Certo, al momento non abbiamo la possibilità di sviluppare dei propulsori sufficientemente potenti, come i propulsori a ioni o mpd, perché non disponiamo di energia sufficiente nello spazio. Inoltre lo sviluppo sta andando a rallentatore perché c'è poco interesse a riguardo, anche perché insorgerebbero altri problemi. Se per Marte, con accelerazione di 1g, verrebbe raggiunta una velocità massima al momento dell'inversione di spinta pari a circa lo 0.29% della velocità della Luce, se volessimo andare su Tau Ceti, un sistema planetario "quasi gemello" del nostro Sistema Solare, distante 11.9 anni luce, la durata del viaggio sarebbe di appena 5 anni, 1 mese e 22 giorni come tempo proprio, ovvero per gli astronauti a bordo, ma per l'osservatore sulla Terra, sarebbero trascorsi 13 anni, 8 mesi e 16 giorni. E in questo caso... il problema è che verrebbe raggiunta, teoricamente, una velocità massima pari al 99.01% della velocità della Luce. E' fattibile? Si, No, Forse... non ce ne frega granché al momento perché i problemi sono ben altri. Infatti, nei viaggi spaziali, più si va veloci, più aumenta il rischio di impatto contro polveri, detriti e micrometeoriti. Considerando che alla velocità orbitale di 27.000 km/h una goccia d'acqua può perforare lo scafo in acciaio di un'astronave, ne consegue che alla velopcità di 0.29% della velocità della luce, con le attuali tecnologie, la nostra bella astronave si sarebbe già disintegrata da tempo.
Quindi i problemi saranno 2, anzi 3... facciamo 4!:
1) come produciamo tutta l'energia di cui abbiamo bisogno?
2) come proteggiamo la nostra astronave dagli impatti potenzialmente distruttivi?
3) come facciamo ad orientarci nello spazio o a prendere qualsivoglia decisione, durante i viaggi relativistici, considerando che più è distante la nostra destinazione e più aumenta la differenza tra il tempo di bordo (tempo proprio) e il tempo sulla Terra (tempo coordinato)?
4) come facciamo a comunicare con la Terra sapendo che, una volta arrivati ad esempio su Tau Ceti, dal momento in cui inviamo alla Terra il messaggio "oh, gente, siamo arrivati!", la loro risposta ci arriverà dopo 12+12= 24 anni?
Tanti problemi. Ma facendo discorsi puramente speculativi o se vogliamo quasi-fantascientifici, Questo genere di viaggi potrebbero diventare realtà nel XXII° o XXIII° secolo. Chi lo sa?