I Carabinieri di Santa Maria di Licodia hanno arrestato un 26enne del posto, pregiudicato, per “atti persecutori”. Alle 9:30, i militari della Compagnia di Paternò hanno ricevuto la richiesta di aiuto da parte di una donna, ed una pattuglia è immediatamente giunta nell’abitazione della signora, la quale era stata appena minacciata dall’ex convivente il quale, pur di entrare in casa sua, le aveva rotto il vetro della porta di ingresso. I Carabinieri hanno trovato l’uomo chiuso all’interno della sua auto parcheggiata proprio dinanzi casa della donna ed è stato sottoposto a perquisizione. La donna, invece, appena ha visto i militari, è uscita per raggiungerli in strada, rassicurata dalla loro presenza, iniziando così a raccontare di essere stata insultata e minacciata dall’ex che pretendeva di entrare per parlarle. La vittima, poi raggiunta da due vicini di casa che avevano assistito a tutta la scena, ha riferito ai Carabinieri che l’uomo aveva rotto la porta di ingresso dell’abitazione adoperando qualcosa che a lei sembrava un’arma, con il chiaro intento di aggredirla, e, per tale motivo, lei, terrorizzata, si era rifugiata all’interno, chiamando il 112. La signora ha iniziato a sfogarsi, raccontando la sua storia, che durava da almeno un anno, ovvero da quando la coppia si era separata e lui era andato a vivere in un’altra abitazione. Tuttavia l’uomo, non rassegnandosi alla fine della relazione, si sarebbe intromesso sempre nella sua vita, con appostamenti e pedinamenti, tanto che lei lo aveva denunciato qualche mese fa per atti persecutori e il Giudice lo aveva rinviato a giudizio. Raccolti, dunque, tutti gli elementi di prova a carico dell’aggressore, comprese le dichiarazioni dei testimoni, i Carabinieri lo hanno arrestato e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ne ha convalidato l’arresto e ordinato la misura cautelare in carcere.