Alpinismo Molotov

Tra la scorsa notte e questa mattina la polizia ha attaccato e sgomberato il presidio NoTav di San Giuliano.
Ne è scaturito un fitto scambio di impressioni a caldo tra noi, che abbiamo deciso di sistemare e pubblicare.

Qui.

Il governo si appresta a censire e cavare i metalli rari lungo tutta la penisola. In zone impervie, in luoghi da preservare.
Troviamo questa notizia gravissima, invitiamo i territori a mobilitarsi.

Buona lettura

L’abbiamo scritto più volte, ne siamo convinti e lo ribadiamo: la mobilitazione non è fatta di sole sconfitte.
Appuntiamolo a memoria: ogni tanto si vince, oggi una volta in più.

Buona lettura

Continuiamo a camminare, lo facciamo in ottima compagnia.
Domenica 23 giugno all 9.00 a Torre Beregna (MC), per La vera storia della banda Hood di Wu Ming 4.

Negli ultimi decenni si è progressivamente persa la consapevolezza che il letto di un fiume è un ambiente naturale che presenta dei rischi, che non possono essere eliminati o tenuti sotto controllo, ma possono essere conosciuti e valutati di volta in volta. Su questo abbiamo pubblicato alcune riflessioni, a partire dalla morte di tre ragazzi nel fiume Natisone. https://www.alpinismomolotov.org/2024/06/07/riflessioni-sulla-morte-di-tre-ragazzi-nel-fiume-natisone/

Il 2 giugno torniamo a camminare.
Lo faremo complici con alcune realtà della Valle Camonica e non solo.
Appuntamento alle 9.00 a Montecampione, per ribadire che progetti fatti di cemento e innevamento, consumo di suolo e sfruttamento, a uso e consumo di turismo e speculazioni non hanno futuro. Che non devono passare.


Buona lettura

Solidarietà, sostegno, affetto e vicinanza al festival working class GKN e ai presidianti del Don Bosco di Bologna.

Ogni tanto si vince.

Qualche scaramuccia tecnica col blog ci ha impedito di pubblicare quando avremmo voluto.
Ci siamo già occupati di Tavernola Bergamasca, della sua frana, del suo cementificio.
Ci abbiamo messo i corpi, abbiamo scarpinato attorno alle zone di quel potenziale disastro.
 
Quando abbiamo letto che la soluzione alla frana di un monte che vien giù perché è stato svuotato dal cementificio si può trovare iniettando cemento nel monte stesso da cui è stato tolto, abbiamo avuto un sussulto.
La cronaca dell’assurdo a Tavernola prosegue inesorabile.
 
Buona lettura.
 
Ricordiamo che qui non si può commentare e che il blog è uno spazio aperto: chi ne vuole discutere è benvenuto.

Purtroppo il nostro sito non è al momento raggiungibile, stiamo lavorando per risolvere il problema.

Alpinismo Molotov aderisce alla manifestazione milanese di sabato 10 febbraio, contro le insostenibili Olimpiadi invernali di "Milano-Cortina", in programma per il 2026.
https://www.alpinismomolotov.org/wordpress/2024/02/07/insostenibili-olimpiadi-lo-sosteniamo/

Ci siamo occupati di orsi meno di un anno fa, ai tempi della morte di Andrea Papi sul Monte Peller. Troviamo doveroso tornare sulla questione perché la giunta della Provincia autonoma di Trento continua a alzare il tiro, metaforico e non: stavolta ha deciso che vuole far uccidere otto orsi l'anno. Otto a prescindere.
È insomma la quantità che conta, come per i voti che si vendemmiano atteggiandosi a sceriffi.

Buona lettura

Ricordiamo che qui non si può commentare e che il blog è uno spazio aperto: chi ne vuole discutere è benvenuto

Potevamo liquidare l'idea di illuminare di rosa il Gran Sasso, al cospetto del quale l'11 maggio arriverà una tappa del Giro d'Italia, con un'alzata di spalle e una semplice frase: "idea di merda".
La merda resta, abbiamo però deciso di scriverne.

Buona lettura

Le ciclabili o ciclopiste, che dir si voglia, erano strumenti pensati per cambiare la mobilità. Per consentire spostamenti in sicurezza e levare quante più auto dalla circolazione. Erano contrapposte alle strade, le dovevano stringere, limitare, sostituire.
Idee di cui s'è perso financo il ricordo.
Le politiche fagocitanti del turismo vomitano ora improbabili vie d'"incanto", affiancate da infrastrutture di servizio.
Colate di cemento in nome del profitto, della gentrificazione.
Beh, queste ciclabili a noi fanno schifo.

Buona lettura

PS: qui non si può commentare, il blog è invece uno spazio aperto. Chi ne vuole discutere venga a farlo

Che siamo sprofondati nella crisi climatica non è mistero.
Chi si affanna a negarne l'esistenza non ha confidenza col proprio territorio, non ne sa leggere i segni; oppure mente.
Abbiamo aspettato che il 2023 si chiudesse per tirare le somme, l'abbiamo fatto a partire da luoghi che ci stanno a cuore.

Buona lettura, fate vostra questa ipotesi di metodo, facciamoci osservatori.

Quel che diciamo facciamo. Ci siamo e ci saremo. Con la Valsusa e la lotta No Tav. Che ogni giorno sia di Immacolata Liberazione.

L'8 dicembre è Immacolata Liberazione

L’8 dicembre di ogni anno in Valsusa si festeggia l’Immacolata Liberazione.

Quel giorno, nel 2005, un grandissimo corteo sbaragliò le forze dell’ordine e si riprese i terreni del presidio No Tav a Venaus, sgomberato con violenza tre sere prima.

Da allora, l’8 dicembre è scadenza di lotta, occasione per fare il punto, celebrazione della potenza, del radicamento, della cocciutaggine e longevità della lotta in valle.

Continua a leggere qui:

https://www.alpinismomolotov.org/wordpress/2023/12/08/l8-dicembre-e-immacolata-liberazione/

Oggi inauguriamo una nuova sezione del blog, «Ogni tanto si vince», nella quale daremo conto di piccole e grandi vittorie d'opposizione a opere scellerate che infestano lo stivale.

Cominciamo con due storie, una ambientata in Val di Mello e l'altra sull'Alpe Devero

Ci auguriamo che questa nuova sezione possa arricchirsi di lotte ispiranti, fino a tracimare.

La malagestione del territorio - tra cementificazioni, greenwashing e arroganza politica - è il problema. Le piogge di questi giorni altro non sono che una delle conseguenze - al pari del caldo torrido dello scorso anno e della siccità con cui faremo presto ancora i conti - dell'accanimento umano nei confronti del pianeta terra. Un importante riflessione su Giap.
Buona lettura

Leggere come la lega Anti Vivisezione (LEAL) ha deciso di comunicare la sua perizia riguardo la morte di Andrea Papi – e come di conseguenza i media l’hanno maneggiata – ci ha fatto sobbalzare.
Abbiamo pertanto sentito il bisogno di intervenire nuovamente, con un breve commento.
Buona lettura.

Il dibattito che si va costruendo attorno agli orsi - in generale, non soltanto nell'ultimo caso di cronaca - è lo specchio di un Italia sempre più velenosa, rancorosa, incattivita.

Abbiamo atteso a intervenire, nella speranza che potesse maturare un una riflessione seria, ponderata.
Già che così purtroppo non è stato, abbiamo deciso di battere i tasti.

Buona lettura.