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Paolo Curtaz

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Scrittore e teologo, cercatore di Dio, inquieto per grazia.

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Benvenuti nel canale Telegram di Paolo Curtaz, uno scrittore e teologo appassionato, sempre in cerca di Dio e costantemente inquieto per grazia. Paolo Curtaz condivide con i suoi seguaci pensieri profondi, riflessioni spirituali e ispirazioni quotidiane. Se sei interessato alla ricerca della spiritualità, alla teologia e alla crescita personale, questo canale è perfetto per te. Paolo Curtaz ha una vasta esperienza nel campo della religione e condivide il suo sapere attraverso una varietà di contenuti coinvolgenti. Unisciti a noi per esplorare insieme il cammino verso la conoscenza e la comprensione divina. Iscriviti ora e inizia il tuo viaggio spirituale con Paolo Curtaz!

Paolo Curtaz

24 Nov, 07:57


Alla fine di questo anno liturgico, salutando l’evangelista Marco, celebriamo il nostro re.Questo re.Che ci porta alla verità di noi stessi, non certo a conquistare il mondo.Che ci porta a Dio, non a inebriarci di potere.E siamo qui, se ancora lo vogliamo, a dirci suoi discepoli.Tu sei re? Sì, Signore. Lo credo. Lo voglio.Tu sei il mio re.
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📝Commento al #vangelodelladomenica: https://bit.ly/commento_24novembre

#vangelodelgiorno

Paolo Curtaz

23 Nov, 08:54


Dio è Dio dei morti quando lo trasciniamo nelle nostre piccole e aspre dispute teologiche. Lo è quando mettiamo la regola prima della sostanza, quando confondiamo le acque per piegare Dio alla nostra volontà, quando pensiamo di essere noi i detentori della fede, gli autorevoli interpreti della volontà divina… Così la fede si piega all’ideologia, che è il tentativo di giustificare una nostra presa di posizione preconcetta. I sadducei, conservatori della prima ora, aristocratici allergici alle novità non tolleravano la nascente dottrina sulla resurrezione dei morti che era cresciuta nella fede di Israele ed era caldeggiata dai farisei. Così confezionano un caso da manuale assurdo per la sua paradossalità: la vedova che, per la legge del levirato, passa da un fratello all’altro senza avere il sospirato figlio che avrebbe perpetuato la memoria del marito defunto. E Gesù spiazza ogni finto ragionamento teologico: parlando a Mosè Dio parla dei patriarchi al presente, considerandoli quindi viventi. Smettiamola di uccidere Dio con i nostri ragionamenti artefatti! Il nostro è il Dio dei vivi!
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📝 Commento al #vangelodelgiorno: Lc 20,27-40

Paolo Curtaz

22 Nov, 05:17


Anche noi pendiamo dalle tue labbra, Signore. In questi tempi così colmi di parole e avari di Parola, pendiamo dalle tue labbra. Desideriamo oltre ogni desiderio parole che colmino i nostri cuori, che ci indichino la strada, che ci aiutino a capire e a leggere ciò che accade. E le tue parole non sempre sono consolatorie, o rassicuranti. Ci sproni, ci scuoti, ci sfidi. Ci chiedi, sì, certo, sempre, di essere all’altezza della tua chiamata, di essere capaci di rispondere alle tue esigenze, di lasciare che l’amore con cui ci raggiungi contagi la nostra vita e le nostre scelte. Come potremmo ridurre la tua casa in un covo di ladri? O di superstizioni recuperate? O di ridurre la preghiera ad una lista della spesa? O di far diventare il tuo messaggio frizzante ed esplosivo il più noioso degli stereotipi religiosi? Ed è invece esattamente quello che succede, quello che ci accade. Che la tua Parola ci percuota come un pugno in pieno stomaco, Signore. Che ci sproni e ci obblighi ad uscire fuori dalle nostre piccole certezze per assumere uno sguardo benevolo e profetico come il tuo! Sì, Signore, noi pendiamo dalle tue labbra!
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📝 Commento al #vangelodelgiorno: Lc 19,45-48

Paolo Curtaz

21 Nov, 08:12


Eccola la santa. Bella come solo Gerusalemme sa essere. Colma di contraddizioni come ancor oggi è. Arrivando dal Monte degli Ulivi Gesù deve avere visto la spianata del tempio in tutta la sua imponenza. E il brulichio di persone che salivano al tempio. Eccola, la santa, rinata sulle sue ceneri, orgogliosa di avere riavuto il suo tempio, dopo una così lunga attesa. Il futuro sembra realizzarsi, pieno di luce, pieno di speranza. È rinata la classe sacerdotale, nel tempio si celebrano gli olocausti, decine di migliaia di persone salgono in Giudea, portando anche benessere e commercio. Eppure fra pochi anni tutto sarà raso al suolo. Terminato nel 63 d.C., dopo ottant’anni di lavori di ricostruzioni, dopo pochi anni, nel 70, il tempio sarà definitivamente bruciato. Piange il Signore. Sente la tensione crescere e tutto il suo coraggio si incrina. Come è possibile non capire ciò che sta per accadere? Come è possibile che la gente si illuda di essere protetta dietro quelle poderose mura di pietra? Non ascoltano la Parola, né la profezia, né accolgono il Messia, inconsciamente convinti di non averne bisogno. Piange, il Signore.
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📝Commento al #vangelodelgiorno: Lc 19,41-44

Paolo Curtaz

20 Nov, 08:21


Sta salendo a Gerusalemme, il Messia. Ormai la resa dei conti è vicina, vicinissima. Ma i suoi discepoli, i suoi amici, sembrano vivere su un altro pianeta, in un altro mondo, convinti dell’imminente venuta del Regno, della vittoria assicurata, della gloria profusa, della restaurazione della monarchia davidica. Teneri. Ci sarà un trono sì, la croce e una corona, certo, ma di spine. Un Regno fatto di servi, non di potenti, in cui l’amore sarà l’unica legge e il premio. Ma quel Regno va costruito, fecondato, accudito come si fa con un tenero germoglio e sta a loro, a noi, ai discepoli e alle discepole coltivarlo. Tornerà il Signore, nella pienezza dei tempi, verrà per riportare il mondo nel suo progetto iniziale, per farlo splendere della luce dell’Agnello. Ma, fino ad allora, sta a noi custodire e far crescere le preziose monete d’oro che ci sono state affidate: la Parola, la comunità, i sacramenti. Dio ha talmente stima di me da affidarmi la custodia del Regno.
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📝 Commento al #vangelodelgiorno: Lc 19,11-28

Paolo Curtaz

19 Nov, 08:02


È curioso, Zaccheo. La vita non è stata generosa con lui: non è mai cresciuto e quel suo difetto, immaginiamo, è diventato un peso insopportabile da portare. Ora, però, è diventato un capo degli esattori: temuto e rispettato, se non amato. Ha saputo del passaggio del profeta Gesù e decide di vederlo ma, innocente vendetta, i suoi concittadini gli si parano davanti per bloccargli la visuale. Allora corre avanti fino a raggiungere un sicomoro per potervi salire e guardare. Come vorrei che la Chiesa diventasse albero e non muro! Come vorrei che anche noi imparassimo a correre avanti quando qualcuno ci impedisce di veder passare Gesù! Per crescere nella fede, per riuscire a vedere Gesù passare nelle nostre vite dobbiamo avere coraggio, tenacia, forza, correre avanti per superare ogni ostacolo e avere il desiderio di arrampicarci, di salire in alto, oltre la folla, sopra al pensiero comune (e banale) per contemplare il passaggio di Dio.
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📝 Commento al #vangelodelgiorno: Lc 19,1-10

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Paolo Curtaz

18 Nov, 08:31


Passa Gesù Nazareno. Anche se non lo vediamo, anche se siamo accecati, storditi, mendicanti, confusi. Anche se siamo travolti dalle cose da fare, anche se siamo dubbiosi, passa, continuamente. Ce ne accorgiamo perché altri ce ne parlano, ne intuiamo la presenza, siamo colpiti dal trambusto che si crea quando entra nelle vite delle persone. E allora gridiamo, forte, a pieni polmoni. Urliamo la nostra fragilità, la nostra mancanza di luce, lasciamo che il buio che ci attanaglia esprima tutto il suo dolore. Passa, il Signore. Non si impone, mai. Dio discreto e compassionevole, non forza mai la mano. È discreto Dio, defilato, quasi marginale. Passa inosservato se non spalanchiamo il nostro udito interiore, se non zittiamo i tanti rumori che ingombrano la nostra vita. Passa Gesù, e, se gli apriremo la porta della nostra anima, entrerà in casa nostra e cenerà con noi. Passa.
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📝 Commento al #vangelodelgiorno: Lc 18,35-43

Paolo Curtaz

17 Nov, 08:00


Confidiamo fiduciosi, dice Marco, ciò che crolla sono gli astri, non la Chiesa. Le chiesuole arroccate sulle proprie posizioni, non le comunità che non riducono la fede a retaggio sociale.Anche nella nostra fede, ciò che crolla è ciò che abbiamo aggiunto, spesso allontanandoci dal Vangelo o, addirittura, tradendolo.Crolli l’inutile. Resti l’essenziale e il vero.
@paolocurtaz

📝 Commento al #vangelodelladomenica: https://bit.ly/commento_17novembre