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Siamo un collettivo indipendente, inclusivo e aperto alle istanze degli studenti, che si impegna ad esprimerle anche attraverso la rappresentanza! #Facciamolo!

Gruppo pubblico di discussione del Politecnico di Torino: t.me/infopolito
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Son Güncelleme 10.03.2025 02:42

Il Ruolo delle Rappresentanze Universitarie: Un'Analisi del Collettivo Alter.POLIS

Il mondo dell'istruzione superiore è spesso caratterizzato da dinamiche complesse e dalla necessità di una rappresentanza efficace che possa dar voce agli studenti. In Italia, il Politecnico di Torino si distingue per la sua vivace comunità studentesca, che include gruppi come Alter.POLIS, un collettivo indipendente e inclusivo che si fa portavoce delle istanze degli allievi. Con l'intento di favorire un ambiente di dialogo e di partecipazione attiva, questo gruppo si propone di affrontare le sfide contemporanee che gli studenti devono affrontare, promuovendo un'educazione che tenga conto delle voci e delle esigenze di tutti. L'iniziativa di Alter.POLIS non è solo un esempio di partecipazione democratica, ma anche un tentativo di costruire un futuro migliore per gli studenti del Politecnico di Torino, dove ogni voce possa essere ascoltata e valorizzata.

Quali sono gli obiettivi principali del collettivo Alter.POLIS?

Alter.POLIS si prefigge di dare voce agli studenti del Politecnico di Torino, promuovendo la loro partecipazione attiva nei processi decisionali. Questo gruppo cerca di rappresentare le diverse istanze e preoccupazioni che emergono all'interno della comunità studentesca, garantendo che le necessità degli studenti non vengano trascurate. Attraverso incontri, eventi e iniziative, Alter.POLIS punta a creare uno spazio dove gli studenti possano discutere e confrontarsi su temi rilevanti per la loro esperienza accademica.

Inoltre, uno degli obiettivi di Alter.POLIS è quello di incoraggiare la collaborazione tra studenti e docenti, creando un canale di comunicazione diretto e aperto. Questo approccio facilita un dialogo costruttivo che non solo migliora l'ambiente educativo, ma promuove anche una cultura di rispetto e inclusione all'interno dell'istituzione.

Come può un collettivo studentesco influenzare le decisioni universitarie?

Un collettivo studentesco come Alter.POLIS può esercitare una notevole influenza sulle decisioni accademiche attraverso la rappresentanza formale nei consigli di facoltà e nei comitati universitari. Avendo uno spazio garantito dove esprimere le proprie opinioni, gli studenti possono portare all'attenzione delle autorità universitarie questioni cruciali, come le politiche didattiche, i programmi di studio e le condizioni di vita nel campus. Tale rappresentanza è fondamentale per garantire che le esigenze degli studenti vengano considerate nelle decisioni operative dell'ateneo.

In aggiunta, un collettivo ben organizzato può mobilitare la comunità studentesca per promuovere campagne di sensibilizzazione su temi specifici. Attraverso manifestazioni, petizioni e discussioni pubbliche, Alter.POLIS può generare un dibattito più ampio non solo tra gli studenti, ma anche nel contesto più generale della società. Questa capacità di mobilitazione permette di creare pressione su amministratori e decisori, portando quindi a cambiamenti positivi.

Quali sono i vantaggi di un ambiente di apprendimento inclusivo?

Un ambiente di apprendimento inclusivo favorisce la partecipazione di tutti gli studenti, riducendo le disparità e promuovendo una cultura di rispetto e accettazione. Quando gli studenti si sentono inclusi, sono più propensi a impegnarsi attivamente nel loro percorso di studio e a contribuire positivamente alle dinamiche di gruppo. Questo porta a un miglioramento complessivo delle performance accademiche, poiché gli studenti sono più motivati e supportati nel loro percorso.

Inoltre, un ambiente inclusivo stimola la diversità delle idee e delle esperienze. Gli studenti provenienti da background diversi possono offrire prospettive uniche, il che arricchisce il processo di apprendimento e incoraggia il pensiero critico. In questo modo, si crea anche una preparazione migliore per il mercato del lavoro, dove la capacità di collaborare con persone di diversa provenienza è sempre più richiesta.

Come posso partecipare attivamente a un collettivo come Alter.POLIS?

Partecipare attivamente a un collettivo come Alter.POLIS è relativamente semplice. Innanzitutto, gli studenti possono unirsi al gruppo attraverso i canali ufficiali, come il link ai gruppi di discussione disponibili su piattaforme di messaggistica, come Telegram. È importante seguire le attività del collettivo e prendere parte agli incontri e alle assemblee pubbliche, dove si possono discutere argomenti di interesse comune e contribuire con idee e proposte.

Inoltre, è consigliabile coinvolgersi nelle varie iniziative promosse dal collettivo, sia partecipando a eventi sia contribuendo con la propria esperienza e competenze. I membri attivi possono anche decidere di candidarsi per posizioni di rappresentanza ufficiale, dove possono avere un impatto ancora maggiore sulle decisioni universitarie. Essere parte di un collettivo non solo aumenta la voce individuale, ma crea anche una rete di supporto fondamentale per affrontare le sfide del percorso universitario.

Quali sfide affrontano i gruppi di rappresentanza studentesca oggi?

I gruppi di rappresentanza studentesca come Alter.POLIS affrontano molte sfide, tra cui la mancanza di risorse e il tempo limitato a disposizione degli studenti. La gestione del tempo è fondamentale, poiché molti membri sono anche occupati con gli studi e altre attività. Questa situazione può rendere difficile mantenere un impegno costante e partecipare attivamente a tutte le iniziative pianificate dal collettivo.

Un'altra sfida significativa è la necessità di costruire una rappresentanza efficace che rifletta la diversità della comunità studentesca. Le opinioni e le esigenze degli studenti variano ampiamente, quindi è fondamentale trovare un modo per includere diverse voci e garantire che ogni gruppo abbia la possibilità di essere ascoltato. Questo richiede impegno e capacità di mediazione, affinché il collettivo possa rappresentare in modo equo gli interessi di tutti.

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Benvenuti su Alter.POLIS! Siamo un collettivo indipendente, inclusivo e aperto alle istanze degli studenti del Politecnico di Torino. Il nostro obiettivo è quello di dare voce alle vostre idee e opinioni attraverso la rappresentanza e il dialogo costruttivo. In questo gruppo pubblico di discussione potrete condividere le vostre esperienze, proposte e suggerimenti per migliorare la vita universitaria e l'ambiente di studio. Ci impegniamo a supportare e promuovere la partecipazione attiva degli studenti, affinché possano fare sentire la propria voce e contribuire a creare una comunità accogliente e solidale. Unitevi a noi su Telegram su t.me/infopolito e partecipate alle discussioni e iniziative del collettivo Alter.POLIS. Saremo lieti di accogliervi e di lavorare insieme per un campus più inclusivo e partecipativo. Ricordate di contattare @alterguidabot per ulteriori informazioni e per essere sempre aggiornati sulle attività del gruppo. #Facciamolo insieme per un Politecnico migliore!

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L’11 SCENDIAMO IN PIAZZA PER QUEST’ANNO E PER I PROSSIMI
Presidio Palazzo Lascaris 11/03 h:11

Dalle riunioni del Consiglio D’Amministrazione di EDISU della scorsa settimana non escono ancora risposte chiare per la garanzia del nostro Diritto allo Studio, già infranto da questa amministrazione regionale, considerato che ormai le borse sono in ritardo di quasi 4 mesi, portando a danni fisici e psicologici non quantificabili alla comunità studentesca.

Ora, forse si vede la luce in fondo al tunnel. In una serie di passaggi informali ed ulteriori promesse, le nuove graduatorie potrebbero uscire già questa settimana ed EDISU potrebbe cominciare le erogazioni. Ma tutto questo non ci deve calmare, dobbiamo ricordarci cosa abbiamo dovuto sopportare negli ultimi mesi, per capire cosa ci aspetta nei prossimi mesi.

Negli scorsi mesi migliaia di noi sono stat* costrett* a scelte che uno Stato che dovrebbe riconoscere il valore dell’istruzione e delle università non può tollerare. Chi è stat* costrett* a tornare a casa perché il costo della vita è insostenibile, chi è stat* costrett* a vendere i propri beni personali, chi è stat* costrett* a trovare un lavoro per sostenersi a malapena, durante la sessione invernale, non può credere di trovarsi di fronte ad una Regione che ha a cuore il miglior interesse delle sue università, del suo territorio e dell* su* studenti.

E ora, a dimostrarci quanto la Regione Piemonte disprezzi e guardi con condiscendenza noi studenti, e in particolare i fuorisede, la Lega presenta l’OdG Ricca, che sostanzialmente CHIEDE ulteriori tagli ad EDISU, e inoltre DOMANDA la riduzione dell’impegno nei confronti dei fuorisede che scelgono il Piemonte per il proprio percorso universitario.

Tutto questo non può continuare e non può essere accettato. Non possiamo, come comunità studentesca, cedere neanche su un millimetro. Per questo motivo, è importante che l’11 scendiamo in piazza, davanti al consiglio Regionale, e che ci prepariamo ad un lungo periodo in cui queste mobilitazioni saranno necessarie.

Vi chiediamo di far girare questo post, di parlare con i vostri gruppi sociali, di preparare cartelli, materiali, interventi, testimonianze, e soprattutto di partecipare. Non possiamo perderci d’animo in questa fase, dobbiamo alzare la testa e far vedere che non abbiamo dimenticato la nostra forza.

09 Mar, 20:45
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🏛️ NO ALLA PASSERELLA POLITICA AL POLITECNICO DI TORINO 🚫
Il Politecnico di Torino ha inaugurato l'anno accademico con la presenza del vicepresidente del consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Un evento che avrebbe dovuto celebrare il sapere e il futuro della ricerca si è trasformato in una passerella politica, mentre le reali problematiche del mondo accademico continuano a essere ignorate.
Università sotto attacco
Il governo ha ridotto i fondi all'istruzione pubblica: 170 milioni quest'anno, ma nei prossimi anni il taglio potrebbe arrivare a 700 milioni. La riforma Bernini non farà altro che aumentare la precarizzazione della ricerca e tagliare notevolmente gli stipendi di lavoratori e lavoratrici universitarie. Non accettiamo un sistema di finanziamento della ricerca sempre più competitivo, che condanna ricercatori e ricercatrici a rincorrere bandi, scrivendo progetti su temi decisi da finanziatori privati o dalle destinations europee orientate dall’industria, dai policy-makers e dalle esigenze connesse al riarmo, a discapito della qualità della ricerca e della didattica.
Diritto allo studio sempre più negato
Con ogni anno accademico che passa aumenta il numero di idonei non beneficiari nel nostro Paese e anche nella nostra regione, segno di un sistema che, non rispettando il diritto allo studio, distrugge le speranze di chi sceglie di continuare il proprio percorso di studi e di migliorare la propria istruzione, a prescindere dalla situazione socioeconomica di partenza. Numerosissimi studenti ogni anno sono costretti a lavorare nel periodo dello studio e a finire molto spesso fuoricorso a causa della completa mancanza di supporto a studenti lavoratori e fuori sede che vivono condizioni di marginalità e fragilità.
Studenti internazionali esclusi
Si è parlato di internazionalizzazione del nostro ateneo. Nel corso dello scorso anno, il Ministero, attraverso le ambasciate, ha smesso di rispondere a migliaia di richieste di visto da parte di studenti universitari internazionali, arrecando un danno economico alle loro famiglie, che hanno comunque pagato la prima rata di iscrizione, i costi dei test di ammissione e delle procedure burocratiche, recando un danno economico anche alle nostre università.
Repressione e autoritarismo
In questo scenario, misure legislative proposte in iter di approvazione come il DDL Sicurezza (ex DDL 1660), che ulteriormente criminalizzano le manifestazioni e le mobilitazioni, sono motivi di preoccupazione e sdegno verso un governo e uno stato sempre più autoritari. E’ impossibile vedere questo attacco silenzioso come scollegato dalle sempre maggiori scene di violenza e di repressione nelle piazze, con l’aumento della violenza da parte delle Forze dell’Ordine in uno stile che ricorda la strategia della tensione che decenni fa ha messo a ferro e fuoco il nostro Paese. Ancora di più, autorizzare i servizi segreti alla fondazione e alla partecipazione in gruppi terroristici e obbligare un ente pubblico come l’università a fornire informazioni ai servizi segreti, non sono altro che passi verso la costruzione di uno stato di polizia e di repressione sempre maggiore. A questo declino verso l’autoritarismo, verso il controllo, non possiamo fare altro che opporci.
Complici di disastri umanitari
Tajani e il governo italiano hanno esplicitato numerose volte la loro complicità al genocidio compiuto dallo stato israeliano. Il governo continua a vendere armi a regimi autoritari e a ignorare la catastrofe umanitaria a Gaza. Le modifiche alla legge 185/90 renderanno meno trasparenti le esportazioni di armamenti, a scapito della pace e della sicurezza internazionale.

Non possiamo rimanere inerti quando il nostro Paese viene smantellato lentamente, quando il mondo viene carbonizzato dalla guerra, dall’autoritarismo e dalla catastrofe climatica.
Noi, come studenti,  ci opponiamo a questa deriva. Vogliamo un’università che sia spazio di crescita e di critica, non una vetrina per chi ignora i problemi strutturali del sistema universitario.

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26 Feb, 16:49
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Durante l’ultima seduta di Senato Accademico abbiamo portato all’attenzione della governance diversi temi cruciali per la comunità studentesca.
🔺 Sessioni straordinarie
Siamo riusciti a ottenere la conferma delle sessioni straordinarie per la laurea triennale. Per l’estensione alle magistrali, la governance non ha accolto subito la richiesta, ma continueremo a lavorare con il VR per la formazione per individuare soluzioni alternative. La flessibilità negli appelli è essenziale per garantire un percorso di studi sostenibile per tutti e tutte.
🔺 Testi d’esame, discriminazioni e etica della didattica
Abbiamo sollevato criticità su un tema d’esame utilizzato poi anche nel materiale del corso che conteneva riferimenti a una missione di bombardamento sul confine Iraq-Siria. Oltre al contenuto violento, riteniamo inaccettabile la cornice discriminatoria che ha coinvolto numerosi studenti del nostro Ateneo. Il Senato si è dissociato completamente dai contenuti violenti e discriminatori. Il Rettore ci ha invitato a segnalare tempestivamente eventuali casi simili in futuro. Riteniamo inaccettabile che la didattica legittimi, anche indirettamente, un sistema che trae vantaggio economico e di potere da guerre, armi e risorse naturali.
Abbiamo ottenuto un primo risultato importante: il tema dell’etica della didattica sarà discusso nella seduta informale del Senato Accademico del 4 marzo. Continueremo a lavorare affinché l’Ateneo assuma una posizione chiara e coerente su questi temi.
🔺Molestie e violenza di genere
Abbiamo chiesto chiarimenti su un grave caso di molestia avvenuto all’interno dell’Ateneo e denunciato pubblicamente. La segnalazione è stata trasmessa alla consigliera di fiducia dell’Ateneo, che ha riconosciuto la gravità dell’atto e informato la governance. Abbiamo chiesto trasparenza sulle azioni intraprese e misure concrete per prevenire episodi simili.
A marzo si terrà una riunione del CUG con la partecipazione delle associazioni studentesche, per affrontare il tema delle molestie e proporre azioni concrete per garantire un ambiente che tuteli tutte le soggettività all’interno del nostro Ateneo. Denunciare è fondamentale: non siamo solɜ e solo unendo le nostre voci possiamo costruire una prospettiva reale a tutela di tuttɜ
Nella riunione CUG parleremo anche del disagio che viviamo all’interno dell’Ateneo. La qualità della vita universitaria non può essere trascurata: chiediamo maggiore attenzione a questo aspetto e misure concrete per migliorarlo.
Continueremo a lavorare affinché la voce dellɜ studenti venga ascoltata e rispettata. Se avete segnalazioni o proposte, scriveteci! 🎓

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17 Feb, 12:50
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COMUNICATO SULLA COMPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE PER LA CONTRIBUZIONE E LA PROGETTUALITA’ STUDENTESCA

Il Politecnico di Torino, con la nuova Governance di Ateneo ha messo in piedi un’operazione che sembra mirata a scavalcare quelle che sono le rappresentanze elette di studenti, docenti e lavoratori del Politecnico, di cui già oggi vediamo gli effetti.

Infatti, la Commissione per la Progettualità e la Contribuzione Studentesca, l’unica commissione dell’Ateneo con poteri parzialmente deliberativi (sull’utilizzo dei fondi assegnati dal CdA relativi alla Progettualità studentesca ed alle collaborazioni part-time), è stata rivista con una nuova composizione che comprende con diritto di voto 2 rappresentanti degli/e studenti, 3 rappresentanti del CdA e, da adesso, 5 rappresentanti della Governance di Ateneo, con il Vice Rettore alla Formazione come Presidente. Questo significa che la Governance ha di fatto nominato una sua maggioranza “tecnica” nella commissione che delibera l’utilizzo dei fondi per la progettualità studentesca ed istruisce il Consiglio di Amministrazione sui temi della contribuzione e del Welfare studentesco.

Come Rappresentanti degli e delle studenti, riteniamo che questa mossa sia critica, riducendo e indebolendo gli spazi di discussione, e con l’ombra degli ingenti tagli che arrivano dal Ministero e che sembrano solo peggiorare. In un contesto sempre più tecnocratico, crediamo che questa tendenza alla nomina di tecnici con diritto di voto sia pericolosa per un’università pubblica e che non si possa pretendere di mantenere degli standard di rigore, legalità e partecipazione quando si decidono a tavolino le regole e le procedure da seguire.

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20 Dec, 13:18
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