https://www.youtube.com/watch?v=56i4CPub1_c
Le neuroscienze ci insegnano una cosa curiosa..:
Ogni volta che ricordiamo qualcosa, non stiamo accedendo all’evento originale, stiamo ricordando l’ultima volta che l’abbiamo ricordato.
È come una vecchia fotocopiatrice... ogni copia diventa un po’ più sbiadita, un po’ più lontana dall’originale.
Alla fine, ciò che resta non è il ricordo, ma l’idea del ricordo.
Eppure, noi ci fidiamo dei nostri ricordi. Li consideriamo fondamenta. Ci raccontano chi siamo, dove siamo stati, perché siamo arrivati fin qui.
Ma cosa succede quando iniziano a sgretolarsi?
L’altro giorno mi sono trovato a sfogliare delle vecchie foto. Una, in particolare, mi ha colpito... ero su una spiaggia, con una maglietta arancione troppo larga e un sorriso che sembrava appartenere a un’altra vita.
Ho provato a ricordare. Il suono del mare. Il motivo di quella risata. Niente. Era come guardare un estraneo.
E lì ho sentito una fitta.
Non era solo una foto che non ricordavo: era una versione di me stesso che non riuscivo più a riconoscere.
Una parte di me che, in qualche modo, era svanita.
Le neuroscienze dicono che è normale, ma non consola.
Ogni volta che ricordiamo, riscriviamo. E riscrivendo, perdiamo dettagli, emozioni, sfumature.
Col tempo, i nostri ricordi più preziosi diventano solo ombre. E quando quelle ombre si allungano troppo, quando smettiamo di vedere il volto dietro di esse, arriva la domanda che non possiamo ignorare:
"Chi sono io, se non riesco più a ricordarmi?"
Forse questa è la vera paura. Non il tempo che passa, ma l’idea di perdere il filo di chi siamo.
Non riconoscersi più.
Non sapere più raccontare la nostra storia.
Eppure, riflettendoci, forse non è una condanna.
Forse dimenticare è un modo per fare spazio a qualcosa di nuovo. Forse non siamo le nostre ombre, né le fotocopie sbiadite che teniamo nella mente. Forse siamo quello che scegliamo di essere ogni giorno.
E allora, anche se guardando una vecchia foto non riesco a ricordare tutto, va bene.
Posso scattarne una nuova... e questa volta, invece di preoccuparmi di ricordarla, voglio viverla al massimo!