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[email protected]Oggetto:
libertà di scelta terapeutica Gentile direzione sanitaria,
Apprendiamo che all’Ospedale Maggiore di Bologna vengono negati gli interventi chirurgici per chi non si allinea ai vostri protocolli trasfusionali.
Il sottoscritto:
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Visti i recenti fatti occorsi all’ospedale di Trieste dove si è verificato il medesimo ricatto, balzato agli onori della cronaca nazionale,
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Constatata la vostra refrattarietà ai pregressi tentativi conciliativi per l’autodeterminazione delle scelte dell’assistito,
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Valutata la sprezzante ignoranza delle volontà del paziente ma solo la disumana applicazione di protocolli e linee guida,
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Ricordato che mai nessun protocollo può essere utilizzato come ricatto per l’accesso al diritto alla salute e che sempre vanno applicati a seconda delle esigenze, delle volontà e del credo della persona umana,
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Per scongiurare il rischio di compromissione irreversibile del rapporto di fiducia curanti-assistiti,
ESORTA Alla tempestiva presa in carico del paziente con la garanzia di un percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale rispettoso delle sue scelte, del suo credo e delle sue volontà in materia trasfusionale.
In mancanza, saremo costretti alla mobilitazione diretta presso l’Ospedale Maggiore di Bologna.
Un’attivista per la riumanizzazione delle cure, l’autodeterminazione delle scelte terapeutiche e il libero accesso al diritto alla salute.