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Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

07 Feb, 18:10


NEL WEEKEND PIOGGIA E NEVE SUL PIEMONTE, ANCHE A QUOTE COLLINARI SABATO; DOMENICA FENOMENI IN ATTENUAZIONE DA OVEST

Aria fredda dai quadranti orientali ha causato nelle ultime 12-18 ore un sensibile e generale calo delle temperature, più marcato in alta montagna. Sul Monviso, al rilevamento #ArpaPiemonte posto a 3.325 metri di quota, la temperatura è scesa al di sotto dei -12°C, mentre ieri si sono raggiunti i +0.2°C al pomeriggio. Dalla prossima notte la parte più attiva di una perturbazione raggiungerà il Nordovest e determinerà un fine settimana molto nuvoloso con precipitazioni moderate su tutto il Piemonte, specie tra il pomeriggio di sabato e le prime ore della mattinata di domenica, localmente anche forti sull’Appennino alessandrino e con temperature in ulteriore calo, dove nel pomeriggio di sabato i valori massimi rimarranno compresi tra 2 e 6°C su pianure e colline. Tornerà la neve su tutto l’arco alpino piemontese e sui rilievi al confine con la Liguria, anche copiosa sui crinali appenninici e più debole su alte valli di Marittime e Cozie fino all'alta val Susa.

Quota delle nevicate in graduale abbassamento dalla prossima notte e nella mattinata di sabato, portandosi fino in bassa collina o localmente in pianura durante il transito dei rovesci più intensi sul basso Piemonte (specie nel pomeriggio-sera di sabato) fino a 200-400 metri sul basso Alessandrino (in particolare tra Ovadese, Novese e Scrivia), sui 300-400 metri tra alta pianura Cuneese, Langhe e basso Astigiano e oltre i 500-700 metri tra Torinese e alto Piemonte, con qualche centimetro di neve atteso anche sulla collina di Torino. Domenica i fenomeni si concentreranno dalla mattinata soprattutto sulle aree Nord ed Est della regione, mentre andranno rapidamente esaurendosi sul Cuneese e sul Torinese, con neve in generale rialzo oltre gli 800-1.200 metri.

Complessivamente sulle Alpi sono attesi dai 20 ai 40 centimetri oltre i 1.500 metri, specie sui rilievi delle Alpi Liguri e tra valli di Canavese, Biellese, Sesia e Verbano, tra 5 e 20 centimetri su Cozie e Marittime. In Appennino possibili picchi di oltre 40-50 centimetri di neve fresca sopra i 1.000 metri, con forti ratei precipitativi fin sui fondovalle e con possibili criticità alla viabilità stradale al confine con la Liguria lungo l'autostrada A7 tra Serravalle Scrivia e Isola del Cantone, sull'A26 a Sud di Ovada tra Masone, Rossiglione e Campo Ligure e sull'A6 tra Ceva e Millesimo/Montezemolo. A bassa quota possibile qualche centimetro in bassa collina o fino in prossimità della pianura tra Ovada, Gavi e Novi Ligure, nonché sull'alta pianura Cuneese tra Fossanese, Monregalese e Cebano oltre i 400 metri, mentre sulle Langhe accumuli tra 10 e 15 centimetri sopra i 600-700 metri.

Seguiranno ulteriori aggiornamenti.

A.V. - #MeteoinPiemonte

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

06 Feb, 07:00


Questa mattina, come normale che sia avvicinandosi all’evento perturbato, si inizia ad avere un quadro via via più chiaro sulla possibile dinamica meteorologica attesa per il weekend. In attesa nei dettagli che dovranno essere ancora affinati tra questa sera e domattina, vi anticipo che iniziano ad aumentare le possibilità per il passaggio di un’intensa perturbazione sul Piemonte che, soprattutto tra sabato pomeriggio e domenica mattina, potrebbe causare il ritorno di precipitazioni moderate e diffuse, localmente forti al confine con la Liguria.

La configurazione sembrerebbe favorevole per una fase con neve a quote basse su parte della nostra regione in particolare nel pomeriggio-sera di sabato e sul basso Piemonte anche nella notte su domenica, specie lungo e a Sud del Po, probabilmente fino in prossimità della pianura del Cuneese e sui fondovalle collinari di Langhe e Roero, nonché fino a quote di bassa collina tra Astigiano e Alessandrino (specie a Sud del Tanaro) e in genere oltre i 500-700 metri altrove nel corso di sabato, poi in risalita oltre i 900-1.200 metri domenica. Probabile neve copiosa anche a quote basse al confine con la Liguria in area appenninica e sui settori alpini di Cuneese e Torinese, specialmente tra sabato pomeriggio e domenica pomeriggio.

Seguiranno importanti aggiornamenti con un apposito bollettino dettagliato nel pomeriggio-sera.

#MeteoinPiemonte

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

05 Feb, 10:07


Ancora grande incertezza modellistica per il fine settimana. Siamo infatti ben lontani da poter iniziare a dettagliare la previsione per il periodo compreso tra venerdì 7 e domenica 9 febbraio, nonostante la distanza temporale si stia via via riducendo. Dunque risulta impossibile, ad oggi, decretare un eventuale possibile episodio di neve a bassa quota (o eventualmente fino in pianura) e i relativi accumuli al suolo, ancor più per una regione come la nostra che presenta un’orografia molto complessa e che storicamente mette sempre in grande difficoltà i modelli numerici di previsione meteorologica.

La difficoltà principale sta nell’inquadrare il movimento e la posizione che andrà ad assumere la circolazione di bassa pressione in quota (Cut-Off o Goccia Fredda) che si isolerà sulla Francia centro-occidentale dopo l’avvezione di aria fredda di origine artica che già venerdì causerà un sensibile calo delle temperature a tutte le quote sull’Europa centrale fino al Nord Italia, con isoterme che si porteranno sui -4/-5°C a 850 hPa (circa 1.500 metri) in Piemonte. La posizione e il suo successivo movimento lungo le Alpi occidentali, verso il Mediterraneo, giocheranno infatti un ruolo cruciale per lo scenario meteorologico atteso per il weekend, in quanto il sistema perturbato ad essa associato potrebbe entrare in fase con una preesistente circolazione di bassa pressione al suolo in successiva graduale risalita dalle coste del Nord Africa verso il Centro-Sud dell’Italia nel corso di sabato 8 febbraio.

Una dinamica di questo tipo potrebbe infatti portare alla formazione di un esteso fronte nuvoloso coadiuvato da correnti meridionali in quota foriere di precipitazioni verso il Nordovest, in particolare a ridosso dei settori alpini. Ma tutto questo dipenderà, come già menzionato poc’anzi, dapprima dalla posizione che assumerà la Goccia Fredda in quota sulla Francia e dal suo movimento in direzione del Mediterraneo e poi, successivamente, dall’eventuale interazione con la depressione al suolo in risalita dal Nord Africa.

Tanti piccoli tasselli che si dovranno incastrare, con non poca difficoltà, per poter portare un’eventuale intensa perturbazione sul Piemonte in grado di dar luogo alle precipitazioni diffuse - e localmente intense - simulate dai modelli fisico-matematici in questi ultimi giorni, le quali inizialmente potrebbero risultare a carattere nevoso anche fino a quote basse su parte del Piemonte tra la fine di venerdì 7 e la prima parte di sabato 8 febbraio.

Bisognerà probabilmente attendere almeno fino a domani per poter iniziare a stilare una previsione con un grado di attendibilità più robusto. Ci riaggiorneremo senz’altro più avanti, non appena la modellistica numerica fornirà dati sufficientemente attendibili e coerenti per iniziare a scendere nei dettagli previsionali per questo fine settimana.

A.V. - #MeteoinPiemonte

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03 Feb, 18:30


PROSSIMI GIORNI TRA SOLE E NEBBIE CON TEMPERATURE MOLTO MITI IN QUOTA; DA VENERDÌ NETTO CAMBIO DI SCENARIO CON ARIA FREDDA DA EST E POSSIBILE INTENSA PERTURBAZIONE NEL WEEKEND

Un campo di alta pressione di origine atlantica si estende dalla Penisola iberica ai Balcani e favorirà una prima parte di settimana stabile e in prevalenza soleggiata sul Piemonte, con zero termico in risalita fin verso i 2.800 metri sulle Alpi occidentali, dove permarrà marcato il pericolo valanghe. La presenza di una massa d’aria umida nei bassi strati dell’atmosfera (di rientro da Est) determinerà, tuttavia, un’accentuata inversione termica tra martedì e mercoledì mattina con la formazione di nebbie e nubi basse sulle pianure, anche persistenti martedì 4 febbraio tra Alessandrino, Astigiano, Vercellese e basso Torinese, mentre sulle Alpi il cielo si manterrà poco nuvoloso. Il tutto con temperature massime, su pianure e colline, in lieve calo martedì tra 7 e 12°C, poi in rialzo mercoledì tra 10 e 14°C, ma con il ritorno di qualche gelata notturna anche in pianura.

A seguire, da giovedì, la graduale discesa di una saccatura di origine artica verso l’Europa centro-occidentale, determinerà un primo calo delle temperature in quota e un aumento delle nubi entro sera. Saranno, potenzialmente, i prodromi di una fase perturbata che potrebbe poi interessare il Piemonte per tutto il fine settimana, da venerdì a domenica, con l’arrivo di un’intensa perturbazione proveniente dal Nordest Europa.

Una configurazione che vedrebbe infatti la discesa di aria fredda di estrazione artico-marittima in direzione dell’arco alpino, con il successivo isolamento di una circolazione depressionaria in quota sulla Francia, in graduale traslazione nel weekend verso il Mediterraneo occidentale. Dinamica, a tutti gli effetti, favorevole a precipitazioni persistenti e talora intense a ridosso dei rilievi alpini del Piemonte, per effetto di sbarramento orografico. Se inizialmente, venerdì 7 febbraio, si registrerà l’ingresso di aria fredda da Est dai quadranti orientali sulla Pianura Padana e sul Piemonte, tra sabato 8 e domenica 9 febbraio le correnti in quota si potrebbero disporre dai quadranti meridionali, con copiose nevicate sull’arco alpino piemontese e con neve a tratti anche a quote molto basse tra il 7 e l’8 febbraio, specie sull’Ovest regione, poi in graduale aumento da sabato pomeriggio e soprattutto domenica a quote di medio-bassa montagna (o ancora in collina sul Cuneese).

La distanza temporale, seppur non più così elevata, impone comunque ancora un attento monitoraggio e controllo delle prossime uscite modellistiche, nonostante inizino ad esserci importanti allineamenti tra i principali modelli fisico-matematici circa la probabilità di accadimento dell’evento perturbato. Per i dettagli su quota neve e accumuli, ovviamente, manca ancora molto e per questo ci ritorneremo nei prossimi aggiornamenti.

Quel che sembra piuttosto probabile è comunque un fine settimana all’insegna di una perturbazione che, potenzialmente, potrà portare un’importante nevicata su tutto l’arco alpino piemontese, dapprima tra Graie e Lepontine e nella seconda fase anche tra Cozie, Marittime e Liguri, talora fino a quote di bassa collina o di alta pianura (specialmente sul Cuneese).

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

31 Jan, 11:36


⚠️ AVVISO PER POSSIBILI FITTE NEVICATE SULLE ALPI PIEMONTESI NELLA GIORNATA DI SABATO 1 FEBBRAIO ❄️

È confermata l’intensa perturbazione che dalle prossime ore porterà nuove precipitazioni sparse a partire dalle aree orientali del Piemonte e che poi entro sera interesserà tutta la regione, con fenomeni moderati o a tratti forti soprattutto tra la notte e il pomeriggio di sabato 1 febbraio. Se nella prima fase, fino alla serata di venerdì, il flusso delle correnti in quota rimarrà prevalentemente disposto da Sud-Sudovest (con precipitazioni più diffuse e moderate tra Alessandrino, Vercellese e Novarese), con l’avanzamento della circolazione depressionaria verso la Francia meridionale, si registrerà una graduale rotazione dei venti da Sudest-Est/Sudest entro la mattinata di domani, con le precipitazioni che tenderanno così a concentrarsi e a insistere fino a sera soprattutto sui settori alpini, pedemontani e pianeggianti compresi tra Cuneese e Biellese, dove si registreranno fitte nevicate fino a quote di bassa montagna, a tratti anche in alta collina sul Cuneese.

FOCUS NEVE — Dagli ultimi aggiornamenti sembrano possibili accumuli di neve fresca piuttosto significativi al di sopra dei 1.500 metri di quota sulle medio-alte valli esposte al flusso delle correnti meridionali, in genere fino a 30-40 centimetri tra Marittime e Pennine ma localmente fino ad oltre 40-50 centimetri su valli Anzasca, Sesia, Cervo, Soana, Orco, Lanzo, Sangone, Chisone, Pellice, Germanasca, Po e Varaita, nonché tra alte valli Pesio e Vermenagna. Accumuli inferiori, ma comunque tra 20 e 30 centimetri attesi su alte valli di confine con Francia e Svizzera (specie su Formazza e alta Val Susa).

La quota neve inizialmente risulterà superiore ai 1.200-1.500 metri fino a sera, poi in generale calo soprattutto tra la notte e la mattinata di sabato fino a 700-1.000 metri sulle valli interne tra Cuneese, Torinese, Biellese e Sesia (a tratti più in basso, temporaneamente, sui settori vallivi più stretti durante il transito dei rovesci), e localmente fino a 450-500 metri su Langhe, Cebano, Monregalese, con possibile fase con pioggia mista a neve fino a Cuneo città. Neve con accumulo, dunque, probabile anche a quote di alta collina dai 500 metri sul basso Cuneese, con interessamento dell’autostrada A6 TO-SV da Ceva-Niella Tanaro verso Montezemolo/Millesimo e possibili accumuli di 10-15 centimetri già dai 1000 metri su valli interne di Cuneese, Torinese, Canavese, Biellese e Sesia.

A.V. - #MeteoinPiemonte

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

30 Jan, 16:57


TRA VENERDÌ POMERIGGIO E SABATO PERTURBAZIONE CON FITTE NEVICATE DAI 600-900 METRI E PIOGGE IN PIANURA; ATTESI FINO AD OLTRE 30 CENTIMETRI SOPRA I 1.500 METRI, SPECIE SUI RILIEVI DEL CUNEESE

La perturbazione e il minimo depressionario responsabile del transito di modeste precipitazioni sparse registrate tra la mattina e il pomeriggio di oggi (nevose, in genere, sopra i mille metri), si sta ora rapidamente allontanando verso Sud. Tuttavia, un secondo e più strutturato impulso perturbato da Nordest si avvicinerà alle Alpi occidentali dal pomeriggio di venerdì 31 gennaio, caratterizzato da un nucleo di aria fredda in quota che tenderà poi ad agganciarsi nella giornata di sabato 1 febbraio ad una circolazione depressionaria in risalita e in approfondimento dal Nord Africa verso il Canale di Sardegna e di Sicilia. Si verrà quindi a strutturare, per circa 24 ore, un’importante avvezione di aria umida e instabile proveniente dai quadranti meridionali verso il Piemonte (inizialmente da Sud-Sudovest nel pomeriggio-sera di venerdì e in successiva rotazione da Sudest/Est-Sudest tra la notte e il pomeriggio di sabato) con precipitazioni moderate diffuse e localmente forti al confine con la Liguria (anche con locali temporali in Appennino), insieme a fitte nevicate su gran parte dell’arco alpino piemontese già da quote di bassa montagna.

FOCUS PIEMONTE - Dopo una mattinata di venerdì sostanzialmente asciutta, entro le prime ore del pomeriggio si attiveranno precipitazioni sparse in rapida accentuazione sui settori orientali e settentrionali della regione, talora moderate tra Alessandrino, Monferrato, alto Astigiano, Vercellese, Novarese, Biellese sud-orientale e Verbano, nonché verso sera anche sulle aree pedemontane di Biellese, Canavese, Torinese e Cuneese. Dalla tarda serata e nella notte su sabato, l’avanzamento della perturbazione verso il Golfo del Leone, intensificherà il flusso delle correnti alle medio-basse quota che si disporranno da Sud-Sudest, favorendo così una generale estensione e intensificazione delle precipitazioni a tutta la regione, con nevicate in accentuazione entro le valli alpine dal Cuneese al VCO e in particolare sul comparto di Marittime, Cozie, Graie e Pennine, mediamente al di sopra degli 800-1.100 metri sui settori vallivi interni e oltre i 1.200-1.400 metri su quelli esposti al versante pianeggiante.

Nella mattinata e nel pomeriggio di sabato le precipitazioni tenderanno a concentrarsi maggiormente sui settori alpini, pedemontani e pianure adiacenti tra Torinese e Biellese, risultando via via più deboli e sporadiche sulle estreme pianure orientali, a tratti anche assenti sul basso Alessandrino. Il tutto con una quota neve in ulteriore calo tra notte e prime ore della mattinata di sabato localmente fino a 500-600 metri tra alte Langhe, Monregalese e Cebano (con possibile temporaneo interessamento dell’A6 TO-SV nel tratto Priero-Montezemolo/Millesimo), dai 600-800 metri entro le valli alpine Cuneesi (specie tra Cuneo e Saluzzo) e sopra gli 800-900 metri sui rilievi di Torinese e Biellese (con locali episodi di neve umida o mista a pioggia durante i rovesci più intensi fino a 700 metri nei settori vallivi più stretti). A seguire, da metà pomeriggio fenomeni che tenderanno a cessare gradualmente sulle pianure e a concentrarsi sui settori alpini occidentali e tra Pinerolese e Cuneese, anche qui in generale attenuazione nel corso della serata.

Complessivamente, oltre i 1.500 metri di quota, sono attesi tra i 20 e i 40 centimetri di neve fresca pressoché su tutte le Alpi piemontesi, con il clou sui settori vallivi più esposti al flusso meridionale in quota tra Sesia, Biellese, Canavese, Sangone, Pinerolese, Saluzzese, Cuneo e valli del Monregalese, nonché una decina di centimetri già dai 1.000-1.200 metri specie su valli interne del Cuneese, con una possibile imbiancata di qualche centimetro nella mattinata di sabato dai 500 metri su alte Langhe e Cebano e dai 600-700 metri sul Monregalese e su valli Stura di Demonte, Maira e Varaita.

Seguiranno ulteriori aggiornamenti.

A.V. - #MeteoinPiemonte

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27 Jan, 10:46


Una forte perturbazione associata alla tempesta atlantica Herminia, caratterizzerà questo inizio di settimana su tutto il Nord Italia e anche su parte del Piemonte, con un intenso e mite flusso di correnti sud-occidentali in quota che entro le prossime 24-36 ore causerà il passaggio di nuove abbondanti precipitazioni, con accumuli complessivi fino ad oltre 150-200 millimetri di pioggia sui settori appenninici compresi tra Liguria di centro-levante, alta Toscana, Ovest Emilia e sulle Prealpi di Lombardia e Friuli-VG. Peraltro su terreni già piuttosto saturi dopo le forti piogge registrate in queste aree nelle ultime settimane, a cui potranno seguire località criticità idrogeologiche e/o idrauliche. L’afflusso di masse d’aria particolarmente miti per il periodo determinerà, inoltre, una quota neve piuttosto elevata tra le Alpi e l’Appennino settentrionale e più tipica del periodo autunnale e/o primaverile, spesso anche superiore ai 1.500-1.800 metri sulle aree più esposte ai venti di Libeccio.

FOCUS PIEMONTE - Fino al tardo pomeriggio di oggi, lunedì 27 gennaio, i fenomeni risulteranno prevalentemente assenti o sporadici in pianura, ed eccezione delle estreme aree orientali al confine con la Lombardia e sui settori alpini e appenninici, con qualche rovescio in transito. Dalla serata e poi soprattutto tra la notte e le prime ore della mattinata di domani, martedì 28 gennaio, il passaggio del fronte freddo legato al sistema frontale determinerà l’estensione a gran parte della regione di precipitazioni moderate e a carattere di rovescio (temporaneamente anche forti all’alba su Novarese, Verbano e Alessandrino sud-orientale), anche con qualche temporale al confine con la Liguria e fitte nevicate nottetempo sull’arco alpino piemontese. Quota neve estremamente variabile tra alto e basso Piemonte, specie sui settori vallivi più interni che rimarranno parzialmente protetti dalla barriera alpina dal mite flusso di Libeccio, ma comunque in generale calo nel corso della notte con il passaggio frontale: neve, dunque, entro l’alba di martedì fino a 900-1.000 metri su Sesia, Formazza e Ossola, dai 1.000-1.300 metri su valli di Biellese, Canavese e Lanzo, dai 1.200-1.500 metri su valli di Susa e Pinerolese e oltre i 1.500 metri sul Cuneese, in temporaneo calo verso i 1.200 metri tra valli del Po e Stura di Demonte nella fase conclusiva del passaggio frontale.

In mattinata seguiranno poi graduali schiarite a partire da Ovest con ultimi rovesci su Monferrato, Novarese e VCO (nevosi dai 900-1.100 metri) e con venti di foehn in netto rinforzo sulle Alpi fino a fondovalle, anche con raffiche intense e localmente superiori ai 100-120 km/h su alte valli. Martedì pomeriggio temperature in drastico aumento con possibili picchi massimi fino a 12-14°C su pianure e colline del basso Piemonte, specie sul Cuneese.

Mercoledì, ad esclusione di un veloce fronte nuvoloso notturno più attivo sul versante alpino francese e valdostano (con qualche nevicata sopra gli 800 metri), la giornata sarà caratterizzata da cielo irregolarmente nuvoloso, con nubi medio-basse in graduale aumento da Alessandrino e Monferrato entro sera. Saranno infatti i segnali dell’arrivo di un nuovo sistema perturbato che giovedì potrebbe portare nuove precipitazioni diffuse sul Piemonte, con piogge su pianure e colline e nevicate moderate sulle Alpi, mediamente al di sopra dei 1.000-1.300 metri, ma in possibile calo fino a 800-900 metri su valli interne di Torinese e Cuneese nel pomeriggio-sera (da confermare).

A seguire, possibile fase più fresca da venerdì con la rotazione del flusso dei venti in quota da Nordest, a cui potrebbe seguire il transito – in moto retrogrado – di un nuovo sistema depressionario verso il Mediterraneo centro-occidentale in grado di portare precipitazioni sparse anche sul Piemonte, a carattere nevoso fino a quote di bassa montagna (o anche in alta collina sul Cuneese).

Seguiranno ulteriori e importanti aggiornamenti.

A.V. – #MeteoinPiemonte

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

21 Jan, 13:56


IN ARRIVO UNA NUOVA PERTURBAZIONE CON PIOGGE IN PIANURA E NEVE SULLE ALPI DAI 700-1.000 METRI, SPECIE SU ALTE VALLI DI CUNEESE E TORINESE

Dopo le parziali schiarite odierne, con temperature massime fino a 10-12°C in pianura, dalla notte il Piemonte verrà raggiunto da un nuovo sistema nuvoloso a cui saranno associate nuove precipitazioni diffuse a gran parte della regione tra mercoledì 22 e le prime ore di giovedì 23 gennaio.

Una profonda circolazione depressionaria in risalita verso le coste del Portogallo sarà infatti riassorbita dal flusso atlantico e favorirà il transito di una perturbazione verso il Nord Italia, contraddistinta da un intenso flusso di correnti da Sudovest in quota e con fenomenologia più intensa sul versante alpino francese e tra Liguria di centro-levante e alta Toscana.

Tuttavia nella giornata di mercoledì si registrerà il transito di precipitazioni diffuse anche sul Piemonte, mediamente di debole intensità ma a tratti anche moderate tra la tarda mattinata e il pomeriggio soprattutto entro le valli di Cuneese e Torinese, nonché su Appennino, Alessandrino, Monferrato, Novarese e Lago Maggiore.

Tornerà la neve su tutto l'arco alpino piemontese, più intensa questa volta sulle alte valli di Marittime, Monviso, Pinerolese e Susa per sfondamento da Sudovest, con accumuli entro giovedì mattina fino ad oltre 30 centimetri di neve fresca sopra i 1.500 metri, talora superiori su alte valli Gesso e Stura di Demonte. Quota della neve mediamente superiore ai 700-1.100 metri all'interno delle valli dal Cuneese al VCO, pur con locali episodi di neve umida o pioggia mista a neve fin verso alcuni sbocchi vallivi (o localmente a quote di alta colline sulle aree pedemontane) soprattutto tra Cuneese e Torinese durante il transito dei rovesci più intensi.

Entro la tarda mattinata di giovedì fenomeni in generale esaurimento con tendenza a generali schiarite, più ampie venerdì e con un temporaneo nuovo aumento delle temperature fino a sabato. A seguire, tra domenica e l'inizio della prossima settimana, non si esclude il passaggio di nuove veloci perturbazioni, ancora una volta coadiuvate da flussi di correnti sud-occidentali in quota con altre precipitazioni sparse, nevose da quote di medio-bassa montagna sulle Alpi piemontesi.

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

18 Jan, 22:57


Gli ultimi aggiornamenti dei modelli numerici hanno decisamente incrementato i quantitativi di precipitazione attesi per le prossime 48 ore sul Piemonte, stante la posizione latitudinale del minimo depressionario in risalita verso la Sardegna più a Nord rispetto a quanto si prevedesse fino a ieri. Sembra dunque possibile che la nostra regione, dopo oltre un mese e mezzo, possa essere raggiunta da una perturbazione di moderata intensità in grado di riportare precipitazioni diffuse su gran parte della regione, soprattutto lunedì 20 gennaio, con cumulate complessive localmente significative sui settori alpini compresi tra Cuneese e Biellese. La perturbazione sarà caratterizzata da correnti prevalentemente disposte da Est-Sudest tra i 2.000 e i 5.000 metri di quota e tra Est e Nordest a quote inferiori, con temperature mediamente tra -1 e -2°C a 1.500 metri (sul livello isobarico di 850 hPa), talora fino a -3°C sul basso Cuneese nelle prime ore di lunedì.

Domenica 19 gennaio i fenomeni risulteranno prevalentemente deboli e a carattere sparso fino al pomeriggio, in particolare tra Cuneese, basso Astigiano, Torinese, nonché sui settori alpini e pedemontani di Canavese, Biellese e VCO, con quota neve mediamente sopra i 700-1.000 metri sulle Alpi, talora fino a 500-600 metri sul Cuneese, specialmente su Monregalese e Cebano tra notte e mattino; piogge più irregolari e intermittenti sulle pianure centro-orientali, spesso anche assenti. Dalla serata di domenica e nella notte su lunedì i fenomeni tenderanno a intensificarsi e ad estendersi a tutta la regione, risultando anche moderati su Cuneese, Torinese e Biellese, specie a ridosso dei rilievi alpini, più deboli altrove ma con qualche rovescio sparso in transito su gran parte della regione specie tra mattina e pomeriggio. A seguire, nella seconda parte di giornata, i fenomeni tenderanno poi a concentrarsi maggiormente sulle aree nord-occidentali e orientali della regione, in successiva graduale attenuazione nella notte su martedì.

Con la fase più intensa della perturbazione, lunedì le nevicate tenderanno a divenire moderate e fitte su tutto l'arco alpino piemontese, specie tra Marittime, Cozie e Graie, dove al di sopra dei 1.000-1.300 metri di quota si potranno accumulare diffusamente oltre 20-30 centimetri di neve fresca, con locali picchi superiori sulle valli di Cuneese, Pinerolese, Sangone, bassa Valsusa, Lanzo e Canavese. La quota neve risulterà più bassa tra notte e mattina di lunedì, mediamente oltre i 700-1.000 metri sui settori vallivi interni (con locali episodi di pioggia mista a neve anche più in basso), poi in graduale risalita dal pomeriggio sopra i 1.000-1.200 metri pressoché ovunque. Tuttavia, nelle prime ore di lunedì, non si esclude una fase di neve umida fino a 400 metri tra Cuneo, Fossanese, Monregalese, Cebano e Langhe, con depositi al suolo di qualche centimetro già a quote di medio-bassa collina (specie dai 450-500 metri) e con interessamento dell'autostrada A6 TO-SV a Sud di Fossano/Carrù verso il confine con la Liguria.

Seguiranno ulteriori aggiornamenti.

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

18 Jan, 07:31


TRA DOMENICA E LUNEDÌ TORNA UN PO’ DI PIOGGIA SUL PIEMONTE E LA NEVE IN MONTAGNA, TEMPORANEAMENTE A QUOTE DI ALTA COLLINA SUL CUNEESE

Una circolazione depressionaria attiva sul basso Mediterraneo (isolata in quota e con minimo barico al suolo di 1011 hPa) sta causando condizioni di forte maltempo ormai da oltre 24-36 ore su Sicilia, Calabria e Sardegna orientale. Nel suo graduale colmamento e indebolimento, l’area di bassa pressione inizia tuttavia a traslare verso Nord in direzione proprio della Sardegna, entrando in fase con una saccatura di origine polare-marittima in discesa dall’Atlantico in direzione della Francia. Una dinamica che favorirà l’arrivo di un modesto sistema frontale sul Piemonte tra le giornate di domenica 19 e lunedì 20 gennaio, coadiuvato da correnti orientali e meridionali alle medio-basse quote dell’atmosfera, e associato al ritorno di precipitazioni dapprima a carattere sparso nella giornata di domenica e poi più diffuse lunedì, talora anche di moderata intensità sulle aree Ovest e Sud della regione, nevose localmente a quote di alta collina sul basso Cuneese.

Una prima avvezione di aria umida è già in atto in queste ore sui settori alpini e pedemontani dal Cuneese al VCO dove nel corso della notte si è registrato un aumento delle nubi, a cui seguirà comunque una mattinata e una prima parte di pomeriggio di sabato all’insegna di cielo irregolarmente nuvoloso e temperature massime in rialzo con valori fino a 7-11°C su pianure e colline piemontesi. Dalla seconda parte del pomeriggio di sabato e poi in serata le nubi aumenteranno sensibilmente su gran parte della regione a partire da Sud e tra la prossima notte e la mattinata di domenica le prime precipitazioni riguarderanno Cuneese, medio-basso Astigiano, basso Torinese e le aree alpine e pedemontane dal Torinese al VCO, con quota neve inizialmente sui 500-700 metri tra Monregalese, Cebano e Langhe, e sopra gli 800-1.100 metri altrove. Sulle pianure, a parte sui settori menzionati poc’anzi, nel corso di domenica i fenomeni risulteranno temporanei e sporadici con al più pioviggini intermittenti, stante le correnti portanti da Est-Nordest che tenderanno a far concentrare le (deboli) precipitazioni prevalentemente a ridosso dei rilievi alpini. Da domenica sera e soprattutto nella notte su lunedì, un contributo di aria umida da Sud-Est, collegato alla discesa di una saccatura verso la Francia - e la contemporanea risalita del minimo barico sulla Sardegna - favorirà un’intensificazione e un’estensione delle precipitazioni su gran parte della regione a partire dal basso Piemonte, con fenomeni deboli o moderati diffusi lunedì notte/mattina soprattutto sui settori Ovest e Sud della regione, con neve inizialmente dai 500-600 metri su Monregalese, Cebano e alte Langhe (in graduale risalita dalla mattinata), dai 700-800 metri sulle Alpi Marittime e oltre i 900-1.200 metri altrove (con locali e temporanei episodi di neve umida a quote inferiori nelle valli più strette). Entro il pomeriggio di lunedì fenomeni in graduale indebolimento e attenuazione da Ovest e Sud, con ultime piogge attese in serata e nelle prime ore di martedì sulle pianure orientali.

Si tratterebbe, a tutti gli effetti, della prima nevicata stagionale relativamente consistente su Alpi Marittime e Liguri fino a quote di medio-bassa montagna dove, secondo gli ultimi aggiornamenti, sopra i mille metri di quota potranno cadere fino ad oltre 30 centimetri di neve fresca. Sui restanti settori alpini del Piemonte gli accumuli dovrebbero risultare più modesti e in genere compresi tra 10 e 20 centimetri sopra i 1.300-1.500 metri, localmente superiori su alcune valli del Torinese (specie Pinerolese, Lanzo e Canavese) più esposte al flusso orientale nei medio-bassi strati.

Ai prossimi aggiornamenti e buon fine settimana.

A.V. - #MeteoinPiemonte

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

15 Jan, 08:43


🔵 PIANURA DELL’ASTIGIANO REGINA DEL FREDDO DELL’INTERA VAL PADANA 🔵

La particolare orografia del basso Piemonte, da sempre, favorisce il raggiungimento di valori termici notturni estremamente bassi su alcuni fondovalle collinari tra le province di Asti e Alessandrino (talora anche su alcune aree rurali di Torinese e Cuneese), anche senza la presenza di suoli innevati.

Ovviamente, il tutto, si può concretizzare solo in presenza di particolari e favorevoli condizioni meteorologiche caratterizzate da una precedente irruzione di aria fredda di origine artica (specie se di estrazione continentale), da cielo sereno, umidità relativa medio-bassa e assenza di ventilazione. Ancor meglio se in presenza di un regime di alta pressione con valori barici superiori ai 1.030-1.035 hPa, con il regime di subsidenza - indotto dalle correnti discendenti tipiche delle alte pressioni - che va così a strutturare ancor meglio l’inversione termica nei bassi strati dell’atmosfera e a sedimentare la massa d’aria fredda e pesante ancorata al suolo, favorendo un ulteriore raffreddamento notturno nell’infrarosso.

➡️ Ecco i valori termici più bassi rilevati in Piemonte dalle rete di stazioni meteorologiche di Dati Meteo Asti e di #ArpaPiemonte nelle località pianeggianti e basso collinari al di sotto dei 500 metri di quota:

📍 -10,1°C Capriglio (AT), 203m s.l.m.
📍 -9,3°C Castellero - Lago Stella (AT), 160m s.l.m.
📍 -9,1°C Costigliole d’Asti - Aviosuperficie Boglietto (AT), 19m s.l.m.
📍 -9,0°C Calliano Monferrato (AT), 235m s.l.m.
📍 -8,8°C Castell’alfero (AT), 140m s.l.m.
📍 -8,8°C Villafranca d’Asti (AT), 174m s.l.m.
📍 -8,7°C Settime, fraz. Meridiana (AT), 160m s.l.m.
📍 -8,3°C Albera Ligure (AL), 423m s.l.m.
📍 -8,2°C Incisa Scapaccino (AT), 130m s.l.m.
📍 -8,2°C Frascaro (AL), 110m s.l.m.
📍 -8,1°C Nizza Monferrato (AT), 138m s.l.m.
📍 -8,1°C Front (TO), 270m s.l.m.
📍-8,1°C Baldissero d’Alba (CN), 265m s.l.m.
📍 -8,1°C Castel Boglione (AT), 265m s.l.m.
📍 -8,0°C San Damiano d’Asti (AT), 154m s.l.m.

[Immagine di repertorio]

#MeteoinPiemonte

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

12 Jan, 18:50


La nuova settimana si aprirà con caratteristiche pienamente invernali sul Piemonte, almeno dal punto di vista termico. L'avvezione di masse d'aria fredde di origine artica, favorita da una circolazione depressionaria presente al Sud Italia (dove è in atto una forte ondata di maltempo con neve copiosa sull'Appennino fino a quote di medio-bassa collina), determinerà un ulteriore calo delle temperature anche sulla nostra regione tra lunedì 13 e martedì 14 gennaio, con ventilazione piuttosto sostenuta da Nord sull'Appennino alessandrino.

Il freddo si farà sentire soprattutto nottetempo a bassa quota e sui fondovalle alpini più stretti, dove i valori minimi notturni potranno portarsi diffusamente sotto i -3/-5°C ma con locali picchi non esclusi fino a -8/-10°C su alcuni fondovalle collinari, specie sull'Astigiano (ad Asti città previsti fino a -7°C all'alba di martedì). Mercoledì temperature in graduale rialzo in montagna, mentre giovedì un secondo impulso freddo da Est porterà un nuovo calo delle temperature "limando", di fatto, il possente rialzo termico previsto fino a qualche giorno fa dai principali modelli fisico-matematici per il periodo compreso tra il 16 e il 20 gennaio, pur sempre in un contesto asciutto su tutto il Piemonte almeno fino al prossimo weekend incluso.

Sul fronte delle precipitazioni sembrerebbe invece muoversi qualcosa verso l'inizio della terza decade di gennaio...ma su questo ci riaggiorniamo senz'altro nei prossimi giorni, come sempre anche su Rai3 durante #BuongiornoRegione - Tgr Piemonte nel doppio quotidiano appuntamento meteo alle 7:31 e alle 7:58.

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

11 Jan, 16:27


500 metri sui monti piemontesi (specie sul comparto alpino compreso tra Graie, Pennine e Lepontine), ma senza episodi di neve in pianura per tutto l’inverno 2023-2024 (ad eccezione, localmente, del fondovalle di Ossola e Sesia e dell’altopiano Cuneese verso il Monregalese-Cebano).

Proprio sul tema neve, è ormai sotto gli occhi di tutti l’impressionante riduzione degli episodi e dei quantitativi nevosi a bassa quota al di sotto dei 700-1000 metri di quota. A Torino, il 21 novembre 2024 (con 1 centimetro rilevato presso il nivometro dei Giardini Reali e i 2-3 centimetri nella periferia Nord della città), si è concluso il secondo periodo più lungo senza precipitazioni nevose dal 1787 (ben 705 giorni), soltanto dietro all’incredibile primato di 1044 giorni tra il 1988 e il 1990. L’impressionante rapida riduzione della neve a quote basse, segue a ruota l’innalzamento medio dello zero termico durante le precipitazioni di circa 300-400 metri, sempre a seguito di un incremento medio della temperatura dell’aria di quasi 2°C in Piemonte negli ultimi cinquant’anni, intensità ancor maggiore rispetto alle altre aree d’Italia, e non solo…

Da una recente ricerca denominata “Lost Winter” e pubblicata dal “Climate Central”, la città di Torino risulta essere infatti la terza località al mondo ad aver sperimentato nel decennio 2014-2023 la maggior perdita di giornate all’anno con temperature sotto la soglia degli 0°C (ben 30 giorni), dietro soltanto a Fuji - Giappone e Khujand - Tagikistan. L’inverno è dunque la stagione, rispetto alle altre, che più sta subendo una variazione delle sue caratteristiche peculiari sul nostro Piemonte proprio a causa del cambiamento climatico.

Andrea Vuolo - #MeteoinPiemonte

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

11 Jan, 16:27


A TORINO IL TRIENNIO 2022-2024 È STATO IN GENERALE IL PIÙ CALDO DAL 1753; NEL 2024 PRECIPITAZIONI QUASI DA RECORD IN PIEMONTE: ECCO TUTTI I DATI AGGIORNATI…

Con l’inizio del nuovo anno e la raccolta degli ultimi dati a livello regionale, si può finalmente stilare qualche importante statistica climatologica sul 2024, un’altra annata segnata da fenomeni meteorologici estremi sul nostro Piemonte e soprattutto da un’incredibile combinazione tra alte temperature e precipitazioni abbondanti. Complessivamente, a livello regionale, il 2024 ha chiuso come il quarto anno più caldo dal 1958 secondo i dati #ArpaPiemonte, con un’anomalia di +1.1°C rispetto alla media climatologica di riferimento 1991-2020, soltanto dietro ai recentissimi 2022, 2023 e 2015. Prendendo in considerazione solo il Capoluogo regionale, grazie anche alla sua longeva serie storica di misure (omogeneizzata tra le varie stazioni di rilevamento dai ricercatori della Società Meteorologica Italiana - NIMBUS), su Torino il 2024 è stato invece il terzo anno più caldo dal 1753, anche in questo caso con un’anomalia di +1.1°C, con il maggior contributo fornito da un febbraio record, dal bimestre luglio-agosto e soprattutto dai mesi di ottobre e dicembre. Davvero notevole, per Torino, constatare quanto il riscaldamento atmosferico abbia subìto un’ulteriore accelerazione nell’ultimo triennio, con rispettivamente 2022, 2023 e 2024 i tre anni più caldi dell’intera serie storica di misura della temperatura.

Dal punto di vista delle precipitazioni annuali, con una media a livello regionale di 1495.7 millimetri (+45% rispetto alla media 1991-2020), il 2024 ha chiuso come il secondo più piovoso da inizio misurazioni, per poco dietro soltanto al caso del 1977 che chiuse a 1498.5 millimetri. Se ottobre 2024 è stato in generale il mese più piovoso dell’anno, marzo è risultato invece essere il più anomalo dal punto di vista pluviometrico sul Piemonte rispetto al trentennio di riferimento statistico (1991-2020), addirittura segnando un +322%. Le città capoluoghi di provincia più piovose sono state Biella e Verbania, con ben 109 giorni di pioggia nell’intero 2024 e in particolare a Biella città l’anomalia pluviometrica annuale ha segnato un +62% (sempre secondo i dati #ArpaPiemonte).

Sulla città di Torino sono caduti complessivamente 1391.5 millimetri alla stazione di Via della Consolata (+55% rispetto alla media), chiudendo il 2024 come il quarto anno più piovoso dal 1802, dietro ai casi del 1810 (con 1752.9 millimetri), del 1959 e del 1862. Torino è stata inoltre colpita da una serie di sistemi temporaleschi supercellulari e talora autorigeneranti che tra fine maggio e inizio agosto hanno causato non solo nubifragi con accumuli prossimi ai 100 millimetri in 2-3 ore, ma anche e soprattutto da violentissime grandinate con diametri fino a 5-7 centimetri (il particolare il 2 agosto) e accumuli di grandine impressionanti fino a 30-40 centimetri al suolo il 24 maggio su alcuni quartieri Nord della città.

Tuttavia non si può non menzionare l’evento grandinigeno occorso il 29 giugno sulla pedemontana dell’alto Canavese (specie tra le località di Forno C.se, Cuorgné e Castellamonte): in questo episodio, secondo l’ESSL (European Severe Storm Laboratory) si è registrato l’unico caso di grandine gigante di tutta Italia nel 2024, con chicchi localmente superiori ai 10 centimetri di diametro e tra i più grossi rilevati a livello europeo nel corso dell’interno 2024.

Tornando, più in generale, alle precipitazioni riguardanti l’intero Piemonte, notevole è stato in particolare il periodo compreso tra metà febbraio e maggio, nonché il bimestre settembre-ottobre, dove il Piemonte è stato raggiunto a più riprese da numerose perturbazioni atlantiche favorite da una persistente circolazione depressionaria sull’Ovest Europa. Dinamica che ha così favorito estese e persistenti precipitazioni sospinte da intensi flussi di Scirocco che tra fine inverno e metà primavera 2024 hanno portato anche nevicate talora molto abbondanti come non si vedeva da almeno un decennio sopra i 1.

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

09 Jan, 15:17


VENERDÌ PERTURBAZIONE ATLANTICA CON NEVICATE IN ACCENTUAZIONE SU MEDIO-ALTE VALLI DAL TORINESE AL VERBANO; POI NEL WEEKEND FORTE CALO TERMICO, PRIMA DEL RITORNO DI UNA PROLUNGATA FASE DI ALTA PRESSIONE

L’interazione tra una profonda circolazione depressionaria centrata sull’Europa nord-orientale (con minimo barico in traslazione dalla Polonia ai Paesi baltici) e un’area di alta pressione in rinforzo sulla Spagna, determinerà nelle prossime ore una decisa intensificazione dei venti in quota sulle Alpi occidentali, a cui sarà associato il transito di un nuovo sistema frontale nella giornata di venerdì 10 gennaio. La fase instabile attesa tra la tarda mattinata e la serata di domani, sarà tuttavia anticipata tra questa sera e la prossima notte dal rinforzo dei venti di foehn sulle Alpi piemontesi, che soffieranno con intensità forte o molto forte fin verso i settori di medio-bassa montagna, specie tra Cuneese e alto Canavese, con raffiche superiori ai 120 km/h sui crinali e sopra i 1.000-1.200 metri anche su alcune valli più strette tra Graie, Cozie e Marittime, in sconfinamento fin sugli sbocchi vallivi. Nei bassi strati, la presenza di un regime d’inversione termica con aria più fredda e pesante, non dovrebbe permettere l’estensione del foehn su pianure e colline, con ventilazione che si manterrà prevalentemente debole o calma. 

Il vento di foehn farà temporaneamente aumentare le temperature anche in maniera piuttosto sensibile sui fondovalle alpini, specialmente tra valli di Eporediese, Susa, Sangone, Pinerolese, Saluzzese e Stura di Demonte, dove si potranno registrare valori termici tra la prossima notte e la mattina di domani anche superiori ai 10°C tra i 500 e i 1.000 metri, con locali punte prossime ai 15°C e dunque con l’instaurazione di importanti gradienti orizzontali di temperatura rispetto alle vicine pianure (dove le minime notturne potranno spingersi verso la soglia degli 0°C, specialmente nelle aree rurali).

Il sistema perturbato raggiungerà le Alpi già nel corso della mattinata di domani, specie i settori di confine e le valli interne dal Monviso all’Ossola, con nevicate in rapida intensificazione sopra i 1.400-1.800 metri, ma con quota neve in graduale calo a partire dall’alto Piemonte a tratti fin verso gli 800-1.100 metri nel pomeriggio. A bassa quota, dopo una mattinata in parte soleggiata, pur con nebbie e nubi basse sulle pianure centro-orientali, entro il pomeriggio è atteso un generale aumento della nuvolosità da Ovest-Nordovest, più compatta sulle aree pedemontane dal Torinese al Verbano e sulle pianure a Nord del Po, con possibili deboli (e temporanee) precipitazioni in sfondamento verso le alte pianure nel tardo pomeriggio e nelle prime ore della sera tra Canavese, Biellese, Novarese e VCO, con quota neve in ulteriore calo sui 500-600 metri in Ossola e sui 700-1.000 metri tra valli di Susa, Lanzo, Canavese, Biellese e Sesia. In serata i fenomeni tenderanno a “rientrare” verso l’interno dei settori alpini ma potrebbe instaurarsi un locale effetto di sbarramento orografico sul comparto alpino pedemontano esposto alla pianura per la rotazione delle correnti nei bassi strati da Est-Nordest, con qualche precipitazione sparsa tra Canavese e Verbano, associata a nevischio o deboli nevicate sopra i 600-900 metri e pioviggini a quote inferiori. 

Il weekend sarà caratterizzato da un sabato inizialmente nuvoloso per nubi medio-basse con successive parziali schiarite pomeridiane a partire dalle pianure orientali, insieme ad un calo delle temperature massime che si manterranno sui 5-8°C. Domenica tendenza invece ad ampi e generali rasserenamenti fino a cielo poco nuvoloso e con il ritorno di estese gelate anche a bassa quota, in ulteriore accentuazione all’alba di lunedì 13 e martedì 14 gennaio con valori minimi anche inferiori ai -5/-7°C sul basso Piemonte, localmente verso i -10°C in alcuni fondovalle collinari dell’Astigiano.

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

09 Jan, 15:17


La tendenza sul medio-lungo termine vede invece un deciso rinforzo dell’anticiclone subtropicale tra il 15 e il 20 gennaio, il quale si posizionerà con i suoi massimi in direzione dell’Europa centro-occidentale determinando ancora una prolungata fase asciutta e un nuovo sensibile rialzo delle temperature in montagna, su valori tipici primaverili. 

A.V. - #MeteoinPiemonte

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

07 Jan, 18:58


FRONTI INSTABILI DA OVEST ATTIVI SU ALTE VALLI ALPINE, ALTO PIEMONTE E VALLE D’AOSTA; NEL WEEKEND FORTE CALO DELLE TEMPERATURE

Una profonda circolazione depressionaria centrata sulla Penisola scandinava, anche nei prossimi giorni continuerà a convogliare un intenso flusso di correnti occidentali verso le Alpi, responsabili del transito - ad intermittenza - di sistemi nuvolosi di origine atlantica, più attivi sul versante nordalpino e sulla Valle d’Aosta.

Sul Piemonte, tra mercoledì e giovedì il cielo si presenterà parzialmente nuvoloso o nuvoloso, con maggiori addensamenti nella mattinata di mercoledì e poi nuovamente tra la notte e la mattinata di giovedì sulle alte valli alpine e tra Biellese, Novarese e VCO, con fenomeni moderati sui crinali alpini e sulla zona del Lago Maggiore, a carattere nevoso dai 500-700 metri sul fondovalle ossolano e sopra gli 800-1.200 metri su Sesia, Verbano e Biellese. Altrove condizioni in prevalenza asciutte, salvo piovaschi sparsi nella notte tra mercoledì e giovedì anche su Canavese, basso Cuneese, Alessandrino, Monferrato e Vercellese, con neve umida fino a 400-600 metri in val d’Ossola e sopra i 700-1.100 metri altrove (ma con qualche episodio di pioggia mista a neve, in caso di rovesci, non escluso fino a 500-600 metri sul Piemonte nord-occidentale, specie tra alto Canavese, Biellese, Sesia e Cusio), e in genere a quote più elevate sui rilievi di Cuneese e Alessandrino, il tutto con temperature massime in pianura che rimarranno comprese tra 7 e 11°C.

Venerdì possibile nuova perturbazione con copiose nevicate sui rilievi della Valle d’Aosta (ma a quote decisamente più elevate e in genere oltre i 1.500-1.800 metri) e moderate su alte valli alpine interne dal Torinese al VCO e con un po’ pioggia in transito fin sulle pianure a Nord del Po, in attesa poi dell’afflusso di aria fredda di origine artica in ingresso da Est tra sabato e domenica che causerà un sensibile e generale calo delle temperature a tutte le quote (da confermare).

Seguiranno ulteriori aggiornamenti.

A.V. - #MeteoinPiemonte

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

02 Jan, 11:40


FRONTI NUVOLOSI IN TRANSITO CON QUALCHE NEVICATA SULLE ALPI DI CONFINE E NEBBIE E NUBI BASSE IN PIANURA, SPECIE NEL WEEKEND, POI POSSIBILE PERTURBAZIONE TRA IL 6 E IL 7 GENNAIO

Ben ritrovati a tutti gli amici di #MeteoinPiemonte. L’esteso anticiclone subtropicale che ha caratterizzato pressoché tutta l’ultima decade di dicembre e il Capodanno, con una prolungata fase soleggiata e molto mite in montagna, si sta ora ritirando verso Sud. Questo favorirà il graduale transito di alcuni sistemi nuvolosi associati a perturbazioni atlantiche coadiuvate da una profonda circolazione depressionaria sulle Isole britanniche, che sul Piemonte determineranno l’afflusso di correnti più umide sud-occidentali e un aumento della nuvolosità, ma almeno fino all’Epifania in un contesto asciutto su quasi tutta la regione.

Una prima modesta perturbazione è attesa tra il pomeriggio-sera di oggi, giovedì 2 e le prime ore di venerdì 3 gennaio, con deboli nevicate su alte valli alpine di confine sopra i 1.000-1.300 metri e isolati e temporanei piovaschi su alcuni fondovalle interni dalla Val Susa all’Ossola. Domani seguiranno già ampie schiarite su tutta la regione fino a cielo sereno o poco nuvoloso e con un rinforzo della ventilazione di foehn su medio-alte valli alpine, il tutto con temperature in temporaneo aumento anche a bassa quota fino a 10-13°C. Sabato, in virtù di un rinforzo dell’alta pressione, si assisterà invece al ritorno di nebbie e nubi basse diffuse a buona parte della pianura piemontese fino a quote di medio-bassa collina, con temperature notturne che si riporteranno sotto la soglia degli 0°C e massime pomeridiane in deciso calo intorno ai 3-6°C.

Un secondo fronte nuvoloso tenderà poi a raggiungere il Piemonte entro la serata di sabato e causerà una domenica 5 gennaio con cielo nuvoloso o molto nuvoloso su tutta la regione e anche qualche pioviggine o pioggia debole sull’Appennino alessandrino, sul Monferrato e localmente sulla zona del Lago Maggiore. Si tratterà, infatti, della fase pre-frontale associata alla discesa di una saccatura di origine polare-marittima con una perturbazione atlantica che tra lunedì 6 e martedì 7 gennaio potrebbe determinare il transito di precipitazioni diffuse sul Nord Italia, deboli o moderate anche sul Piemonte settentrionale, orientale e sulle Alpi, e probabilmente più intermittenti sulle pianure centrali, a carattere nevoso fino a quote di bassa montagna (o localmente di alta collina).

Seguiranno ulteriori aggiornamenti.

A.V. - #MeteoinPiemonte

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

28 Dec, 15:00


ESCURSIONE TERMICA GIORNALIERA DI OLTRE 23°C SUL PIEMONTE, CON ZERO TERMICO SOPRA I 3.000 METRI SULLE ALPI

L’anticiclone subtropicale che ormai da giorni interessa il Piemonte, con i suoi massimi posizionati sull’Europa occidentale, sta determinando una prolungata fase stabile, ben soleggiata ed estremamente mite in questo periodo natalizio sui rilievi montuosi e alto collinari, con zero termico fino ad oltre tremila metri di quota. Il regime di inversione termica tipico delle fasi anticicloniche invernali favorisce, tuttavia, notti piuttosto fredde sulla pianura piemontese, con temperature minime notturne fino a -7/-9°C lungo i corsi d’acqua dei fondovalle collinari più freddi tra Astigiano e Alessandrino (e in genere tra -1 e -6°C altrove), ma valori pomeridiani piuttosto miti e con picchi massimi di 14-16°C su aree collinari e di bassa montagna (per locali condizioni di foehn), con oltre 10°C anche sopra i 1.500 metri sulle Alpi. Il tutto con uno scarso rimescolamento verticale della massa d’aria e quindi un costante accumulo di inquinanti atmosferici e polveri sottili all’interno dello strato limite strutturato dall’inversione termica.

In alcuni fondovalle con particolari caratteristiche orografiche e geomorfologiche, in questo periodo caratterizzato dall’alta pressione, si denotano ulteriormente le peculiarità microclimatiche rese ancor più evidenti proprio dal fenomeno dell'inversione termica notturna, con escursioni termiche giornaliere anche ben superiori ai 20°C tra la notte e il giorno: caso emblematico risulta essere quello registrato oggi, sabato 28 dicembre 2024, a Camerana (CN) in località San Giovanni Belbo - 622m s.l.m., dove la stazione meteorologica della rete Dati Meteo Asti ha rilevato una temperatura minima di -7.6°C e una temperatura massima di +15.9°C, con ben 23.5°C di escursione termica in poco più di 6 ore.

POSSIBILE EVOLUZIONE A MEDIO TERMINE - Fino a Capodanno l’alta pressione rimarrà protagonista sul Piemonte con cielo sereno o poco nuvoloso e temperature molto miti sulle Alpi e sui settori occidentali e settentrionali, ma da lunedì 30 torneranno gradualmente a formarsi nebbie e nubi basse sull’Appennino e sulle basse pianure dell’est Piemonte. Potrebbe infatti essere il primo segnale di un lento e graduale cedimento dell’alta pressione sull’Ovest Europa che aprirebbe la strada al transito dei primi fronti nuvolosi provenienti dal Nord Atlantico: una prima blanda perturbazione potrebbe infatti transitare tra il 3 e il 4 gennaio, con effetti limitati alle aree di confine con la Liguria ma con un sostanziale primo calo delle temperature sulle Alpi. Mentre dal 5-6 gennaio i modelli numerici iniziano ad inquadrare un’evoluzione dalle caratteristiche invernali, con la possibile elevazione verso Nord (lungo i meridiani) dell’alta pressione atlantica e con il Nord Italia e il Mediterraneo che potrebbero tornare ad essere interessati dall’afflusso di masse d’aria fredda di estrazione artica, con tutte le conseguenze del caso anche in termini di precipitazioni. Ci ritorneremo nei prossimi giorni qualora, la tendenza, fosse ulteriormente confermata dalla modellistica numerica.

Un caro saluto e buon weekend a tutti voi.

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

23 Dec, 09:31


AGGIORNAMENTO lunedì 23 dicembre 2024 - Sui settori alpini di confine con Francia, Valle d’Aosta e Svizzera proseguono nevicate a carattere di tormenta, specialmente tra le alte valli di Susa e Formazza, con fiocchi a tratti fin sotto i mille metri. Gli accumuli più consistenti, come nelle attese, si stanno rilevando sulle aree montuose del VCO, dove è risultato più marcato lo sfondamento da Nordovest dei nuclei precipitativi dai versanti nord-alpini: attualmente, secondo la rete #ArpaPiemonte, si rilevano ben 102 centimetri al suolo ai 1.740m s.l.m. dell’Alpe Veglia - Varzo (VB), 88 centimetri ai 2.453m s.l.m. sopra la frazione di Formazza (VB) passando poi ai 60 centimetri di Bardonecchia Pranudin (TO) - 2.045m s.l.m. e al Colle Bercia di Cesana Torinese (TO) - 2.200m s.l.m. Estremamente scarso, invece, l’innevamento sulle Alpi Marittime, quasi sempre sottovento al flusso delle correnti nord-occidentali che ormai da settimane stanno caratterizzando gli eventi meteorologici lungo l’arco alpino: alle ore 10 di lunedì 23 dicembre si rilevano infatti soltanto 26 centimetri ad Argentera (CN) - 1.680m s.l.m., 17 centimetri al Colle Lombarda, Vinadio (CN) - 2.305m s.l.m. e 22 centimetri al Pancani di Limone Piemonte (CN) - 1.875m s.l.m.

Nei prossimi giorni, dopo i forti venti di foehn che contraddistingueranno il periodo compreso tra lunedì pomeriggio e martedì 24 dicembre, l’alta pressione tornerà dominante su tutto il Piemonte con zero termico che si porterà, probabilmente, fin verso i 2.800-3.200 metri tra Natale e Santo Stefano e temperature che al livello isobarico di 850 hPa (a circa 1.500 metri) risulteranno sopra la media anche di 7-8°C. Per un graduale calo delle temperature bisognerà attendere almeno il 28-29 dicembre, ma anche secondo gli ultimi aggiornamenti modellistici non sembrano probabili precipitazioni fino ai primi giorni del 2025.

Seguiranno ulteriori aggiornamenti.

[In allegato la webcam di Claviere (TO) alle ore 9:51 di lunedì 23 dicembre 2024].

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

22 Dec, 17:31


IN ARRIVO VENTI DI FOEHN MOLTO FORTI SULLE MONTAGNE DEL PIEMONTE, CON RAFFICHE INTENSE ANCHE IN PIANURA
Gli ultimi aggiornamenti modellistici confermano la fase con venti di foehn tempestosi sulle aree alpine piemontesi tra domenica sera e martedì, con raffiche che potranno anche superare la soglia dei 150 km/h in quota e fino a 100 km/h sugli sbocchi vallivi. La formazione e il successivo approfondimento di una circolazione depressionaria sulla Val Padana in traslazione verso l’Adriatico e i Balcani, causerà infatti l’instaurazione di un gradiente barico orizzontale che tra il versante subalpino e nord-alpino potrà raggiungere i 15 hPa lunedì 23 dicembre, con raffiche di foehn che - ad intermittenza - potranno risultare forti o molto forti anche sulle vicine pianure, specialmente del Piemonte Ovest e Nord tra domenica sera e lunedì sera.
Soltanto da mercoledì, con l’arrivo di un esteso anticiclone che porrà i suoi massimi sull’Europa centrale, i venti di foehn si attenueranno anche in montagna, con temperature in graduale rialzo in quota, prima di una nuova generale diminuzione dal 27 dicembre.
Per ulteriori dettagli e approfondimenti con le previsioni per il periodo natalizio vi aspetto domattina, alle 7:31 e alle 7:58 con il consueto doppio appuntamento meteo su Rai3 a #BuongiornoRegione - Tgr Piemonte.
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Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

19 Dec, 09:49


L’esteso anticiclone subtropicale che ha caratterizzato la prima parte di settimana, determinando anche temperature decisamente anomale sulle Alpi piemontesi, va indebolendosi a causa della discesa di una saccatura di origine artico-marittima a cui è associata anche un’intensa perturbazione la quale, nelle prossime 24 ore, interesserà tutta l’Italia.

Il Piemonte sarà soltanto lambito dalla perturbazione durante il passaggio del fronte caldo, con deboli piogge attese tra Alessandrino, Astigiano, Vercellese, alto Canavese, Biellese, Novarese e VCO, specie nel pomeriggio-sera, più sporadiche o assenti altrove. La quota neve si manterrà mediamente comprese tra i 1.700 e i 2.000 metri fino a metà pomeriggio sulle Alpi, per poi diminuire in serata sull’alto Piemonte portandosi sui 1.000-1.200 metri, ma con fenomeni in rapido esaurimento entro la mezzanotte.

La formazione e il conseguente approfondimento di un minimo depressionario sul medio-alto Tirreno (fino a 996 hPa) tra la notte e la mattinata di venerdì, causerà l’instaurazione di un forte gradiente barico orizzontale tra il versante subalpino e quello nordalpino, con un possibile violento episodio di foehn che caratterizzerà proprio la giornata di domani - venerdì 20 dicembre - su gran parte del Piemonte, favorendo tuttavia il ripristino di condizioni ben soleggiate. Le raffiche di vento attese, specie tra la notte e il pomeriggio, potrebbero superare ampiamente i 100 km/h sui settori alpini (fino ad oltre 150 km/h sui crinali), ma anche sui settori pianeggianti e collinari (specie nord-occidentali, settentrionali ed orientali della regione) si registreranno potenziali raffiche di forte intensità fino a 60-80 km/h, insieme ad un generale rialzo delle temperature massime che a bassa quota si porteranno intorno ai 10-13°C.

Sabato prevarranno condizioni di cielo sereno o poco nuvoloso su tutta la regione, con forte calo termico notturno e il ritorno di estese gelate anche a bassa quota. Domenica un nuovo sistema frontale - coadiuvato da un intenso flusso di correnti nord-occidentali - potrebbe causare il ritorno di diffuse nevicate da sfondamento all’interno delle valli alpine piemontesi (specie dal Monviso all’Ossola), inizialmente oltre i 1.700-2.000 metri poi in brusco calo fin sotto i 1.000 metri tra la serata e la notte su lunedì, con pioviggini o piogge deboli in possibile estensione alle aree pedemontane o alte pianure adiacenti, in particolare tra Canavese, Biellese, alto Novarese e VCO e con un nuovo deciso rinforzo del foehn lunedì su Alpi e vicine pianure.

Seguiranno ulteriori aggiornamenti.

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16 Dec, 09:25


Un inizio di settimana da Primavera inoltrata sulle montagne piemontesi complice un'avvezione di aria molto mite in quota di estrazione subtropicale: in questo momento (ore 10:15 di lunedì 16 dicembre) si registrano già temperature fino a 12-13°C tra i 1.000 e i 1.400 metri su alcuni settori alpini piemontesi per effetto foehn, mentre su pianure e aree di bassa collina persistono condizioni di inversione termica con temperature minime notturne scese fino a -2/-4°C nelle aree rurali, con locali picchi prossimi ai -5°C sull'alto Astigiano.

Lo zero termico nella giornata di martedì 17 dicembre toccherà addirittura la soglia dei 3.600 metri sulle Alpi piemontesi, con temperature di conseguenza superiori alle medie di 7-10°C. Tra giovedì e il weekend si assisterà invece ad un sensibile calo termico a tutte le quote per l'afflusso di aria fredda di matrice artico-marittima che riporterà le temperature più in linea con il periodo (a tratti anche sotto le medie, temporaneamente, tra venerdì 20 e sabato 21 dicembre), ma con scarsi effetti in termini di precipitazioni, salvo qualche pioggia al confine con Liguria e Lombardia e un po' di neve su medio-alte valli alpine dal Torinese al VCO nella giornata di giovedì 20.

Prospettive di anticiclone di blocco, invece, per il periodo di Natale, con alta pressione dominante e temperature ben superiori alle medie proprio tra il 24 e il 26 dicembre: anticiclone subtropicale-continentale che, come già accaduto l'anno scorso, potrebbe determinare il raggiungimento di valori termici piuttosto inusuali per il periodo, specie sui settori montuosi e alto collinari (da confermare) e una prolungata fase asciutta.

Seguiranno ulteriori aggiornamenti.

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07 Dec, 12:05


SABATO SERA CON NEVE SUI TRATTI AUTOSTRADALI PIEMONTESI AL CONFINE CON LA LIGURIA

Il possibile primo evento di neve a quote molto basse per il basso Piemonte è pressoché confermato per questa sera e le prime ore della prossima notte. Dopo un inizio in pioggia atteso per il tardo pomeriggio di sabato, nel corso della serata la quota neve è destinata a calare repentinamente con l’ingresso di una massa d’aria fredda in alta quota di estrazione artico-marittima, probabilmente fino in prossimità della pianura tra basso Astigiano e basso Alessandrino. Le aree che avranno una maggiore probabilità di accumulo al suolo a quote basse saranno quelle a Sud del fiume Tanaro, e in particolare Acqui Terme, Novi Ligure, Ovada, Tortona e Serravalle Scrivia, con interessamento anche dei tratti autostradali A7 e A26 a Sud di Alessandria e da Tortona e dell’A6 da Mondovì e Niella Tanaro verso il Cebano, e con possibili accumuli di 5-10 centimetri sui crinali appenninici di spartiacque con la Liguria, segnatamente tra Ovadese e Scrivia (fino a 10-15 centimetri a Masone e oltre 20 centimetri in Appennino dai 700-900 metri). La neve potrebbe temporaneamente spingersi fino ad Alessandria città in tarda serata e in prossimità di Asti, specie sulle colline ad Est e Sud del capoluogo verso Nizza Monferrato con primi depositi al suolo già dai 200-250 metri di quota, nonché sulle Langhe e nell’Albese. Altrove le precipitazioni nevose risulteranno generalmente a quote di medio-alta collina, sopra i 400-600 metri tra colline del Po, Biellese, VCO e sui 300-400 metri su medio-alto Novarese e Vercellese, tuttavia con possibili temporanee fasi di neve umida o pioggia mista a neve fino in prossimità delle pianure orientali al confine con la Lombardia (specie su Vercellese e Monferrato) durante il transito dei rovesci più intensi in serata.

Nel corso della notte di domenica i fenomeni tenderanno poi a concentrarsi sulle estreme aree Est e Sudest del Piemonte, mentre dalla tarda mattinata e nel pomeriggio la ritornante da Est potrebbe causare una nuova estensione dei fenomeni verso Ovest-Sudovest soprattutto da Vercellese e basso Novarese verso il Cuneese (con limite occidentale le colline del Torinese), in intensificazione pomeridiano-serale su Alpi Marittime, Liguri e alta pianura Cuneese (specie Monregalese). La quota neve risulterà in graduale rialzo e in genere oltre i 600-800 metri, ma localmente si potrà registrare qualche episodio di neve umida fino a 400 metri tra Mondovì e Ceva e dai 500 metri sulle Langhe, localmente con fiocchi fino a Cuneo città nella notte su lunedì (da confermare).

A.V. - #MeteoinPiemonte

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06 Dec, 10:12


NEL WEEKEND POSSIBILE NEVE FINO A QUOTE BASSE SU PARTE DEL PIEMONTE, POI PRIMA PARTE DELLA NUOVA SETTIMANA CON TEMPERATURE SOTTO LE MEDIE

La fase di alta pressione che ha caratterizzato questa prima settimana di dicembre sta per cedere il passo ad un’estesa circolazione di aria fredda di matrice artico-marittima che, dalle alte latitudini europee, si getterà fin verso il Mediterraneo centro-occidentale proprio nel weekend dell’Immacolata, con una prima dinamica a scala europea dalle caratteristiche pienamente invernali. Dopo la prima veloce perturbazione che nella notte tra giovedì e venerdì ha portato un po’ di neve sulle Alpi di confine e il fenomeno della pioggia congelantesi su valli interne dal Pinerolese all’Ossola (nonché sul fondovalle aostano), una seconda e più intensa perturbazione giungerà al Nordovest nel corso del pomeriggio di sabato. La dinamica sarà caratterizzata dalla discesa verso il Golfo del Leone di una massa d’aria particolarmente fredda in quota (fino ad oltre -30°C al livello isobarico di 500 hPa) che darà luogo alla formazione di una circolazione di bassa pressione al suolo in successiva traslazione dalla Costa Azzurra verso il Golfo Ligure e l’alto Tirreno, e con l’attivazione – nel corso del pomeriggio-sera di sabato e nella notte su domenica – di un flusso di aria umida dai quadranti meridionali verso la Val Padana centro-occidentale che, tuttavia, riguarderà in maniera piuttosto rapida il Piemonte, specie al confine con la Lombardia.

In questo intervallo temporale si potrà registrare il passaggio di precipitazioni deboli o moderate sulle aree alpine e – per scorrimento di aria umida nei medio-bassi strati dell’atmosfera – anche sul Piemonte orientale e meridionale. Se inizialmente la neve cadrà mediamente oltre i 1.000-1.400 metri, con l’arrivo dell’aria fredda da Ovest e l’intensificazione delle precipitazioni, si potrà registrare un rapido calo della quota neve fin verso i settori collinari di Langhe, Monferrato, Appennino alessandrino e aree di spartiacque con la Liguria, ma a tratti fino in pianura nel corso della tarda serata e della notte su domenica ad Est e a Sud del Tanaro, specie su Monregalese, Cebano, Nicese, Ovadese, Novese, Tortonese e Scrivia, probabilmente anche con qualche centimetro sui tratti autostradali A7 e A26 a Sud di Alessandria (nonché sulla A6 a sud di Mondovì e Niella Tanaro) e picchi di una decina di centimetri sui settori di confine con la Liguria tra Ovada-Masone e Serravalle-Arquata Scrivia, nonché su alte Langhe (possibili fino a 15-20 centimetri sopra i 700-1.000 metri sull’Appennino alessandrino). Tra le 20 di sabato e le 03 di domenica, inoltre, non si esclude la possibilità per qualche ora di neve umida fino ad Alessandria città e alle porte di Asti, nonché pioggia mista a neve (e rovesci di neve tonda) fino in pianura tra Canavese orientale, basso Biellese, Vercellese e Novarese, con una breve e temporanea spolverata a quote di alta collina e dai 600-900 metri sui settori alpini. I fenomeni risulteranno invece piuttosto deboli e intermittenti (talora quasi del tutto assenti) tra bassa val Susa e pianure di medio-basso Canavese, Torinese e Cuneese, qui soltanto con un po’ di pioviggine nel pomeriggio-sera e qualche fiocco in serata dai 400 metri in caso di rovesci in transito.

N.B. - Risulta essere altrettanto complessa anche la previsione per domenica/lunedì, in quanto si potrà registrare una veloce ritornante da Est che – in tal caso – determinerebbe, specie sul basso Piemonte, la riattivazione di qualche precipitazione, per ora più probabile su Appennino, Langhe e Cuneese, con neve a quote decisamente basse (da confermare).

Seguiranno ulteriori aggiornamenti.

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29 Nov, 08:42


FINE SETTIMANA CON NUBI BASSE E NEBBIE IN PIEMONTE, BEN SOLEGGIATO E MITE SULLE ALPI

Il rinforzo dell’alta pressione di origine subtropicale sull’Europa occidentale determinerà nei prossimi giorni una fase stabile e anche piuttosto mite sulle Alpi piemontesi, con zero termico che sabato 30 novembre raggiungerà anche i 3.600 metri di quota favorendo temperature diurne fino a 6-8°C fin verso i 2.000 metri. Un nucleo di aria fredda in quota sui Balcani, in traslazione verso la Grecia, causerà invece un’avvezione fredda nei medio-bassi strati dell’atmosfera lungo il versante adriatico e il Sud Italia, determinando l’ingresso di correnti nord-orientali sulla Pianura Padana con un conseguente incremento di nebbie e nubi basse sul Piemonte nella giornata di sabato. Ci attende infatti un 30 novembre a tratti nuvoloso e con temperature diurne piuttosto contenute (per inversione termica) su pianure, colline e aree di bassa montagna del Piemonte, dove i valori massimi pomeridiani rimarranno in genere compresi tra 5 e 9°C; ben soleggiato in montagna, specie sopra i 1.200-1.500 metri. A seguire tornerà anche qualche gelata fino a bassa quota all’alba di domenica, grazie anche al probabile dissolvimento degli strati di nubi basse, con temperature minime sui -2/+2°C e massime in lieve rialzo sugli 8/11°C, insieme ad un cielo poco nuvoloso e residue nebbie al mattino su basso Torinese, Astigiano, Monferrato e Alessandrino.

Sul medio-lungo termine, tranne qualche fronte nuvoloso proveniente dal Nord Europa con correnti prevalentemente occidentali e settentrionali, non sono attesi cambiamenti meteo significativi. Probabili, dunque, condizioni di prevalente stabilità atmosferica e temperature oltre le medie del periodo in montagna (pur senza eccessi) e un regime di modesta inversione termica su pianure e colline, con nebbie e nubi basse nelle ore più fredde specie sulle aree orientali della regione e una qualità dell’aria in nuovo peggioramento sotto i 300-400 metri di quota su pianure e basse colline piemontesi. L’anticiclone potrebbe poi persistere sull’Ovest Europa fin verso l’inizio della seconda decade di dicembre, favorendo quindi un periodo prevalentemente asciutto tranne sporadiche precipitazioni al confine con Liguria e Lombardia e sui crinali alpini di confine.

Seguiranno aggiornamenti.

A.V. - #MeteoinPiemonte

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21 Nov, 06:26


AVVISO PER FORTI NEVICATE SULLE VALLI ALPINE PIEMONTESI NEL POMERIGGIO-SERA DI GIOVEDÌ; POSSIBILE NEVE FINO IN PIANURA VERSO SERA A NORD DEL PO, QUALCHE CENTIMETRO SOPRA I 300-400 METRI

La prima perturbazione dalle caratteristiche invernali della stagione, attesa per il pomeriggio-sera di oggi, giovedì 21 novembre, è sostanzialmente confermata. Nel corso della mattinata è atteso infatti un rapido aumento della nuvolosità da Ovest verso Est fino a cielo complessivamente nuvoloso entro mezzogiorno, con temperature massime che in pianura raggiungeranno valori tra 6 e 8°C, tuttavia con valori di umidità relativa molto bassi a tutte le quote. Dalle ore 11-12 è attesa l’attivazione delle prime deboli nevicate sulle alte valli di confine con Francia e Svizzera, specie dal Monviso all’Ossola, da subito intense tra valli Pellice, Chisone, Susa e del Canavese. Successivamente i fenomeni nevosi andranno ad intensificarsi e ad estendersi fin sui fondovalle entro le 14, con neve sopra i 600-700 metri e piogge deboli al di sotto, in estensione tra le 14 e le 16 alle pianure comprese tra Torinese e Verbano, con limite di demarcazione meridionale e orientale dei fenomeni lungo il corso del Po e sull’area collinare del Monferrato fino all’alto Astigiano e Vercellese, nonché sugli sbocchi vallivi del Cuneese, tra Saluzzese e Borgo San Dalmazzo. Dalle 16-17, con la massima intensità delle precipitazioni in estensione da Ovest-Sudovest, la quota neve inizierà drasticamente a calare portandosi in prossimità delle pianure pedemontane tra Torinese occidentale e Canavese e su Domodossola, a seguire anche su Biellese (compresa Biella città), Sesia e alto Novarese (specie area di Borgomanero), mentre tra le 18 e le 21 – in caso di rovesci in transito da Ovest – un po’ di neve umida potrà interessare anche la pianura di Torino (specie dalla città verso Nord), in direzione di Chivassese, medio-alto Vercellese e Novarese, in particolare i settori settentrionali della provincia. Altrove i fenomeni risulteranno sporadici e molto deboli, talora assenti su Langhe, Monregalese, Cebano, valle Tanaro, Alessandrino e Appennino.

PREVISIONE ACCUMULI — Complessivamente sono attesi dai 20 ai 40 centimetri sopra i 1.500 metri, con il clou tra alte valli del Pinerolese e Monviso, nonché su alta val Grande di Lanzo, valli Orco, Soana, Sesia, Formazza e Ossola dove localmente si potranno registrare picchi di 50 centimetri. A bassa quota attesi accumuli di 10-15 centimetri dai 500-600 metri su medio-alta val Susa, Lanzo, Canavese, Biellese, Sesia e VCO (fino a 15-20 centimetri nell’area di Domodossola e sui 5-10 centimetri anche a Biella e sulle colline dell’Eporediese dai 400-500 metri). In pianura, sotto ai 400 metri, gli eventuali accumuli al suolo dipenderanno dall’intensità e dalle zone interessate dal transito dei rovesci tra le ore 17 e le 20, orario migliore come mix termico-precipitativo per la possibilità di un modesto deposito di neve al suolo. Si passerà da una lieve spolverata a qualche centimetro (0-2) dalla prima cintura Ovest e Nord di Torino fino a 3-5 centimetri possibile verso le aree pedemontane di Lanzo (più probabili oltre i 400 metri) e pianure di medio-alto Canavese, specie da Cuorgnè a Ivrea, nonché su Biellese e alto Novarese, con possibile fase di pioggia mista a neve o temporanea neve umida a Novara città. Su Torino non si esclude una breve fase di neve umida tra le 18 e le 20 ma con scarse probabilità di accumulo al suolo in città, mentre sarà possibile una lieve imbiancata sull’area collinare dai 300-350 metri e sulla periferia settentrionale del Capoluogo. A seguire, fenomeni in rapido generale esaurimento nottetempo con estese condizioni di gelo all’alba di venerdì anche a bassa quota, con forti venti nord-occidentali in montagna (anche tempestosi sui crinali).

Seguiranno ulteriori aggiornamenti.

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20 Nov, 10:13


Le nevicate si intensificheranno rapidamente sui settori montuosi interni tra Monviso e Ossola e si estenderanno in un paio d’ore verso i fondovalle e aree pedemontane adiacenti dalle 14-15, con iniziali piogge deboli sotto ai 700-800 metri e sulle aree pianeggianti. Dopo le 16-17 la pioggia inizierà a trasformarsi in neve fino a quote prossime alla pianura specie tra Pinerolese, bassa Val Susa, Lanzo, Canavese, Biellese, Sesia, alto Novarese e VCO dai 300-400 metri, poi dopo le 18 a tratti anche sui 200-300 metri di quota verso Torino, Chivassese, bassa pianura Biellese, medio-alto Vercellese, a Nord di Novara e sul Verbano. A Sud del Po e delle colline di Chivassese e alto Astigiano, i fenomeni risulteranno pressoché assenti o comunque sporadici; tuttavia non si esclude un po’ di pioviggine o una breve fase di nevischio sopra i 250-400 metri di quota, a carattere sparso, tra le 17 e le 20 anche su Cuneese, medio-alto Astigiano e Monferrato, più probabili (per sfondamento da Ovest) su Saviglianese, Saluzzese, Busca e Cuneo. A seguire, dopo le 20-22, fenomeni in generale attenuazione in pianura e dalle 00-01 di venerdì anche su alte valli alpine, con ventilazione in nuovo netto rinforzo da Ovest-Nordovest. Attese poi ampie e generali schiarite nella notte con forti gelate anche in pianura, dove i valori minimi all’alba di venerdì potranno portarsi fino a -3/-5°C.

PREVISIONE ACCUMULI – Si precisa, sin da subito, che la stima degli accumuli nevosi a bassa quota rimane uno dei fattori più complessi, a livello generale, nella previsione meteorologica. Questa volta, la difficoltà, è resa ancor più amplificata dal fatto che la perturbazione, molto veloce del suo transito Ovest-Est, darà luogo a precipitazioni prevalentemente da “sfondamento”, da sempre di difficilissima lettura e interpretazione anche da parte dei modelli fisico-matematici a più alta risoluzione, vista la complessa orografia del territorio alpino piemontese. A livello generale, sull’arco alpino sopra i 1.500 metri sono attesi dai 20 ai 40 centimetri (specie su alta val Susa, Pellice, Viù e Ala), inferiori soltanto dalla Valle Gesso alle Alpi Liguri dove i fenomeni risulteranno più deboli e intermittenti e con quota neve in rapido rialzo già nel corso del pomeriggio. Locali picchi superiori ai 40 centimetri si potranno registrare su Val Grande di Lanzo, alte valli Orco, Soana e Chiusella nel Canavese e su Valsesia e VCO (specie Anzasca e Formazza). Sui fondovalle alpini, già dai 700 metri, sono possibili accumuli di 15-20 centimetri dalle valli di Lanzo all’Ossola, e in particolare dall’Eporediese a Domodossola. In pianura si potrà registrare una fase di neve con accumulo, sopra i 300 metri, tra le 17 e le 21, più probabile verso l’imbocco delle valli alpine a Ovest e Nord di Torino in direzione di Canavese, Biellese (inclusa Biella città), alto Novarese (specie area di Borgomanero) e Verbano, fino a 5-10 centimetri oltre i 400 metri e fino a 15 centimetri dai 500-600 metri, ma con qualche rovescio di neve umida non escluso da Torino verso Nord-Nordest nelle prime ore della serata che potrà dar luogo ad una lieve imbiancata sopra i 250 metri. Sulla città di Torino è attesa inizialmente pioggia debole fino alle 17-18, con una possibile fase di neve umida tra le 18 e le 20-21, ma probabilmente senza depositi al suolo, se non una lieve spolverata a Nord della città (area che risulterà più interessata dallo sfondamento dalle valli di Susa e di Lanzo) e in collina sopra i 300-400 metri. Possibile pioggia mista a neve in serata anche a Novara, con possibile fase di neve umida in caso di rovesci.

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

20 Nov, 10:13


GIOVEDÌ COPIOSE NEVICATE NEL POMERIGGIO-SERA SULLE ALPI PIEMONTESI; PRIMO EPISODIO DI NEVE A QUOTE BASSE A NORD DEL PO, DOVE SARÀ POSSIBILE QUALCHE CENTIMETRO SOPRA I 300-400 METRI DI QUOTA

Una vasta circolazione depressionaria centrata sulla Penisola scandinava, sta interessando da alcuni giorni gran parte dell’Europa centro-settentrionale, con una fase meteorologica dalle caratteristiche invernali per l’afflusso di aria piuttosto fredda per il periodo di matrice artico-marittima. Un primo sistema frontale, sospinto da forti correnti nord-occidentali, ha raggiunto l’arco alpino di Piemonte e Valle d’Aosta tra il pomeriggio-sera di ieri e questa notte, portando precipitazioni (a tratti intense) sulle Alpi piemontesi che nottetempo si sono estese – per sfondamento da Nord-Nordovest – fin verso i settori pedemontani adiacenti, con forti nevicate su alte valli di confine oltre i 1.600-1.900 metri. Attualmente la perturbazione sta causando l’instaurazione di un gradiente di pressione tra i due versanti alpini anche superiore ai 10 hPa, nonché il travaso dell’aria artica anche verso il versante subalpino, con l’attivazione di venti tempestosi in quota (fino a 159 km/h alla Sacra di San Michele, in valle di Susa e 149 km/h alla Gran Vaudala di Ceresole Reale, in alta valle Orco) che si estenderanno alle pianure piemontesi favorendo ampie schiarite entro il pomeriggio e il conseguente dissolvimento di nebbie e nubi basse (e in generale del regime d’inversione termica) attualmente presente nei bassi strati, con temperature massime in rialzo sui 12-15°C. Il vento a bassa quota raggiungerà il suo apice nel pomeriggio, con raffiche fino a 50-60 km/h su Ovest e Nord regione, specie fino agli sbocchi vallivi, a cui seguirà una graduale attenuazione serale con successivo forte calo termico a tutte le quote complice anche il cielo sereno o poco nuvoloso.

Tra la notte e l’alba di domani si registreranno valori termici piuttosto bassi anche in pianura, con temperature minime fino a -3/0°C e cielo che si manterrà poco nuvoloso fino alle ore 09. Successivamente è atteso un rapido aumento della nuvolosità da Ovest verso Est con nubi medio-alte in ispessimento fino a cielo nuvoloso pressoché su tutta la regione entro le 12 e con temperature massime in pianura fino a 6-8°C, seppur con bassi valori di umidità relativa. Si tratterà infatti dell’arrivo della seconda perturbazione, questa volta associata a forti correnti prevalentemente occidentali a 5.000 metri (con il transito di un ramo della corrente a getto alle alte quote della troposfera) e alla formazione di un minimo depressionario tra il suolo e i 1.500 metri (al livello isobarico di 850 hPa) – di difficile collocazione spaziale sul medio-basso Piemonte – il quale favorirà la temporanea risalita di una massa d’aria più umida nei primi duemila metri dal suolo in rotazione da Sudovest ad Est-Sudest nel pomeriggio e nelle prime ore della serata, specie tra le 16 e le 21. Una dinamica che favorirà la formazione di precipitazioni nevose sulle aree alpine dalle ore 12, in successivo rapido sfondamento dal versante francese a quello piemontese nel corso del pomeriggio e a cui seguirà anche una fase di sbarramento orografico sui settori pedemontani e di bassa montagna esposti al versante pianeggiante, dal Torinese nord-occidentale e il VCO, in seno al flusso meridionale e orientale che si attiverà (come spiegato poc’anzi) nei bassi strati, durante la traslazione verso levante del minimo depressionario e di tutto il sistema frontale.

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

19 Nov, 09:55


Tra la tarda mattinata di oggi — martedì 19 novembre — e le prime ore di mercoledì, sono già attese nevicate per sfondamento da Nordovest sulle alte valli alpine piemontesi dal Monviso all’Ossola, con accumuli che potrebbero superare anche i 30 centimetri sopra i 2.200 metri, specie tra alte valli di Susa, Lanzo, Orco e Formazza. La quota neve si attesterà mediamente oltre i 1.700-2.000 metri, in calo dalla tarda serata e nella prossima notte verso i 1.300-1.500 metri, con deboli piogge in estensione agli sbocchi vallivi e localmente sulle aree pedemontane tra Susa, Canavese, Biellese, Sesia e VCO, specie nottetempo. Venti di foehn, forti o molto forti, sferzeranno i rilievi alpini fino a fondovalle per gran parte di mercoledì, con intensità superiore ai 120 km/h sui crinali e fino a 60-80 km/h sul fondovalle, in temporanea estensione anche alle pianure di Ovest e Nord Piemonte fino a 40-50 km/h e temperature massime in rialzo sui 12-15°C a quote pianeggianti e basso collinari con cielo poco nuvoloso.

Ulteriori conferme dai modelli numerici sono giunte anche stamane in merito, invece, alla possibile nevicata fino a quote molto basse attesa per giovedì, anche copiosa sulle Alpi (fino ad oltre 40-50 centimetri in 10-12 ore sopra i 1.500 metri, specie sul comparto delle Graie). In particolare, proprio tra il pomeriggio e la serata di giovedì, si potrà osservare il primo episodio con neve fino a quote prossime alla pianura (più probabile a Nord del Po), con accumuli significativi già dai fondovalle alpini sopra i 600-800 metri dal Torinese alla Valsesia e un’imbiancata di qualche centimetro non esclusa già dai 300-400 metri di quota sulle pianure pedemontane, specie tra Torinese occidentale, Canavese e Biellese.

Anche su Torino città, specie aree Ovest e Nord, si potrà osservare qualche ora di neve umida con possibile spolverata, almeno stando agli ultimi aggiornamenti; limite orientale della neve a bassa quota (e in generale delle precipitazioni più significative) saranno probabilmente le colline del Po verso basso Torinese, Vercellese, alto Astigiano e Monferrato. Su pianure di Cuneese, Astigiano, Alessandrino, Vercellese e basso Novarese fenomeni più deboli e irregolari, a tratti anche assenti su estremo Piemonte sud-orientale.

Seguiranno importanti aggiornamenti.

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

18 Nov, 14:45


Nel pomeriggio-sera non si esclude, tuttavia, qualche ora di neve a quote molto basse soprattutto verso le aree pedemontane oltre i 300 metri ad Ovest e Nord di Torino, specie su ovest Torinese, Canavese e Biellese, ma a tratti (in forma più debole e irregolare) anche su pianure e colline tra Saluzzese, Torinese, Biellese, nord Astigiano, medio-alto Novarese e VCO, meno probabili su basso Novarese, Vercellese, Cuneese, medio-basso Astigiano e Alessandrino (specie a Sud del Tanaro). A seguire, fenomeni in attenuazione a partire dai settori di pianura dalla tarda serata di giovedì e poi nella notte su venerdì anche sui settori alpini entro l’alba Seguirà infatti un venerdì più soleggiato ovunque e nuovamente molto ventoso su Alpi e settori pedemontani, con foehn particolarmente freddo a tutte le quote, anche in pianura. Poi possibile notte di gelo tra venerdì e sabato con la cessazione dei venti di foehn, dove le temperature minime notturne potranno spingersi localmente anche al di sotto dei -6/-7°C a bassa quota, poi valori termici in netto rialzo in quota dal weekend, specie da domenica.

N.B: la previsione per giovedì risulta ad ora molto complessa e potrà subire importanti cambiamenti specie per quanto riguarda la possibilità (e gli eventuali accumuli) di neve a quote basse. Seguiranno importanti aggiornamenti tra domani e mercoledì quando si avranno a disposizione maggiori informazioni e dettagli con i modelli a più alta risoluzione.

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

18 Nov, 14:44


TORNA IL FLUSSO ATLANTICO: MARTEDÌ NEVE SULLE ALPI, MERCOLEDÌ FOEHN INTENSO, POI GIOVEDÌ POSSIBILE PRIMO EPISODIO CON NEVE A QUOTE MOLTO BASSE, A TRATTI FINO IN PIANURA

Il campo di alta pressione che ha caratterizzato le condizioni meteo della prima metà di novembre, favorendo una prolungata fase asciutta e molto mite (specie in quota), subirà un importante indebolimento e arretramento nel corso delle prossime 48-72 ore a causa dell'approfondimento di un’estesa circolazione depressionaria centrata sulla Penisola scandinava. Il flusso delle umide correnti atlantiche tenderà infatti ad abbassarsi di latitudine già a partire da martedì 19 novembre, a cui seguirà il transito di due diversi sistemi frontali, il secondo dei quali più intenso – e atteso per giovedì 21 novembre – sarà seguito da una massa d’aria piuttosto fredda per il periodo (di estrazione artico-marittima) che causerà un forte calo delle temperature non solo in montagna ma anche in pianura, su valori che si porteranno per qualche giorno ben al di sotto delle medie tipiche della terza decade di novembre.

Il primo impulso instabile, coadiuvato da forti correnti nord-occidentali in quota, sta già causando un aumento di nuvolosità medio-alta sul Piemonte e risulterà più attivo tra il pomeriggio-sera di martedì e le prime ore di mercoledì sul Nordovest dell’Italia, con precipitazioni relegate alla Valle d’Aosta e alle medio-alte valli alpine del Piemonte dal Monviso al VCO, localmente intense sui crinali di confine con Francia e Svizzera, nevose inizialmente solo oltre i 1.400-1.800 metri poi in calo nella notte su mercoledì fin verso i 1.100 metri, insieme ad un po’ di pioggia sugli sbocchi vallivi e ventilazione in netto rinforzo da Nordovest. In pianura non sono attesi fenomeni, se non qualche occasionale piovasco sulle aree pedemontane tra Susa, Lanzo, Cuorgné, Ivrea, Biella e Verbania tra la tarda serata di martedì e la notte su mercoledì, in un contesto comunque di cielo prevalentemente nuvoloso per nubi basse e nebbie in graduale sollevamento, con temperature massime in calo sui 7-10°C su aree pianeggianti e collinari.

Mercoledì, in concomitanza del transito del primo fronte freddo, seguiranno ampie e generali schiarite su tutta la regione con impetuose raffiche di foehn in montagna fino ad oltre 100-120 km/h su alte valli, in successiva estensione anche in pianura, specie sulle aree occidentali e settentrionali dove si potranno raggiungere picchi di intensità prossime ai 50-60 km/h insieme ad un netto rialzo delle temperature massime sui 13-15°C, prima di un sensibile calo dopo il tramonto.

Giovedì, a partire dalla mattinata, un secondo sistema frontale approccerà l’arco alpino con forti correnti da Ovest-Sudovest in quota a graduale componente ciclonica, insieme alla formazione di un minimo depressionario al suolo sul Golfo Ligure – sottovento alla catena alpina – che contribuirà ad un richiamo di aria umida nei bassi strati da Est-Sudest in direzione delle aree alpine piemontesi, specie dal Torinese al VCO. Una dinamica molto particolare che potrebbe favorire lo sfondamento del fronte perturbato dal versante francese a quello piemontese anche oltre la catena alpina, a cui seguirà il rovesciamento dell’aria fredda fin verso le basse quote della troposfera (possibili isoterme di -5°C a circa 1.300 metri di quota a ridosso dei rilievi di Torinese, Canavese e Biellese nella serata di giovedì 21). Tra la tarda mattinata e la tarda serata di giovedì si potranno registrare diffuse nevicate entro le valli alpine dal Monviso all’Ossola, a tratti copiose per sfondamento da Ovest soprattutto tra medio-alte valli di Pinerolese, Susa, Lanzo, Canavese, Sesia e Ossola, con quota neve in rapido calo fin sotto gli 800-1.000 metri, anche con fenomeni di neve tonda (graupel) e a carattere di rovescio.

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

11 Nov, 18:30


IN ARRIVO LA PRIMA MODESTA NEVICATA SULLE ALPI DI PIEMONTE E VALLE D'AOSTA; FIOCCHI FINO A 700-900 METRI.

Come anticipato nei precedenti aggiornamenti meteo testuali, dopo un lunedì ben soleggiato e con temperature massime in pianura fino a 15°C, è ora in arrivo una veloce perturbazione che riguarderà, per circa 12 ore, l'estremo Nordovest dell'Italia nella giornata di martedì 12 novembre, con precipitazioni relegate soprattutto ai settori alpini e pedemontani.

Ecco (a sinistra) la previsione dell'accumulo nevoso previsto dal nuovo modello ad alta risoluzione ICON-2I (2.2km): la perturbazione, associata ad un nucleo di aria fredda in quota molto veloce nel suo movimento retrogrado da Nordest verso Sudovest in direzione della Penisola iberica, causerà - tra la notte e le prime ore del pomeriggio di martedì - nevicate deboli o localmente moderate sulle Alpi occidentali, con accumuli complessivi tra i 10 e i 20 centimetri sopra i 1.500 metri dal Cuneese al VCO, localmente fino a 30 centimetri su alte valli Germanasca, Po, Stura di Demonte e Grana.

La quota neve oscillerà mediamente dai 900-1.200 metri (specie su valli interne), ma tra la tarda notte e la prima parte della mattinata, si potranno registrare rovesci di neve fin verso i 700 metri sul Cuneese e sulla Valle d'Aosta occidentale (con pioggia e temperatura sui 3-4°C a Cuneo e ad Aosta), e con fenomeni in rapido esaurimento entro mezzogiorno a partire dall'alto Piemonte, successivamente nel corso del pomeriggio anche sul resto della regione.

Seguiranno ulteriori aggiornamenti.

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

11 Nov, 11:07


Buongiorno a tutti gli amici di #MeteoinPiemonte. Dopo un lunedì ancora ben soleggiato e con banchi di nebbia localmente fitti sulle pianure orientali, specie sull’Alessandrino, la situazione meteo subirà invece un cambiamento nella giornata di domani, martedì 12 novembre. Un nucleo di aria fredda in quota si isolerà tra la Danimarca e la Germania traslando in moto retrogrado verso le Alpi occidentali e la Penisola iberica nel corso di martedì, determinando un’avvezione di aria umida e via via più fresca in direzione del Piemonte.

L’attivazione di un flusso di correnti da Est-Sudest alle medio-alte quote della troposfera favorirà il transito di nuvolosità su gran parte della nostra regione e — per circa 12 ore — anche il ritorno di precipitazioni deboli diffuse tra la notte e il pomeriggio di martedì, localmente moderate sui settori alpini e pedemontani dal Cuneese al VCO e sporadiche su Alessandrino, Astigiano, Vercellese e Novarese.

Sulle Alpi piemontesi è attesa la prima neve — seppur molto modesta — fino a quote di medio-bassa montagna, con fiocchi che potranno spingersi in mattinata fin verso i 700-800 metri sul Cuneese (specie su valli interne delle Alpi Marittime) e sui 1.000-1.200 metri tra valli di Pinerolese, medio-bassa Val Susa, Lanzo, Canavese, Biellese, Sesia e VCO (localmente sui 900 metri), in successiva risalita nel pomeriggio e con accumuli complessivamente sui 10-20 centimetri sopra i 1.500 metri, con picchi di 30 sulle Marittime. Già nel pomeriggio tendenza al generale esaurimento delle precipitazioni a partire da Est-Nordest con ultime piogge a ridosso dei rilievi del Torinese e sul Cuneese fino al tramonto.

Domani giornata piuttosto fresca e con temperature sotto le medie del periodo a tutte le quote: i valori massimi risulteranno quasi dappertutto inferiori ai 10°C in pianura, ad esclusione di VCO, Novarese, Vercellese e Alessandrino dove si toccheranno picchi di 10-12°C nel tardo pomeriggio. Seguiranno poi le prime gelate notturne piuttosto diffuse tra mercoledì e venerdì sulle medio-basse pianure e fondovalle collinari del Piemonte centro-orientale grazie alle ampie schiarite che caratterizzeranno la seconda parte della settimana.

#MeteoinPiemonte

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

07 Nov, 18:17


VENERDÌ MINIME LOCALMENTE VICINE ALLO ZERO IN PIANURA; NEL WEEKEND ALTA PRESSIONE, POI POSSIBILE FASE TARDO AUTUNNALE DA MERCOLEDÌ PROSSIMO

Ben ritrovati a tutti gli amici di #MeteoinPiemonte. Ormai da una decina di giorni sulla nostra regione persistono condizioni meteo stabili favorite da un esteso anticiclone che interessa tutta l’Europa centrale, con temperature ben superiori alle medie del periodo soprattutto in montagna. L’alta pressione, come spesso accade nel periodo autunnale, sta determinando anche la formazione di nebbie e nubi basse sulla pianura piemontese, in particolare sui settori centro-orientali con conseguente peggioramento della qualità dell’aria nelle aree maggiormente urbanizzate, insieme a temperature decisamente più contenute laddove i banchi di nebbia riescono a persistere anche nelle ore centrali del giorno.

Nella prossima notte le nebbie risulteranno nuovamente più estese a buona parte della pianura sotto i 300-350 metri di quota, talora anche molto fitte su Alessandrino, Vercellese, basso Novarese e Torinese. All’alba di venerdì, lungo i limiti dello strato d’inversione termica, si potranno registrare temperature minime piuttosto basse e localmente prossime alla soglia degli 0°C, specie su Astigiano, Canavese e Torinese, a tratti anche su medio-alto Novarese e bassa pianura Cuneese.

Dal punto di vista della copertura nuvolosa ben poco da segnalare per i prossimi giorni, se non il passaggio di modesti annuvolamenti medio-alti che tenderanno a risultare temporaneamente più consistenti tra venerdì sera e sabato mattina nelle aree di confine con la Liguria, dove non si esclude anche qualche piovasco in arrivo da Sud su Appennino, Alessandrino e basso Astigiano per un temporaneo indebolimento del geopotenziale in quota sul Mediterraneo centro-occidentale. Nel weekend le temperature risulteranno comprese tra 2 e 9°C nei valori minimi e tra 12 e 17°C nei valori massimi su pianure e colline, con un pomeriggio di domenica anche piuttosto mite e con picchi massimi intorno ai 18-19°C.

A seguire, verso l’inizio della prossima settimana sembra possibile che i massimi dell’anticiclone possano posizionarsi verso il Nord Europa e in particolare sulle Isole britanniche. Una configurazione che causerebbe – in tal caso – la discesa di una massa d’aria fredda di estrazione artica proprio lungo il bordo meridionale dell’anticiclone, in direzione del Mediterraneo. La modellistica numerica inizia infatti a intravedere una fase meteorologicamente molto dinamica tra martedì 12 e giovedì 14 novembre al Centro-Nord, con caratteristiche anche tardo autunnali sul Piemonte.

L’interazione tra la possibile massa d’aria artica in arrivo dai Paesi nord-orientali dell’Europa con un Mediterraneo ancora piuttosto mite in superficie, potrebbe infatti favorire la formazione di una circolazione depressionaria con conseguente ritorno delle precipitazioni sulle regioni del Centro-Nord Italia, in tal caso nevose fino a quote di media montagna su Alpi e Nord Appennino. La previsione, tuttavia, risulta avere ancora un grado di affidabilità piuttosto basso, in quanto i vari modelli meteorologici globali dovranno inquadrare con maggiori dettagli l’asse dell’avvezione fredda in direzione di Alpi e Mediterraneo, il quale rivestirà poi un ruolo cruciale sull’eventuale posizione che andrà ad assumere la (possibile) circolazione ciclonica sull’Italia.

Tra un paio di giorni dovremmo avere le idee più chiare in merito, dunque vi aspetto per ulteriori aggiornamenti e approfondimenti!

Un caro saluto a tutti voi e un augurio di buona serata.

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

05 Nov, 14:21


ORE 15 di martedì 5 novembre - Mentre gli ampi spazi soleggiati stanno favorendo ancora un pomeriggio piuttosto mite sull'Ovest Piemonte con temperature fino a 16-18°C in pianura, sui settori più orientali della regione le nebbie persistenti stanno invece limitando in maniera piuttosto significativa il riscaldamento diurno. Tra Astigiano, Monferrato, Vercellese e basso Novarese si registrano infatti temperature massime tra 9 e 11°C, valori anche di un paio di gradi più bassi rispetto alla previsione. Dopo il tramonto le nebbie tenderanno ad estendersi gradualmente anche verso Ovest, a cui seguirà una decisa diminuzione della visibilità verso la pianura del Biellese, del Canavese orientale e meridionale e del Torinese, probabilmente fin verso la bassa pianura Cuneese in direzione di Marene e Savigliano.

In allegato le temperature rilevate alle ore 15 dalla rete di stazioni meteorologiche dell'Associazione MeteoNetwork.

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

26 Oct, 08:53


La fase di maltempo che ci accompagnerà fino al pomeriggio di domenica sta per entrare nel vivo sul Piemonte, con la risalita di intensi nuclei precipitativi dalla Costa Azzurra a cui è anche associata un’insidiosa linea temporalesca. Entro la tarda mattinata e le prime ore del pomeriggio piogge e temporali guadagneranno terreno verso Nord estendendosi pressoché a tutto il Piemonte, con il transito di precipitazioni anche di forte intensità e con locali temporali al confine con la Liguria. Una nuova intensificazione delle piogge è poi attesa a partire dalla serata odierna fino alla mattinata di domenica, quando le precipitazioni – sospinte dal flusso di Levante e Scirocco alle medio-alte quote della troposfera – tenderanno a “schiacciarsi” verso l’arco alpino occidentale, dove sono attese intensità di nubifragio sui settori più esposti alla ventilazione con componente prevalentemente orientale e a cui potrà seguire una fenomenologia semi-stazionaria per l’effetto di sbarramento orografico indotto dai retrostanti contrafforti montuosi.

Dagli ultimi aggiornamenti modellistici sembrerebbe che la circolazione depressionaria possa risultare un po’ più sud-occidentale rispetto a quanto si prevedesse fino a 24-36 ore fa, grazie anche ad un anticiclone subtropicale più invadente dai Balcani verso il Mediterraneo. Un fattore che permetterebbe dapprima un minore coinvolgimento e stazionarietà delle precipitazioni sulle pianure centro-orientali del Piemonte, che in tal caso vedrebbero la conclusione delle piogge già nel corso della mattinata di domenica, ma anche una minore intensità e stazionarietà dei nubifragi sulle aree alpine di Ovest e Nord Piemonte.

Tuttavia, in una situazione sinottica così complessa in quanto associata ad una circolazione di aria fredda in quota, isolata dal flusso atlantico principale, potranno esserci potenziali cambiamenti previsionali anche in fase d’evento, con un minore o anche maggiore prolungamento orario dei fenomeni attesi per la giornata di domenica 27 ottobre che – per l’Ovest e Nordovest Piemonte è quella dove si prevedono i maggiori apporti di pioggia in un minore intervallo temporale.

Complessivamente rimangono comunque probabili ingenti picchi pluviometrici che nelle prossime 24-36 ore potranno anche superare i 150-180 millimetri sui settori vallivi più esposti al flusso da Est-Sudest tra Pinerolese, Sangone, Lanzo, Orco, Soana, Cervo, Sesia, Cusio e Verbano, con notevoli gradienti pluviometrici rispetto alle pianure adiacenti proprio per l’effetto di sbarramento orografico e per il sollevamento forzato della massa d’aria che subirà una maggiore condensazione del vapore acqueo in risalita dal Tirreno verso i rilievi alpini dal Torinese al VCO. In queste zone, che da oltre un mese sono interessate da pluviometria talora eccezionale, si potranno riscontrare criticità idrauliche e idrogeologiche con possibili locali piene di rii e torrenti che affluiranno poi al reticolo idrografico principale di Sesia, Dora Riparia e Po (dove però le piene potrebbero mantenersi sotto la soglia di guardia), nonché fenomeni di versante specialmente sui settori di medio-bassa montagna già interessati da piogge particolarmente intense nelle ultime 48 ore (con picchi anche di oltre 100-150 millimetri su alcune aree pedemontane del Torinese).

Da monitorare, inoltre, anche le possibili convergenze dei venti nei bassi strati dell’atmosfera sulla vicina Liguria che potranno comportare la formazione di linee temporalesche semi-stazionarie e/o autorigeneranti in estensione ai crinali appenninici piemontesi sulla Val Tanaro nel Cuneese e tra basso Astigiano e Alessandrino, con conseguenti possibili criticità idrogeologiche e idrauliche a cui potranno seguire piene del reticolo idrografico secondario, specie sui settori collinari e di fondovalle compresa tra Bormida e Belbo verso il Tanaro e il Po sulla pianura a Sud di Asti e di Alessandria.

Seguiranno ulteriori e importanti aggiornamenti.

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

25 Oct, 13:27


WEEKEND CON FORTE MALTEMPO SUL PIEMONTE: POSSIBILI CRITICITÀ IDROGEOLOGICHE E IDRAULICHE SU DIVERSE AREE DELLA REGIONE

La fase di marcato maltempo di cui vi parlavo già da alcuni giorni ha trovato ulteriori conferme anche negli ultimi aggiornamenti. I primi effetti della perturbazione in arrivo sono già in corso, con piogge sparse – anche a carattere di rovescio – che insistono sulle aree di medio-bassa montagna e pedemontane dal Torinese al VCO e sull’Appennino alessandrino.

La forte perturbazione atlantica è coadiuvata da un’estesa saccatura di origine polare-marittima che dall’Atlantico sta raggiungendo la Penisola iberica, e a cui seguirà l’isolamento di una circolazione chiusa in quota (Cut-Off) proprio tra la Spagna e le Isole Baleari, che favorirà l’attivazione di un intenso e umido flusso di correnti di Scirocco in direzione dell’Italia nord-occidentale. Una configurazione tipica da grandi piogge sul Piemonte, talora persistenti a causa di una circolazione anticiclonica di blocco presente sui Balcani che non permetterà la traslazione verso levante del vortice depressionario che si isolerà sull’estremo Mediterraneo occidentale.

Da venerdì sera e per tutto il weekend seguirà quindi una fase caratterizzata da piogge via via più diffuse e forti sul Piemonte, localmente anche molto forti sul basso Piemonte al confine con la Liguria per possibili temporali in sconfinamento dal versante ligure e sui rilievi alpini compresi tra Torinese e Sesia, dove lo Scirocco andrà ad interagire con i contrafforti montuosi determinando reiterate precipitazioni a carattere di nubifragio sulle valli più esposte al flusso da Est-Sudest, specie sui settori di medio-alta montagna (ad esclusione dell’alta Val Susa che rimarrà in parte riparata dai contrafforti montuosi di medio-bassa valle), ancora una volta con un importante gradiente pluviometrico rispetto alle pianure più lontane dai rilievi.

Complessivamente, entro domenica sera, sono attesi picchi pluviometrici superiori ai 200-250 millimetri tra Valsesia, Biellese, Canavese e valli di Lanzo, 150-200 millimetri su Lago Maggiore, Cusio, Pinerolese, Sangone e crinali appenninici dell’Alessandrino (in primis valli Erro, Orba, Bormida di Spigno, Lemme, alto Ovadese e Borbera), 100-150 millimetri sui crinali di valli Tanaro e Gesso, nel Cuneese, e in Ossola. I possibili temporali autorigeneranti che si potranno formare sulla Liguria di centro-ponente potrebbero creare non poche criticità dal punto di vista idrogeologico proprio sull’Appennino alessandrino, a cui seguiranno anche delle importanti piene del reticolo idrografico secondario che andranno poi a confluire sulla pianura dell’Alessandrino verso il Tanaro e il Po, con il rischio di esondazioni su aree golenali tra domenica e lunedì. Rischio idrogeologico e idraulico non trascurabile anche sul resto della regione, soprattutto sulle Langhe (qui per possibili frane) e poi sui rilievi alpini e aree pedemontane del Torinese e dell’alto Piemonte, aree che ormai da diverse settimane hanno già registrato importanti e straordinari accumuli pluviometrici (localmente fino ad oltre 500 millimetri negli ultimi 20 giorni, specie su aree di bassa montagna e pedemontane tra Pinerolese e Biellese). La neve, anche con gli ultimi aggiornamenti, potrebbe cadere ancora una volta a quote piuttosto elevate per il periodo e in genere soltanto al di sopra dei 2.500-2.700 metri. Fenomeni in generale attenuazione a partire dal tardo pomeriggio e dalla serata di domenica, specie sulle pianure centro-orientali e settentrionali del Piemonte.

Seguiranno ulteriori e importanti aggiornamenti questa sera, alle 18:30, con una diretta su Facebook sulla pagina di Andrea Vuolo - Meteo in Piemonte, Meteo Pinerolo e Meteo & Radar Italia.

#MeteoinPiemonte

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

24 Oct, 05:47


Davvero importanti le precipitazioni previste per le prossime 72-96 ore sul Piemonte. Se sui settori pedemontani compresi tra Pinerolese, Lanzo, Cuorgné e Ivrea si sono già registrati accumuli pluviometrici fino a 50-70 millimetri nelle ultime 24 ore, a causa dello sbarramento orografico indotto da un flusso di correnti da Est-Sudest nei medio-bassi strati dell’atmosfera, nel weekend si registrerà invece un ulteriore e insidioso peggioramento delle condizioni meteorologiche.

Un’intensa perturbazione atlantica, associata alla discesa di un’estesa saccatura di origine polare-marittima verso la Penisola iberica, causerà infatti un fine settimana perturbato su tutto il Piemonte con precipitazioni moderate e diffuse, talora forti o molto forti tra sabato sera e domenica mattina sulle aree alpine e pedemontane di Ovest e Nord Piemonte. Gli ultimi aggiornamenti dei modelli fisico-matematici simulano quantitativi pluviometrici davvero significativi fino a domenica sera, con picchi anche di oltre 200-250 millimetri complessivi su alcuni settori prealpini del nostro Piemonte.

Accumuli di pioggia di questa entità, su suoli già fortemente compromessi dalle abbondanti precipitazioni registrate nell’ultimo mese e mezzo, potranno determinare criticità idrogeologiche e talora anche idrauliche, con possibili frane e allagamenti, insieme a qualche piena non trascurabile del reticolo idrografico secondario stante anche una quota neve che si manterrà sempre piuttosto elevata per tutto l’evento e in genere superiore ai 2.400-2.600 metri.

Seguiranno ulteriori e importanti aggiornamenti.

Andrea Vuolo - Meteo in Piemonte

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

23 Oct, 05:20


Della pesante fase di maltempo attesa per il weekend ve ne ho già iniziato a parlare nell’aggiornamento testuale pubblicato ieri e ci ritorneremo — con maggiori dettagli — tra domani e venerdì.

Quest’oggi direi infatti di iniziare a concentrarci sul primo — e non trascurabile — peggioramento atteso tra il pomeriggio-sera di oggi e la giornata di domani, giovedì 24 ottobre. Dalla circolazione depressionaria attiva a nord delle coste della Tunisia, si è attivato un possente flusso di umide correnti meridionali in quota le quali — nonostante il campo di alta pressione attualmente presente sul Nord Italia (fino a 1027/1028 hPa) — riuscirà comunque a determinare l’attivazione delle prime piogge a carattere sparso in graduale risalita da Alessandrino, Monferrato, Vercellese e Novarese verso le aree pedemontane comprese tra Torinese e VCO già entro la serata odierna.

Nei medio-bassi strati il flusso delle correnti si manterrà piuttosto blando e disposto da Sud-Sudest: questa dinamica potrebbe favorire un effetto di sbarramento orografico a ridosso dei rilievi alpini di Ovest e Nord Piemonte a cui saranno associati rovesci di pioggia talora semi-stazionari o comunque a bassa mobilità, localmente anche con intensità a carattere di nubifragio tra Canavese, Biellese, bassa Valsesia, Cusio e Verbano, con importanti accumuli pluviometrici complessivi (fino ad oltre 70-100 millimetri entro l’alba di venerdì) e con un notevole gradiente pluviometrico tra pianure e aree di bassa montagna.

Seguiranno ulteriori e importanti aggiornamenti.

Andrea Vuolo - Meteo in Piemonte

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

22 Oct, 08:33


IN ARRIVO UNA NUOVA LUNGA FASE DI PIOGGE; NEL WEEKEND POSSIBILE FORTE MALTEMPO SUL PIEMONTE

È destinata a proseguire ancora per diversi giorni, sul nostro Piemonte, questa fase meteorologica molto dinamica e che sta contraddistinguendo ormai le ultime settimane con piogge piuttosto frequenti e talora intense. Da domani, mercoledì 23 ottobre, si aprirà infatti un nuovo periodo caratterizzato da cielo molto nuvoloso e da precipitazioni sparse, le quali risulteranno poi via via più diffuse e forti verso il weekend.

Dalla circolazione di bassa pressione responsabile del maltempo di questi ultimi 5-6 giorni sull’Italia – ora posizionata verso il Nord Africa – prenderà infatti vita un nuovo sistema nuvoloso che dalle prime ore di mercoledì porterà l’attivazione di deboli piogge sparse a partire dal basso Piemonte, in successiva estensione e intensificazione nel pomeriggio-sera a ridosso dei rilievi alpini occidentali e settentrionali e sulle pianure adiacenti, a tratti con qualche rovescio moderato. Piogge sparse che ad intermittenza proseguiranno anche tra giovedì e venerdì, più probabili e significative sui settori Ovest e Nord della regione e a tratti anche sulle aree al confine con la Liguria.

Ma la vera svolta meteorologica della settimana è attesa in concomitanza del weekend 26-27 ottobre, quando un’estesa saccatura di origine polare – proveniente dal Nord Atlantico – raggiungerà la Francia e la Penisola iberica favorendo l’isolamento di una circolazione depressionaria in quota verso il Mediterraneo occidentale, rallentata nel suo naturale movimento verso levante da un anticiclone di blocco posizionato tra il Mediterraneo orientale la Penisola balcanica. Proprio nel fine settimana si potrebbe infatti concretizzare una fase di marcato maltempo associato a piogge forti o molto forti su gran parte del Piemonte, con accumuli pluviometrici anche piuttosto abbondanti sui settori nord-occidentali e neve sulle Alpi in genere soltanto al di sopra dei 2.600 metri. Le temperature – seppur in lieve calo nella seconda parte della settimana – continueranno a mantenersi oltre le medie del periodo, con valori massimi in pianura compresi tra 14 e 18°C.

Seguiranno ulteriori e importanti aggiornamenti.

A.V. – #MeteoinPiemonte

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

19 Oct, 11:56


Eccole in arrivo, dalla Lombardia e dall'Ovest Emilia, le nuove piogge associate alla "ritornante" di cui vi parlavo nell'aggiornamento di ieri sera. Dal pomeriggio di oggi le precipitazioni torneranno infatti ad interessare dapprima il Piemonte orientale ed entro la tarda serata tutto il resto della regione, risultando moderate o localmente anche forti tra questa notte e la mattinata di domenica sui settori pedemontani e prealpini tra Canavese e Biellese, a tratti anche a ridosso dei rilievi alpini di Torinese e Cuneese, laddove lavorerà maggiormente l'effetto di sbarramento orografico in seno all'umido flusso di correnti orientali che accompagnerà questa nuova imminente fase perturbata. Gli accumuli pluviometrici attesi saranno generalmente compresi tra 15 e 30 millimetri, ma non si escludono picchi anche di oltre 40-60 millimetri tra bassa Valsesia, Biellese e alto Canavese. Le piogge andranno poi gradualmente ad esaurirsi nel corso della mattinata sulle pianure orientali, mentre permarranno fino a metà pomeriggio su aree alpine, pedemontane e alte pianure dell'Ovest Piemonte. Quota neve ancora decisamente troppo elevata per il periodo sui rilievi montuosi, in genere soltanto oltre i 2.800-3.000 metri lungo tutto l'arco alpino piemontese.

Seguiranno ulteriori aggiornamenti.

A.V. - #MeteoinPiemonte

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

18 Oct, 18:08


Ebbene sì. La pioggia in arrivo nel weekend sarà localmente ancora piuttosto abbondante sul nostro Piemonte. Nonostante fino ad un paio di giorni fa si prevedesse un graduale miglioramento, con i modelli a più alta risoluzione si evince invece che il Piemonte sarà interessato da quella che in meteorologia viene definita "ritornante". La circolazione di bassa pressione che andrà a isolarsi sul basso Tirreno convoglierà ancora masse d'aria umida sulla Val Padana che saranno richiamate da Est-Nordest proprio dal vortice depressionario che causerà, tra l'altro, una forte ondata di maltempo in diverse aree del Centro-Sud Italia.

E così, dopo le piogge e i temporali post-frontali di venerdì sera, dal pomeriggio di sabato giungeranno nuove piogge dalla Lombardia verso il Piemonte orientale, le quali si estenderanno poi a tutta la regione nel corso della serata. I fenomeni andranno così ad intensificarsi in particolare lungo le aree alpine e pedemontane dal Verbano al Cuneese, risultando talora forti nella notte su domenica tra Biellese, basse valli Soana, Orco, Lanzo, Sangone e tra Pinerolese Saluzzese e Cuneo, ma ancora con quota neve decisamente elevata per il periodo e solo oltre i 2.700-3.000 metri. Pioverà anche domenica mattina sull'Ovest regione e sul Cuneese, poi pian piano con l'allontanamento del minimo di bassa pressione verso le coste del Nord Africa seguirà un graduale miglioramento a partire dal pomeriggio di domenica sulle pianure di Nord ed Est Piemonte, anche con locali schiarite. Il tutto con temperature massime che nel weekend rimarranno comprese tra 16 e 19°C su pianure e aree collinari.

Purtroppo, dopo le piogge davvero molto abbondanti di queste ultime settimane (talora fino ad oltre 300-400 millimetri in alcune zone montuose del Piemonte), i suoli stanno facendo davvero fatica ad assorbire le precipitazioni. Nel weekend saranno infatti da monitorare diversi versanti collinari e alpini, specialmente quelli più esposti alle precipitazioni più intense in arrivo da Est, poiché non si escludono nuove criticità dal punto di vista idrogeologico e localmente anche idraulico sulle pianure centro-orientali con il transito del colmo delle piene (specie tra questa notte e sabato mattina).

Seguiranno ulteriori aggiornamenti.

A.V. - #MeteoinPiemonte

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

16 Oct, 19:18


NUOVA IMPORTANTE FASE DI MALTEMPO IN ARRIVO SUL PIEMONTE TRA GIOVEDÌ E VENERDÌ MATTINA: POSSIBILI CRITICITÀ IDROGEOLOGICHE E IDRAULICHE

Dopo le forti piogge già registrate in questo mercoledì 16 ottobre con locali picchi pluviometrici fino a 80-100 millimetri sull’ovest Piemonte, la fase più intensa – e potenzialmente critica – della perturbazione sopraggiungerà tra la giornata di domani, giovedì 17 e le prime ore di venerdì 18 ottobre. Sin dal mattino transiteranno precipitazioni sparse – da Sud-Sudovest verso Nordest – di moderata intensità, a tratti forti sui crinali appenninici del basso Alessandrino. Nel pomeriggio e nella serata i fenomeni tenderanno a divenire via via più diffusi e talora intensi a ridosso dei rilievi alpini e sulle medio-alte pianure di Ovest e Nord Piemonte, nonché su basso Cuneese, Appennino, Alessandrino e Monferrato, anche con locali temporali al confine con la Liguria. Tra la tarda serata e la notte, in concomitanza con il passaggio del fronte freddo, si attiveranno piogge forti o molto forti pressoché su tutta la regione, più intense e con nubifragi sui settori pedemontani, prealpini e alpini dal Monviso al VCO e ancora una volta in area appenninica, anche con possibili temporali notturni.

Complessivamente, entro venerdì mattina, sono attesi ulteriori accumuli di pioggia fino ad oltre 100-150 millimetri a ridosso dei rilievi alpini compresi tra Torinese, Canavese, Biellese, medio-bassa Valsesia, alto Novarese, Cusio e Verbano, talora oltre 200 millimetri sui settori appenninici di spartiacque con la Liguria interessati dai possibili temporali autorigeneranti e semi-stazionari che andranno a formarsi sul versante ligure in seno alla convergenza dei venti – nei bassi strati dell’atmosfera – tra lo Scirocco e la Tramontana (con possibili eventi alluvionali tra le province di Savona e Genova).

Considerando la situazione al suolo già particolarmente compromessa in diverse zone del Piemonte dopo le abbondanti precipitazioni di questo ultimo mese e mezzo, unite alle nuove piogge intense in arrivo, sussiste la possibilità per criticità idrogeologiche e talora idrauliche soprattutto sul basso Alessandrino che – potenzialmente – dovrà anche fare i conti con le piene (a monte, sul versante ligure) di torrenti e fiumi del reticolo idrografico secondario. Frane e allagamenti saranno altresì probabili sui settori di medio-bassa montagna e sulle aree pedemontane comprese tra Canavese e VCO, a tratti anche su valli di Pinerolese, Saluzzese e crinali di Marittime e Liguri, in particolare con le forti piogge attese tra la serata di giovedì e le prime ore di venerdì. Situazione, dunque, da monitorare attentamente anche con l’ausilio delle piattaforme dei radar meteorologici e dei dati delle stazioni meteo dislocate sul nostro territorio. Vi consiglio, ovviamente, anche di consultare domani – verso l’ora di pranzo – l’aggiornamento dell’allerta meteo-idrologica che verrà emessa da #ArpaPiemonte.

Per ulteriori dettagli e aggiornamenti meteo vi aspetto, come sempre, domattina alle 7:31 e alle 7:58 anche su Rai3 a #BuongiornoRegione - Tgr Piemonte e alle 7:18 e alle 12:10 su Radio1 Rai. Per gli amici valdostani vi aspetto invece, sempre su #Rai3 alle 7:32 a #BuongiornoRegione - Rai Valle d’Aosta.

A.V. - #MeteoinPiemonte

Meteo in Piemonte - Andrea Vuolo Canale bollettini

15 Oct, 17:54


VERSO UNA NUOVA FASE DI MALTEMPO SUL PIEMONTE CON PIOGGE INTENSE GIÀ NELLA GIORNATA DI MERCOLEDÌ

Dalla prossima notte sul Piemonte si aprirà ufficialmente una fase di almeno 72 ore caratterizzata da piogge diffuse e moderate, talora anche forti al confine con la Liguria e sui settori alpini e pedemontani di Ovest e Nord Piemonte. Una situazione da tenere attentamente monitorata dal punto di vista idrogeologico, specie al confine con la Liguria e su alcuni settori prealpini del Piemonte settentrionale, aree già interessate da precipitazioni davvero significative in quest’ultimo mese.

In particolare già nella giornata di domani, mercoledì 16 ottobre, transiterà il primo impulso perturbato associato alla risalita di una circolazione depressionaria che dalle coste del Nord Africa si porterà in direzione del Mediterraneo occidentale e del Golfo del Leone, rallentato – nel suo naturale movimento verso levante – dalla presenza di un esteso anticiclone che si protende con asse obliquo dal Sud Italia verso i Balcani. Dunque si attiverà, verso il Piemonte, un intenso flusso di correnti di Scirocco in quota che causerà il passaggio di precipitazioni diffuse e localmente intense soprattutto tra la mattinata e le prime ore del pomeriggio: le piogge risulteranno piuttosto consistenti e a carattere di rovescio specie su Alpi e pianure tra Cuneese, Torinese, Canavese, Biellese, Novarese e VCO, localmente molto forti sul basso Alessandrino e lungo l’Appennino, dove è già in vigore un’allerta gialla per possibili criticità idrogeologiche anche a causa di possibili temporali semi-stazionari che potranno registrarsi sul versante ligure (il cui dettaglio spazio-temporale, sul fronte previsionale, rimane sempre una grossa incognita fino a ridosso dell’evento anche per i modelli numerici a più alta risoluzione). In allegato vi ho intanto inserito la previsione degli accumuli pluviometrici attesi per la giornata di mercoledì secondo il modello ICON-D2.

Giovedì è invece attesa la discesa di un’estesa saccatura di origine polare che si aggancerà al sistema nuvoloso in transito domani al Nordovest, e a cui seguirà un nuovo drastico peggioramento delle condizioni meteo sul Piemonte specie tra giovedì sera e venerdì pomeriggio. Saranno dunque possibili nuove piogge diffuse e moderate su tutta la regione, ma nuovamente intense sui settori occidentali e settentrionali della nostra regione dove sono attesi gli accumuli pluviometrici più consistenti e con possibili picchi di oltre 70-100 millimetri in 24 ore, anche superiori sulla zona del Lago Maggiore. La quota neve si manterrà sempre piuttosto elevata e mediamente oltre i 2.800-3.200 metri, in graduale calo da venerdì sera e nella giornata di sabato.

Il weekend e in particolare sabato rimangono tuttora molto incerti dal punto di vista previsionale, ma probabilmente ancora associato a condizioni nuvolose e con possibili piogge a causa dell’isolamento di una circolazione depressionaria chiusa in quota (Cut-Off) che porterà un probabile rinvigorimento delle precipitazioni, specie al confine con la Lombardia. Di questo ne riparleremo – si spera con maggiori dettagli – con gli aggiornamenti di domani e/o di giovedì.

Un caro saluto a tutti voi e un augurio di buona serata.

A.V. - #MeteoinPiemonte