"E se dunque fosse questo il messaggio fondamentale del film di Lynch - che l’etica è 'la più oscura e audace delle cospirazioni', che il soggetto etico è quello che realmente minaccia l’ordine esistente, in contrasto con la lunga serie di stravaganti pervertiti lynchiani (il barone Harkonnen di Dune, Frank di Velluto blu, Bobby Peru di Cuore selvaggio) che in sostanza lo sorreggono? Forse la contropposizione tra l’eroe 'retto' di Lynch e le sue figure ridicolmente eccessive di padrone determina le coordinate estreme dell’odierna esperienza etica del tardo capitalismo, con lo strano colpo di scena per cui Bobby Peru è l’inquietante 'normale', mentre l’uomo 'retto' di Lynch è stravagante, perfino perverso, in modo inquietante. Ecco quindi l’inaspettata opposizione tra la stravaganza dell’atteggiamento profondamente etico e la mostruosa 'normalità' dell’atteggiamento profondamente non-etico."
https://www.internazionale.it/opinione/slavoj-zizek/2025/01/17/david-lynch-morte-etica
"L’intero film si fonda sull’impossibilità dell’incontro del protagonista con se stesso, come nelle famose scene di distorsione temporale tipiche dei romanzi di fantascienza, in cui l’eroe, viaggiando nel passato, incontra se stesso in un’epoca precedente. D’altro canto, questo processo è simile all’analisi psicanalitica, in cui il paziente dapprima è turbato da un messaggio oscuro e indecifrabile ma insistente (il sintomo) che sembra bombardarlo dall’esterno e poi, a conclusione del periodo di cura, è capace di considerare questo messaggio come proprio, e di pronunciarlo in prima persona. La sequenza temporale sottesa a Strade perdute è quindi quella del trattamento psicanalitico in cui, dopo un’ampia deviazione, ritorniamo al punto di partenza ma assumiamo una prospettiva differente"
https://www.mimesis-scenari.it/2025/01/17/il-ridicolo-sublime-una-lettura-psicoanalitica-di-strade-perdute/