concentrare solamente su una cosa. Se non ci si concentra sul serio, ma a volte su una cosa, a volte su un'altra, questo non significa concentrarsi".
Nella nostra società al contrario si diffonde l'idea, banalissima e superficiale, proprio di una fruttuosa pluralità di esperienze "interiori" da fare in una sorta di turismo spirituale a poco prezzo, low cost.
Una pura follia, alimentata da piccoli ego sempre più insoddisfatti, ma incapaci di piegarsi umilmente a qualsiasi autentica disciplina.
La disciplina invece, bene intesa, è semplicemente l'arte del discepolo, è l'unica via per apprendere qualcosa sul serio.
Perciò, cari amici e carissimi praticanti dei Gruppi Darsi pace, intensifichiamo ogni giorno la nostra pratica: i 10 stadi: 5 meditativi e 5 contemplativi, e lo Spirito della nostra nuova e divina umanità, lo Spirito del Cristo Vivente, ci donerà ogni giorno nuovi e inattesi e sorprendenti doni di sapienza, e di gioia.
Questo ve lo posso promettere.

Marco Guzzi

DARSI PACE - MARCO GUZZI

26 Dec, 10:28


Vorrei morire come morì Vincenzo.
Me lo raccontò alla radio in una sera d'inverno.
Stava morendo nel suo letto di giovane ufficiale, di setticemia, e i suoi dolori erano tremendi.
Poi morì, mi disse lui stesso, e si trovò all'improvviso in uno spazio pieno di colori smaglianti, in uno spazio di pura beatitudine.
Ogni dolore era svanito, e lui era felice, così, senza motivo, felice nell'essere.
Ero morto, mi raccontò, ed ero felice come mai lo ero stato qui, in questa vita.
Mi disse che poi incontrò qualcuno, un'entità che non vedeva, ma che parlava con lui, e gli diceva: guarda, Vincenzo, che tu devi ritornare sulla terra. Io non volevo, mi disse Vincenzo, provò a protestare, voleva restare là, felice e contento; ma non ci fu niente da fare, dovette ritornare.
E così si ritrovò nel suo letto, gli avevano già incrociate le dita con un bel rosario, e tutti pregavano, le suore e i suoi compagni, mentre il picchetto d'onore restava già in silenzio giù nel cortile.
Quando aprì gli occhi tutti saltarono su dallo spavento: era risorto?
No, ma era però tornato in vita.
Vincenzo mi disse che da quel momento non ha più paura della morte, perché sa che è un momento davvero meraviglioso, e così da allora passa molto tempo a consolare, e a raccontare la sua morte come l'evento più bello di tutta la sua lunga vita.
Sì, vorrei morire proprio come Vincenzo, anch'io.
Felice e contento.
Alleggerito.

Marco Guzzi

DARSI PACE - MARCO GUZZI

25 Dec, 16:47


Dicembre è sempre un mese particolare, per vari aspetti un mese difficile: arriva il freddo, il buio e tutto sembra morire.
Dicembre è un punto di passaggio, dicembre ci porta nelle profondità, profondità feconde dalle quali rinasciamo.
Dicembre ci ricorda che non possiamo nascere se prima non moriamo.
Il Natale è nascere, rinascere ogni anno, ogni giorno, ogni ora.

Si nasce nella figura di Maria.
Si nasce nell’ascolto sincero, libero da attaccamenti ed avversione.
Si nasce lasciando entrare, lasciandosi guidare, abbandonandosi con fiducia.

In ogni momento, possiamo scegliere di connetterci con la Fonte e, quindi, nascere di nuovo.

Buon Natale!

https://youtu.be/H2bktGs43Tw?si=-Utzwy-dCZQ09hYI

DARSI PACE - MARCO GUZZI

24 Dec, 09:32


Sicuramente proprio in quel momento miriadi di uomini e di donne morivano nei loro letti di dolore.
Un ribelle veniva crocifisso da un vecchio centurione.
All'altro capo del mondo uno tsunami falciava un intero villaggio.
La giovane schiava subiva l'ennesima violenza dal suo crudele padrone.
10 bambini morivano di stenti nei loro tuguri afghani.
La nuova peste sterminava intere generazioni in Cina, e una tigre sbranava un infante presso la giungla del Bengala.
Dissero che era nato il Messia.
Dissero che avrebbe portato la pace.
Dissero così, ma lo sterminio non si è mai fermato.
Arrivarono presto perciò, e ormai arrivano subito subito quelli che sanno trarre troppo facilmente le loro più ferree conclusioni, ma che difficilmente analizzano il mistero di tutta la scena.
Arrivano non i dotti ignoranti, ma proprio gli ignoranti colmi di parole poco pensate.
Noi non sappiamo cioè che cosa accade quando accadono le cose che vediamo.
Noi non sappiamo che cosa accade quando muore una persona.
Noi non sappiamo che cosa accade quando i potenti del mondo allestiscono i loro piani omicidi.
Che cosa accade a loro, innanzi tutto.
Noi non sappiamo quale trama di significati filiamo mentre viviamo i nostri giorni mortali.
Quale arazzo di fili d'Oro!
Mi pare davvero troppo banale perciò parlare di un fallimento di Dio, come troppo spesso si fa, sulla base della constatazione che da duemila anni non pare proprio che la giustizia trionfi su questa terra.
Duemila anni? praticamente il tempo di un battito di ciglia: Augen-Blick infatti lo chiamano i tedeschi, un istante fugace nell'oceano del senza tempo.
Bisogna davvero essere incredibilmente superficiali, e anche direi un po' presuntuosi e tronfi, come poveri ragazzini di 12/13 anni, per presumere di trarre le più estreme conclusioni su tutto il destino umano, a partire dai pochissimi dati che abbiamo a disposizione.
Pochi, incerti, e per di più scollegati tra di loro.
Non è più ragionevole perciò perlomeno sospendere il giudizio, e continuare a sperare, continuare a credere, e continuare ad amare, anche se a volte tutto sembra contraddire le nostre speranze?
Io tento di vivere così, e mi sembra l'opzione di vita più ragionevole, e anche la più favorevole, per creare, e spanderci, e modificare in meglio anche soltanto un grammo di tutto quell'orrore che altrimenti non avremmo mai nemmeno l'energia per contestare.
Questo per me è il Natale: L'Impossibile nasce!
L'Inaudito vince!
L'assurdo si mostra la cosa più reale.
Dio viene a salvarmi!

Marco Guzzi

DARSI PACE - MARCO GUZZI

23 Dec, 16:38


La malattia mortale di cui parliamo e che dobbiamo iniziare a curare è la nostra coscienza separata ovvero la coscienza dell'Io mortale, della nostra mortalità.

Questa coscienza separata è una malattia!

Noi umani vogliamo guarire da questa situazione, e chi ce lo fa dimenticare
è semplicemente uno schiavista, una persona che vuole che gli umani restino schiavi della coscienza mortale!

Ecco perché curare la malattia mortale vuol dire rivoltarsi contro questo mondo alla radice. Ed ecco perché la guarigione e la rivolta oggi, in questo 2024-25, non possono più pensarsi in modo separato.

Non ci può più essere una terpia integrale (fisica, psichica e spirituale)
che non diventi una rivolta contro il sistema culturale, politico ed economico di questo mondo

Così come non ci può più essere alcuna rivolta radicale contro questo mondo che non implichi un lavoro costante di guarigione di sé!

https://youtu.be/lw0xxRMsN0s?si=dy8TaqR3UYmn_7Hy

DARSI PACE - MARCO GUZZI

23 Dec, 15:52


1 - FINAL REPORT: COVID Select Concludes 2-Year Investigation, Issues 500+ Page Final Report on Lessons Learned and the Path Forward: https://oversight.house.gov/release/final-report-covid-select-concludes-2-year-investigation-issues-500-page-final-report-on-lessons-learned-and-the-path-forward/

DARSI PACE - MARCO GUZZI

23 Dec, 15:51


Come puoi risarcire un giovane che non poteva nemmeno stare con i suoi amici o praticare il suo sport preferito?
Chi ridarà alle persone tutte quelle occasioni che rendono la Vita degna di essere vissuta?
Come verranno risolti i traumi, entrati in profondità nei nostri cuori (soprattutto nei cuori dei più giovani e fragili), di questo periodo covid?

Cento euro di sconto non scioglieranno tutta la paura, la rabbia, la confusione di questi anni. Quel senso di alienazione, quel sentire di non essere liberi, realmente liberi, di scegliere. E’ ora di iniziare ad accogliere tutto questo magma emotivo, ognuno lo può e deve fare per sé, ma ogni istituzione, a tutti i livelli, può e deve contribuire ad un lavoro di ricerca: ricerca del vero, ricerca di giustizia, ricerca di un nuovo senso di comunità. Un senso più profondo, più unito, più autentico.

DARSI PACE - MARCO GUZZI

23 Dec, 15:51


Nel decreto Milleproroghe varato dal Governo, c’è la cancellazione della multa di 100€ per chi, di età sopra i 50 anni, non ha ricevuto il vaccino covid (o non ha completato il ciclo vaccinale). Questo ha riaperto l’inutile, infondata e deviante polemica tra “si-vax” e “no-vax”. Da segnalare il clamoroso fatto che venga cancellata la multa a chi finora non ha pagato ed invece non venga rimborsato chi la multa l’ha pagata! Come a dire: nel dubbio ti conviene non pagare le multe, poi si vedrà! Ma, questo è un altro discorso. Torniamo al punto centrale della questione: l’obbligo vaccinale covid e la multa per chi non adempie. Innanzitutto, vogliamo precisare che non è un discorso di vaccino sì o vaccino no (anche se molto ci sarebbe da dire), ma è un discorso di libertà di scelta. Abbiamo avuto una reale possibilità di scelta?

Una grossa fetta della popolazione italiana si è vaccinata subito (scelta legittima e non criticabile), eppure si sono iniziati ad introdurre dei meccanismi, come il purtroppo famoso Green Pass, per “invogliare” (o meglio “costringere”) le persone a vaccinarsi. Un meccanismo subdolo che ha agito sulla nostra paura di venire isolati dalla comunità e quindi, in ultima analisi, di rischiare la vita non essendo più protetti dalla comunità. Un meccanismo vergognoso che ha separato la popolazione tra buoni e cattivi. Un meccanismo criminale che ha generato un nemico interno dal quale la comunità deve difendersi.

Se nella prima fase della pandemia abbiamo assistito ad una quasi sorprendente solidarietà tra noi (nonostante tutte le cose che non hanno funzionato), nella seconda fase ci siamo visti divisi: o stai di qua o di là. Non era possibile nemmeno avere una posizione critica senza per forza essere messo dalla parte dei cattivi.Le etichette di “no-vax”, “si-vax”, “complottista” devono sparire, sono solo un costrutto funzionale al “divide et impera” di chi, sempre in maniera più assurda (ed autoritaria), cerca di mantenere il controllo su una collettività in evidente effervescenza.

Il Green Pass si fondava su una balla colossale (oggi si direbbe “fake news”), secondo la quale il vaccino covid protegga anche dal contagio e quindi impedisca la trasmissione. Una caratteristica che si è rivelata, fin dai primi mesi, una balla appunto. Era, infatti, sotto gli occhi di tutti che il vaccino non impediva il contagio. Ci hanno bombardati con questa menzogna, smentita da tutta una serie di prove fattuali e di articoli scientifici. Non a caso, ora (meglio tardi che mai), persino la commissione della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti nel suo corposo report dichiara: “Gli obblighi vaccinali non sono stati sostenuti dalla scienza e hanno causato più danni che risultati positivi”.1

Dopo l’incostituzionale Green Pass, che ha escluso moltissimi cittadini dalla vita sociale, lavorativa e comunitaria, non contenti, hanno introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50 (obbligo che già vigeva per alcune categorie come quella dei sanitari). Questa volta la principale giustificazione di tale obbligo è che la fascia più anziana se non vaccinata avrebbe “intasato” le terapie intensive. Peccato che le terapie intensive e la sanità pubblica in genere siano state drasticamente tagliate negli ultimi decenni con la scusa del pareggio di bilancio (a tutto vantaggio della sanità privata). Da considerare anche il fatto che quando è stato introdotto l’obbligo il virus si era già endemizzato, ossia era molto meno aggressivo, infatti quando un paio di mesi dopo è iniziata l’invasione russa dell’Ucraina, il covid è sparito da ogni dibattito pubblico e politico.

Per anni una parte della popolazione si è sentita isolata, umiliata, accusata, senza nessun fondamento. Siamo stati ingannati, ci hanno divisi, ci hanno fatto credere che un non-vaccinato era pericoloso, hanno distrutto un già fragile senso di comunità ed unità. Ed ora ci dicono che annullano la multina di 100€? Ma teneteveli! In molti hanno perso il lavoro, gli affetti, la Vita!

DARSI PACE - MARCO GUZZI

22 Dec, 11:33


🔴 Segui ora l’evento di Trecate (Novara) con Marco Guzzi e Raffaele Fiore.

L’abbiamo pubblicato pochi minuti fa sul nostro canale yt👇🏻

▶️Condividete il video e lasciate un commento, grazie!

https://youtu.be/lw0xxRMsN0s?si=8Os9qyssCNBYpet-

DARSI PACE - MARCO GUZZI

22 Dec, 09:58


Ciao, il mio nome è Alessandro Ciarella e ho 66 anni tutti vissuti a Roma, sposato da circa 40 anni, sempre con la stessa compagna di vita, con lei abbiamo accolto il dono di 2 figli ormai lontani dal nido.

Quando finito il militare e già diplomato ero chiamato a scegliere come sopravvivere ho deciso di mollare tutto e partire all’avventura, Londra, lingua e poi... chissà!

Questa vita così strutturata mi è sempre andata indigesta e le troppe ingiustizie, sperequazioni, corruzioni e prevaricazioni che vedevo erano da sempre motivo di lamentazione e protesta; che senso aveva vivere in un tale sistema di schiavitù?

Gli anni 70 vissuti in piazza avevano sviluppato in me una forte esigenza di libertà quindi non potevo che fare lo zaino e via.

Con il passare del tempo però le relazioni si stringevano e il progetto di famiglia alla lunga ha vinto!

Guadagno il pane quotidiano nel laboratorio di psico-tappezzeria dove 6 giorni a settimana lavoro in autonomia (caratteristica super ostacolata da un sistema che vorrebbe tutti dipendenti) da più di 40 anni.

Darsi Pace irrompe nella mia vita quando raggiunte le tappe basilari di una esistenza “normale” cioè famiglia, lavoro e salute si riaccende il fuoco mai spento della ricerca di senso. Avevo dedicato tutte le mie energie al raggiungimento della stabilità familiare ma... da sotto la cenere è ripartita la fiamma.

Oggi sono 21 anni che faccio parte della grande famiglia DP, ho avuto la fortuna di partecipare attivamente al suo sviluppo, godendomelo con enorme piacere, e devo riconoscere senza mai aver avuto alcun dubbio sulla qualità e l’efficacia dell’obbiettivo proposto: Liberazione interiore – Trasformazione del mondo.

C’è però un grande problema iniziale da superare, comprendere che la liberazione interiore può realizzarsi solo con la TUA volontà, se non lo decidi TU neppure DP potrà aiutarti a mollare ciò che impedisce la tua fioritura quindi il mio augurio per tutti i praticanti di ogni tempo e per l’eternità è:

Che tu possa prenderne coscienza prima possibile.

Tutto ciò che DP offre va utilizzato in ogni occasione altrimenti può essere vano.
In tutti questi anni ho visto germogliare e sbocciare fiori stupendi che hanno generato frutti talmente attraenti e saporiti da attirare l’attenzione di migliaia di persone e piano piano siamo passati da 70 praticanti a 2000 sparsi su tutto il pianeta ma siamo solo all’inizio!

La mia prima testimonianza l’ho titolata: Darsi Pace un corso di sopravvivenza.
Devo riconoscere che il senso è rimasto tale, sono passato dalla sofferenza di una visione critica, negativa, di impotente lamentazione dove ogni speranza viene resa vana ad una visione più approfondita dove si evidenziano bene le radici dei problemi sia interiori che sociali ma con una reale opportunità d’impegno costruttivo e creativo che apre l’orizzonte della possibile speranza.

Certo anch’io ho contribuito in parte allo sviluppo di questa disumana società ma l’ho capito, chiedo scusa e m’impegno al massimo per favorire una maggiore consapevolezza e aiutare chi lo desidera a comprendere
meglio quello che stiamo vivendo.

Sono formatore e responsabile regionale del Lazio, regione fortunata perché residenza di Marco Guzzi e famiglia, aspetto molto positivo con risvolti problematici rispetto allo sviluppo dei gruppi locali in quanto le numerose occasioni d’incontri “istituzionali” tendono a generare una apparente saturazione partecipativa.

L’effetto è che spesso i praticanti sentendosi appagati cedono alla pigrizia allungando di fatto i tempi per la reale trasformazione che l’interazione del lavoro culturale-psicologico-spirituale genera in modo naturale e
anche rapido.

Nel Lazio abbiamo il gruppo più numeroso di iscritti ma si fatica ad incontrarci fuori dagli incontri ufficiali e su questo rifletteremo assieme presentando la realtà regionale.

Voglio salutarvi con un sorriso e una frase che sento sempre più spesso: “DARSI PACE FUNZIONA!“

📧 Per informazioni sui gruppi Darsi Pace nel Lazio, potete scrivere a questo indirizzo mail: [email protected]

DARSI PACE - MARCO GUZZI

21 Dec, 18:47


L'anno in queste ore
sta precipitando verso la sua fine,
verso l'abisso del solstizio invernale.
Il Vecchio, col suo Carro celeste,
sta per compiere il suo ciclo, oggi
lo chiamiamo Babbo Natale, ma in realtà
è il Vecchio Anno che guida le renne
negli inferi della fine, affinché il Nuovo,
il Bambino
possa rinascere. Non c'è nulla
perciò di sdolcinato
in tutto ciò, né di scontato,
né tanto meno di divertente,
quanto piuttosto
un'aura di mistero, tra le stelle,
nel silenzio siderale,
si sta compiendo un altro ciclo, un altro
scambio, e solo
chi guarda le stelle, i Magi
astro-loghi,
sa dove nasce
la vera novità
che ci salva, e punta lo sguardo
perciò e lo fissa
sull'Astro Ascendente. Tempo di timore
dunque, e a volte di angoscia,
tempo di passaggio, di verifiche,
e di conflitti, e
tempo di disperazione
molto spesso,
se lo mascheriamo
di "feste natalizie", oppure
tempo di attesa, di nudità,
di spoliazione,
e di ascolto, io già lo sento
quel tenero bambino
dentro il mio grembo
trepidante, già ne sento
il canto, e la promessa
di vera novità
oltre il Mar Morto
dell'anno, del mondo
tramontato.

Marco Guzzi

DARSI PACE - MARCO GUZZI

21 Dec, 08:55


Giubileo è una bella parola, fa venire in mente il giubilo, la gioia che non trova parole, e si esprime perciò con grida e balli e gesti convulsi, anche se in realtà giubilo e giubileo hanno radici etimologiche molto lontane. Ma certamente anche il suono del corno ebraico, del corno del montone (Jobel appunto), doveva diffondere una certa gioia festosa, quando ogni 50 anni si rimettevano i debiti e si restituivano le terre, e si liberavano gli schiavi.
Questo Giubileo del 2025 ci trova davvero stracarichi di colpe, oberati dal peso di orrori millenari, che sembrano arrivare ad una estrema resa dei conti.
Sarà un Giubileo reale?
Sarà cioè un vero ricominciamento?
Sapremo farci perdonare?
Sapremo liberarci da tanto veleno?
Oppure perfino il Giubileo vogliamo utilizzarlo per rafforzare le nostre catene? per santificare addirittura le nostre vergogne? e quindi per raddoppiare la nostra schiavitù?
In questo mondo scellerato davvero tutto diventa possibile!
No, giubila soltanto chi viene perdonato, risanato, liberato, e lo siamo soltanto da tutte le lebbre che riconosciamo come tali, offrendole al miracolo del tocco risanante dell'amore.
Il resto resta al lebbrosario.

Esattamente trenta anni fa, nel 1995, esclamai:

Giubileo di tutta la mia vita:
A quando il perfetto perdono?

E la risposta fu molto dura:

"Ascolta.
Non ha più ipotenuse il mondo.
Né riquadri. Io sciolgo.

Delirano, declinano, destinano
Se stessi a una stagione
Ipocalorica, ne masticano
Amara la radice.

Non farlo. Io odio
L’interregno, la terra
Di nessuno dove prende
Corpo il velenoso
Nella lingua del fratello assassino.
Scapolo, nubile, invidioso
Lo spirito dell’aria, scapestrato,
Ti toglie la terra sotto i piedi.
Schiaccialo
Come un verme, Scorpio!
E se le lingue
Ti sfuggono dal corpo
Prendi il machete.

Ascolta bene.
Costringi ogni fiammella alla misura
Dei giorni di lavoro. E’ forza trattenuta
Il mio entusiasmo, perché riluca
Dal corpo energizzato
Il fuoco. Tutto di terra
Il volto. Tutto incarnato.
E chi ne sporge
Mozzo. Scimitarra
E’ un nome dell’uomo.

Ascoltami.
Io sono un bolide. E non c’è tempo.
Il vortice in te è la purezza.
E’ l’unica scaltrezza:
Fatti mondo”.

Ciò che la Voce interna e cosmica mi disse allora forse vale ancora di più proprio adesso:
Il mondo non ha più alcun misura.
Tutto si sta sciogliendo, liquefacendo.
In questa liquidazione del mondo gli umani delirano,
precipitano nei loro veleni. Ciechi.
Creano un interregno senza corpo,
volatilizzato, digitalizzato, telematico,
dove la pazzia regna sovrana.
Noi non dobbiamo cadere in questo inganno:
dobbiamo invece caparbiamente
"circoscrivere l'incorporeo nel corporeo" (Giovanni Climaco):
e cioè incarnare la nuova figura di umanità,
farla divenire presenza terrena,
concreta, fisica, efficace, paesana,
troncando ogni deriva spettrale.
Il male infatti è il regno dell'aria: né terra né cielo:
questa Infosfera affetta da demoni:
nell'Infernosfera i Rutte vari, le angeliche diavolesse alla Kallas
preparano sorridendo l'ultima danza della morte:
futuri stermini di giovani, di donne, di bambini.
Il tempo stringe:
per resistere, per rinascere
dobbiamo farci vuoti:
Mondi.

Questo è il vero Giubileo:
raggiungere la Porta Santa, la Porta del Cielo,
veramente pentiti, veramente umiliati, veramente
Santi: Sani e Salvi: Altri, Altrove: Alati!
Qui, nell'Aurea Hora, nell'Aurora
fulgente del mondo.

Marco Guzzi

DARSI PACE - MARCO GUZZI

20 Dec, 19:28


E' possibile collaborare a un progetto di liberazione che unisca e sintetizzi i pensieri di Karl Marx, Martin Heidegger e una riscoperta inedita del Cristianesimo? Siamo condannati all'alienazione e allo sfruttamento come civiltà occidentale tecnica ed estrattiva? C'è un'alternativa alla menzogna del sistema di dominio e di guerra che oggi ci vuole portare a un conflitto mondiale? Qual è il rapporto tra lavoro interiore e lavoro politico, tra mistica e rivoluzione? Possiamo tornare a sperare?

Queste domande così radicali hanno rappresentato la parte più significativa dell'elaborazione di uno dei più importanti economisti italiani del Novecento, Claudio Napoleoni.

L'11 gennaio a Roma, al Monk, ci sarà un grande evento in cui affronteremo queste questioni. Oltre al sottoscritto, ci saranno Fausto Bertinotti, Stefano Fassina e Anna Cavaliere. L'ingresso è gratuito e potete trovare tutte le informazioni a questo link: https://www.facebook.com/events/827192992782183/

Parleremo della necessità di "tornare a Marx per andare oltre Marx", secondo un'espressione celebre di Napoleoni, ovvero di rilanciare un progetto rivoluzionario che abbia la carica contestativa del pensiero di Marx, ma che si ponga in un orizzonte concettuale non materialistico e riduzionistico, e si metta in dialogo con le grandi tradizioni filosofiche e spirituali. Solo in questa sintesi ulteriore, c'è linfa vitale per un rinnovamento personale e storico-collettivo.

Siete tutti invitati a partecipare e diffondere la notizia coi vostri amici e contatti! Grazie, come sempre, della vostra attenzione e condivisione.

Gabriele Guzzi

📆 SAB 11 gennaio
ORE 18:00 - 20:00
🚩 MONK Roma, Via Giuseppe Mirri 35

DARSI PACE - MARCO GUZZI

23 Nov, 12:20


Da quando ho 20 anni, ho iniziato un percorso più serio di ricerca spirituale. E, contemporaneamente, sono partito per un viaggio teorico nel tentativo - ancora tutto aperto - di ripensare le categorie fondamentali del pensiero economico.

In questo modo, ogni giorno, ho alternato il lavoro interiore con il lavoro intellettuale, e poi con un attivismo politico di nuovo tipo, fuori dal dogmatismo, dalle false ideologie, e dalle tentazioni vuote del potere.
Cercare di trasformare la mia interiorità e cercare di trasformare l'assetto alienato di questo mondo sono diventate le mie polarità essenziali, le mie buone ossessioni, le mie fonti di gioia ed entusiasmo quotidiano, insieme a un'esistenza che nel frattempo prendeva corpo e costruiva relazioni di senso, attraverso le difficoltà di chi vive oggi in Europa, e in Italia, e a Roma, in una soglia davvero critica della storia umana.

Simone Ciccorelli è un regista di Torino molto talentuoso che sta conducendo una serie di video sul suo canale Youtube che raccontano di alcune esistenze. Ha pensato che la mia testimonianza potesse essere interessante anche per gli altri. E così mi ha fatto questa intervista. Spero, davvero, che sia utile a chi la vedrà.

Grazie, come sempre, della vostra attenzione.

Gabriele Guzzi

https://youtu.be/9vqPOteF2d4

DARSI PACE - MARCO GUZZI

23 Nov, 10:13


Questo è il tempo della Grande Riflessione, della Grande Meditazione, per prepararci alla Grande Trasmutazione.

Vi aspetto OGGI a Sabaudia, se potete!
Grazie dell'ascolto.

Marco Guzzi

DARSI PACE - MARCO GUZZI

21 Nov, 12:35


Nei gruppi Darsi pace cerchiamo di vivere una spiritualità
che sia assolutamente moderna. Non per conformarci
allo spirito di questo mondo, o per essere appetibili
in una società poco assuefatta alla preghiera,
come dice Adriana Zarri.

La modernità per noi consiste nel vivere una esperienza
di fede, di rigenerazione della nostra soggettività,
proprio in questo tempo storico,
in una società completamente diversa da quella medievale
o antica.

In questo senso l'esperienza monastica ci può tornare
a parlare se ricompresa nella sua essenza,
come ricerca di unità(monos), di integrità, di silenzio, di pace.

"Si tratta di quello che alcuni hanno chiamato: un monachesimo nelle città, oppure altri: un monachesimo interiorizzato.
In tale monachesimo si tratterebbe di realizzare non l’aspetto del mònos in quanto persona solitaria, cioè celibataria o verginale, sottoposta a una precisa regola. Come si è scritto sopra, il monachesimo deve diventare la chiamata per tutti e non solo per i celibi e le vergini".

In questa riflessione il nostro Massimiliano Villani,
sacerdote e formatore dei gruppi Darsi pace,
ci accompagna nel riscoprire una esperienza di unificazione
del nostro Io come forma di vita rivoluzionaria
per il terzo millennio.

Buona lettura!

https://www.darsipace.it/2024/11/21/monachesimo-nel-iii-millennio/#more-12702

DARSI PACE - MARCO GUZZI

21 Nov, 11:13


L'oligarchia mondiale sta perdendo qualunque legittimazione
e credibilità, è ormai stata smascherata. Per questo
deve sempre di più militarizzarsi, ma in forme nuove
rispetto al passato.

Questo nuovo totalitarismo ti toglie la libertà
condizionandoti interiormente: ti convince subdolamente,
giorno dopo giorno, con la macchina della comunicazione
e con gli algoritmi e con big data che sanno di te
più cosa di quante tu sappia di te stesso.

Così ognuno di noi sceglie liberamente di essere schiavo.

Ma questo progetto del sistema dovrebbe chiamarci
a scavare la nostra libertà ancora più a fondo dentro noi stessi.

Questa stretta dei tempi ci sta spingendo ad un salto di qualità
e di coscienza fondato sulla libertà, che implica però un impegno
e un lavoro di tutta la vita, che ricostruirà le relazioni
sociali e politiche.

https://youtu.be/oEP5gnPlMaM?si=9Mjdj8RmKkHBGxis

DARSI PACE - MARCO GUZZI

21 Nov, 07:22


🚲 Il giro d'Italia continua!

Undicesima tappa: LAZIO!

🔴 ci vediamo sta sera, giovedì 21 novembre, alle ore 18:30 per un'altra diretta sulla Pagina Facebook di Darsi Pace.

Avremo con noi il responsabile regionale Alessandro Ciarella.

A più tardi!!

DARSI PACE - MARCO GUZZI

20 Nov, 11:03


Fra pochissimi giorni uscirà la riedizione di questo grandioso libro di Claudio Napoleoni, che ho avuto il privilegio di curare.

Parliamo delle "Lezioni sul Capitolo sesto inedito di Marx": ancora oggi, il migliore testo per capire davvero il pensiero economico di Karl Marx.

Si tratta delle trascrizioni, con poche modifiche, delle lezioni orali che Napoleoni stesso tenne all'Università di Torino nella primavera del 1971.
Un grandioso esempio di profondità teoretica e semplicità didattica.

Il testo sarà preceduto da una mia prefazione che si intitola "L'attualità futura di Claudio Napoleoni", dove spiego la rilevanza estrema di questo grande economista e filosofo italiano per i problemi più attuali della contemporaneità: sia per ciò che riguarda la politica sia per ciò che riguarda l'anima e il suo rapporto con la trascendenza.

Nei prossimi mesi, sono già previsti tre eventi di presentazione. Uno a Roma, l'11 gennaio; e uno a Milano, il 14 gennaio, di cui più avanti condividerò i dettagli.
Ci sarà anche una bellissima presentazione a Napoli, il 30 maggio, all'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici.
Vi anticipo la locandina di quest'ultima che è già pronta.

Se siete interessati a presentarlo nella vostra città, fatemi sapere alla mia mail: [email protected]

Grazie per la vostra condivisione e interesse!

Gabriele Guzzi

DARSI PACE - MARCO GUZZI

19 Nov, 09:47


Ci vediamo questo SABATO a TORINO! 💪🏻

DARSI PACE - MARCO GUZZI

19 Nov, 09:46


📣INCONTRO A TORINO📣

Darsi pace è un Movimento Culturale nato nel 1999 sotto l’impulso creativo di Marco Guzzi (poeta, filosofo e storico conduttore radiofonico della Rai). Questo Movimento si esprime attraverso Gruppi di liberazione interiore, presenti su tutto il territorio nazionale e internazionale. Pratiche meditative e contemplative, esercizi di autoconoscimento, studio della crisi politica e spirituale della storia contemporanea, realizzazione di eventi pubblici, interviste. Questi sono solo alcuni degli aspetti del Movimento Darsi Pace, che da decenni mobilita centinai di migliaia di persone con l’intento di rianimare la speranza concreta in un cambiamento rivoluzionario (non violento) della società e dell’interiorità umana.

Viviamo infatti in un tempo di svolte antropologiche e di rivoluzioni sconvolgenti. Urge perciò un passaggio di umanità, che tutte le menti più illuminate annunciano ormai da diversi anni. Si apre dunque il tempo di una inedita forma di dialogo annunciante, che sia in grado di tenere insieme il livello spirituale-personale con il livello politico-sociale.

Nel libro “La Politica di una Nuova Umanità”, edito dalle Paoline, il Professor Marco Guzzi, insieme a sei giovani ricercatori del Movimento L’Indispensabile, tra cui il nostro ospite Davide Sabatino, si interrogano sul destino dell’Occidente: è ancora possibile parlare di politica al di là delle prospettive minimalistiche alle quali si è ridotto il dibattito tra i partiti? È possibile pensare politicamente in grande, superando questa fase di crisi finale delle democrazie occidentali, che si limitano ad amministrare un presente comunque dominato dalle leggi del mercato e della guerra?

L’intento di questo nostro appuntamento culturale, che avverrà Sabato 23 Novembre alle ore 17:00, presso la Libreria Trebisonda in zona San Salvario a TORINO, è quello di stimolare la riflessione comune attorno ai temi portati avanti del Movimento Darsi Pace e L’Indispensabile. Sarà quindi un momento di presentazione delle nostre idee, ma anche di condivisone aperta con tutti i partecipanti che saranno presenti.

Vi aspettiamo numerosi!

Davide Sabatino, Torino 3 luglio 1991. Danzatore, insegnante di danza, scrittore, poeta e performer. Artisticamente nasce come b-boy, ma negli ultimi anni studia e lavora soprattutto in ambito teatrale contemporaneo. Le sue creazioni artistiche traggono continua ispirazione dall’esperienza poetica, filosofica e spirituale del Novecento. Lavora come redattore della Fondazione Darsi Pace e cura il progetto editoriale chiamato “Dialoghi Inattuali”, che vanta ormai numerose interviste a persone rilevanti della politica, dell’arte e della cultura. Articolista presso la rivista La Fionda ed è tra i fondatori del Movimento L’Indispensabile. Nel 2021 ha pubblicato il suo primo libro di poesie dal titolo “Formattazione”.

https://t.me/davidesabatino

DARSI PACE - MARCO GUZZI

18 Nov, 17:52


La generazione dei giovani oggi, calpestata e massacrata
come poche altre dall'oligarchia al potere,
non è più capace di esprimere una protesta efficace
e anzi vince l'attitudine psicologica dell'asservimento:
siamo stati educati bene ad essere servi e schiavi di questo sistema.

Ma al tempo stesso oggi ci si manifesta con chiarezza
che se continuiamo a unificare il mondo nella modalità
egoico bellica oggi dominante, lo distruggeremo
e anzi ci autodistruggeremo.

L'unica possibilità evolutiva - non è una questione morale
ma è una questione biologica - è aprirci
all'esperienza relazionale della nostra soggettività.

Il primo compito che abbiamo in questo tempo storico
dunque è molto semplice: radicalizzare l'esperienza
della nascita della nostra Nuova Umanità.

https://youtu.be/B6VXCISp3IE?si=kiXeP7GEW5_WEIxz

DARSI PACE - MARCO GUZZI

18 Nov, 12:28


«Perché, se è vero che gli schiavi sono sempre di corsa,
è anche vero che curare l’altro è un gesto regale,
ma se lo vogliamo fare davvero, dobbiamo metterci in cammino
per non essere più schiavi e cioè dominati dalle nostre paure
e dal tempo che manca sempre.

Dobbiamo smettere di correre, dobbiamo fermarci, ri-prenderci il tempo che è prezioso, ma che va ripensato anch’esso, va valorizzato.
E cosa posso fare io ogni giorno? La risposta in cui credo è realizzare
che io non sono schiava e non voglio esserlo, perché nel ruolo di infermiera
ho una grande responsabilità: devo stare vicino ai malati.

Se penso a Gesù che i malati li guariva, mi chiedo: possiamo provare
anche noi a costruire un mondo di guarigione?
Io credo di sì e con molta umiltà vorrei testimoniare
che ne ho avuta la prova tutte le volte che semplicemente
mi sono seduta di fianco ad un mio paziente e l’ho ascoltato.

Subito il suo umore è cambiato, perché gli esseri umani, a mio avviso, sostanzialmente cercano una cosa: consolazione.
Con questo non nego l’importanza della scienza e della medicina,
ma penso che la somministrazione di un farmaco senza l’accompagnamento
di un gesto amorevole, abbia molto meno effetto, mentre al contrario,
porgere una terapia assieme alla vicinanza umana
sarà essa stessa l’inizio della cura.
E per fare questo devo prendermi cura prima di tutto di me stessa,
e tutti i giorni della mia interiorità».

Sul nostro sito,
la bella testimonianza e riflessione
della nostra Sana Hussein Ribwar,
praticante dei gruppi Darsi Pace.

Buona lettura!

https://www.darsipace.it/2024/11/18/prendersi-cura-dei-malati-e-un-gesto-regale/#more-12691

DARSI PACE - MARCO GUZZI

18 Nov, 09:41


Arriva la pioggia d'oro

Non meno d’una luna attenderai
su quel pendio ventoso
la pioggia d’oro.
Ti brucerà
lo sguardo addolorato
che s’addolciva al rosa dei tramonti
come l’edera recisa al gocciolio
delle brocche dei poveri acquaioli.

La pioggia, ti dirai, la pioggia!
chiudendoti il volto nelle mani,
e le tue lacrime di gioia schiuderanno
le foglioline verdi della rosa.

Marco Guzzi

DARSI PACE - MARCO GUZZI

17 Nov, 11:24


🗣Siamo stufi di vedere la politica ridotta a pettegolezzo, a chiacchiera da bar, a menzogna nemmeno troppo sofisticata.
Dobbiamo cambiare registro ed entrare in una nuova prospettiva filosofica, politica e culturale. La politica deve tornare ad essere visione antropologica capace di rivoluzionare l'esistente.

Nell'intervista di Sonia Belforte (Radio Antenna 1) a Davide Sabatino, scrittore e saggista del Mov. L'Indispensabile, emerge la necessità di superare il concetto di destra e di sinistra, di partito vs partito, per approdare in una terra inedita dove la politica e la spiritualità si riconosco come dimensioni molto più vicine di quello che si pensa ordinariamente.

Buon ascolto!

Davide Sabatino

https://youtu.be/_B5qhAW1Slo?si=O5xysBEfAjDDv6vv

DARSI PACE - MARCO GUZZI

16 Nov, 16:44


“L’amore e la vita vanno vissute con le ossa”, dice C.P. Estès, l’autrice dello straordinario “Donne che corrono coi lupi”. E’ il processo di umanizzazione. Ed è il mio processo. Perenne.

Ma, andiamo con ordine.

Sono Aurelio Diano e scrivo dalla Campania e dalla Puglia e, poi, dalla Basilicata e dalla Calabria. Queste sono le Regioni italiane per le quali sono referente e che mi appartengono, ciascuna con la propria peculiarità, tutte e insieme, nella dirompente vitalità che sperimento e che mi regalano i volti, le parole, i corpi che incontro e che mi
sono dati in questa avventura che è Darsi Pace.

“Vivere è pienamente sentire la propria esistenza”, diceva Leopardi, nel suo Zibaldone.

Che è vivere in ascolto di sé, forse l’unico atto che ci è proprio. Prima ed essenziale coniugazione, quella con sé stessi. Altro e oltre a ciò, se arriva, ed è autentico, è solo segmento di gratuità. Perciò, imparo a ringraziare sempre. Per ciò che c’è.

Due miei tratti salienti:
L’inquietudine
Acerrima nemica. Fin da adolescente. Che imparai a mascherare con una sorta di buonismo e con il dono della parola, che ricevetti presto, e che utilizzavo per calmierare, gestire, sublimare, ciò che confliggeva dentro. Col tempo, imparai che non potevo non farci i conti. Sapevo che se non volevo toccare l’inquietudine, non avrei avuto contatto con le parti sottili di me.

Eppure, “irriducibile” è la parola della mia inquietudine. Da sempre così, e sempre così, anche oggi, quando la risento.

E, dunque, mi risultava vitale uscire dal controllo serrato con cui determinavo la mia vita. Scelte di fede, famiglia, affetti, impegno ecclesiale… tutto perfettamente organizzato. Ma più eserciti il controllo, meno cose hai da controllare, e così meno vita da controllare e così…meno vita! Questa è la “cascata” associativa che si imponeva al mio sentire. E sempre sapevo che resta in auge la possibilità di fallire. Di fallire la vita.

Qui, interseco l’altro mio tratto che contrad-distinguo: la forza di carattere, la determinazione, ai limiti della caparbietà, della cocciutaggine come del resto, da buon calabrese, dovrei interpretare. Perciò, ho voluto e voglio vivere al limite delle mie possibilità, sempre e ogni giorno: rischiando fallimenti, solitudini, isolamenti… venendo
ferito, a volte, e, a volte, ferendo. Ma quanta bellezza, quanto sorriso, quanto amore ho dato, e ricevuto, in questi quattordici anni di vita spirituale, in mezzo a tutti noi.

E ringrazio, per le grandi amicizie che son nate, nelle terre di Campania, di Puglia e nella mia terra calabrese, perché il nostro incontrarci da praticanti, per meditare insieme, per esercitarci nel lavoro di autoconoscimento, per sollecitarci nello studio, è stato fatto divenendo progressivamente comunità di parola, di intenti, di cuori.

« Noi cresciamo – dice Marco Guzzi, nel suo ultimo libro “Gli Anni d’Oro 2020-2026” – solo attraverso la crescita spirituale delle singole persone, che hanno responsabilità entro il Movimento. Cresciamo cioè in modo organico! Come un corpo » (p. 77).

Darsi Pace, per me, è davvero la scuola per Imparare ad Amare, che è la consegna finale, dell’ultimo biennio, l’ultimo Portale – come lo chiamerebbe lo stesso Marco – che ci viene consegnato come compito, come compimento della vocazione che abbiamo ricevuto e che, ancora, andiamo a spendere nel mondo:

« Il nostro compito consiste nel portare tutta la nostra storia, personale, familiare e anche nazionale, nel punto del suo Ricominciamento rivelativo. Il nostro compito è portare avanti l’Apocalisse del popolo italiano » (p. 73).

✉️ Chi volesse, con me, continuare a cercare con Piedi di Cerva, le Alte Vette del sentiero spirituale, proprio nelle Regioni d’Italia che ho citato, non ha che da scrivermi su [email protected]

Un abbraccio a tutti!

DARSI PACE - MARCO GUZZI

16 Nov, 13:06


Scavando e riscavando dentro di me
trovo l'imprevedibile, l'Eterno?
Chi si accontenti di meno, muore.
Sì, chi si accontenta muore.
Io voglio la Vita, imprevedibile.
Io voglio Tutto!
Se entriamo in contatto con la sfera dell'Imprevedibile
diventiamo imprevedibili anche noi.
Sfuggiamo a qualsiasi previsione.
Se ti aspettano a sinistra tu spunti a destra.
Se ti si aspettano in un posto, o in una postura,
tu compari in tutt'altro, fuori misura,
e ridendo e ridendo
da morire!
Nello Zen si dice che nessuno può indovinare i sentimenti di un maestro.
Ma solo perché i suoi sentimenti sono i venti dello Spirito, e non le gabbie della nostra povera psiche anchilosata.
Essere in contatto con l'Imprevedibile significa essere creativi, in quanto creare significa proprio dare vita e forma a ciò che non è assolutamente prevedibile in base ai dati precedenti.
In tal senso l'essere umano creativo sta all'Intelligenza Artificiale, che elabora miliardi di dati, come Dio sta ad una qualsiasi sua costruzione, fosse pure l'universo.
Marie Louise von Franz a tal proposito scriveva: "Credo che queste reazioni creative imprevedibili derivino dall'unità con il Sé. E' il Sé che possiede la qualità della creatività individuale e unica in ogni frangente".
In altri termini lo Spirito soffia dove vuole, e l'uomo spirituale ne segue il profumo.
Questi, cari amici, sono davvero gli Anni d'Oro in cui possiamo tutti imparare l'arte della Creazione, proseguirla con l'intelligenza divina che ci è data:
dare cioè incremento al mondo.
Vi aspetto tutti a Bologna il 30 novembre per proseguire insieme questa straordinaria avventura! Grazie!

https://www.facebook.com/events/1592221798387517/?acontext=%7B%22event_action_history%22%3A[]%7D

Marco Guzzi

DARSI PACE - MARCO GUZZI

16 Nov, 07:21


A volte per far passare alcuni concetti anche molto ardui serve alleggerire l’anima con un bel sorriso. In questo divertente scambio fra Marco Guzzi e Davide Sabatino con la scusa del gioco UwUFUFU, un gioco che sta spopolando online soprattutto fra le nuove generazioni, sono state dette molte verità importanti, come ad esempio che c’è molta differenza fra la fantasia e l’immaginazione creatrice poetica. Chissà quali libri sono stati selezionati da Marco per arrivare in finale?

Andate a vedere il video sul nostro canale YouTube “Darsi Pace” e fateci sapere cosa ne pensate del libro vincitore 🏆

Avreste fatto vincere anche voi lo stesso testo?

Buona visione!!

https://youtu.be/3wg1CVITz6A?si=IV1zWBXWA9GZABZ5

DARSI PACE - MARCO GUZZI

14 Nov, 16:05


📡Giovedì 14 novembre dalle 18 alle 18,30 per la rubrica “UN MOMENTO PER DARSI PACE” condotta da Sonia Marina Belforte intervista a Davide Sabatino, danzatore, poeta e saggista, giovane esponente del Movimento Darsi Pace/L'Indispensabile.

Seguiteci su Facebook o in streaming www.antennaunoradio.com o in FM 104,6 104,7 su Torino e Provincia:

https://www.facebook.com/share/7SHQgLvrfLEwFD62/?mibextid=LQQJ4d

DARSI PACE - MARCO GUZZI

14 Nov, 13:49


Pochi giorni fa la "Carta della Nuova Umanità ha oltrepassato
la soglia delle diecimila firme(tra le quali figurano anche quelle di Carlo Sini, Mauro Scardovelli, Antonino Galloni, Paolo Maddalena e Ugo Mattei)
Ed è per noi un risultato importante, consapevoli
dell'umiltà del nostro progetto, ma anche delle straordinarie
possibilità che sono insite in esso.

La Carta della Nuova Umanità è anzitutto un Appello
rivolto al popolo italiano, la Chiamata ad una nuova,
straordinaria aggregazione delle anime, dei corpi
e delle coscienze per prendere parte in modo creativo all’immensa svolta dei tempi in corso.

Questo manifesto ci ha d’altra parte accompagnato
nei due grandi viaggi del ciclo La Nuova Età e Le Feste della Nuova Umanità, e ancora quest’anno – nel nuovo calendario appena iniziato de “Gli Anni d’Oro” – ci offrirà uno sguardo,
una visione d’insieme dello spirito e del terreno di idee
che a nostro avviso caratterizza la nuova umanità,
cui stiamo provando a dare corpo in molti modi.

La traduzione in altre lingue europee della Carta della Nuova Umanità – resa possibile dal coordinamento di Maila Arelli,
nostra responsabile per i praticanti esteri – è infatti un ulteriore, significativo passo verso l’irradiazione internazionale e anzitutto europea del nostro pensiero politico-spirituale, già radicato ormai in tutta Italia.

La sfida sta tutta qui: abbandonare la pretesa di conoscere già in anticipo gli sviluppi che tutto questo movimento avrà nei prossimi anni. Affidarci in anima e corpo alla rivelazione paziente, graduale e sapiente di cui lo Spirito stesso ci fa dono, senza alcuna fretta né forzatura.

Se ancora non lo avete fatto, vi invitiamo a firmarla
e ad aiutarci a diffonderla.

✍🏾Firma qui:
https://cartadellanuovaumanita.it

DARSI PACE - MARCO GUZZI

14 Nov, 06:53


#44 💉Quando incontrai il Professor Vanni Frajese era appena stato sospeso dall’Ordine dei medici. Ho voluto sentire la sua voce proprio perché lui era, ed è ancora, uno di quei pochi Professori che fin dall’inizio di quella che potremmo definire tragica - e a tratti criminale - gestione della crisi sanitaria Covid ha avuto il coraggio di esporsi criticamente nei confronti di un uso ideologico della scienza. Arrivati a oggi, forse, è possibile cominciare a tirare le somme e a valutare meglio ciò che è accaduto e che sta ancora accadendo.

Ciò che resta da condannare è appunto la gestione militare e l’abuso di potere da parte di un Sistema incostituzionale che ha esercitato la discriminazione invece della moderazione e del dialogo.
La separazione netta in due categorie, no vax sì vax no Nato sì Nato, è infatti il modus operandi che questi governi eterodiretti (prima Conte poi Draghi ora Meloni) continuano a favorire per alimentare la lotta orizzontale esattamente come quella che sta correndo oggi sul tema pro Putin o contro Putin, pro Hamas o contro Hamas. Il gioco è sempre lo stesso; ed è imbarazzante notare come coloro che, fino all’altro ieri, militavano con la bava alla bocca appoggiando le invettive dello Stato contro i “pericolosi dissidenti” (rei di non essersi allineati ai diktat del Cts) ora, essendo loro gli imputati, strillano ovunque contro l’incostituzionalità e la censura in atto sul tema della smilitarizzazione.

Mantenere viva la memoria a proposito della gestione terroristica del problema epidemico, sulle scelte che sono state fatte e che si stanno ancora facendo, è estremamente importante. È un esercizio critico che speriamo possano coltivare in molti d’ora in poi, anche perché, quasi sicuramente, il Sistema del controllo paranoico sta già pensando a come organizzarsi per tornare presto alla carica sul tema sanitario. Restiamo quindi tutti quanti vigili e all’erta, ce ne sarà bisogno. La Commissione Parlamentare Covid, inaugurata lo scorso mese, non ci dirà di più di ciò che gran parte di noi sa già. Ciononostante, qualora ci fossero novità, dovremo essere pronti per evidenziarle politicamente. Saremo in grado di farlo?

Buona visione! Buona condivisione! 🗣️

🔔Non dimenticare di iscriverti al canale YouTube “Gesti Diversi” per rimanere aggiornato sulle mie prossime interviste.

12.05.2022

https://youtu.be/Fin_Yu__HFI?si=cvSc_BhnIvkeTtzf

DARSI PACE - MARCO GUZZI

13 Nov, 19:16


Il vento è forte, nonostante tutte le apparenze contrarie,

basta aprire le vele per rendercene conto.
Marco Guzzi

Diventavo formatrice dei Gruppi Darsi pace l’anno in cui, durante una indimenticabile
condivisione di gruppo a Santa Marinella, comprendevo che l’antico e lacerante dolore, a
lungo percepito come solo mio, è il dolore dell’essere umano separato dalla Sorgente che
lo origina.
Era il 2015.
Nello stesso anno terminavo il percorso professionale e mi avventuravo nell’esperienza
dei gruppi territoriali come responsabile regionale della Lombardia. L’azione educativa
realizzata per più di quarant’anni con i bambini di scuola primaria continuava come azione
ri-educativa di me stessa nella quale iniziavo a guardare il dolore con meno paura, ad
accoglierlo per curarlo e ad attraversarlo senza aumentarlo.
Vivo i Gruppi Darsi pace come dono prezioso nel percorso iniziatico che mi richiede oggi
di conoscermi ad un nuovo livello di profondità.
Nel luogo sicuro del gruppo, posso aprire il mio cuore senza sentirmi giudicata e guardare
parti oscure di me con la fiducia di trovare uno spiraglio di luce, posso dispormi ad una
conoscenza alla quale non basta la ragione, serve l’apertura al Pensiero luminoso e
benevolo che fa tanto bene all’ anima perché la rallegra e la alleggerisce.
In gruppo imparo a leggere il tempo che mi è dato, ad abitarlo scoprendone il segreto
movimento, ad intuire che noi siamo un processo di rivelazione in atto consegnato alla
nostra libertà.
Durante la condivisione in gruppo, ascolto ogni persona restando in ascolto di me stessa,
le emozioni dell’altro risuonano con le mie ed io mi alleno ad accoglierle senza giudicarle,
a lasciarle essere senza spaventarmi restando nella Coscienza che, facendosi di sfondo,
osserva i fenomeni che affiorano e rimane in Sè.
In questo ascolto, sperimento che l’altro è (dentro di) me e che io sono l’altro.
Rivedo la bambina che si affaccia alla vita con tanta voglia di giocare e che dalla vita si
sente tradita; le lascio urlare tutta la sua disperazione, senza forzarla la aiuto a vedere il
magma di emozioni che la fa soffrire, le insegno a nominarle una ad una affidandosi a me;
e lei, fidandosi di me, mi dà la possibilità di raccontare di nuovo la mia storia dentro il
Dinamismo trasformativo al quale ora voglio partecipare con la gioia di essere presente. E’
bello sentirla abbandonarsi tra le mie braccia mentre io mi abbandono alla Vita che sento
fluire in tutto il mio essere.
Ogni volta che partecipo ai gruppi, a Roma come in Lombardia, mi lascio toccare dalla
sofferenza degli altri mentre ascolto la mia, e vedo che dentro le nostre crisi, i nostri
fallimenti, i nostri conflitti, le nostre fatiche quotidiane si sgretola piano piano una vecchia
forma di Io e viene alla luce un nuovo modo di essere uomini e donne; nello spazio vuoto
e silente che la pratica meditativa apre in ciascuno di noi imparo a sostare, ad attendere.
E’ lì che percepisco il palpito della nuova umanità, lì il Nuovo Io ricrea una ad una le cellule
del mondo e le rigenera a tutti i livelli, lì ascolto la parola bene-detta che ha la dolcezza di
consolare e la potenza di trasformare.

Ricomincio con gioia l’attività territoriale affiancata da Augusto Tosi, anch’egli formatore,
da Elena Carafa e da Alessandro Palma entrambi in formazione; insieme partecipiamo al
gruppo di Milano che sta crescendo in numero e in determinazione; io seguo anche il
gruppo di Palazzolo e Augusto il gruppo di Brescia; inoltre quest’anno verranno offerti tre
incontri on line ai praticanti della prima annualità e sarà Augusto a condurli.
Insieme impariamo ad aprire le vele e a navigare con meno paura nel mare aperto della
trasformazione fiduciosi della rotta che di notte ci offre soltanto la stella polare.

Giuliana Martina

✉️ Per informazioni sui gruppi Darsi Pace in Lombardia, potete contattarmi:
[email protected]

DARSI PACE - MARCO GUZZI

13 Nov, 14:53


🚲 Il giro d'Italia continua!

Decima tappa: UMBRIA!

🔴 ci vediamo domani, giovedì 14 novembre, alle ore 18:30 per un'altra diretta sulla pagina FaceBook di Darsi Pace.

Avremo con noi il responsabile regionale Diego Cianfanelli.

A domani!

DARSI PACE - MARCO GUZZI

13 Nov, 09:36


🗣I soli a meritare la libertà sono coloro che sono capaci di conquistarla.
(Stendhal)

Avete già visitato il nostro bellissimo Sito?
Avete letto qualche nostro articolo presente nella sezione Blog?
Avete consultato il calendario dei nostri prossimi Eventi pubblici?

Cosa aspettate? Fatevi un giro ora e tenete sempre presente il sito del Movimento Rivoluzionario L'Indispensabile.
Questo spazio verrà continuamente aggiornato ed è il nostro biglietto da visita. Fatelo conoscere a chi ancora non ci conosce. Cresciamo insieme amiche e amici, in questi tempi così desertici occorre trovare oasi dove abbeverarsi.

Noi ci siamo. E voi?
Buona lettura!
👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻👇🏻
https://movimentoindispensabile.it

DARSI PACE - MARCO GUZZI

12 Nov, 20:04


“Perché non riusciamo ad animare un movimento rivoluzionario
non violento all’altezza dei tempi avendone tutte le ragioni?”
Già perché?
Le varie guerre in corso, nuove e antiche, e il susseguirsi di crisi caratterizzanti
la società di oggi – economico-finanziaria, politica, sociale ed anche sanitaria –
ci dicono chiaramente che un cambiamento di rotta sarebbe
alquanto necessario ed urgente».

Con questa domanda la nostra Giulia Grillo ci invita ad una riflessione
per noi indispensabile. Come animare una cultura politica di nuovo tipo
che sia in grado di rovesciare lo schema mentale bellico
in cui restiamo spesso intrappolati, anche a livello di relazioni internazionali?

Buona lettura!

https://www.darsipace.it/2024/11/11/violenza-o-non-violenza-una-questione-di-prospettive/#more-12681

DARSI PACE - MARCO GUZZI

11 Nov, 17:00


📸 Altre belle foto (amatoriali) del primo evento degli Anni d’Oro a Verona!

Alla prossima tappa!!

Recupera qui il video della diretta:
https://www.youtube.com/live/JrvZUX-XWkM?si=jjo5I96fKOejJ1Og

DARSI PACE - MARCO GUZZI

11 Nov, 13:02


🎉 Grazie Verona!

Il ciclo degli Anni d'Oro è stato inaugurato in un teatro pieno ed entusiasta.

📌 Oravi aspettiamo per gli appuntamenti di BOLOGNA (30 novembre) e TRECATE-NOVARA (6 dicembre).

📅 qui trovate il link con tutte le tappe del 2024-25:
https://www.darsipace.it/gli-anni-doro/

DARSI PACE - MARCO GUZZI

02 Nov, 11:26


« Passiamo i primi vent'anni della nostra vita a mettere nel sacco parti di noi stessi e passiamo il resto della vita a cercare di tirarle fuori.

A volte recuperarle sembra impossibile, come se il sacco fosse sigillato. Poniamo che il sacco resti sigillato; che cosa succede allora?

Un grande racconto del secolo scorso propone una risposta a questa domanda. Una notte Robert Louis Stevenson si svegliò e raccontò alla moglie un pezzo di un sogno che aveva appena avuto. La moglie lo indusse a scriverlo e il sogno diventò "Lo strano caso del dottor Jekyll e del sig. Hyde".

Nella nostra cultura idealistica il lato positivo della personalità tende a diventare sempre più positivo. L'uomo può diventare un medico socialmente impegnato, che pensa continuamente al bene altrui. Moralmente ed eticamente è una persona splendida. Ma la sostanza rinchiusa nel sacco assume una personalità propria, non si lascia ignorare.

Il racconto dice che la sostanza contenuta nel sacco un giorno compare in un'altra zona della città. La sostanza contenuta nel sacco è arrabbiata; e, a vederla, ha la forma di uno scimmione e si muove come uno scimmione.

Il racconto ci dice che, quando mettiamo nel sacco una parte di noi stessi, quella parte regredisce. Si involve verso la barbarie. Poniamo che un uomo sigilli il suo sacco a vent'anni e aspetti quindici o vent'anni prima di aprirlo. Che cosa ci trova dentro quando lo apre?

Purtroppo, la sessualità, la sua parte selvaggia, l'impulsività, la rabbia, la libertà che ci ha messo dentro sono tutte regredite. Non sono più solo primitive, sono diventate ostili verso colui che apre il sacco.

L'uomo o la donna che apre il proprio sacco all'età di quarantacinque anni giustamente prova paura. Solleva lo sguardo e vede l'ombra di uno scimmione proiettata sul muro di un vicolo oscuro. Chiunque si spaventerebbe.

Ogni parte della nostra personalità che non amiamo ci diventa ostile. Possiamo anche aggiungere che la parte negata tende ad allontanarsi da noi e a scatenare una rivolta contro di noi. Molti dei guai in cui i re delle tragedie di Shakespeare incorrono hanno esattamente questa origine.

Parliamo ora dei vari tipi di sacco. Se abbiamo riempito molto il nostro sacco, ci resta poca energia. Più grosso è il sacco, meno energia abbiamo. Alcuni sono naturalmente dotati di più energia di altri, ma tutti ne abbiamo più di quanta saremo mai in grado di usare.

Dov'è andata a finire? Se da bambini abbiamo messo nel sacco la nostra sessualità, ovviamente con essa abbiamo perso molta energia. Se una donna mette nel sacco la sua parte maschile, oppure l'arrotola e la infila nel contenitore di latta, perde energia.

Perciò possiamo concepire il nostro sacco personale come pieno di energia che non ci è più disponibile. Se ti senti non creativo, vuol dire che hai preso la creatività e l'hai messa nel sacco. Nel proiettare diamo via un'energia o un potere che in realtà appartiene al nostro tesoro. »

(Robert Bly, Il piccolo libro dell'Ombra, 1992)

DARSI PACE - MARCO GUZZI

01 Nov, 16:18


⚜️Dobbiamo trasformare il piombo in oro. Dobbiamo smascherare la menzogna della guerra interiormente ed esteriormente. Il nuovo ciclo di eventi intitolato Gli Anni d’Oro vuole essere una nuova grande convocazione di popolo. Un’insurrezione allegra ma dirompente! Perciò ci vediamo a Verona presso l’Auditorium San Zeno il 9 novembre alle ore 17:30. Diffondiamo la notizia e non mancate! Grazie!

DARSI PACE - MARCO GUZZI

31 Oct, 08:11


🚲 Il giro d'Italia continua!

ottava tappa: VENETO!

🔴 ci vediamo questa sera, giovedì 31 ottobre, alle ore 18:30 per un'altra diretta FaceBook sulla pagina di Darsi Pace.

Avremo con noi la responsabile regionale Paola Balestreri.

A più tardi!

DARSI PACE - MARCO GUZZI

30 Oct, 17:43


Il 18 settembre 2024 si è finalmente insediata la nuova commissione d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza covid. Questa commissione dovrà indagare le responsabilità politiche di chi ha gestito l’emergenza. Io, Francesco Marabotti e Andrea Bellaroto abbiamo deciso di seguire i lavori della commissione. Non è accettabile,infatti, archiviare il periodo Covid con un “è ormai acqua passata”, c’è ancora moltissimo su cui riflettere. Commenteremo quello che verrà discusso nella commissione, ma anche, e soprattutto, quello che non verrà discusso. Lo faremo con un taglio “alla Darsi Pace”, cercheremo quindi di illuminare il periodo Covid.
Alla Camera dei Deputati girano varie leggende, una di queste è una massima attribuita a Cossiga che suona del tipo “se non vuoi trovare la verità, allora istituisci una commissione d’inchiesta parlamentare”. Probabilmente questa nuova commissione d’inchiesta parlamentare sulla gestione dell’emergenza covid non farà eccezione.
La commissione è stata istituita con una legge1 votata da entrambe le Camere (in quanto è una commissione bicamerale), questa legge contiene pochi articoli che descrivono la composizione, i compiti ed il funzionamento della commissione. Andando ad approfondire il testo della legge si possono già trovare degli elementi interessanti. Il primo elemento interessante è la mancanza di elementi, ossia tra i vari compiti assegnati alla commissione mancano all’appello temi di estrema importanza…

👁️Continua a leggere sul sito Darsi Pace:
https://www.darsipace.it/2024/10/24/12626/

DARSI PACE - MARCO GUZZI

30 Oct, 10:35


Odio, odio, odio, ma di quanto odio abbiamo bisogno per crederci vivi?
La guerra di tutti contro tutti ci mostra ogni giorno di più lo spirito assassino che anima tutto questo mondo al collasso.
E la guerra deve sempre cancellare i volti, deve trasformare il nemico in un mostro, in un dèmone, non umano.
Perciò dovremmo imparare ad opporci con durezza solo ai sistemi della menzogna, tentando sempre di salvare gli esseri umani, anche i più malvagi.
Di recuperarli.
San Francesco, contro l'opinione di tutti, va a cercare il famoso lupo di Gubbio, che tormentava tutta la popolazione.
Non ha paura.
Primo dato: bisogna andare a cercare il nemico.
Quando lo incontra lo chiama "frate lupo", ma lo redarguisce durissimamente: "Tu sei degno delle forche come ladro e omicida pessimo".
Secondo dato: nessuna indulgenza, nessuna minimizzazione dei crimini, ma al contempo una certa apertura, che renda possibile un dialogo.
Poi Francesco fa un passo verso il lupo e gli dice: "io so bene che per la fame tu hai fatto ogni male".
Terzo dato: anche il nemico ha le sue ragioni, e anche il popolo ha i suoi torti, in quanto ha affamato il lupo.
Per cui Francesco chiede al popolo di dare al lupo "ogni dì le cose necessarie", e il popolo accetta, mentre anche il lupo conferma l'accordo "levando il pié ritto, sì il puose in mano di Santo Francesco".
Quarto dato: la pace si fa col nemico, tentando fino alla fine di evitare qualsiasi ulteriore violenza, e specialmente riconoscendo i suoi diritti.
Questo è il futuro, non ci sono dubbi, e san Francesco è proprio quel "nuovo uomo", che già i contemporanei avevano contemplato con grande ammirazione.
Tutti questi omuncoli invece capaci solo di armarsi, e di minacciare morte e distruzione sono una stirpe in estinzione; ma anche a loro offriamo il patto della conversione reciproca, e della pace:
Fate così, perché siete terribilmente infelici!
Cambiate mente, cambiate vita, e costruiamo insieme, convertendoci insieme, un tempo di persone più felici, una festa con le giovani russe e i giovani ucraini, un gran banchetto con le donne iraniane e i ragazzi ebrei, impariamo a celebrare e ad amare, impariamo a cantare, impariamo ad ascoltare il suono melodioso delle sfere, impariamo ad essere umani, e cioè ad essere Dio.

Marco Guzzi

DARSI PACE - MARCO GUZZI

30 Oct, 07:26


🧠 𝗦𝗼𝗹𝗼 𝘂𝗻𝗮 𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗾𝘂𝗶𝗲𝘁𝗮 𝗲 𝘀𝗶𝗹𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝘀𝗮 𝗱𝗶𝘃𝗶𝗲𝗻𝗲 𝗰𝗮𝗽𝗮𝗰𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗲𝗻𝗲𝘁𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘇𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗹𝗶𝘁𝘁𝘂𝗮𝗹𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲, di riconoscerle innanzi tutto, e quindi poi di sanarle.
Ecco perché il cammino 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗼 di autoconoscimento non può non integrarsi con quello 𝘀𝗽𝗶𝗿𝗶𝘁𝘂𝗮𝗹𝗲 di liberazione.

🧘 Anzi è solo il rafforzamento del contatto spirituale con gli stati della nostra unificazione interiore, e cioè con 𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗿𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝘃𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗿𝗶𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, che ci consente di portare luce negli strati sempre più radicali della nostra scissione paranoide, e di disattivarne 𝗶 𝗺𝗲𝗰𝗰𝗮𝗻𝗶𝘀𝗺𝗶 𝗱𝗶𝘀𝘁𝗿𝘂𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶.

Così come il progressivo riconoscimento e scioglimento dei nostri più arcaici nodi emotivi ci libera per stati unitivi sempre più integrali e profondi, in una circolarità virtuosa che possiamo chiamare propriamente 𝗹𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗮𝗹𝘃𝗲𝘇𝘇𝗮.

📒 Detto in sintesi: 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗲𝗴𝗵𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗲 𝗹𝗮 𝗺𝗲𝗱𝗶𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗹𝘂𝗰𝗲 𝗲 𝗼𝗿𝗶𝗲𝗻𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗲𝗿𝗰𝗮 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮, così come 𝗹'𝗮𝘂𝘁𝗼𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗲 𝗱𝗶𝘀𝘁𝗼𝗿𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗼𝗻𝗱𝗲 𝗽𝘂𝗿𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮, 𝗱𝗮̀ 𝗰𝗼𝗿𝗽𝗼 𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗿𝗲𝘁𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝘀𝗽𝗶𝗿𝗶𝘁𝘂𝗮𝗹𝗲, la aiuta cioè a incarnarsi.

🖊️ Questa integrazione tra psicologia e spiritualità è uno dei principi fondamentali del percorso dei gruppi Darsi Pace, nel quale offriamo pratiche meditative e contemplative insieme ad esercizi psicologici di autoconoscimento che ogni praticante svolge per iscritto sul proprio quaderno, il "diario spirituale" che ci accompagna per tutta la vita.

📝 per iscriversi alla nuova prima annualità, si può compilare il form qui: https://www.darsipace.it/iscriviti-ai-gruppi-darsi-pace/

DARSI PACE - MARCO GUZZI

29 Oct, 14:55


Chi sta raccontando la storia dell'Universo che culmina in questo tempo accelerato, come un vortice finale di distruzione?

Non è forse l'Universo stesso che sta raccontando questa storia?

Non siamo forse noi forme dell'Universo che sono arrivate a potere raccontare tutta la sua storia?

E se sì, perché? E perché proprio adesso?

Ecco la chiave propizia di leggere questo vortice: forse l'Universo è arrivato, negli ultimi vent'anni, a poter raccontare tutta la propria storia attraverso questa entità apparentemente insignificante che siamo noi esseri umani.

E perché mai l'Universo dovrebbe arrivare a comprendere tutte la drammaticità di questa evoluzione e accelerazione distruttiva proprio adesso?

Stiamo per fare un salto? Stiamo ricapitolando tutta la storia dell'Universo perché l'Universo, che si manifesta nella coscienza umana, sta per fare un salto?

Stiamo preparando un nuovo Regno, dopo il Regno minerale, il Regno animale, il Regno dell'Essere Umano egoico-bellico, quale coscienza sta emergendo?

Forse un Io capace di capire che lui stesso è l'Universo che continua la creazione con nuova consapevolezza e libertà?

Noi su queste profondità lavoriamo.
E vi aspettiamo, se volete, nella nuova prima annualità 2024-25.

https://youtu.be/q4rl9KEvpm0?si=1cuGg8s2E7OvCUsr

DARSI PACE - MARCO GUZZI

29 Oct, 11:34


È uscito di recente uno studio sui dottorandi svedesi,
Fatto dall’università di Göteborg,
in cui viene detto che lo stress, le pressioni
e l’ambiente competitivo
ne compromettono l’equilibrio psichico, producendo
un aumento delle prescrizioni di psicofarmaci.

“I dottorandi presi in esame più vanno avanti con gli studi
e più hanno bisogno di ricorrere a questi servizi.
Al quinto anno la probabilità che avessero bisogno di farmaci
Aumenta del 40% rispetto all’anno precedente”.

Questa ricerca, aldilà dei dati in sé, mi ha colpito e fatto riflettere
Perché corrisponde ad un mio vissuto.
Io sono al secondo anno di dottorato in filosofia del diritto,
ho 31 anni, e se non avessi altre fonti di sostentamento economico
ed esistenziale, la situazione sarebbe alquanto deprimente.

Il dottorato sostanzialmente è una corsa per conquistarsi
Un posto al sole dell’accademia,
cercando di fare qualche pubblicazione perché aumenta
il nostro valore sul mercato, magari senza alcun valore filosofico.
Bisogna pubblicare, il perché viene in secondo piano.

Fra i dottorandi, che ce lo si dica o meno, c’è competizione
E spesso, questa la mia esperienza, si fa molta fatica a creare
Aggregazione e mutuo soccorso.
Ognuno procede un po’ in solitaria con il proprio progetto,
spesso poco seguito dai propri tutor, anche loro oberati
di lavoro, di scartoffie e amministrazione senza senso.

Su tutto questo aleggia un discorso pubblico che non valorizza
Minimamente il dottorato, che anzi ne è scettico, e lo vede
Solamente in connessione con il “mondo del lavoro”;
e quanto più cresci tanto più aumenta la diffidenza
del mondo circostante.

“Perché non stai ancora lavorando?
A cosa sei utile?”

Ovviamente le borse di studio sono misere, e in certe città
Bastano appena per affittare una stanza e sopravvivere.
Perché a Milano per esempio con mille euro al mese
Si riesce a malapena a sopravvivere.

Sostanzialmente il dottorato, che dovrebbe essere
La punta di diamante della nostra società
Viene svalorizzato, precarizzato e perlopiù è a tutti gli effetti
Come un lavoro da svolgere ai più alti livelli
Della ricerca.

Dico questo con amarezza perché so quanta ricchezza
e quanta potenzialità c'è nelle migliaia di studenti e professori
pieni di talento e di passione, che ogni giorno
svolgono il loro lavoro con impegno e dedizione e creatività.

Dico questo per amore della ricerca e del sapere.

Penso perciò che la riflessione che dovremmo porci
È che queste ricerche ci confermano su un qualcosa
Che noi diciamo da tempo.
E cioè che ormai il disagio psichico è un problema politico.

E se vogliamo stare meglio, se vogliamo veramente
Realizzarci nella vita, l’unica via è quella di cambiare
Questo sistema universitario, politico, culturale, economico.
Io penso che il nostro compito sia quello di creare
Nuove forme di contestazione e di aggregazione,
che sappiano unire il vissuto esistenziale
con una nuova modalità di lotta politica.
E questo già è l’inizio della terapia.

Francesco Marabotti

DARSI PACE - MARCO GUZZI

28 Oct, 16:24


Una questione di FEDE

Eccoci in Veneto! Come responsabile regionale di questa bella terra, mi presento brevemente, in attesa della diretta con i due praticanti vicentini, Rosanna e Nicola, che mi accompagneranno, giovedì prossimo 31 ottobre alle ore 18.30, per raccontare insieme le attività dei gruppi veneti di Darsi Pace.
In un giro d’Italia virtuale che anticipa quello che faremo fisicamente proprio a partire dal Veneto. Infatti è a Verona che sabato 9 novembre verrà inaugurato il nuovo ciclo di presenza culturale che abbiamo chiamato “Gli anni d’oro”: un tentativo di leggere i nostri tempi difficili in chiave evolutiva e positiva. Vi aspettiamo tutti a questo importante appuntamento che sarà trasmesso anche in diretta!

Da dove iniziare per raccontarsi? Potrei iniziare dal 1999, in quanto, prima di essere responsabile regionale e formatrice dei gruppi Darsi Pace, essendo moglie di Marco Guzzi, fondatore del movimento, ho vissuto in prima linea la nascita e lo sviluppo, nel corso di 25 anni, di questa meravigliosa realtà, che ha visto una crescita costante di persone in ricerca, che hanno trovato nel metodo proposto una via concreta di liberazione e di ampliamento della coscienza.
Oppure potrei iniziare dal 1977, anno del nostro fidanzamento, ma credo sia andare troppo lontano nel tempo, anche se il mio discepolato è iniziato proprio in quella fase, bella e delicata, in cui, intorno ai 20 anni, si cerca il proprio ruolo nel mondo e si spera di condividere questa ricerca con un’anima simile.
Considero l’incontro con Marco uno dei grandi doni della vita, oltre a quello della mia famiglia. Non so se me li meritavo: a volte penso che proprio per la mia dura cervice sono stata aiutata dal cielo a trovare una via di salvezza, una disciplina appunto, che mi guidasse a concentrare un po’, per quanto è possibile, tutti i fuochi divergenti, le divaricazioni, le scissioni che animano la mia interiorità, togliendomi energia e fiducia.
In questi lunghi anni, nello ‘scartavetramento’ che ogni relazione autentica comporta, ho assistito con meraviglia e stupore al fiorire della vita, oltre ogni mia più rosea immaginazione. “Pènsati con me”: queste parole di Marco, questo invito a non separarsi mai dalla relazione, mi hanno sempre confortato nelle fasi di difficoltà e di paura del futuro, quando pensieri negativi e forme depressive prendevano il sopravvento…... La sua fedeltà e l’accompagnamento costante si estende a chi si affida con umiltà alla sua sapiente guida.
Fino a qualche anno fa sentivo di avere sotto mano molte cose: avevo lasciato l’insegnamento per dedicarmi all’espansione del movimento Darsi Pace, i figli non si erano ancora sposati, i praticanti dei gruppi li conoscevo quasi tutti, per nome, per la loro storia e per fisionomia. Un grave lutto familiare nel 2005 mi aveva spinto a radicalizzare la ricerca spirituale, uscendo dalle zone di ‘comfort’ e assumendomi sempre di più la responsabilità dell’esistenza e anche dell’avventura dei gruppi, che in quegli anni Marco definiva con maggiore precisione.
Arrivata quasi ai 70 anni, sento che posso abbandonare le residue pretese di controllo, di possesso, e al contempo posso affidarmi al flusso della vita.
Mi ripeto i versi di Eliot: “Insegnami ad avere cura e a non curarmi. Insegnami a starmene quieta”, perché le cose procedono da sé, portando frutti copiosi: i 5 nipotini, davvero una grazia speciale, il movimento che si diffonde sempre più capillarmente in Italia e non solo, la gioia di amicizie profonde radicate in un cammino reale di trasformazione.
Il Veneto non è la mia regione, essendo romana e vivendo a Roma; eppure, anche a distanza, sto sperimentando con i praticanti veneti un rapporto sempre più stretto e fecondo, fatto di incontri ‘da cuore a cuore’, che la telematica consente di realizzare. La fede che sto incontrando in loro, antica e primordiale, gioiosa e operativa, mi dà l’energia giusta per rilanciare lo spirito dell’annuncio che permea tutto il movimento.

DARSI PACE - MARCO GUZZI

28 Oct, 16:24


Confido che possano continuare a rallegrare la mia anima, come vorrei essere per loro un sostegno sul cammino iniziatico che stiamo percorrendo, offrendo quell’accoglienza e quell’accompagnamento delicato di cui tutti abbiamo desiderio.
È bello porsi al servizio di qualcosa di più grande di sé stessi, costruendo oasi di ristoro e piantando semi che possano nutrire le generazioni future: l’umanità nuova è già iscritta nel nostro DNA e attende di poter crescere in tutti noi!

Ricordandovi che è ancora possibile iscriversi ai Gruppi Darsi Pace, vi do appuntamento giovedì 31 per la diretta facebook dedicata al Veneto, e sabato 9 novembre a Verona: “La Guerra e l’Oro. Il fine del mondo”: un titolo impegnativo per un evento che si preannuncia ‘aureo’!

Per informazioni sui gruppi Darsi Pace in Veneto, potete contattarmi: [email protected]

DARSI PACE - MARCO GUZZI

27 Oct, 16:52


Oggi il Movimento L’Indispensabile è stato a Roma, presso lo Spin Time Labs, per partecipare all’Assemblea popolare per l’aggregazione: Democrazia è partecipazione organizzata da Ugo Mattei e da Generazioni Future.

Gabriele Guzzi
Davide Sabatino

🔴 Qui potete seguire la DIRETTA sul canale YouTube di Generazioni Future:

https://www.youtube.com/live/_VhpwANFHiU?si=81VTBgXMrHCY-Hrg