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最后更新于 07.03.2025 02:42

The Rise of Anti-Vaccine Sentiment and Its Intersection with Political Ideologies

Negli ultimi anni, il movimento anti-vaccinazione ha guadagnato visibilità e sostegno in tutto il mondo, inclusa l'Italia. Questa tendenza non è semplicemente una reazione ai vaccini; è diventata, per alcuni, un simbolo di una più ampia battaglia culturale contro ciò che percepiscono come minacce all'autonomia individuale e alla libertà di scelta. Il concetto di 'NO VAX' si è intrecciato con ideologie come il marxismo, l'anarchismo e le critiche alla democrazia liberale, dipingendo un quadro complesso in cui la salute pubblica viene messa contro i diritti civili. La retorica anti-vaccinale non si limita a questioni sanitarie, ma abbraccia anche un rifiuto del 'woke' e del 'politicamente corretto', suggerendo una reazione più ampia a una società che considerano sempre più oppressiva.

Quali sono le origini del movimento anti-vaccinazione in Italia?

Le origini del movimento anti-vaccinazione in Italia possono essere ricondotte a una serie di eventi e tendenze sociali che risalgono a diversi anni fa. Un aumento della sfiducia nelle istituzioni pubbliche, accentuato dalla crisi economica e da scandali politici, ha portato un numero crescente di persone a mettere in discussione le raccomandazioni del sistema sanitario nazionale. Inoltre, il proliferare di informazioni non verificate sui social media ha creato un terreno fertile per la disinformazione riguardo ai vaccini.

In particolare, l'emergere di gruppi che si oppongono alla vaccinazione ha trovato un volto nel panorama politico, con alcuni partiti e movimenti che cavalcano l'onda del malcontento popolare. Questi gruppi spesso associano l'anti-vaccinazione a posizioni libertarie ed anarchiche, sostenendo il diritto individuale di rifiutare la vaccinazione e criticando la coercizione percepita da parte dello Stato.

Come si collega l'anti-vaccinismo alle ideologie politiche come il marxismo e il socialismo?

L'anti-vaccinismo può sembrare, a prima vista, un fenomeno apolitico, ma in realtà, come dimostrano alcuni gruppi in Italia, esiste una significativa intersezione tra il rifiuto della vaccinazione e ideologie politiche come il marxismo e il socialismo. Alcuni attivisti anti-vaccinazione vedono le politiche vaccinali come una forma di controllo statale, che limita la libertà individuale e promuove un'agenda politica. Di conseguenza, si oppongono non solo ai vaccini, ma anche a ciò che considerano un allontanamento dai principi democratici e dalla giustizia sociale.

Questa prospettiva può anche abbracciare elementi di critica al capitalismo, considerato responsabile della 'commercializzazione' della salute e della scienza. Pertanto, in vari ambiti, l'anti-vaccinismo viene utilizzato per mobilitare l'attenzione su problematiche più ampie riguardanti l'equità sociale e le libertà civili, rendendo il movimento parte di una battaglia ideologica più ampia.

Qual è il ruolo dei social media nella diffusione del sentiment anti-vaccinazione?

I social media hanno svolto un ruolo cruciale nella diffusione del sentiment anti-vaccinazione, agendo come piattaforme non solo per la disinformazione, ma anche per la creazione di comunità che si oppongono alle vaccinazioni. Attraverso gruppi e canali dedicati, gli utenti possono condividere informazioni, articoli e teorie del complotto, rafforzando le loro convinzioni e creando un effetto di camera d'eco. Questo fenomeno ha portato a un aumento del sostegno popolare per le posizioni anti-vaccinali, rendendole più visibili e rispettabili nel discorso pubblico.

Inoltre, le campagne di disinformazione sui social media sono spesso mirate e strategiche, mirando a influenzare persone vulnerabili e sfiduciate nei confronti delle autorità sanitarie. Questo ha portato a una polarizzazione del dibattito pubblico, in cui le voci anti-vaccinazione vengono amplificate, mentre il consenso scientifico e le raccomandazioni ufficiali possono essere marginalizzate.

Quali sono le conseguenze della crescente opposizione ai vaccini per la salute pubblica?

La crescente opposizione ai vaccini rappresenta una seria minaccia per la salute pubblica, contribuendo all'aumento delle malattie prevenibili da vaccino. Quando un numero significativo di persone sceglie di non vaccinarsi, la cosiddetta immunità di gregge diminuisce, aumentando il rischio di focolai di malattie infettive. Questo non solo mette a rischio la vita degli individui non vaccinati, ma minaccia anche le popolazioni vulnerabili che dipendono dalla protezione fornita dalla comunità per restare al sicuro.

Inoltre, l'eredità di una cultura anti-vaccinazione può avere ripercussioni a lungo termine, poiché la fiducia nel sistema sanitario e nelle istituzioni può essere erosa. Ciò potrebbe portare a una maggiore resistenza verso altre forme di intervento sanitario e verso le campagne di prevenzione, creando un ciclo negativo che rischia di compromettere sforzi vitali per la salute pubblica.

In che modo le istituzioni possono rispondere al fenomeno del NO VAX?

Le istituzioni hanno la responsabilità di combattere l'anti-vaccinazione fornendo informazioni chiare, basate su evidenze scientifiche, per contrastare la disinformazione che circola nei social media. È fondamentale che i governi e le organizzazioni sanitarie comunichino in modo trasparente e diretto con il pubblico, spiegando l'importanza e la sicurezza delle vaccinazioni. Iniziative educative che coinvolgono le comunità possono anche aiutare a ripristinare la fiducia nel sistema sanitario.

In aggiunta, è cruciale che le autorità sanitarie collaborino con esperti di comunicazione e psicologia sociale per comprendere meglio le motivazioni alla base delle posizioni anti-vaccinazione e sviluppare strategie più efficaci per affrontare le preoccupazioni del pubblico in modo empatico e informato. Solo attraverso un approccio strategico e multi-focale le istituzioni possono sperare di invertire la tendenza negativa verso le vaccinazioni.

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REARM EUROPE: IL PIANO PER IL RIARMO EUROPEO

La Von Der Leyen ha annunciato un piano di riarmo di 800 miliardi di euro finanziato principalmente tramite il disavanzo pubblico.

1) DICHIARATA "L'ERA DEL RIARMO"

La Von Der Leyen ha annunciato il suo piano ReArm europe in una conferenza stampa, sostenendo che siccome tutti gli altri paesi si stanno riarmando, deve farlo anche l'UE. Il piano è sia finalizzato a breve termine per supportare l'Ucraina, sia a lungo termine affinché l'UE si assuma la responsabilità della sua propria sicurezza. La prima parte del piano consentirà agli Stati di andare in profondo disavanzo per investire nel riarmo utilizzando i fondi pubblici, utilizzando una clausola del patto di Stabilità e crescita che permetterà di impedire che il disavanzo sia considerato deficit. La seconda parte prevede dei prestiti fino a 150 miliardi di euro che gli stati membri potranno chiedere all'UE per comprare armi, munizioni, droni etc. anche con lo scopo di poterli fornire all'Ucraina, infine saranno utilizzati anche i fondi europei per acquistare armi. L'ultima parte del piano prevede anche di reclutare investitori privati attraverso l'European investment bank e la Savings and Investment Union, con un piano generale di arrivare a mobilizzare circa 800 miliardi di euro per il riarmo.
I media danno la colpa a Trump del riarmo, dichiarando che la Von Der Leyen si è trovata costretta a iniziare questo piano perché Trump ha dichiarato che sospenderà gli aiuti all'Ucraina (1, 2, 3, 4, 5, 6)

2) LE POSIZIONI DI FRANCIA E ITALIA

Il piano rimette alle singole nazioni l'aumento della spesa militare, le nazioni che saranno d'accordo aumenteranno la loro spesa. Macron ha dichiarato che a prescindere dalla pace in Ucraina, Putin rimane una minaccia e nessuno sa se in futuro potrà attaccare un paese europeo, ha anche dichiarato che bisogna puntare sulla deterrenza nucleare, e che la Francia, in quanto potenza nucleare, è preparata a condividere le sue testate con gli altri paesi alleati dell'UE, ma che l'uso di queste armi potrà essere autorizzato solo dal presidente della Francia, che attualmente è l'unica potenza nucleare nell'UE.
Per quanto riguarda l'Italia, la Meloni sembra essere favorevole al piano di riarmo, ma non ha ancora preso una decisione definitiva e ufficiale, perché da un lato vuole mantenere buoni rapporti con Trump, dall'altro rimanere fedele agli ordini dell'UE. Esplicitamente contrari sono quelli della lega, mentre favorevoli sono gli esponenti di Forza Italia (1, 2, 3, 4).

3) LE CONSEGUENZE PER LA POPOLAZIONE

Proprio in nome del riarmo lo Stato inglese ha deciso di eliminare l'esenzione sulla tassa di successione per le fattorie. In base a quanto detto nel primo punto del piano, questo verrà portato avanti prettamente attraverso una manovra keynesiana, ossia l'aumento della spesa pubblica con conseguente disavanzo, che per raggiungere gli 800 miliardi, anche se divisi per ciascuno stato, sono una spesa enorme. È prevedibile che per contenere il disavanzo gli stati facciano anche una stretta fiscale, aumentando così le tasse, mettendone di nuove o facendole pagare a parti della popolazione che prima erano esentate, come negli UK. Come conseguenza a lungo termine un piano di riarmo keynesiano basato sull'indebitamento porterà ad inflazione (1, 2, 3, 4), quindi aumento dei prezzi, del costo della vita e dei tassi d'interesse. L'aumento dei tassi d'interesse ridurrà il numero di prestiti richiesti, rallentando così l'economia. Un esempio recentissimo di aumento della spesa pubblica che ha generato inflazione è, come mostra questo studio, la farsa pandemica.
L'aumento delle tasse avrà conseguenze negative sul mercato del lavoro con licenziamenti e meno assunzioni perché saranno ridotti gli investimenti nei settori dove aumenteranno le tasse.

CONCLUSIONI

La Von Der Leyen vuole ricorrere all'art. 122 TFUE per presentare il piano del riarmo al consiglio UE, senza prima passare per il voto del parlamento europeo, utilizzando la retorica emergenziale (1, 2, 3, 4).

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06 Mar, 11:28
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PADOVA E CORSICO FIRMANO PROTOCOLLO CON WINDTRE PER DIVENTARE SMART CITY

Lo scorso Febbraio WINDTRE ha conquistato altri due comuni da aggiungere alla lista di coloro che hanno introdotto il totalitarismo digitale.

1) PADOVA: TRACCIAMENTO E INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Il comune di Padova ha firmato un protocollo di intesa che prevede la creazione di diversi tavoli di lavoro con lo scopo di rendere Padova una smart city attraverso la digitalizzazione. In una conferenza stampa l'assessore per l'agenda digitale, e che esista un assessore del genere già dovrebbe bastare per capire il fine di questa gentaglia, ha dichiarato che questa sarà la prima di una lunga serie di collaborazioni con WINDTRE. La direttrice degli affari pubblici di WINDTRE ha invece specificato ciò che verrà fatto con questo protocollo: offriranno strumenti per analizzare i big data, dunque l'IA, con lo scopo di monitorare i flussi di mobilità per gestire il traffico, e ci tiene anche a dire che questo monitoraggio non si farà solo durante i grandi eventi, ma tutti i giorni. Metteranno inoltre a disposizione la "smart city transformation academy", una serie di corsi finalizzati alla digitalizzazione della pubblica amministrazione. Attualmente, da come si evince dal protocollo e dagli accordi, la trasformazione della città di Padova in smart city è soltanto agli inizi, ma con questi tavoli di lavoro recluteranno nuovi partner per portare a termine la transizione green e digitale.

2) CORSICO: GESTIONE DELL'ENERGIA E MOBILITÀ SMART

In questo comunicato stampa del comune di Corsico viene dichiarato che gli obiettivi principali del protocollo per la digitalizzazione e trasformazione in Smart City di Corsico sono la mobilità intelligente e la gestione dell'energia. La prima, come ormai è noto, consiste nel disincentivare la mobilità privata per promuovere il trasporto pubblico elettrico, la seconda invece è l'uso delle smart grid per monitorare il consumo energetico dei cittadini ed eventualmente ridurlo. Sul piano tecnico è prevista una condivisione di tecnologie e strumenti tecnologici da parte di WINDTRE nei confronti del comune di Corsico che dovrebbero facilitare il raggiungimento dei due obiettivi con il fine do portare alla digitalizzazione e la "trasformazione urbana" della città.

CONCLUSIONI

È bene ricordare che in ogni comunicato stampa dove viene siglato il protocollo con WINDTRE viene scritto che questo lo si fa per raggiungere entro il 2030 gli obiettivi ESG che sono la diretta applicazione del marxismo culturale alle aziende.
Basta osservare le amministrazioni comunali con le quali collabora sempre WINDTRE per capire l'orientamento ideologico di chi trasforma le città in gulag digitali: il comune di Corsico spaccia vaccini contro l'HPV, mentre quello di Padova indottrina alla digitalizzazione gli studenti con degli stage, l'8 Marzo rende gratuiti i musei solo per le donne e promuove eventi di associazioni femministe per diffondere retorica misandrica e androfobica.

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03 Mar, 16:15
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IL NUOVO PIANO CONTRO L'ANTISEMITISMO

Il file originale è disponibile cliccando qui.

1) L'ACCUSA DI ANTISEMITISMO PER SILENZIARE LE CRITICHE

L'aggiornamento del piano contro l'antisemitismo introduce novità in merito alla sorveglianza totalitaria applicata contro gli italiani. La definizione di antisemitismo adottata è la medesima del 2020, cioè quella prodotta dall'IHRA e riportata a pp. 10 del documento dove viene espressa in 11 punti, in breve qualsiasi forma di critica nei confronti degli ebrei o di Israele costituisce una forma di antisemitismo, anche il semplice riconoscere la loro sovrarappresentazione nei centri di potere, nell'industria farmaceutica, nella finanza e nel centri di controllo dell'informazione. Anche le critiche ad Israele in quanto stato ebraico e disconoscerne la legittimità in quanto Stato secondo questa definizione sono antisemitismo. A pp. 14 viene riportato che la questione palestinese ha portato in Italia ad un'acutizzazione dell'antisemitismo, e come prova citano la relazione annuale sull'antisemitismo del 2024. Considerano come forma di antisemitismo anche la negazione della Shoah o un suo ridimensionamento (p. 17), così da far passare delle posizioni adottate in merito alla storia come posizioni contro un gruppo di persone, in questo modo si può inflazionare il numero di antisemiti presenti in Italia.

2) SORVEGLIANZA TOTALITARIA E REPRESSIONE

Questa definizione così ampia di antisemitismo serve per poter giustificare l'applicazione di alcune misure di sorveglianza.
La prima linea d'attacco è una massiccia raccolta dati (pp. 21) fornita da vari enti elencati a pp. 22-23. Il nuovo piano introduce un sistema di analisi centralizzato (p. 23) che farà uso dell'IA (p. 25) per raccogliere e analizzare dati come aggressioni contro gli ebrei, atti di vandalismo, scritte contro gli ebrei sui muri, ma anche i commenti sulla rete: i social, le piattaforme pubbliche, ma anche la rete onion, saranno scandagliate per cercare dati sull'antisemitismo e segnalarli automaticamente alla polizia postale. Tutta l'ultima sezione (pp. 44-50) del documento è dedicata proprio alla lotta all'antisemitismo online, dove i gruppi di controinformazione vengono definiti delle sette. Le misure sono la censura verso qualsiasi contenuto antisemita tramite DSA, provare a perseguire penalmente gli autori e l'uso dell'IA e dei giornalisti per attaccare i "complottisti" (pp. 48).
Sul territorio rafforzeranno la sicurezza di sinagoghe e quartieri ebraici e ostacoleranno proteste e manifestazioni che secondo loro hanno carattere antisemita (pp. 40-41).

3) LAVAGGIO DEL CERVELLO E PROPAGANDA

La seconda linea di intervento è la propaganda, che loro chiamano "formazione" (pp. 28). Nelle scuole, università, etc. bisogna insegnare il "valore e la ricchezza dell’apporto che le comunità ebraiche hanno dato alle società contemporanee" (pp. 29), creando una narrativa completamente opposta alla realtà dove gli ebrei sono esaltati come i salvatori e i campioni della civiltà occidentale. A pp. 33 si legge che vogliono far entrare degli ebrei nelle scuole per insegnare la religione dell'ebraismo ai bambini in nome della "tolleranza religiosa". A livello universitario vogliono istituire il corso di laurea in Jewish studies dove formano propagandisti antifascisti e pro ebrei (p. 31) e dei corsi di dottorato sulla lotta all'antisemitismo.
Verranno promossi musei, mostre, spettacoli e film dove viene esaltata la cultura ebraica e dichiarano esplicitamente che utilizzeranno i media nazionali per indottrinare contro l'antisemitismo (pp. 38-39).

CONCLUSIONI

È curioso come da un lato classifichino come antisemitismo sostenere che gli ebrei sono dietro gli Stati, ma dall'altro lato la loro strategia di propaganda consiste proprio nell'esaltare la figura dell'ebreo e mostrare come la loro "religione" abbia permesso lo sviluppo della nostra stessa società (p. 38). Quindi se denunci l'ingerenza ebraica nelle istituzioni per il sistema sei un criminale, se la esalti sei un fedele servo dei padroni.

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01 Mar, 11:11
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APPROVATO IL PRIMO VACCINO AUTOREPLICANTE IN EUROPA

Dopo un parere favorevole da parte del Commitee for medical products for human use, si legge sul sito della Arcturus Therapeutics che la commissione europea ha approvato l'uso di Kostaive, un vaccino a mRNA autoreplicante per COVID da loro prodotto.

1) UN VACCINO APPROVATO SULLA BASE DI STUDI-FRODE

Come già illustrato qui, si tratta dell'ennesima frode, dell'ennesimo falso vaccino approvato senza dati sulla sicurezza e con dati che ne mostrano una nulla efficacia. Il vaccino ha ricevuto un'autorizzazione di mercato, quindi non un'autorizzazione d'emergenza, sulla base di uno studio condotto proprio dalla Arcturus Therapeutics che ha mescolato insieme un trial di fase 1, 2 e 3. In tutti gli altri studi pubblicati su questo vaccino sono stati dei maestri della frode, applicando sempre la stessa tecnica di manipolazione dei dati. In questo studio hanno analizzato l'efficacia del loro vaccino come quarta dose, e invece di misurare i dati sull'efficacia, si sono dilungati in inutili discussioni sulla persistenza degli anticorpi nel sangue. Si può notare infatti che dei 420 partecipanti iniziali, sono stati esclusi 88 partecipanti dall'analisi degli anticorpi perché erano risultati positivi, quindi abbiamo un vaccino dove il 20% delle persone è risultata positiva, un totale disastro su carta. Lo stesso trucchetto è stato usato anche in questo studio, dove hanno dovuto escludere 28 persone dalle 413 di partenza perché risultate positive. Le reazioni avverse sono state monitorate solo per una settimana, ma anche con così poco tempo sono emerse due reazioni avverse gravi: una miocardite e alterazione del funzionamento epatico.
In questo studio, usando ancora una volta lo stesso trucco di escludere i positivi, da 465 sono arrivati a 398 partecipanti. Sempre nello stesso studio è stato trovato che gli inoculati con il vaccino autoreplicante sviluppavano forme di influenza o di rinofaringite, ad indicare che in realtà potrebbe compromettere il sistema immunitario.

2) ICTUS, ANGINA PECTORIS ED EFFICACIA DEL 19.3%

Questo studio è il più completo per quanto riguarda l'efficacia e ha esaminato i partecipanti per più di un anno. Bisogna precisare che sia in questo studio che nei precedenti, il gruppo di controllo non è rappresentato da non vaccinati, ma a gente a cui veniva iniettato Pfizer o Astrazeneca, perché si tratta di trial di non inferiorità. Ad esempio in questo nel gruppo di controllo hanno somministrato Astrazeneca e ci sono stati 4 decessi. Nonostante questo, quello autoreplicante si mostra pericoloso quanto Astrazeneca che è stato ritirato dal mercato per i danni che ha causato: angina pectoris, poliartrite e infarto cerebrale sono state alcune reazioni avverse individuate in entrambi i gruppi e associate alle vaccinazioni. Per quanto riguarda l'analisi dell'efficacia, siccome hanno somministrato vaccini ad entrambi i gruppi, hanno condotto quella dell'efficacia relativa con un'efficacia di 19.3% (95% CI: 2.8–32.9) a favore di quello autoreplicante, mentre il 19.8% (95% CI: 4.0–33.0) era quella calcolata su 394 giorni. Tuttavia possiamo estrapolare dalla tab. 3 che nella valutazione dell'efficacia c'erano 1165 persone e di queste ben 218 sono risultate positive, con il 18% di casi. Il gruppo che ha ricevuto Astrazeneca invece era composto da 1156 persone con 262 casi, con il 22% di casi. Quindi questa efficacia relativa del 19.8% in realtà si traduce in una differenza di 4 punti percentuali non clinicamente significativa.

CONCLUSIONI

L'assenza di autori indipendenti non affiliati all'Arcturus Therapeutics che studino questo vaccino mostra esattamente cosa non va nell'attuale industria farmaceutica: chiunque riceva adeguati finanziamenti e ha i giusti agganci può far approvare qualsiasi schifezza, perché tanto con la scienzah si può dire tutto e il contrario di tutto. Si eliminano i dati scomodi e si costruisce il disegno sperimentale in modo da trovare risultati positivi anche laddove vi è il nulla cosmico.

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24 Feb, 11:23
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