La prima perturbazione dalle caratteristiche invernali della stagione, attesa per il pomeriggio-sera di oggi, giovedì 21 novembre, è sostanzialmente confermata. Nel corso della mattinata è atteso infatti un rapido aumento della nuvolosità da Ovest verso Est fino a cielo complessivamente nuvoloso entro mezzogiorno, con temperature massime che in pianura raggiungeranno valori tra 6 e 8°C, tuttavia con valori di umidità relativa molto bassi a tutte le quote. Dalle ore 11-12 è attesa l’attivazione delle prime deboli nevicate sulle alte valli di confine con Francia e Svizzera, specie dal Monviso all’Ossola, da subito intense tra valli Pellice, Chisone, Susa e del Canavese. Successivamente i fenomeni nevosi andranno ad intensificarsi e ad estendersi fin sui fondovalle entro le 14, con neve sopra i 600-700 metri e piogge deboli al di sotto, in estensione tra le 14 e le 16 alle pianure comprese tra Torinese e Verbano, con limite di demarcazione meridionale e orientale dei fenomeni lungo il corso del Po e sull’area collinare del Monferrato fino all’alto Astigiano e Vercellese, nonché sugli sbocchi vallivi del Cuneese, tra Saluzzese e Borgo San Dalmazzo. Dalle 16-17, con la massima intensità delle precipitazioni in estensione da Ovest-Sudovest, la quota neve inizierà drasticamente a calare portandosi in prossimità delle pianure pedemontane tra Torinese occidentale e Canavese e su Domodossola, a seguire anche su Biellese (compresa Biella città), Sesia e alto Novarese (specie area di Borgomanero), mentre tra le 18 e le 21 – in caso di rovesci in transito da Ovest – un po’ di neve umida potrà interessare anche la pianura di Torino (specie dalla città verso Nord), in direzione di Chivassese, medio-alto Vercellese e Novarese, in particolare i settori settentrionali della provincia. Altrove i fenomeni risulteranno sporadici e molto deboli, talora assenti su Langhe, Monregalese, Cebano, valle Tanaro, Alessandrino e Appennino.
PREVISIONE ACCUMULI — Complessivamente sono attesi dai 20 ai 40 centimetri sopra i 1.500 metri, con il clou tra alte valli del Pinerolese e Monviso, nonché su alta val Grande di Lanzo, valli Orco, Soana, Sesia, Formazza e Ossola dove localmente si potranno registrare picchi di 50 centimetri. A bassa quota attesi accumuli di 10-15 centimetri dai 500-600 metri su medio-alta val Susa, Lanzo, Canavese, Biellese, Sesia e VCO (fino a 15-20 centimetri nell’area di Domodossola e sui 5-10 centimetri anche a Biella e sulle colline dell’Eporediese dai 400-500 metri). In pianura, sotto ai 400 metri, gli eventuali accumuli al suolo dipenderanno dall’intensità e dalle zone interessate dal transito dei rovesci tra le ore 17 e le 20, orario migliore come mix termico-precipitativo per la possibilità di un modesto deposito di neve al suolo. Si passerà da una lieve spolverata a qualche centimetro (0-2) dalla prima cintura Ovest e Nord di Torino fino a 3-5 centimetri possibile verso le aree pedemontane di Lanzo (più probabili oltre i 400 metri) e pianure di medio-alto Canavese, specie da Cuorgnè a Ivrea, nonché su Biellese e alto Novarese, con possibile fase di pioggia mista a neve o temporanea neve umida a Novara città. Su Torino non si esclude una breve fase di neve umida tra le 18 e le 20 ma con scarse probabilità di accumulo al suolo in città, mentre sarà possibile una lieve imbiancata sull’area collinare dai 300-350 metri e sulla periferia settentrionale del Capoluogo. A seguire, fenomeni in rapido generale esaurimento nottetempo con estese condizioni di gelo all’alba di venerdì anche a bassa quota, con forti venti nord-occidentali in montagna (anche tempestosi sui crinali).
Seguiranno ulteriori aggiornamenti.