Tommaso Longobardi

Filosofia dei genitori 2.0:

✅ Figlie che ballano mezze nude sui social per racimolare qualche like
✅ Figlie che prendono ispirazione da influencer con il QI di un criceto
✅ Figlie che si iscrivono a piattaforme dove mettono in vendita il loro corpo virtualmente

⛔️“Cosa?! Uno spot con una bimba che preme innocentemente affinché i genitori tornino insieme dopo il divorzio?
Scandaloso, doloroso e diseducativo per i nostri figli!”

“Ci sono cose che non si possono dire, neanche lasciare intuire, meno che meno mostrare. Uno di questi è la speranza di un bambino di tornare a vedere i suoi genitori insieme. Un desiderio fisiologico, legittimo, ovvio, persino banale. Ma che non deve essere mostrato o raccontato perché tocca un dogma della società contemporanea, il divorzio. E sul divorzio non può essere gettata neanche una microscopica ombra. Neanche con uno spot. Tocca corde troppo delicate. Quelle dei molti adulti che hanno affrontato una separazione. Loro, secondo la società contemporanea, hanno diritto a soffrire, a star male, ad uscire con gli amici per affrontare il momento nero, a rifarsi una vita, a cercare la propria felicità e soprattutto a cercare la libertà se in famiglia si sentono oppressi. Ma mostrare che una bambina di cinque anni possa desiderare che i suoi genitori tornino insieme "fa discutere", "divide", "è uno stereotipo da abbattere". Lo spot di Esselunga è fatto bene, è delicato, commuove perché dice la verità. Quella che può anche far male. Quella che tutti sanno, ossia che la famiglia unita è meglio. Meglio di tutte le altre "opzioni" possibili sul campo. Lo sanno anche i separati che per primi avrebbero desiderato un finale diverso. E non possono che volerlo i bambini, frutto visibile e indivisibile dell'unione di mamma e papà. E non sono stereotipi. È naturale. Come il desiderio dei bambini di una famiglia unita.”

Raffaella Frullone

Librerie che espongono il cartello “noi non vendiamo il libro del Generale Vannacci”.
Peccato che il libro è autopubblicato, quindi acquistabile su Amazon senza l’ausilio di alcuna libreria. Senza contare che queste insignificanti formule di boicottaggio non fanno altro che aumentarne la visibilità (strano che stia vendendo decine di migliaia di copie vero?).
Volevate censurare un libro, lo avete reso un best seller.

92 minuti di applausi

Trasferta spagnola a Malaga dal patriota Santiago Abascal

“Verrà un giorno in cui il mondo civilizzato negherà il proprio Dio, quando la Chiesa dubiterà come dubitò Pietro. Sarà allora tentata in credere che l'uomo è diventato Dio... Nelle nostre chiese, i Cristiani cercheranno invano la lampada rossa dove Dio li aspetta. Come Maria Maddalena, in lacrime dinanzi alla tomba vuota, si chiederanno: Dove Lo hanno portato?”

Papa Pio XII

30 anni fa la terribile strage di Capaci. Non scordiamo il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

Per non dimenticare, MAI.

“Alta quella Bandiera, ALTA”. Nell’anniversario della sua morte, ricordiamo Giorgio Almirante: un grande politico e Patriota che ha saputo rappresentare fino alla fine stile e valori.

Giovanni Muciaccia non è un giornalista o un esperto di geopolitica, eppure in questo video dice cose di puro buonsenso che andrebbero sempre tenute a mente quando si affrontano dinamiche di attualità che stanno spaccando la Nazione e polarizzando sempre di più il dibattito.

Critichi oggettivamente l’impatto dell’immigrazione clandestina di massa sul tessuto socio-culturale italiano insieme alle varie conseguenze negative come la scarsa integrazione?
- “Basta generalizzare contro i migranti!”.

Qualche povero imbecille importuna donne a un raduno?
- “Colpa dell’intero Corpo degli Alpini!”.
- “Bisogna abolire il raduno”.
- “Ecco la prepotenza fascista dei militari!”.

Qualcuno spieghi alla sinistra il significato di “generalizzazione”.

Anche se in ritardo, buon pesce d’aprile

Anni a ripetere la filastrocca di quanto sia giusto che una piattaforma privata possa bloccare in maniera discrezionale un utente. Anni a gioire dei blocchi di gente che osava pensarla diversamente da loro.

Ora un privato che, ahimè, non segue perfettamente la loro stessa linea narrativa, compra una delle tante piattaforme che hanno sempre seguito la linea dura sui blocchi... e indovinate?

Questo sistema non gli va più a genio. Perché le logiche della piattaforma privata che si comporta da editore (senza doverne seguire le regole) o che supera le leggi che regolano la libertà di espressione vanno bene solo se condizionate dalla loro ideologia.

Non sappiamo se Musk effettivamente apporterà cambiamenti su Twitter sotto l'aspetto della libertà di espressione, ma una cosa è sempre più lampante: l'odio profondo di questi sedicenti democratici per la libertà di espressione.