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Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

21 Nov, 06:26


AVVISO PER FORTI NEVICATE SULLE VALLI ALPINE PIEMONTESI NEL POMERIGGIO-SERA DI GIOVEDÌ; POSSIBILE NEVE FINO IN PIANURA VERSO SERA A NORD DEL PO, QUALCHE CENTIMETRO SOPRA I 300-400 METRI

La prima perturbazione dalle caratteristiche invernali della stagione, attesa per il pomeriggio-sera di oggi, giovedì 21 novembre, è sostanzialmente confermata. Nel corso della mattinata è atteso infatti un rapido aumento della nuvolosità da Ovest verso Est fino a cielo complessivamente nuvoloso entro mezzogiorno, con temperature massime che in pianura raggiungeranno valori tra 6 e 8°C, tuttavia con valori di umidità relativa molto bassi a tutte le quote. Dalle ore 11-12 è attesa l’attivazione delle prime deboli nevicate sulle alte valli di confine con Francia e Svizzera, specie dal Monviso all’Ossola, da subito intense tra valli Pellice, Chisone, Susa e del Canavese. Successivamente i fenomeni nevosi andranno ad intensificarsi e ad estendersi fin sui fondovalle entro le 14, con neve sopra i 600-700 metri e piogge deboli al di sotto, in estensione tra le 14 e le 16 alle pianure comprese tra Torinese e Verbano, con limite di demarcazione meridionale e orientale dei fenomeni lungo il corso del Po e sull’area collinare del Monferrato fino all’alto Astigiano e Vercellese, nonché sugli sbocchi vallivi del Cuneese, tra Saluzzese e Borgo San Dalmazzo. Dalle 16-17, con la massima intensità delle precipitazioni in estensione da Ovest-Sudovest, la quota neve inizierà drasticamente a calare portandosi in prossimità delle pianure pedemontane tra Torinese occidentale e Canavese e su Domodossola, a seguire anche su Biellese (compresa Biella città), Sesia e alto Novarese (specie area di Borgomanero), mentre tra le 18 e le 21 – in caso di rovesci in transito da Ovest – un po’ di neve umida potrà interessare anche la pianura di Torino (specie dalla città verso Nord), in direzione di Chivassese, medio-alto Vercellese e Novarese, in particolare i settori settentrionali della provincia. Altrove i fenomeni risulteranno sporadici e molto deboli, talora assenti su Langhe, Monregalese, Cebano, valle Tanaro, Alessandrino e Appennino.

PREVISIONE ACCUMULI — Complessivamente sono attesi dai 20 ai 40 centimetri sopra i 1.500 metri, con il clou tra alte valli del Pinerolese e Monviso, nonché su alta val Grande di Lanzo, valli Orco, Soana, Sesia, Formazza e Ossola dove localmente si potranno registrare picchi di 50 centimetri. A bassa quota attesi accumuli di 10-15 centimetri dai 500-600 metri su medio-alta val Susa, Lanzo, Canavese, Biellese, Sesia e VCO (fino a 15-20 centimetri nell’area di Domodossola e sui 5-10 centimetri anche a Biella e sulle colline dell’Eporediese dai 400-500 metri). In pianura, sotto ai 400 metri, gli eventuali accumuli al suolo dipenderanno dall’intensità e dalle zone interessate dal transito dei rovesci tra le ore 17 e le 20, orario migliore come mix termico-precipitativo per la possibilità di un modesto deposito di neve al suolo. Si passerà da una lieve spolverata a qualche centimetro (0-2) dalla prima cintura Ovest e Nord di Torino fino a 3-5 centimetri possibile verso le aree pedemontane di Lanzo (più probabili oltre i 400 metri) e pianure di medio-alto Canavese, specie da Cuorgnè a Ivrea, nonché su Biellese e alto Novarese, con possibile fase di pioggia mista a neve o temporanea neve umida a Novara città. Su Torino non si esclude una breve fase di neve umida tra le 18 e le 20 ma con scarse probabilità di accumulo al suolo in città, mentre sarà possibile una lieve imbiancata sull’area collinare dai 300-350 metri e sulla periferia settentrionale del Capoluogo. A seguire, fenomeni in rapido generale esaurimento nottetempo con estese condizioni di gelo all’alba di venerdì anche a bassa quota, con forti venti nord-occidentali in montagna (anche tempestosi sui crinali).

Seguiranno ulteriori aggiornamenti.

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20 Nov, 10:13


Le nevicate si intensificheranno rapidamente sui settori montuosi interni tra Monviso e Ossola e si estenderanno in un paio d’ore verso i fondovalle e aree pedemontane adiacenti dalle 14-15, con iniziali piogge deboli sotto ai 700-800 metri e sulle aree pianeggianti. Dopo le 16-17 la pioggia inizierà a trasformarsi in neve fino a quote prossime alla pianura specie tra Pinerolese, bassa Val Susa, Lanzo, Canavese, Biellese, Sesia, alto Novarese e VCO dai 300-400 metri, poi dopo le 18 a tratti anche sui 200-300 metri di quota verso Torino, Chivassese, bassa pianura Biellese, medio-alto Vercellese, a Nord di Novara e sul Verbano. A Sud del Po e delle colline di Chivassese e alto Astigiano, i fenomeni risulteranno pressoché assenti o comunque sporadici; tuttavia non si esclude un po’ di pioviggine o una breve fase di nevischio sopra i 250-400 metri di quota, a carattere sparso, tra le 17 e le 20 anche su Cuneese, medio-alto Astigiano e Monferrato, più probabili (per sfondamento da Ovest) su Saviglianese, Saluzzese, Busca e Cuneo. A seguire, dopo le 20-22, fenomeni in generale attenuazione in pianura e dalle 00-01 di venerdì anche su alte valli alpine, con ventilazione in nuovo netto rinforzo da Ovest-Nordovest. Attese poi ampie e generali schiarite nella notte con forti gelate anche in pianura, dove i valori minimi all’alba di venerdì potranno portarsi fino a -3/-5°C.

PREVISIONE ACCUMULI – Si precisa, sin da subito, che la stima degli accumuli nevosi a bassa quota rimane uno dei fattori più complessi, a livello generale, nella previsione meteorologica. Questa volta, la difficoltà, è resa ancor più amplificata dal fatto che la perturbazione, molto veloce del suo transito Ovest-Est, darà luogo a precipitazioni prevalentemente da “sfondamento”, da sempre di difficilissima lettura e interpretazione anche da parte dei modelli fisico-matematici a più alta risoluzione, vista la complessa orografia del territorio alpino piemontese. A livello generale, sull’arco alpino sopra i 1.500 metri sono attesi dai 20 ai 40 centimetri (specie su alta val Susa, Pellice, Viù e Ala), inferiori soltanto dalla Valle Gesso alle Alpi Liguri dove i fenomeni risulteranno più deboli e intermittenti e con quota neve in rapido rialzo già nel corso del pomeriggio. Locali picchi superiori ai 40 centimetri si potranno registrare su Val Grande di Lanzo, alte valli Orco, Soana e Chiusella nel Canavese e su Valsesia e VCO (specie Anzasca e Formazza). Sui fondovalle alpini, già dai 700 metri, sono possibili accumuli di 15-20 centimetri dalle valli di Lanzo all’Ossola, e in particolare dall’Eporediese a Domodossola. In pianura si potrà registrare una fase di neve con accumulo, sopra i 300 metri, tra le 17 e le 21, più probabile verso l’imbocco delle valli alpine a Ovest e Nord di Torino in direzione di Canavese, Biellese (inclusa Biella città), alto Novarese (specie area di Borgomanero) e Verbano, fino a 5-10 centimetri oltre i 400 metri e fino a 15 centimetri dai 500-600 metri, ma con qualche rovescio di neve umida non escluso da Torino verso Nord-Nordest nelle prime ore della serata che potrà dar luogo ad una lieve imbiancata sopra i 250 metri. Sulla città di Torino è attesa inizialmente pioggia debole fino alle 17-18, con una possibile fase di neve umida tra le 18 e le 20-21, ma probabilmente senza depositi al suolo, se non una lieve spolverata a Nord della città (area che risulterà più interessata dallo sfondamento dalle valli di Susa e di Lanzo) e in collina sopra i 300-400 metri. Possibile pioggia mista a neve in serata anche a Novara, con possibile fase di neve umida in caso di rovesci.

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20 Nov, 10:13


GIOVEDÌ COPIOSE NEVICATE NEL POMERIGGIO-SERA SULLE ALPI PIEMONTESI; PRIMO EPISODIO DI NEVE A QUOTE BASSE A NORD DEL PO, DOVE SARÀ POSSIBILE QUALCHE CENTIMETRO SOPRA I 300-400 METRI DI QUOTA

Una vasta circolazione depressionaria centrata sulla Penisola scandinava, sta interessando da alcuni giorni gran parte dell’Europa centro-settentrionale, con una fase meteorologica dalle caratteristiche invernali per l’afflusso di aria piuttosto fredda per il periodo di matrice artico-marittima. Un primo sistema frontale, sospinto da forti correnti nord-occidentali, ha raggiunto l’arco alpino di Piemonte e Valle d’Aosta tra il pomeriggio-sera di ieri e questa notte, portando precipitazioni (a tratti intense) sulle Alpi piemontesi che nottetempo si sono estese – per sfondamento da Nord-Nordovest – fin verso i settori pedemontani adiacenti, con forti nevicate su alte valli di confine oltre i 1.600-1.900 metri. Attualmente la perturbazione sta causando l’instaurazione di un gradiente di pressione tra i due versanti alpini anche superiore ai 10 hPa, nonché il travaso dell’aria artica anche verso il versante subalpino, con l’attivazione di venti tempestosi in quota (fino a 159 km/h alla Sacra di San Michele, in valle di Susa e 149 km/h alla Gran Vaudala di Ceresole Reale, in alta valle Orco) che si estenderanno alle pianure piemontesi favorendo ampie schiarite entro il pomeriggio e il conseguente dissolvimento di nebbie e nubi basse (e in generale del regime d’inversione termica) attualmente presente nei bassi strati, con temperature massime in rialzo sui 12-15°C. Il vento a bassa quota raggiungerà il suo apice nel pomeriggio, con raffiche fino a 50-60 km/h su Ovest e Nord regione, specie fino agli sbocchi vallivi, a cui seguirà una graduale attenuazione serale con successivo forte calo termico a tutte le quote complice anche il cielo sereno o poco nuvoloso.

Tra la notte e l’alba di domani si registreranno valori termici piuttosto bassi anche in pianura, con temperature minime fino a -3/0°C e cielo che si manterrà poco nuvoloso fino alle ore 09. Successivamente è atteso un rapido aumento della nuvolosità da Ovest verso Est con nubi medio-alte in ispessimento fino a cielo nuvoloso pressoché su tutta la regione entro le 12 e con temperature massime in pianura fino a 6-8°C, seppur con bassi valori di umidità relativa. Si tratterà infatti dell’arrivo della seconda perturbazione, questa volta associata a forti correnti prevalentemente occidentali a 5.000 metri (con il transito di un ramo della corrente a getto alle alte quote della troposfera) e alla formazione di un minimo depressionario tra il suolo e i 1.500 metri (al livello isobarico di 850 hPa) – di difficile collocazione spaziale sul medio-basso Piemonte – il quale favorirà la temporanea risalita di una massa d’aria più umida nei primi duemila metri dal suolo in rotazione da Sudovest ad Est-Sudest nel pomeriggio e nelle prime ore della serata, specie tra le 16 e le 21. Una dinamica che favorirà la formazione di precipitazioni nevose sulle aree alpine dalle ore 12, in successivo rapido sfondamento dal versante francese a quello piemontese nel corso del pomeriggio e a cui seguirà anche una fase di sbarramento orografico sui settori pedemontani e di bassa montagna esposti al versante pianeggiante, dal Torinese nord-occidentale e il VCO, in seno al flusso meridionale e orientale che si attiverà (come spiegato poc’anzi) nei bassi strati, durante la traslazione verso levante del minimo depressionario e di tutto il sistema frontale.

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19 Nov, 09:55


Tra la tarda mattinata di oggi — martedì 19 novembre — e le prime ore di mercoledì, sono già attese nevicate per sfondamento da Nordovest sulle alte valli alpine piemontesi dal Monviso all’Ossola, con accumuli che potrebbero superare anche i 30 centimetri sopra i 2.200 metri, specie tra alte valli di Susa, Lanzo, Orco e Formazza. La quota neve si attesterà mediamente oltre i 1.700-2.000 metri, in calo dalla tarda serata e nella prossima notte verso i 1.300-1.500 metri, con deboli piogge in estensione agli sbocchi vallivi e localmente sulle aree pedemontane tra Susa, Canavese, Biellese, Sesia e VCO, specie nottetempo. Venti di foehn, forti o molto forti, sferzeranno i rilievi alpini fino a fondovalle per gran parte di mercoledì, con intensità superiore ai 120 km/h sui crinali e fino a 60-80 km/h sul fondovalle, in temporanea estensione anche alle pianure di Ovest e Nord Piemonte fino a 40-50 km/h e temperature massime in rialzo sui 12-15°C a quote pianeggianti e basso collinari con cielo poco nuvoloso.

Ulteriori conferme dai modelli numerici sono giunte anche stamane in merito, invece, alla possibile nevicata fino a quote molto basse attesa per giovedì, anche copiosa sulle Alpi (fino ad oltre 40-50 centimetri in 10-12 ore sopra i 1.500 metri, specie sul comparto delle Graie). In particolare, proprio tra il pomeriggio e la serata di giovedì, si potrà osservare il primo episodio con neve fino a quote prossime alla pianura (più probabile a Nord del Po), con accumuli significativi già dai fondovalle alpini sopra i 600-800 metri dal Torinese alla Valsesia e un’imbiancata di qualche centimetro non esclusa già dai 300-400 metri di quota sulle pianure pedemontane, specie tra Torinese occidentale, Canavese e Biellese.

Anche su Torino città, specie aree Ovest e Nord, si potrà osservare qualche ora di neve umida con possibile spolverata, almeno stando agli ultimi aggiornamenti; limite orientale della neve a bassa quota (e in generale delle precipitazioni più significative) saranno probabilmente le colline del Po verso basso Torinese, Vercellese, alto Astigiano e Monferrato. Su pianure di Cuneese, Astigiano, Alessandrino, Vercellese e basso Novarese fenomeni più deboli e irregolari, a tratti anche assenti su estremo Piemonte sud-orientale.

Seguiranno importanti aggiornamenti.

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18 Nov, 14:45


Nel pomeriggio-sera non si esclude, tuttavia, qualche ora di neve a quote molto basse soprattutto verso le aree pedemontane oltre i 300 metri ad Ovest e Nord di Torino, specie su ovest Torinese, Canavese e Biellese, ma a tratti (in forma più debole e irregolare) anche su pianure e colline tra Saluzzese, Torinese, Biellese, nord Astigiano, medio-alto Novarese e VCO, meno probabili su basso Novarese, Vercellese, Cuneese, medio-basso Astigiano e Alessandrino (specie a Sud del Tanaro). A seguire, fenomeni in attenuazione a partire dai settori di pianura dalla tarda serata di giovedì e poi nella notte su venerdì anche sui settori alpini entro l’alba Seguirà infatti un venerdì più soleggiato ovunque e nuovamente molto ventoso su Alpi e settori pedemontani, con foehn particolarmente freddo a tutte le quote, anche in pianura. Poi possibile notte di gelo tra venerdì e sabato con la cessazione dei venti di foehn, dove le temperature minime notturne potranno spingersi localmente anche al di sotto dei -6/-7°C a bassa quota, poi valori termici in netto rialzo in quota dal weekend, specie da domenica.

N.B: la previsione per giovedì risulta ad ora molto complessa e potrà subire importanti cambiamenti specie per quanto riguarda la possibilità (e gli eventuali accumuli) di neve a quote basse. Seguiranno importanti aggiornamenti tra domani e mercoledì quando si avranno a disposizione maggiori informazioni e dettagli con i modelli a più alta risoluzione.

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18 Nov, 14:44


TORNA IL FLUSSO ATLANTICO: MARTEDÌ NEVE SULLE ALPI, MERCOLEDÌ FOEHN INTENSO, POI GIOVEDÌ POSSIBILE PRIMO EPISODIO CON NEVE A QUOTE MOLTO BASSE, A TRATTI FINO IN PIANURA

Il campo di alta pressione che ha caratterizzato le condizioni meteo della prima metà di novembre, favorendo una prolungata fase asciutta e molto mite (specie in quota), subirà un importante indebolimento e arretramento nel corso delle prossime 48-72 ore a causa dell'approfondimento di un’estesa circolazione depressionaria centrata sulla Penisola scandinava. Il flusso delle umide correnti atlantiche tenderà infatti ad abbassarsi di latitudine già a partire da martedì 19 novembre, a cui seguirà il transito di due diversi sistemi frontali, il secondo dei quali più intenso – e atteso per giovedì 21 novembre – sarà seguito da una massa d’aria piuttosto fredda per il periodo (di estrazione artico-marittima) che causerà un forte calo delle temperature non solo in montagna ma anche in pianura, su valori che si porteranno per qualche giorno ben al di sotto delle medie tipiche della terza decade di novembre.

Il primo impulso instabile, coadiuvato da forti correnti nord-occidentali in quota, sta già causando un aumento di nuvolosità medio-alta sul Piemonte e risulterà più attivo tra il pomeriggio-sera di martedì e le prime ore di mercoledì sul Nordovest dell’Italia, con precipitazioni relegate alla Valle d’Aosta e alle medio-alte valli alpine del Piemonte dal Monviso al VCO, localmente intense sui crinali di confine con Francia e Svizzera, nevose inizialmente solo oltre i 1.400-1.800 metri poi in calo nella notte su mercoledì fin verso i 1.100 metri, insieme ad un po’ di pioggia sugli sbocchi vallivi e ventilazione in netto rinforzo da Nordovest. In pianura non sono attesi fenomeni, se non qualche occasionale piovasco sulle aree pedemontane tra Susa, Lanzo, Cuorgné, Ivrea, Biella e Verbania tra la tarda serata di martedì e la notte su mercoledì, in un contesto comunque di cielo prevalentemente nuvoloso per nubi basse e nebbie in graduale sollevamento, con temperature massime in calo sui 7-10°C su aree pianeggianti e collinari.

Mercoledì, in concomitanza del transito del primo fronte freddo, seguiranno ampie e generali schiarite su tutta la regione con impetuose raffiche di foehn in montagna fino ad oltre 100-120 km/h su alte valli, in successiva estensione anche in pianura, specie sulle aree occidentali e settentrionali dove si potranno raggiungere picchi di intensità prossime ai 50-60 km/h insieme ad un netto rialzo delle temperature massime sui 13-15°C, prima di un sensibile calo dopo il tramonto.

Giovedì, a partire dalla mattinata, un secondo sistema frontale approccerà l’arco alpino con forti correnti da Ovest-Sudovest in quota a graduale componente ciclonica, insieme alla formazione di un minimo depressionario al suolo sul Golfo Ligure – sottovento alla catena alpina – che contribuirà ad un richiamo di aria umida nei bassi strati da Est-Sudest in direzione delle aree alpine piemontesi, specie dal Torinese al VCO. Una dinamica molto particolare che potrebbe favorire lo sfondamento del fronte perturbato dal versante francese a quello piemontese anche oltre la catena alpina, a cui seguirà il rovesciamento dell’aria fredda fin verso le basse quote della troposfera (possibili isoterme di -5°C a circa 1.300 metri di quota a ridosso dei rilievi di Torinese, Canavese e Biellese nella serata di giovedì 21). Tra la tarda mattinata e la tarda serata di giovedì si potranno registrare diffuse nevicate entro le valli alpine dal Monviso all’Ossola, a tratti copiose per sfondamento da Ovest soprattutto tra medio-alte valli di Pinerolese, Susa, Lanzo, Canavese, Sesia e Ossola, con quota neve in rapido calo fin sotto gli 800-1.000 metri, anche con fenomeni di neve tonda (graupel) e a carattere di rovescio.

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11 Nov, 18:30


IN ARRIVO LA PRIMA MODESTA NEVICATA SULLE ALPI DI PIEMONTE E VALLE D'AOSTA; FIOCCHI FINO A 700-900 METRI.

Come anticipato nei precedenti aggiornamenti meteo testuali, dopo un lunedì ben soleggiato e con temperature massime in pianura fino a 15°C, è ora in arrivo una veloce perturbazione che riguarderà, per circa 12 ore, l'estremo Nordovest dell'Italia nella giornata di martedì 12 novembre, con precipitazioni relegate soprattutto ai settori alpini e pedemontani.

Ecco (a sinistra) la previsione dell'accumulo nevoso previsto dal nuovo modello ad alta risoluzione ICON-2I (2.2km): la perturbazione, associata ad un nucleo di aria fredda in quota molto veloce nel suo movimento retrogrado da Nordest verso Sudovest in direzione della Penisola iberica, causerà - tra la notte e le prime ore del pomeriggio di martedì - nevicate deboli o localmente moderate sulle Alpi occidentali, con accumuli complessivi tra i 10 e i 20 centimetri sopra i 1.500 metri dal Cuneese al VCO, localmente fino a 30 centimetri su alte valli Germanasca, Po, Stura di Demonte e Grana.

La quota neve oscillerà mediamente dai 900-1.200 metri (specie su valli interne), ma tra la tarda notte e la prima parte della mattinata, si potranno registrare rovesci di neve fin verso i 700 metri sul Cuneese e sulla Valle d'Aosta occidentale (con pioggia e temperatura sui 3-4°C a Cuneo e ad Aosta), e con fenomeni in rapido esaurimento entro mezzogiorno a partire dall'alto Piemonte, successivamente nel corso del pomeriggio anche sul resto della regione.

Seguiranno ulteriori aggiornamenti.

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

11 Nov, 11:07


Buongiorno a tutti gli amici di #MeteoinPiemonte. Dopo un lunedì ancora ben soleggiato e con banchi di nebbia localmente fitti sulle pianure orientali, specie sull’Alessandrino, la situazione meteo subirà invece un cambiamento nella giornata di domani, martedì 12 novembre. Un nucleo di aria fredda in quota si isolerà tra la Danimarca e la Germania traslando in moto retrogrado verso le Alpi occidentali e la Penisola iberica nel corso di martedì, determinando un’avvezione di aria umida e via via più fresca in direzione del Piemonte.

L’attivazione di un flusso di correnti da Est-Sudest alle medio-alte quote della troposfera favorirà il transito di nuvolosità su gran parte della nostra regione e — per circa 12 ore — anche il ritorno di precipitazioni deboli diffuse tra la notte e il pomeriggio di martedì, localmente moderate sui settori alpini e pedemontani dal Cuneese al VCO e sporadiche su Alessandrino, Astigiano, Vercellese e Novarese.

Sulle Alpi piemontesi è attesa la prima neve — seppur molto modesta — fino a quote di medio-bassa montagna, con fiocchi che potranno spingersi in mattinata fin verso i 700-800 metri sul Cuneese (specie su valli interne delle Alpi Marittime) e sui 1.000-1.200 metri tra valli di Pinerolese, medio-bassa Val Susa, Lanzo, Canavese, Biellese, Sesia e VCO (localmente sui 900 metri), in successiva risalita nel pomeriggio e con accumuli complessivamente sui 10-20 centimetri sopra i 1.500 metri, con picchi di 30 sulle Marittime. Già nel pomeriggio tendenza al generale esaurimento delle precipitazioni a partire da Est-Nordest con ultime piogge a ridosso dei rilievi del Torinese e sul Cuneese fino al tramonto.

Domani giornata piuttosto fresca e con temperature sotto le medie del periodo a tutte le quote: i valori massimi risulteranno quasi dappertutto inferiori ai 10°C in pianura, ad esclusione di VCO, Novarese, Vercellese e Alessandrino dove si toccheranno picchi di 10-12°C nel tardo pomeriggio. Seguiranno poi le prime gelate notturne piuttosto diffuse tra mercoledì e venerdì sulle medio-basse pianure e fondovalle collinari del Piemonte centro-orientale grazie alle ampie schiarite che caratterizzeranno la seconda parte della settimana.

#MeteoinPiemonte

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

07 Nov, 18:17


VENERDÌ MINIME LOCALMENTE VICINE ALLO ZERO IN PIANURA; NEL WEEKEND ALTA PRESSIONE, POI POSSIBILE FASE TARDO AUTUNNALE DA MERCOLEDÌ PROSSIMO

Ben ritrovati a tutti gli amici di #MeteoinPiemonte. Ormai da una decina di giorni sulla nostra regione persistono condizioni meteo stabili favorite da un esteso anticiclone che interessa tutta l’Europa centrale, con temperature ben superiori alle medie del periodo soprattutto in montagna. L’alta pressione, come spesso accade nel periodo autunnale, sta determinando anche la formazione di nebbie e nubi basse sulla pianura piemontese, in particolare sui settori centro-orientali con conseguente peggioramento della qualità dell’aria nelle aree maggiormente urbanizzate, insieme a temperature decisamente più contenute laddove i banchi di nebbia riescono a persistere anche nelle ore centrali del giorno.

Nella prossima notte le nebbie risulteranno nuovamente più estese a buona parte della pianura sotto i 300-350 metri di quota, talora anche molto fitte su Alessandrino, Vercellese, basso Novarese e Torinese. All’alba di venerdì, lungo i limiti dello strato d’inversione termica, si potranno registrare temperature minime piuttosto basse e localmente prossime alla soglia degli 0°C, specie su Astigiano, Canavese e Torinese, a tratti anche su medio-alto Novarese e bassa pianura Cuneese.

Dal punto di vista della copertura nuvolosa ben poco da segnalare per i prossimi giorni, se non il passaggio di modesti annuvolamenti medio-alti che tenderanno a risultare temporaneamente più consistenti tra venerdì sera e sabato mattina nelle aree di confine con la Liguria, dove non si esclude anche qualche piovasco in arrivo da Sud su Appennino, Alessandrino e basso Astigiano per un temporaneo indebolimento del geopotenziale in quota sul Mediterraneo centro-occidentale. Nel weekend le temperature risulteranno comprese tra 2 e 9°C nei valori minimi e tra 12 e 17°C nei valori massimi su pianure e colline, con un pomeriggio di domenica anche piuttosto mite e con picchi massimi intorno ai 18-19°C.

A seguire, verso l’inizio della prossima settimana sembra possibile che i massimi dell’anticiclone possano posizionarsi verso il Nord Europa e in particolare sulle Isole britanniche. Una configurazione che causerebbe – in tal caso – la discesa di una massa d’aria fredda di estrazione artica proprio lungo il bordo meridionale dell’anticiclone, in direzione del Mediterraneo. La modellistica numerica inizia infatti a intravedere una fase meteorologicamente molto dinamica tra martedì 12 e giovedì 14 novembre al Centro-Nord, con caratteristiche anche tardo autunnali sul Piemonte.

L’interazione tra la possibile massa d’aria artica in arrivo dai Paesi nord-orientali dell’Europa con un Mediterraneo ancora piuttosto mite in superficie, potrebbe infatti favorire la formazione di una circolazione depressionaria con conseguente ritorno delle precipitazioni sulle regioni del Centro-Nord Italia, in tal caso nevose fino a quote di media montagna su Alpi e Nord Appennino. La previsione, tuttavia, risulta avere ancora un grado di affidabilità piuttosto basso, in quanto i vari modelli meteorologici globali dovranno inquadrare con maggiori dettagli l’asse dell’avvezione fredda in direzione di Alpi e Mediterraneo, il quale rivestirà poi un ruolo cruciale sull’eventuale posizione che andrà ad assumere la (possibile) circolazione ciclonica sull’Italia.

Tra un paio di giorni dovremmo avere le idee più chiare in merito, dunque vi aspetto per ulteriori aggiornamenti e approfondimenti!

Un caro saluto a tutti voi e un augurio di buona serata.

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

05 Nov, 14:21


ORE 15 di martedì 5 novembre - Mentre gli ampi spazi soleggiati stanno favorendo ancora un pomeriggio piuttosto mite sull'Ovest Piemonte con temperature fino a 16-18°C in pianura, sui settori più orientali della regione le nebbie persistenti stanno invece limitando in maniera piuttosto significativa il riscaldamento diurno. Tra Astigiano, Monferrato, Vercellese e basso Novarese si registrano infatti temperature massime tra 9 e 11°C, valori anche di un paio di gradi più bassi rispetto alla previsione. Dopo il tramonto le nebbie tenderanno ad estendersi gradualmente anche verso Ovest, a cui seguirà una decisa diminuzione della visibilità verso la pianura del Biellese, del Canavese orientale e meridionale e del Torinese, probabilmente fin verso la bassa pianura Cuneese in direzione di Marene e Savigliano.

In allegato le temperature rilevate alle ore 15 dalla rete di stazioni meteorologiche dell'Associazione MeteoNetwork.