Russia e altre sciocchezze

Nicola I, il gendarme d'Europa

Figura severa, dall'espressione impassibile e alto 1 metro e 89, Nicola I si era trovato immediatamente a dover affrontare l'insurrezione dei decabristi che ne aveva messo in discussione la successione al fratello Alessandro I.

Ordine, disciplina, repressione - parole che ricorrono spesso nel descrivere il trentennio di Nicola I sul trono imperiale, i cui ultimi sette anni culminarono in misure ancora più forti.

Di come e perché Nicola I si assunse il ruolo di "gendarme d'Europa" e che influenza ebbe il suo trentennio nella storia russa ne parleremo nella seconda lezione del corso "La Russia degli zar"!

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Alessandro I e Fëdor Kuz'mič

Lo zar mistico

Alessandro I, le guerre antinapoleoniche e la religione

Salito al trono nel 1801 dopo l'assassinio del padre Paolo I, evento al quale non fu estraneo, l'allora giovane imperatore di Russia (era nato nel 1777) si trovò a dover affrontare Napoleone Bonaparte e il suo predominio sull'Europa continentale.

Dopo aver partecipato alle coalizioni antifrancesi dal 1805 al 1807, l'impero zarista si avvicinò alla Francia fino all'inizio della campagna di Russia, che risultò poi fatale per il potere napoleonico: orientamenti contrastanti, dettati da ragioni politiche ma che sembrano accostarsi alle caratteristiche personali di Alessandro I, ritenuto dai contemporanei uomo di contrasti, in grado di avere e esprimere idee contrapposte.

Scrisse Petr Vjazemskij a proposito dello zar:

Sfinge, enigma senza fine,
su lui si accendon ancora discussioni;
nell’amore suo ribolliva l’ira,
ma nell’ira sua ardeva l’amore.

Figlio del diciottesimo secolo,
fu vittima delle sue passioni:
disprezzava l’uomo da solo,
ma l’umanità intera amava.

Sotto il suo regno l'impero si ingrandì: la Georgia orientale nel 1801; la Finlandia, fino al 1809 parte della Svezia, venne inglobata come Granducato con ampie autonomie poi decurtate dai successori di Alessandro; la Bessarabia tre anni dopo e poi gran parte della Polonia come conseguenza del congresso di Vienna.

Alessandro I morì nel 1825 a Taganrog, sul Mar Nero, ma leggenda vuole che in realtà, dando seguito ai suoi propositi di voler abdicare e ritirarsi in monastero, si sia allontanato per poter vivere appieno la propria esperienza religiosa.

Secondo alcuni, infatti, lo zar avrebbe assunto il nome di Fëdor Kuz'mič, mistico attivo in Siberia e canonizzato dalla Chiesa ortodossa, morto nel 1864 a Tomsk.

Di queste vicende e tanto altro (le riforme realizzate e non, l'epopea della guerra contro Napoleone) ne parleremo il 15 gennaio durante la prima lezione del corso La Russia degli zar.

Affrettatevi, c'è ancora la possibilità di usufruire dello sconto del 25% per il corso!

Уже традиционно делюсь с вами хорошей музыкой🤗, хочу предложить вам к прослушиванию еще одну композицию на красивом итальянском языке❤️

Quei plot/twist assurdi: Natal'ja Poklonskaja annuncia di voler condividere con i propri follower "una bella canzone nella meravigliosa lingua italiana" e sceglie Rossetto e caffè di Sal Da Vinci ed è subito balletto di Fru dei The Jackal.

(Provando a riprendersi dal letargo del primo giorno dell'anno)

In occasione del Capodanno del 1925 dopo dieci anni venne ripresa la produzione di vodka da parte dello Stato: era stata messa da parte nel 1914 nell'allora impero zarista in occasione dello scoppio della Prima guerra mondiale. La nuova vodka, chiamata "rykovka" dal popolo, dal nome del presidente del Consiglio dei Commissari del popolo Aleksej Rykov, non sembrava però entusiasmare tutti. Lo scrittore Michail Bulgakov ha lasciato una descrizione alquanto interessante sul tema: «A Mosca è accaduta una cosa, è stata messa in vendita una vodka a 30 gradi, che il pubblico, a ragione, ha soprannominato "rykovka". Essa si differenzia dalla vodka zarista per essere di dieci gradi più leggera, di gusto peggiore e quattro volte più costosa, una bottiglia costa 1 rublo e 75 copechi. Inoltre, è comparso in commercio il "Cognac d'Armenia", che secondo l'etichetta ha 31 gradi (ovviamente prodotto dalla fabbrica Šustov), peggiore di quello precedente, più debole, con una bottiglia che costa 3 rubli e 50 copechi».

Auguri!

Meme con i dinosauri

"Spero che nel 2025 non moriremo"

Venticinque anni fa, a mano a mano che da est avanzava il 2000, le tv russe trasmettevano l'ultimo messaggio presidenziale di Boris Eltsin e il primo del presidente facente funzioni Vladimir Putin.

Il messaggio di Eltsin è noto per una frase che non è mai stata detta "я устал, я ухожу" (sono stanco, me ne vado); in realtà il presidente dimissionario disse "я ухожу в отставку" (mi dimetto), forse a generare la leggenda son stati l'aspetto e il tono di Eltsin, parecchio provati.

Il premier Vladimir Putin, nominato solo qualche mese prima, diventa così presidente, chissà se si aspettava di aprire un'intera epoca nella storia della Russia. Di sicuro, aveva molti più capelli.

Andrà meglio, chissà.

Buon anno, ragazze e ragazzi, con la cover italianizzata di Ja sprosil u jasenja, canzone del film Ironija sud'by.

Я спросил у ясеня: 'Где моя любимая?'
Ясень не ответил мне, качая головой.

Я спросил у тополя: 'Где моя любимая?'
Тополь забросал меня осеннею листвой.

Я спросил у осени: 'Где моя любимая?'
Осень мне ответила проливным дождём.

У дождя я спрашивал: 'Где моя любимая?'
Долго дождик слёзы лил за моим окном.

Я спросил у месяца: 'Где моя любимая?'
Месяц скрылся в облаке, не ответив мне.

Я спросил у облака: 'Где моя любимая?'
Облако расстаяло в небесной тишине.

'Друг ты мой единственный, где моя любимая.
Ты скажи где скрылася. Знаешь, где она?'

Друг ответил преданно, друг ответил искренне:
'Была тебе любимая, была тебе любимая, была тебе любимая, а стала мне жена'.

Una conversazione con Pietro Figuera (fondatore e direttore di Osservatorio Russia, autore del volume La Russia nel Mediterraneo) a proposito degli avvenimenti in Siria e del ruolo di Mosca.

https://open.spotify.com/episode/4u9klYDCQXJcOGhFl7dDAa?si=jcHQg1TURE6eogDoT8_14A

Vienna, 18 giugno 1979, Jimmy Carter e Leonid Brežnev dopo la firma del SALT II.

Oggi Carter è morto, aveva compiuto 100 anni lo scorso ottobre.

Ecco anche la newsletter, per il 31 dicembre vi sarà una sorpresa in occasione di un anniversario...

Ad Halloween la polemica tradizionale sulla festa straniera, americana, anticristiana è ormai puntuale come le decorazioni festive che appaiono nei negozi già a fine settembre.

E la polemica ormai si ripete stancamente ogni anno in Russia, con la Chiesa ortodossa che stigmatizza ogni festeggiamento di questo tipo come "satanico", ma ora abbiamo una novità: il ricorso al surrogato (neo)pagano di Halloween, la notte di Veles.

Si tratta del dio protettore delle greggi e delle mandrie, dell'agricoltura, della ricchezza, ma nella notte, secondo la tradizione, si incontrerebbero i tre mondi: quello dei vivi, dei morti e degli spiriti (maligni e benigni).

La Chiesa ortodossa ha criticato anche questa variante, sostenendo come la sua natura pagana sia satanica, e attaccando quelle scuole dove si è scelto di ricorrere alla festa della notte di Veles al posto di Halloween.

Nelle foto alcune scuole dove non si capisce se si celebra Halloween o la notte di Veles e nelle prime immagini e video c'è Natalia Poklonskaya, già nota per esser stata procuratrice della Crimea durante l'annessione del 2014: era poi diventata famosa per il suo integralismo religioso e zarista, con tanto di icona di Nicola II portata in giro a contestare il film Matilda, considerato blasfemo perché trattava dell'amante dell'ultimo zar. Divertente vedere come in uno dei video a far da colonna sonora c'è Sonne dei Rammstein (ancor più surreale pensare che inizialmente la composizione si chiamava Klitschko e avrebbe dovuto accompagnare l'attuale sindaco di Kiev quando saliva sul ring...)

Questa sera uno dei capolavori del costruttivismo sovietico, il Derzhprom di Kharkiv, tra i primi grattacieli dell'Urss, è stato colpito dai bombardamenti sulla città.

I danni sarebbero ingenti.

Ci si possono fare un po' di meme, con questa foto

https://www.youtube.com/watch?v=J5AbtrD82Dk

Сергею Есенину
Вы ушли,
      как говорится,
             в мир в иной.
Пустота…
      Летите,
         в звезды врезываясь.
Ни тебе аванса,
         ни пивной.
Трезвость.
Нет, Есенин,
        это
         не насмешка.
В горле
    горе комом —
            не смешок.
Вижу —
     взрезанной рукой помешкав,
собственных
        костей
           качаете мешок.
— Прекратите!
        Бросьте!
            Вы в своем уме ли?
Дать,
   чтоб щеки
        заливал
             смертельный мел?!
Вы ж
   такое
      загибать умели,
что другой
      на свете
          не умел.
Почему?
     Зачем?
        Недоуменье смяло.
Критики бормочут:
          — Этому вина
то…
  да сё…
      а главное,
           что смычки мало,
в результате
       много пива и вина. —
Дескать,
     заменить бы вам
                богему
                  классом,
класс влиял на вас,
            и было б не до драк.
Ну, а класс-то
         жажду
           заливает квасом?
Класс — он тоже
         выпить не дурак.
Дескать,
    к вам приставить бы
        ‎    кого из напосто̀в —
стали б
    содержанием
           премного одарённей.
Вы бы
   в день
      писали
          строк по сто́,
утомительно
       и длинно,
            как Доронин.
А по-моему,
      осуществись
             такая бредь,
на себя бы
      раньше наложили руки.
Лучше уж
     от водки умереть,
чем от скуки!
Не откроют
      нам
        причин потери
ни петля,
     ни ножик перочинный.
Может,
    окажись
        чернила в «Англетере»,
вены
   резать
       не было б причины.
Подражатели обрадовались:
               бис!
Над собою
     чуть не взвод
            расправу учинил.
Почему же
      увеличивать
            число самоубийств?
Лучше
    увеличь
        изготовление чернил!
Навсегда
     теперь
        язык
           в зубах затворится.
Тяжело
    и неуместно
           разводить мистерии.
У народа,
     у языкотворца,
умер
   звонкий
       забулдыга подмастерье.
И несут
     стихов заупокойный лом,
с прошлых
      с похорон
           не переделавши почти.
В холм
    тупые рифмы
           загонять колом —
разве так
     поэта
        надо бы почтить?
Вам
  и памятник еще не слит, —
где он,
   бронзы звон
          или гранита грань? —
а к решеткам памяти
           уже
             понанесли
посвящений
       и воспоминаний дрянь.
Ваше имя
     в платочки рассоплено,
ваше слово
      слюнявит Собинов
и выводит
      под березкой дохлой —
«Ни слова,
      о дру-уг мой,
            ни вздо-о-о-о-ха.»
Эх,
  поговорить бы и́наче
с этим самым
       с Леонидом Лоэнгринычем!
Встать бы здесь
        гремящим скандалистом:
— Не позволю
       мямлить стих
               и мять! —
Оглушить бы
       их
         трехпалым свистом
в бабушку
      и в бога душу мать!
Чтобы разнеслась
         бездарнейшая по́гань,
раздувая
     темь
       пиджачных парусов,
чтобы
    врассыпную
          разбежался Коган,
встреченных
       увеча
          пиками усов.
Дрянь
    пока что
        мало поредела.
Дела много —
        только поспевать.
Надо
   жизнь
      сначала переделать,
переделав —
       можно воспевать.
Это время —
       трудновато для пера,
но скажите
      вы,
        калеки и калекши,
где,
  когда,
     какой великий выбирал
путь,
   чтобы протоптанней
              и легше?
Слово —
     полководец
           человечьей силы.
Марш!
    Чтоб время
          сзади
             ядрами рвалось.
К старым дням
        чтоб ветром
              относило
только
    путаницу волос.
Для веселия
       планета наша
            ‎  мало оборудована.
Надо
   вырвать
       радость
           у грядущих дней.
В этой жизни
       помереть
            не трудно.
Сделать жизнь
        значительно трудней.
1926 г.

Orientalismi & anglicismi

Nel leggere le corrispondenze da Tbilisi pubblicate dai quotidiani italiani, in alcuni casi mi colpisce l'utilizzo della traduzione in inglese dei nomi dei partiti georgiani.

Perché non traslitterarli affiancando la traduzione italiana o lasciando semplicemente quest'ultima? Mica usiamo German Social Democratic Party quando si parla di SPD?

Comunque il livello del dibattito italiano sull'area post-sovietica è così infimo e degno di studi psichiatrici:

Sogno georgiano, assimilabile a una Forza Italia più di destra, viene descritta come una specie di partito comunista rivoluzionario o un ibrido fasciocomunista...

E queste cose si dicono/scrivono senza nemmeno aver assunto droghe.

Nel leggere un articolo sul Mattino di oggi sui problemi, ormai decennali, della Circumvesuviana, si viene a sapere che alcune componenti dei treni vengono prodotte in... Bielorussia, e la guerra in Ucraina avrebbe creato difficoltà nella produzione.

Insomma l'Ente autonomo Volturno, gestore della disastrata tratta ferroviaria, sarebbe vittima della guerra...

Tra i nuovi agenti stranieri di oggi c'è Oleg Lekmanov, insigne filologo, specialista di letteratura russa del XX secolo.

Ancora una volta una prova di come la repressione colpisca a casaccio.

Appena arrivato, una sorpresa, vediamo com'è

Il tratto della Čuja, nell'Altaj

Centinaia di tombe di militari in uno dei cimiteri di Stavropol', nel Caucaso settentrionale.

Impressionante.

Ieri è morto, negli #USA, uno dei personaggi più importanti della storia della Repubblica di #Turchia, ossia #fetullahgülen.
Oggi su Il Manifesto racconto la sua storia
https://ilmanifesto.it/laddio-a-gulen-morto-in-esilio-e-ai-suoi-segreti

E stasera ritorna la newsletter...

Anche per annunciare questo bel corso di Ksenia

Quando ho letto "Congresso dell'Unione del popolo russo", ovvero il principale partito dei centoneri dell'età tardoimperiale, mi è scappata una risata, e invece...

Tsargrad, la holding fattasi media e organizzazione politica, invita aderenti e simpatizzanti al congresso che si terrà il 24 ottobre nella sala convegni della Chiesa di Cristo Salvatore a Mosca.

Se siete interessati ad andarci, qui le informazioni...

Onorato di esser tra i relatori dell'appuntamento di quest'anno di Alla prova del tempo, nella cornice poi del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Ci vediamo lì questo fine settimana, il mio intervento è previsto per domenica.

Da osservatore che non conosce bene la situazione moldava (e ora vedremo quanti bessarabologi ci saranno) mi chiedo se un referendum sull'Unione Europea posto in tal modo e che ha fornito un risultato simile sia stata una scelta saggia.

Anche le parole della presidente Maia Sandu, in testa con il 42,07% nelle concomitanti elezioni presidenziali, sulle manovre russe per influenzare gli esiti, lasciano molto da pensare: cosa ha fatto la presidente per evitarle/rintuzzarle? I poteri e i sostegni necessari li ha avuti, quindi appare una strana "ammissione" quantomeno.

Proiezione annullata per allerta meteo :(

Il Palazzo della Cultura ZIL, Mosca, 2006

Domani a Napoli

“Quel sentore di bruciato, ributtante, da voltastomaco, io ce l’ho ancora adesso in gola. Sapesse quante ne ho provate, mi sono anche sciacquata la gola con l’alcol, ma non riesco a liberarmene”

Riccardo Mini recensisce per Andergraund Oltre la soglia del dolore di Katerina Gordeeva

Vent'anni fa, in questi giorni, iniziavo a studiare russo, e un mondo mi si apriva.

Bella intervista di Guido Caldiron a Katerina Gordeeva per Il Manifesto

Invidiaaaa

Notizia in una riga:

Oltre il 70% del territorio della Russia è già coperto di neve, — secondo il Centro Idrometeorologico.

https://t.me/moscowach/28432