Questo suggerisce un sistema di retroalimentazione con una comunicazione perfetta, attraverso le onde che codificano e trasferiscono le informazioni, al posto di un sistema di errori fortunosi, governati, in ultima istanza, dalla casualità.
Con questi risultati si iniziava a spiegare la capacità rigenerativa del corpo. Questo permetterebbe di spiegare il fenomeno dei membri fantasma. Sensazioni di crampi, dolori, solletico, sensazioni fisiche che fanno sentire che un membro amputato sia ancora presente.
Dopo vari studi su animali e piante, Popp scoprì che le emissioni avevano anche una finalità esterna al corpo.
La risonanza delle onde non veniva utilizzata unicamente per comunicare all’interno del corpo, ma anche tra esseri viventi. Questo ha condotto a un’altra possibilità. Se potevamo assorbire i fotoni di altri esseri viventi, potremmo anche utilizzare le informazioni contenute in essi per correggere la nostra stessa luce quando si altera.
Iniziò a sperimentare questa idea: se alcuni prodotti cancerogeni potevano alterare l’emissione corporea dei biofotoni, poteva altrettanto accadere che altre sostanze introducessero una migliore comunicazione. Iniziò a sperimentare varie sostanze atossiche, ma l’unica che ebbe successo fu il vischio.
Sembrava aiutare il corpo nella risocializzazione delle emissioni dei fotoni delle cellule tumorali.
Lo sperimentò con una paziente di 32 anni con carcinoma mammario e vaginale, e dopo un anno con una totale guarigione.
Per Popp, l’omeopatia era un altro esempio di assorbimento di fotoni e iniziò a pensare ad essa come assorbitrice di risonanze.
L’omeopatia parte dal principio che i simili devono essere trattati con i simili. Un rimedio viene diluito infinitesimamente, al punto che arriva un momento in cui non esiste più neppure una sola molecola della sostanza originaria.
Tuttavia, in base agli esperimenti di Benveniste (ricercatore francese), l’acqua ha memoria e, di conseguenza, quanto più è diluita più è potente, perché porta più informazioni. Se una frequenza corporea disordinata poteva produrre certi sintomi, una soluzione molto diluita di una sostanza, che producesse i medesimi sintomi, poteva essere altrettanto portatrice di queste oscillazioni.
Come un diapason in risonanza, la soluzione omeopatica potrebbe attrarre le oscillazioni errate, consentendo al corpo di tornare allo stato normale.
Popp pensò inoltre che i segnali elettromagnetici molecolari potevano spiegare anche l’agopuntura. Secondo la medicina tradizionale cinese, il corpo umano ha un sistema di meridiani in cui fluisce l’energia invisibile, chiamata CHI.
Ci sono studi scientifici che dimostrano che molti punti di agopuntura corporali offrono una resistenza elettrica drasticamente minore rispetto ai punti della pelle che li circondano (10 kilo-ohm al centro del punto, a confronto con 3 mega-ohm nella pelle che lo circonda).
È stato dimostrato che, quando questi punti vengono stimolati con frequenze basse, si producono endorfine e cortisolo.
Allo stesso tempo, quando vengono stimolate a frequenze elevate, vengono liberate la serotonina e la noradrenalina.
Il chirurgo ortopedico Robert Becker, che realizzò numerose indagini sui campi elettromagnetici corporei, progettò un apparecchio speciale per registrare le cariche elettriche.
Dopo molti studi, l’apparato mostrò le cariche elettriche negli stessi luoghi in ciascuna delle persone sottoposte alla prova, e tutti corrispondevano ai punti dei meridiani cinesi. Popp ebbe la certezza della teoria del DNA e del fatto che l’emissione dei biofotoni era corretta e si indirizzava ai processi corporei.
A seguito di molti studi, con la luce, Popp giunse alla conclusione che i corpi più sani o gli alimenti più sani sono quelli che hanno l’intensità della luce più bassa e coerente.
Qualsiasi alterazione al sistema incrementerà la produzione di fotoni.
La salute era uno stato di comunicazione perfetta, e la malattia uno stato in cui la comunicazione si rompeva. Ci ammaliamo quando le nostre onde non sono in sintonia.
(cfr.