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Liberi in Veritate

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Comitato Liberi in Veritate
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Last Updated 10.03.2025 17:08

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Il Movimento Liberi in Veritate: Una Voce per la Libertà e la Verità

Il Movimento 'Liberi in Veritate' è un'iniziativa che nasce dall'esigenza di promuovere la libertà di pensiero e la verità nel panorama mediatico odierno, caratterizzato da una costante erosione della trasparenza e dell'integrità delle informazioni. Fondato da un gruppo di attivisti e professionisti del settore, il Comitato Liberi in Veritate si propone di affrontare le sfide contemporanee legate alla disinformazione e alla censura. Questo movimento si distingue per l'impegno a garantire che le voci di tutti siano ascoltate, promuovendo un dialogo aperto su temi di rilevanza sociale e politica. In un'epoca in cui la verità è spesso messa in discussione, 'Liberi in Veritate' si erge come un baluardo a favore della libertà di espressione e di accesso a informazioni veritiere.

Quali sono gli obiettivi principali del Movimento Liberi in Veritate?

Il Movimento Liberi in Veritate ha come obiettivo principale la promozione della libertà di espressione. Questo significa non solo difendere il diritto degli individui di esprimere le proprie opinioni, ma anche garantire che le informazioni diffuse siano accurate e veritiere. La disinformazione è uno dei principali nemici della democrazia e della società aperta, e il movimento si propone di contrastarla attraverso la sensibilizzazione e l'educazione.

Inoltre, il movimento cerca di creare spazi di confronto e dialogo, dove le persone possano discutere liberamente di temi importanti, senza timore di censura o ritorsioni. Questo approccio mira a rafforzare la coesione sociale e a incoraggiare una società più informata e critica.

Come si articola l'attività del Comitato Liberi in Veritate?

Il Comitato Liberi in Veritate organizza eventi e incontri pubblici per discutere temi di rilevanza sociale e politica. Questi eventi sono progettati per coinvolgere la comunità e stimolare un dibattito informato su questioni cruciali, dalla libertà di stampa alla tutela dei diritti umani. Inoltre, il comitato promuove campagne di sensibilizzazione sui rischi della disinformazione e sull'importanza di fonti d'informazione affidabili.

Il comitato si impegna anche a collaborare con altri gruppi e associazioni che condividono valori simili, creando una rete di supporto e attivismo. Attraverso collaborazioni e alleanze strategiche, il Movimento cerca di amplificare il proprio messaggio e avere un impatto maggiore nella società.

Perché è importante la libertà di espressione nella società moderna?

La libertà di espressione è uno dei diritti fondamentali in una società democratica. Essa garantisce che ogni individuo possa esprimere le proprie idee e opinioni senza paura di ritorsioni. Questa libertà è essenziale per il progresso sociale e politico, poiché consente il dibattito aperto e il confronto di idee, che sono cruciali per la crescita e l’evoluzione della società.

Inoltre, la libertà di espressione è collegata ad altri diritti umani, come il diritto all'informazione e alla partecipazione politica. Quando le persone possono esprimere liberamente il loro pensiero, esse possono anche partecipare attivamente alla vita pubblica e contribuire alla formazione di politiche che riflettano le loro esigenze e aspirazioni.

Qual è il ruolo dei media nel promuovere la verità?

I media svolgono un ruolo cruciale nel promuovere la verità e nel garantire la trasparenza nella società. Attraverso il giornalismo investigativo e la reportistica responsabile, i media possono rivelare fatti importanti e tenere sotto controllo il potere. Tuttavia, in un contesto in cui la disinformazione è diffusamente presente, è fondamentale che i media stessi operino con integrità e responsabilità.

La scelta delle fonti, la verifica delle informazioni e il coinvolgimento di esperti sono tutte pratiche essenziali per garantire che le notizie siano accurate e equilibrate. Inoltre, i media hanno la responsabilità di educare il pubblico su come riconoscere e contrastare le notizie false, contribuendo a creare una società informata e critica.

Come può il pubblico contribuire alla lotta contro la disinformazione?

Il pubblico ha un ruolo fondamentale nella lotta contro la disinformazione. Innanzitutto, è importante che le persone siano critiche nei confronti delle informazioni che ricevono, valutando la credibilità delle fonti e cercando conferme da fonti diverse. Essere ben informati e avere la capacità di discernere tra notizie veritiere e false è essenziale per affrontare il problema della disinformazione.

Inoltre, il pubblico può anche partecipare ad iniziative e campagne promosse da movimenti come Liberi in Veritate, contribuendo a diffondere informazioni corrette e a sostenere la libertà di espressione. Piccole azioni, come condividere articoli da fonti affidabili sui social media o partecipare a incontri di discussione, possono fare una grande differenza nella creazione di una cultura informativa più sana.

Liberi in Veritate Telegram Channel

Benvenuti nel canale ufficiale del Comitato Liberi in Veritate su Telegram! Se sei interessato a temi come la libertà, la verità e la giustizia, sei nel posto giusto. Il nostro obiettivo è quello di promuovere valori fondamentali come l'onestà, l'integrità e la trasparenza nella società, incoraggiando la discussione aperta e costruttiva. Chi siamo? Il Comitato Liberi in Veritate è un gruppo di persone appassionate che si battono per un mondo migliore, dove ogni individuo possa esprimersi liberamente e senza timori. Cosa facciamo? Attraverso questo canale, condivideremo articoli, video, e risorse che favoriscono la riflessione critica e il confronto costruttivo su questioni di attualità, politica e diritti umani. Insieme possiamo fare la differenza! Unisciti a noi nel dibattito e nella difesa dei valori che ci rendono veramente liberi. Iscriviti ora al canale Liberi in Veritate e fai parte di una comunità che crede nel potere della verità e della giustizia.

Liberi in Veritate Latest Posts

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8 marzo.
✍️ Nuovo articolo sul sito degli Alleati.

INTERVENTO AUDIO. Avv. Francesco Fontana sul processo Carpi-Gate.

Introduce l'intervento Veronica Cireneo
👇👇
https://www.alleatieucarestiaevangelo.it/2025/03/intervento-audio-avv-francesco-fontana.html?m=1

T.me/alleanza3

08 Mar, 12:47
670
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CARPIGATE.
REPORT UDIENZA 3 marzo 2025.

Avv. Francesco Fontana
👇👇

http://www.alleatieucarestiaevangelo.it/2025/03/carpigate-report-udienza-3-marzo-2025.html

T.me/alleanza3

07 Mar, 06:22
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https://lanuovabq.it/it/quelle-pressioni-dal-vaticano-per-chiudere-la-mostra-di-carpi

05 Mar, 08:14
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REPORT SUL PROCESSO SULLA MOSTRA BLASFEMA DI CARPI

Ieri 3 Marzo si e’ svolta l’udienza del procedimento a carico di Mons. Erio Castellucci dell’artista Andrea Saltini, dove Iustitia in Veritate e’ presente a difesa dei fedeli offesi dalla mostra.
La difesa degli imputati ha depositato memorie difensive oltre i termini di legge che, a seguito dell’eccezione sollevata, sono state espunte dal fascicolo del procedimento. Le nostre memorie sono state ammesse e si e’ proceduto alla discussione dove abbiamo sottolineato, in aggiunta a tutte le questioni già sollevate nelle opposizioni alla archiviazione, due aspetti ulteriori: il plagio e l’oscenità soprattutto nei confronti dei minori, visto che la mostra era aperta al pubblico senza alcun filtro, quindi accessibile a tutti.
Sono quindi configurabili nuove ipotesi di reato, tra cui la grave offesa ai minori per cui anche la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori era all’epoca intervenuta.
Dalla risposta della pontificia commissione a seguito di una istanza urgente dell’avvocato Rotale che collabora con Iustitia in Veritate (con documenti prodotti in allegato alla memoria) si capisce che la reazione alla mostra sia stata da subito anche ben più ampia di quella che conosciamo perché alcuni si rivolsero proprio all’avvocato Rotale già all’epoca, e quindi in aggiunta è non tramite l’esposto inviato alla Procura.
In altre parole emerge che alcuni preferirono agire direttamente con la Santa sede, e ciò a dimostrazione che la sofferenza dei fedeli sia stata enorme perché grave ed evidente e’ stato il vulnus al popolo di Dio.
Come prevedibile gli avvocati dei 4 indagati hanno cercato, con argomentazioni suadenti, di minimizzare gli eventi, e di dare una lettura come quella fornita all'epoca direttamente dalla
curia, ovvero che si era trattato di reazioni da santa inquisizione, e sollevando ancora le ipotesi di aggressioni all'artista (mai provate) e reazioni violente di persone squilibrate. In altre parole una sequenza di grottesche argomentazioni per negare l'evidenza dei fatti, cercando anche di strutturare "teologicamente" l’idea che i cattolici che hanno reagito alla
Mostra blasfema apparterrebbero a quella chiesa che e’ fuori dalla chiesa. Tecnicamente hanno cercato di togliere la sede naturale della valutazione dei fatti per ricondurla a un ambito ecclesiale / teologico, e dunque negando che ci siano gli estremi dei reati configurabili, ovvero il vilipendio il plagio e le oscenità condannate. In tal modo sperando forse di far venire meno la naturale base di discussione e affronto dei reati davanti a un Tribunale. E che quindi non ci sia stata alcuna commissione di reati, trattandosi di libera espressione di opinioni artistiche e nel solco del messaggio del papa che ha invitato anche gli artisti non credenti.
L’autore della mostra pertanto non avrebbe fatto altro che dare concretezza a queste indicazioni, con le sue opere che solo un occhio torvo può considerare blasfeme, in vilipendio e oscene.
Per certi versi la discussione è stata divertente nel vedere come questi soggetti si presentino come i paladini della fede vera, con una fede in una chiesa dell'armonia, che è difficile (citando proprio Papa Francesco), senza riconoscere la prima evidenza, cioè il rispetto dovuto al
Sacro e alla fede stessa dei credenti.
Di conseguenza, l’aver cercato di ridimensionare l’accaduto e di banalizzare il dolore dei fedeli - come emerge dalle difese degli indagati - evidenzia solo un’inquietante insensibilità verso il sentimento religioso, la
Fede, e il rispetto dovuto ai luoghi di culto.
Ora attendiamo la decisione del magistrato, confidando che venga fatta piena giustizia.
Milano, 4 marzo 2025
Avv. Francesco Fontana
Presidente di Iustitia in Veritate

04 Mar, 22:34
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