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Qui s'impara a diventare un Monolite

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Benvenuti alla MONOLITUM ACADEMY, il luogo dove si impara a diventare un Monolite! Se vi state chiedendo chi siamo, siamo un canale Telegram dedicato a coloro che desiderano ampliare le proprie conoscenze e competenze nel mondo dell'architettura e del design. La nostra missione è quella di fornire ai nostri membri gli strumenti e le risorse necessarie per crescere e svilupparsi professionalmente nel settore. Condividiamo contenuti educativi, workshop, eventi e opportunità di networking per consentire agli aspiranti Monoliti di raggiungere i propri obiettivi. Se siete appassionati di architettura e design e volete far parte di una comunità dedicata alla crescita professionale, non esitate a unirvi a MONOLITUM ACADEMY. Saremo lieti di darvi il benvenuto e di accompagnarvi nel vostro percorso di apprendimento e crescita! Diventate parte della nostra accademia e preparatevi a diventare dei veri Monoliti!

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24 Nov, 11:08


QUANDO I RICORDI SI SFOCANO...
https://www.youtube.com/watch?v=56i4CPub1_c
Le neuroscienze ci insegnano una cosa curiosa..:
Ogni volta che ricordiamo qualcosa, non stiamo accedendo all’evento originale, stiamo ricordando l’ultima volta che l’abbiamo ricordato.
È come una vecchia fotocopiatrice... ogni copia diventa un po’ più sbiadita, un po’ più lontana dall’originale.
Alla fine, ciò che resta non è il ricordo, ma l’idea del ricordo.
Eppure, noi ci fidiamo dei nostri ricordi. Li consideriamo fondamenta. Ci raccontano chi siamo, dove siamo stati, perché siamo arrivati fin qui.
Ma cosa succede quando iniziano a sgretolarsi?
L’altro giorno mi sono trovato a sfogliare delle vecchie foto. Una, in particolare, mi ha colpito... ero su una spiaggia, con una maglietta arancione troppo larga e un sorriso che sembrava appartenere a un’altra vita.
Ho provato a ricordare. Il suono del mare. Il motivo di quella risata. Niente. Era come guardare un estraneo.
E lì ho sentito una fitta.
Non era solo una foto che non ricordavo: era una versione di me stesso che non riuscivo più a riconoscere.
Una parte di me che, in qualche modo, era svanita.
Le neuroscienze dicono che è normale, ma non consola.
Ogni volta che ricordiamo, riscriviamo. E riscrivendo, perdiamo dettagli, emozioni, sfumature.
Col tempo, i nostri ricordi più preziosi diventano solo ombre. E quando quelle ombre si allungano troppo, quando smettiamo di vedere il volto dietro di esse, arriva la domanda che non possiamo ignorare:
"Chi sono io, se non riesco più a ricordarmi?"
Forse questa è la vera paura. Non il tempo che passa, ma l’idea di perdere il filo di chi siamo.
Non riconoscersi più.
Non sapere più raccontare la nostra storia.
Eppure, riflettendoci, forse non è una condanna.
Forse dimenticare è un modo per fare spazio a qualcosa di nuovo. Forse non siamo le nostre ombre, né le fotocopie sbiadite che teniamo nella mente. Forse siamo quello che scegliamo di essere ogni giorno.
E allora, anche se guardando una vecchia foto non riesco a ricordare tutto, va bene.
Posso scattarne una nuova... e questa volta, invece di preoccuparmi di ricordarla, voglio viverla al massimo!

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22 Nov, 23:27


"La cosa migliore da fare quando si è tristi”, replicò Merlino, cominciando a soffiare e sbuffare, “è imparare qualcosa.
È l'unica cosa che non fallisce mai.
Puoi essere invecchiato, con il tuo corpo tremolante e indebolito, puoi passare notti insonni ad ascoltare la malattia che prende le tue vene, puoi perdere il tuo solo amore, puoi vedere il mondo attorno a te devastato da lunatici maligni, o sapere che il tuo onore è calpestato nelle fogne delle menti più vili.
C'è solo una cosa che tu possa fare per questo: imparare.
Impara perché il mondo si muove, e cosa lo muove.
Questa è l'unica cosa di cui la mente non si stancherà mai, non si alienerà mai, non ne sarà mai torturata, né spaventata o intimidita, né sognerà mai di pentirsene. Imparare è l'unica cosa per te.
Guarda quante cose ci sono da imparare".
- T. H. White

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22 Nov, 21:35


MOSTRAMI COME PARLI E TI DIRÒ CHI PENSI DI ESSERE
Sei come un navigatore disperso nel mare della ricerca, senza bussola, senza stelle, ma con un sacco di capitani urlanti intorno che bramano dalla voglia di dirti chi sei.
C’è l’astrologo che ti crea il tuo psicopatico personaggio stellare.
Il numerologo ti preconfeziona un abito che per capirlo ci vogliono 4 anni di corso.
L'Ayurvedico che in base al tuo Dosha (squilibrio) già ti dice dove romperai le palle per il resto della tua vita...
E tanti altri che voglio dirti chi sei.
E così vai avanti, un po’ in balia di queste “verità preconfezionate”, che in realtà sono codici creati da altri per descrivere la loro realtà.
Ti danno una mappa, sì, ma indovina? È disegnata su un terreno che cercano di far andare bene a tutti.
Ma indovina? Nessuna di queste rotte ti porterà a casa, perché fino a quando non scopri chi sei davvero, resterai alla deriva, guidato da mappe disegnate da altri, per terre che non ti appartengono.
Quando il ricercatore si sveglia, tutto cambia.
Getti via le mappe preconfezionate, spegni le voci di chi ti urla “cosa sei” e inizi a orientarti con la tua bussola interiore.
E finalmente scopri che non c’è bisogno di inseguire nessuno, puoi scegliere tu dove navigare.

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22 Nov, 15:36


https://www.youtube.com/watch?v=b5f2koD3zJc

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22 Nov, 11:25


DECRETO PER LA MANIFESTAZIONE
Ora,
con il cuore aperto e pulsante,
rilascio tutto ciò che mi trattiene:
paure, dubbi e credenze.
Abbandono le zavorre del passato
e faccio spazio al nuovo.
Accetto il potere del rinnovamento che scorre in me,
mi libero da ciò che non mi serve,
mi apro alla forza della Creazione.
Sono pronto/a a manifestare la vita che desidero.
Mi allineo al flusso universale,
lascio che ogni mio desiderio prenda forma con forza e armonia.
Vedo i miei sogni già realizzati,
sento la loro energia che vibra nel presente.
Ogni pensiero, ogni parola, ogni azione che compio
è un seme che germoglia e cresce con potenza.
Ogni ostacolo svanisce,
ogni barriera si dissolve,
e ciò che mi appartiene fluisce verso di me,
senza resistenza.
Mi apro all’abbondanza,
alla prosperità,
all’amore che sento dentro di me.
Così è!

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22 Nov, 08:17


Nuova data

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21 Nov, 21:18


La fusione di due anime è qualcosa che va oltre l’amore. È come se il tempo si fermasse, e tutto quello che sei stato o sarai si trovasse perfettamente al suo posto. Non ci sono confini, solo un senso di eternità che ti avvolge e ti fa sentire completa, come se quella persona fosse sempre stata parte di te.
Quando due anime si fondono, non è solo un incontro: è un ritorno. È la scoperta di una connessione che esisteva da sempre, un legame eterno che il tempo e lo spazio non possono spezzare. In quel momento, smetti di cercare, perché tutto ciò di cui hai bisogno è già lì.
- MonolituM

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21 Nov, 19:54


«Essere una strega
continuò don Juan
non significa praticare incantesimi, o cercare di influenzare le persone, o essere posseduti dai demoni.

Essere una strega significa raggiungere un livello di coscienza che dà accesso a cose inconcepibili.

Il termine "stregoneria" non ha la capacità di esprimere ciò che fanno le streghe, né lo fa il termine "sciamanesimo".

Le azioni degli stregoni esistono esclusivamente nel regno dell'astratto, dell'impersonale.

Le streghe combattono per raggiungere un obiettivo che non ha nulla a che fare con la ricerca dell'uomo comune.

Le streghe aspirano a raggiungere l'infinito, e ad esserne consapevoli...

L'obiettivo delle streghe è rompere la fissità dell'interpretazione sociale per vedere direttamente l'energia.

"Non è sufficiente che il guerriero sappia che l'universo è energia, deve scoprirlo da solo."

-Don Juan Matus

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21 Nov, 17:41


Valentina è una nostra collega digiunante 😉 https://www.youtube.com/watch?v=ANXr1JDFk3s

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21 Nov, 09:05


"L'ignoranza è schiava, la conoscenza (gnosi) è libertà. Se conosciamo la verità, troveremo i frutti della verità dentro di noi. Se ci uniamo, ci soddisferà. ” - Codice Nag Hammadi.

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21 Nov, 08:03


GLI AUTENTICI
Ci sono uomini e donne che non cercano di sembrare perfetti. Non indossano maschere o sorrisi di plastica per compiacere gli altri.
No, loro hanno fatto una cosa ben più audace...
Hanno guardato dentro sé stessi, hanno accolto le proprie ombre e le hanno integrate nel loro essere.
Gli autentici si riconoscono subito, non perché abbiano qualche aura speciale o un’espressione da guru, ma perché sono… veri.
Quelli che ci provano a sembrarli fanno sempre una brutta figura.
Hanno smesso di nascondere i loro difetti e le loro cicatrici, e questo li rende incredibilmente liberi.
Non sono perfetti, ma si accettano così come sono.
Non cercano di apparire migliori, sono semplicemente loro stessi, con le loro luci e ombre.
Non si spaventano delle emozioni forti. La rabbia, per esempio, non è qualcosa da nascondere o sopprimere... la usano quando serve, come strumento per mettere dei confini chiari o per difendere qualcosa di importante.
La paura non li paralizza, anzi, la guardano in faccia e le chiedono cosa vuole insegnare.
E i desideri più "scomodi"? Non li ripudiano. Li osservano, li comprendono e, spesso, li trasformano in qualcosa di positivo, anziché lasciarsi dominare da essi.
Relazionarsi con gli autentici è un’esperienza di libertà.
Non sono giudicanti, perché sanno quanto sia facile nascondere i propri lati oscuri.
Se decidi di aprirti con loro, ti sentirai al sicuro nel mostrare chi sei veramente, con tutte le tue imperfezioni.
Non c’è bisogno di mascherarsi o fingere che vada tutto bene. La loro empatia non è un atto di cortesia, ma una comprensione profonda, che nasce dal fatto che conoscono bene anche le proprie ombre.
Ma la loro autenticità non si ferma qui.
Queste persone sono anche incredibilmente creative ed energiche. Hanno imparato che la rabbia può essere il carburante per cambiare qualcosa, che la paura può guidarli verso la crescita e che persino i conflitti interiori, che un tempo li spaventavano, sono una risorsa da sfruttare.
Non sono in guerra con sé stessi, anzi: quando accettano tutto ciò che sono, si liberano da un’enorme quantità di energia che prima sprecavano combattendo. Questo li rende incredibilmente produttivi, intuitivi e creativi.
Non vivono in preda al giudizio degli altri. Non hanno bisogno di piacere a tutti. Hanno capito che il giudizio esterno spesso riflette più le insicurezze altrui che la loro realtà. E questa consapevolezza li rende leggeri, ma anche solidi. Non si lasciano influenzare dalle aspettative o dalle opinioni. Vanno per la loro strada, non con arroganza, ma con una tranquilla determinazione che viene dall’interno.
Gli autentici non sono santi, né guru. Sono uomini e donne che hanno integrato la loro ombra, che hanno smesso di lottare contro le loro debolezze e contraddizioni e le hanno trasformate in forze. Non sono perfetti, ma sono completi. Hanno smesso di cercare di essere altro da quello che sono e hanno imparato a vivere con tutto ciò che fanno parte di loro, senza paura, senza vergogna. E questo li rende straordinariamente umani.
Incontrarli ti fa pensare che forse, anche tu, potresti essere un po’ più autentico. Perché, alla fine, non si tratta di eliminare le ombre, ma di camminare insieme a loro.
E, chissà, magari ridere lungo il percorso.

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20 Nov, 17:09


Ti senti mai un po’... perso/a? Tipo, "dov’ero quando ho smesso di essere io"?
Tranquillo/a è normale, è che siamo campioni del mondo nell’affogare nei pensieri e fare il bagno nelle emozioni.

Quale è il problema? Ci creiamo un dramma che farebbe impallidire una telenovela messicana.
E così, invece di essere te stesso/a, diventi… boh, una specie di marionetta in balia della tua testa.
Complimenti!

"Ma io sono i miei pensieri, le mie emozioni!", dirai.
Certo, e io sono un unicorno.
Voglio dire, credi davvero di essere quel loop infinito di paranoie? O quella rabbia furiosa perché qualcuno ti ha tagliato la strada?

Spoiler: non lo sei.
Sei solo chi si è seduto troppo vicino alla giostra, e ora ti gira tutto.

Quando ti senti smarrito/a, fai una cosa semplice (ma difficile): RESPIRA...
Non per diventare un guru zen, ma per ricordarti che sotto tutta questa roba, i drammi, i pensieri, le emozioni, ci sei ancora TU.
Sì, proprio tu, quello che non si fa fregare dalle cavolate del cervello.

Ricordati...: i pensieri sono nuvole e tu sei il cielo.
Le emozioni? Onde! E tu sei l’oceano.
Sì, lo so, sembra roba da cioccolatini pleiadiani della quinta dimensione, ma è così.... Prova.
Al massimo, ti fai una risata. Tanto è gratis.
Buona Pratica

MONOLITUM ACADEMY

20 Nov, 11:33


FERMATI UN ATTIMO
Sì, lo sto dicendo a te!
Lo so, non è facile. C’è sempre qualcosa da fare, qualcosa che ti spinge avanti: un obiettivo, un problema, un pensiero che non ti lascia in pace. Sei così abituato a muoverti, a correre, a occupare ogni istante, che fermarti sembra quasi una perdita di tempo.
Insomma devi per forza fare qualcosa...
Eppure, lo sai che fermarsi è un atto rivoluzionario?
Sai perché? Perché ci sono persone che non riescono a stare ferme. Non parlo solo del corpo, ma della mente. La loro testa è un vortice continuo, un dialogo incessante, un flusso di pensieri che non conosce tregua.
Fermarsi fa paura. Perché quando ti fermi, quello che hai sempre ignorato comincia a emergere.
Le domande che eviti, i dubbi che nascondi sotto la frenesia del fare, mentre i vuoti che riempi con distrazioni.
Ma è proprio lì, in quel silenzio, che puoi trovare ciò che cerchi da sempre. Non nelle risposte, ma nella quiete.
Non nel fare, ma nell’essere.
Quindi, prova. Fermati davvero. Non per mezz’ora, non con un cronometro in mano. Fermati senza aspettative, senza obiettivi. Siediti e osserva.
Osserva come tutto intorno a te continua a muoversi, mentre tu scegli di restare immobile.
All’inizio sarà scomodo, magari insopportabile. Ma è lì che inizia la magia.
È lì che inizi a sentire ciò che non avevi mai ascoltato.
Fermati. E scoprirai che non hai bisogno di andare da nessuna parte per trovare ciò che cercavi.
Buona pratica.

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