Today’s Trading – 08.01.2025
LA DIFFICILE ALCHIMIA USA
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MACRO BACKGROUND
Il 2025 si preannuncia come un anno caratterizzato da alta volatilità e incertezza, elementi che i mercati non apprezzano. Dopo un 2024 da record, gli operatori si interrogano su quale direzione prenderanno l’economia statunitense e quella globale. La nuova presidenza Trump sembra riproporre una comunicazione forte e spesso imprevedibile, creando ulteriore instabilità sui mercati.
La sfida per Trump è complessa: controllare l’inflazione, sostenere le aziende nazionali, mantenere un mercato del lavoro robusto, abbassare i tassi di interesse e favorire un dollaro più debole. Un compito che più che politico sembra magico, degno di un alchimista.
I dati di ieri sui JOLTS, che hanno riportato 8,098 milioni di nuove opportunità di lavoro, confermano un mercato occupazionale statunitense solido, ben oltre le aspettative. Questo quadro economico rafforza la posizione restrittiva della FED, che potrebbe limitarsi ai due tagli dei tassi previsti per il 2025.
Secondo uno studio di J.P. Morgan, circa il 50% dell’espansione dei margini dell’S&P 500 negli ultimi vent’anni è stata alimentata dalla riduzione dei tassi di interesse. La grande domanda è: cosa accadrà alle aziende se la FED non implementerà ulteriori tagli? Gli attuali multipli di mercato reggeranno ancora?
A complicare il quadro sono stati anche i dati ISM Services PMI, saliti a 54,1 dal precedente 52,1, superando le aspettative di 53,3. Un segnale positivo per l’economia reale, ma un freno per chi spera in una FED meno aggressiva.
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FOREX
Il mercato valutario continua a essere dominato dal dollaro USA, che, dopo un inizio di settimana debole, ha rapidamente recuperato terreno. L’economia statunitense, con i suoi dati solidi, sostiene tassi di interesse alti e differenziali favorevoli per gli investitori in dollari, rendendo difficile la ripresa delle principali valute concorrenti.
• EUR/USD: Dopo un tentativo di recupero dai minimi di 1,0250, l’euro ha abbandonato la breve struttura rialzista, tornando nel trend ribassista principale. Le quotazioni si attestano sui primi supporti a 1,0325. Una ripartenza richiederà dati macroeconomici europei migliori e una maggiore fiducia.
• GBP/USD: Segue un andamento simile all’euro, scendendo dalle resistenze di 1,2560 per testare i supporti a 1,2450. Il mercato resta laterale, in attesa di nuovi impulsi.
• USD/CAD: Il dollaro canadese non riesce a rompere i supporti a 1,43, tornando nel range di 1,4375. La tanto attesa correzione dai massimi è rimandata.
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EQUITY
Il mercato azionario statunitense ha subito ieri pesanti storni, guidati principalmente dal settore tecnologico, particolarmente sensibile ai tassi di interesse alti e ai multipli elevati.
• NVIDIA: Ha perso il 6,22%, ritornando al test della media mobile a 21 periodi (daily). Sebbene il trend primario resti rialzista, il titolo fatica a superare i massimi di novembre.
• TESLA: Ha registrato un -4,06% dopo un declassamento da parte di Bank of America. Anche in questo caso, il trend primario è ancora intatto, ma le quotazioni sono tornate ai livelli di novembre 2024. I primi supporti si trovano a 362$.
• NASDAQ: Il principale indice tecnologico ha rotto i supporti a 21.660 punti, scendendo fino a 21.270. Il movimento nega la ripartenza long e riporta il mercato sui minimi della scorsa settimana.
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COMMODITY
• WTI: Il petrolio ha continuato la sua corsa rialzista, rompendo i 74,75$ e toccando i 75$, un livello che non si vedeva da ottobre 2024. L’attuale trend rialzista è sostenuto dalla possibilità di una maggiore domanda europea in sostituzione del gas russo. Nessun segnale di inversione è visibile al momento.
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Buona giornata,
Salvatore Bilotta
Analisi per ZENFX
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