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The Rise of Anti-Vaccine Sentiment and Its Intersection with Political Ideologies

Negli ultimi anni, il movimento anti-vaccinazione ha guadagnato visibilità e sostegno in tutto il mondo, inclusa l'Italia. Questa tendenza non è semplicemente una reazione ai vaccini; è diventata, per alcuni, un simbolo di una più ampia battaglia culturale contro ciò che percepiscono come minacce all'autonomia individuale e alla libertà di scelta. Il concetto di 'NO VAX' si è intrecciato con ideologie come il marxismo, l'anarchismo e le critiche alla democrazia liberale, dipingendo un quadro complesso in cui la salute pubblica viene messa contro i diritti civili. La retorica anti-vaccinale non si limita a questioni sanitarie, ma abbraccia anche un rifiuto del 'woke' e del 'politicamente corretto', suggerendo una reazione più ampia a una società che considerano sempre più oppressiva.

Quali sono le origini del movimento anti-vaccinazione in Italia?

Le origini del movimento anti-vaccinazione in Italia possono essere ricondotte a una serie di eventi e tendenze sociali che risalgono a diversi anni fa. Un aumento della sfiducia nelle istituzioni pubbliche, accentuato dalla crisi economica e da scandali politici, ha portato un numero crescente di persone a mettere in discussione le raccomandazioni del sistema sanitario nazionale. Inoltre, il proliferare di informazioni non verificate sui social media ha creato un terreno fertile per la disinformazione riguardo ai vaccini.

In particolare, l'emergere di gruppi che si oppongono alla vaccinazione ha trovato un volto nel panorama politico, con alcuni partiti e movimenti che cavalcano l'onda del malcontento popolare. Questi gruppi spesso associano l'anti-vaccinazione a posizioni libertarie ed anarchiche, sostenendo il diritto individuale di rifiutare la vaccinazione e criticando la coercizione percepita da parte dello Stato.

Come si collega l'anti-vaccinismo alle ideologie politiche come il marxismo e il socialismo?

L'anti-vaccinismo può sembrare, a prima vista, un fenomeno apolitico, ma in realtà, come dimostrano alcuni gruppi in Italia, esiste una significativa intersezione tra il rifiuto della vaccinazione e ideologie politiche come il marxismo e il socialismo. Alcuni attivisti anti-vaccinazione vedono le politiche vaccinali come una forma di controllo statale, che limita la libertà individuale e promuove un'agenda politica. Di conseguenza, si oppongono non solo ai vaccini, ma anche a ciò che considerano un allontanamento dai principi democratici e dalla giustizia sociale.

Questa prospettiva può anche abbracciare elementi di critica al capitalismo, considerato responsabile della 'commercializzazione' della salute e della scienza. Pertanto, in vari ambiti, l'anti-vaccinismo viene utilizzato per mobilitare l'attenzione su problematiche più ampie riguardanti l'equità sociale e le libertà civili, rendendo il movimento parte di una battaglia ideologica più ampia.

Qual è il ruolo dei social media nella diffusione del sentiment anti-vaccinazione?

I social media hanno svolto un ruolo cruciale nella diffusione del sentiment anti-vaccinazione, agendo come piattaforme non solo per la disinformazione, ma anche per la creazione di comunità che si oppongono alle vaccinazioni. Attraverso gruppi e canali dedicati, gli utenti possono condividere informazioni, articoli e teorie del complotto, rafforzando le loro convinzioni e creando un effetto di camera d'eco. Questo fenomeno ha portato a un aumento del sostegno popolare per le posizioni anti-vaccinali, rendendole più visibili e rispettabili nel discorso pubblico.

Inoltre, le campagne di disinformazione sui social media sono spesso mirate e strategiche, mirando a influenzare persone vulnerabili e sfiduciate nei confronti delle autorità sanitarie. Questo ha portato a una polarizzazione del dibattito pubblico, in cui le voci anti-vaccinazione vengono amplificate, mentre il consenso scientifico e le raccomandazioni ufficiali possono essere marginalizzate.

Quali sono le conseguenze della crescente opposizione ai vaccini per la salute pubblica?

La crescente opposizione ai vaccini rappresenta una seria minaccia per la salute pubblica, contribuendo all'aumento delle malattie prevenibili da vaccino. Quando un numero significativo di persone sceglie di non vaccinarsi, la cosiddetta immunità di gregge diminuisce, aumentando il rischio di focolai di malattie infettive. Questo non solo mette a rischio la vita degli individui non vaccinati, ma minaccia anche le popolazioni vulnerabili che dipendono dalla protezione fornita dalla comunità per restare al sicuro.

Inoltre, l'eredità di una cultura anti-vaccinazione può avere ripercussioni a lungo termine, poiché la fiducia nel sistema sanitario e nelle istituzioni può essere erosa. Ciò potrebbe portare a una maggiore resistenza verso altre forme di intervento sanitario e verso le campagne di prevenzione, creando un ciclo negativo che rischia di compromettere sforzi vitali per la salute pubblica.

In che modo le istituzioni possono rispondere al fenomeno del NO VAX?

Le istituzioni hanno la responsabilità di combattere l'anti-vaccinazione fornendo informazioni chiare, basate su evidenze scientifiche, per contrastare la disinformazione che circola nei social media. È fondamentale che i governi e le organizzazioni sanitarie comunichino in modo trasparente e diretto con il pubblico, spiegando l'importanza e la sicurezza delle vaccinazioni. Iniziative educative che coinvolgono le comunità possono anche aiutare a ripristinare la fiducia nel sistema sanitario.

In aggiunta, è cruciale che le autorità sanitarie collaborino con esperti di comunicazione e psicologia sociale per comprendere meglio le motivazioni alla base delle posizioni anti-vaccinazione e sviluppare strategie più efficaci per affrontare le preoccupazioni del pubblico in modo empatico e informato. Solo attraverso un approccio strategico e multi-focale le istituzioni possono sperare di invertire la tendenza negativa verso le vaccinazioni.

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APPROVATO IL PRIMO VACCINO AUTOREPLICANTE IN EUROPA

Dopo un parere favorevole da parte del Commitee for medical products for human use, si legge sul sito della Arcturus Therapeutics che la commissione europea ha approvato l'uso di Kostaive, un vaccino a mRNA autoreplicante per COVID da loro prodotto.

1) UN VACCINO APPROVATO SULLA BASE DI STUDI-FRODE

Come già illustrato qui, si tratta dell'ennesima frode, dell'ennesimo falso vaccino approvato senza dati sulla sicurezza e con dati che ne mostrano una nulla efficacia. Il vaccino ha ricevuto un'autorizzazione di mercato, quindi non un'autorizzazione d'emergenza, sulla base di uno studio condotto proprio dalla Arcturus Therapeutics che ha mescolato insieme un trial di fase 1, 2 e 3. In tutti gli altri studi pubblicati su questo vaccino sono stati dei maestri della frode, applicando sempre la stessa tecnica di manipolazione dei dati. In questo studio hanno analizzato l'efficacia del loro vaccino come quarta dose, e invece di misurare i dati sull'efficacia, si sono dilungati in inutili discussioni sulla persistenza degli anticorpi nel sangue. Si può notare infatti che dei 420 partecipanti iniziali, sono stati esclusi 88 partecipanti dall'analisi degli anticorpi perché erano risultati positivi, quindi abbiamo un vaccino dove il 20% delle persone è risultata positiva, un totale disastro su carta. Lo stesso trucchetto è stato usato anche in questo studio, dove hanno dovuto escludere 28 persone dalle 413 di partenza perché risultate positive. Le reazioni avverse sono state monitorate solo per una settimana, ma anche con così poco tempo sono emerse due reazioni avverse gravi: una miocardite e alterazione del funzionamento epatico.
In questo studio, usando ancora una volta lo stesso trucco di escludere i positivi, da 465 sono arrivati a 398 partecipanti. Sempre nello stesso studio è stato trovato che gli inoculati con il vaccino autoreplicante sviluppavano forme di influenza o di rinofaringite, ad indicare che in realtà potrebbe compromettere il sistema immunitario.

2) ICTUS, ANGINA PECTORIS ED EFFICACIA DEL 19.3%

Questo studio è il più completo per quanto riguarda l'efficacia e ha esaminato i partecipanti per più di un anno. Bisogna precisare che sia in questo studio che nei precedenti, il gruppo di controllo non è rappresentato da non vaccinati, ma a gente a cui veniva iniettato Pfizer o Astrazeneca, perché si tratta di trial di non inferiorità. Ad esempio in questo nel gruppo di controllo hanno somministrato Astrazeneca e ci sono stati 4 decessi. Nonostante questo, quello autoreplicante si mostra pericoloso quanto Astrazeneca che è stato ritirato dal mercato per i danni che ha causato: angina pectoris, poliartrite e infarto cerebrale sono state alcune reazioni avverse individuate in entrambi i gruppi e associate alle vaccinazioni. Per quanto riguarda l'analisi dell'efficacia, siccome hanno somministrato vaccini ad entrambi i gruppi, hanno condotto quella dell'efficacia relativa con un'efficacia di 19.3% (95% CI: 2.8–32.9) a favore di quello autoreplicante, mentre il 19.8% (95% CI: 4.0–33.0) era quella calcolata su 394 giorni. Tuttavia possiamo estrapolare dalla tab. 3 che nella valutazione dell'efficacia c'erano 1165 persone e di queste ben 218 sono risultate positive, con il 18% di casi. Il gruppo che ha ricevuto Astrazeneca invece era composto da 1156 persone con 262 casi, con il 22% di casi. Quindi questa efficacia relativa del 19.8% in realtà si traduce in una differenza di 4 punti percentuali non clinicamente significativa.

CONCLUSIONI

L'assenza di autori indipendenti non affiliati all'Arcturus Therapeutics che studino questo vaccino mostra esattamente cosa non va nell'attuale industria farmaceutica: chiunque riceva adeguati finanziamenti e ha i giusti agganci può far approvare qualsiasi schifezza, perché tanto con la scienzah si può dire tutto e il contrario di tutto. Si eliminano i dati scomodi e si costruisce il disegno sperimentale in modo da trovare risultati positivi anche laddove vi è il nulla cosmico.

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24 Feb, 11:23
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BOZZA PIANO PANDEMICO 2025-2029

Il testo della bozza si può trovare cliccando qui.

1) UN PIANO CHE SI MANTIENE NELL'AMBIGUITÀ E NON DICE NIENTE

Schillaci pretende di poter persuadere l'opinione pubblica utilizzando l'informazione scientifica di regime in modo che le siano le persone stesse a seguire volontariamente le restrizioni (p.14), che dovranno essere "inclusive" verso i migranti (invasori) (p.15). La campagna di informazione dovrà persuadere che le vaccinazioni hanno un rapporto rischi/benefici favorevole, e la comunicazione non dovrà usare toni drammatici e creare stigma sociale (p. 15). Questo intento è tradito dalla p. 65 dove si dice che la comunicazione istituzionale ha il compito di combattere la disinformazione, e quindi andare contro l'antisistema. Il piano pandemico è favorevole alle vaccinazioni di massa, e anche all'"approvazione accelerata" dei vaccini (p. 62), a p. 63 si cita la procedura di emergenza. Tra le restrizioni troviamo la possibilità di vietare gli assembramenti, la quarantena, l'isolamento (p. 57), le mascherine, introdotte assieme agli interventi non farmacologici (p. 188), e la vaccinazione dei sanitari (p.190). Le restrizioni ammissibili nelle singole circostanze non sono state specificate: è scritto a p. 135 che le eventuali restrizioni andranno specificate in un documento tecnico da redigere in futuro, così come le modalità con le quali svolgere la campagna vaccinale, dove si delega ad un documento di pianificazione strategico operativo da realizzare (p. 136). Così come nella bozza scorsa non è stata né affermata né negata la presenza dell'obbligo vaccinale, né se sarà possibile imporre dei lockdown. Dalle pp. 170-171 però sembra che i lockdown siano ammessi, perché si parla di smart working, di DAD e di distanziamento sociale, misure che si adottano solo in presenza di lockdown.

2) SUDDITANZA A OMS E UE

La stampa di regime sta facendo apparire questo piano pandemico come antisistema (1, 2, 3, 4, 5), ma non lo è. Nella formazione universitaria dei sanitari e nei corsi di specializzazione post-laurea è previsto l'indottrinamento al delirante all'approccio One Health (p. 93), che viene considerato centrale per la formazione del professionista nell'ambito della salute (p. 91). Non solo, alle pp. 33-34 viene specificato anche che questo piano pandemico segue l'RSI con i relativi nuovi emendamenti (1, 2) che mettono pieni poteri nelle mani del direttore generale dell'OMS che può decidere e dichiarare emergenza quando vuole, infatti viene scritto che in base all'art.12 dell'RSI a dichiarare se un evento sanitario costituisca emergenza o meno deve essere il direttore generale dell'OMS. L'Italia ospita un National Focal point dell'OMS, un ente che garantisce che l'Italia segua e applichi l'RSI. Ricordo anche che secondo il nuovo RSI, l'OMS può imporre restrizioni ai singoli paesi aderenti.
A pp. 66 nel piano pandemico è mostrato che l'Italia aderisce alle linee guida OMS sul "rafforzamento della preparazione e la resilienza nei confronti di minacce emergenti" che si basa sul garantire rapido accesso ai vaccini ai viaggiatori per prevenire le "disuguaglianze vaccinali".
L'Italia è poi tenuta ad obbedire anche all'HERA, ossia l'autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie. Infatti sarà l'HERA che attiverà le procedure di emergenza, che si occuperà della distribuzione di vaccini, mascherine e medicine e gestire i finanziamenti d'emergenza (p. 33).

CONCLUSIONI

Un piano pandemico dove Schillaci si lava le mani di tutto e consegna il Paese nelle mani dell'OMS, non prende posizioni contro la tirannia e la violazione delle libertà fondamentali. Il sistema dice che grazie a Schillaci soltanto con le leggi si potranno porre restrizioni alla libertà, innanzitutto la nostra libertà non deve essere toccata in alcun modo da nessuno, poi anche questa è una buffonata: a pp. 26 c'è scritto che la costituzione prevede che in situazioni di emergenza il governo può bypassare il parlamento e emettere decreti aventi forza di legge.

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21 Feb, 10:57
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THE LINE: LA CITTÀ DA 5 MINUTI

Parte di Vision2030, è un progetto distopico in fase di realizzazione che prevede di confinare fino a 9 milioni di persone in una città senza auto, piena di telecamere e priva di libertà.

1) ALLEVAMENTO INTENSIVO PER ESSERI UMANI

Si tratta di un progetto sperimentale in Arabia Saudita e che se funzionerà, come riportato sul loro sito, sarà esportato anche in altri paesi. Si chiama The Line perché dovrebbe essere una città a forma di linea che si estende per 170km in lunghezza e 200m in ampiezza, ed è realizzata dallo Stato dell'Arabia Saudita assieme a NEOM, un'organizzazione woke. Il principe dell'Arabia Saudita ha annunciato la costruzione della città con toni trionfalistici spacciandola per una rivoluzione, ma è un vero e proprio allevamento intensivo per esseri umani che dovrebbe ospitare 9 milioni di persone in condizioni pietose: The Line è caratterizzata per la totale assenza di carreggiate e veicoli, che saranno totalmente banditi. Tutti i servizi saranno disponibili a 5 minuti di camminata e gli unici mezzi disponibili per i cittadini saranno i treni ad alta velocità guidati dall'IA, che sarà usata anche per automatizzare i servizi. Anche alcuni lavori saranno automatizzati: il trasporto di beni, la sicurezza degli spazi pubblici e la pulizia delle strade saranno tutte affidate a robot. Sarà vietato anche l'uso di qualsiasi fonte di energia che non sia green, e questo vale sia per le abitazioni che per i servizi industriali. Un video su Youtube dell'organizzazione NEOM illustra il progetto della città, e per fare una città così stretta vi saranno diversi "piani" gli uni sopra gli altri, la città sarà divisa in moduli e le persone saranno confinate all'interno di mura alte 500m che ospiteranno degli specchi di vetro sulla facciata esterna. Gli autori di questa distopia hanno anche la faccia tosta di dire che rappresenterà il più alto modo di vivere e il più alto stile di vita mai avuto sulla Terra, come se qualsiasi persona sana di mente voglia essere confinata in un ambiente claustrofobico del genere.

2) SORVEGLIANZA TOTALITARIA

Sul sito c'è scritto che tutte le case saranno Smart, i cittadini potranno controllare la luce, l'aria e il riscaldamento tramite app o comandi vocali, e si implementerà totalmente la digitalizzazione. Sarà anche smart city, ossia implementerà sensori e videosorveglianza per monitorare costantemente i cittadini. Il clima, l'illuminazione e i sistemi di sicurezza saranno tutti controllati da IA, così come il sistema di trasporto autonomo che sarà pieno di sensori per tracciare e controllare tutti gli spostamenti dei cittadini. La privacy non esisterà: il sito riporta anche che qualsiasi informazione o dato emerga dalle loro analisi costanti dell'impatto ambientale saranno condivise con centri di ricerca internazionali e con le università. Lo stesso ideatore di The Line la definisce "un laboratorio vivente".

3) LA STANNO COSTRUENDO DAVVERO

Nel leggere queste cose qualcuno potrebbe pensare che si tratta di una distopia da film di fantascienza e che non sarà mai realizzata. Purtroppo non è così. Si stima che per realizzare questo abominio stiano sprecando il 20% di tutto l'acciaio prodotto nel mondo (1, 2, 3). In questo video si può vedere come già nel 2024 abbiano realizzato il cantiere, e più recentemente sono andati al WEF per illustrare come la stanno costruendo e tutto ciò viene riportato in questo video: stanno scavando nel terreno, mettendo le fondamenta e stanno costruendo il primo livello, ritengono che entro la fine di quest'anno potranno già iniziare a costruire il secondo livello verticale, e quando sarà completata la prima fase della costruzione già 300mila persone potranno abitarci.

CONCLUSIONI

Verso la fine del video però emerge anche un'altra oscura verità: la sperimentazione che sarà attuata sarà anche sanitaria. Infatti NEOM dichiara che The Line sarà realizzata avendo al centro il sistema sanitario e che sperimenteranno l'uso dell'IA nelle diagnosi e nei trattamenti.

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19 Feb, 12:11
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LA PROTESTA DEGLI AGRICOLTORI IN REGNO UNITO E IN ITALIA

In Regno Unito si tassa l'agricoltura per comprare armi, in Italia le regolamentazioni soffocano il settore agricolo.

1) TASSARE GLI AGRICOLTORI PER COMPRARE ARMI

Il governo britannico vuoleimporre una tassa di successione del 20% sulle fattorie che siano valutate più di un milione di sterline. La tassa è un modo per andare a colpire le famiglie che vivono di agricoltura e che passano i propri terreni di generazione in generazione, in modo che siano costretti a vendere parte delle terre per pagarla. Attualmente in Inghilterra gli agricoltori sono esentati da questa tassa, e Starmer vorrebbe rimuovere l'esenzione perché vuole usare i fondi derivati dalle tasse per finanziare il sistema sanitario nazionale, ma in realtà le cose stanno diversamente: la proposta di questa riforma fiscale arriva in concomitanza rispetto alla decisione da parte dell'intero governo del Regno Unito di aumentare le spese per la difesa (1, 2, 3, 4). Nonostante gli UK abbiano già raggiunto l'obiettivo di spendere il difesa il 2% del PIL, vogliono andare oltre e arrivare almeno al 2.5% del PIL in pochi mesi, questo perché loro sostengono che a prescindere dal fatto che si raggiunga la pace in Ucraina, Putin rimarrà lì e rimarrà una minaccia esistenziale per l'Europa. Del resto il Regno Unito sta per inviare altri 150 milioni di sterline all'Ucraina. Pressioni provenienti dal mondo militare vorrebbero aumentare le spese per la difesa ancora di più, ma al momento si parla di spendere "solo" il 2.5%.

2) LA PROTESTA A LONDRA

Gli agricoltori hanno bloccato le strade di Londra intorno agli edifici del parlamento. La protesta è stata organizzata da Save British Farming dopo aver raggiunto le 151mila firme in una petizione online, ed era indirizzata a far capire che tassando ulteriormente gli agricoltori ne risentirebbe tutta l'industria alimentare e potrebbe comportare anche la chiusura di alcuni allevamenti, visto che attualmente i margini di profitto degli agricoltori inglesi sono piccolissimi e ulteriori tasse scoraggerebbero investimenti nel settore dell'agricoltura. Molti sarebbero costretti a vendere addirittura la metà delle proprie proprietà per poter far fronte alla tassa, e il terreno rimanente non sarebbe abbastanza neanche per il sostentamento personale. Questa riforma fiscale arriverebbe inoltre in una situazione dove gli agricoltori hanno un'età media molto avanzata, quindi dove i passaggi di eredità nel prossimo futuro saranno anche molti. Nonostante l'ampio supporto della popolazione in favore delle proteste, i giornali mainstream inglesi ne parlano a stento e quelli che lo fanno, invece di intervistare i manifestanti, intervistano gente a caso che dichiara di essere infastidita dalla protesta perché gli hanno occupato il parcheggio della macchina, presentando in cattiva luce gli agicoltori. I media italiani hanno quasi del tutto ignorato la protesta, e i pochi che ci hanno dedicato un articolo (1, 2, 3) lo hanno fatto utilizzando la solita e ormai vecchia retorica della protesta pilotata dall'estrema destra il cui unico fine è avere consenso politico.

3) LA PROTESTA A MILANO

A Milano gli agricoltori sono andati sotto il palazzo della Regione perché lo status economico dell'agricoltura italiana è critico. I profitti sono sempre meno e sono costretti a produrre a basso costo perché non riescono più a pagare le spese per portare a termine le colture. Molte aziende non sono più remunerative e quindi chiedono delle misure straordinarie per mandare in deroga delle regole dannose per il settore (1, 2, 3, 4). Il fine sarebbe evitare il fallimento dell'agricoltura italiana, visto che molte imprese sono state chiuse e molte altre sono a rischio di chiusura.

CONCLUSIONI

L'attacco all'agricoltura è la prima linea di intervento per destabilizzare e indebolire un Paese: intaccandone il settore primario lo si rende incapace di provvedere al proprio fabbisogno alimentare, si genera aumento dei prezzi e ostacola la crescita demografica.

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17 Feb, 12:44
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