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Il Palio di Siena: Tradizione, Competizione e Cultura

Il Palio di Siena è un evento folkloristico straordinario che si svolge due volte l'anno, il 2 luglio e il 16 agosto, nella storica città di Siena, in Toscana. Questa competizione, che risale al XIII secolo, è una delle più celebri corse di cavalli al mondo e attira migliaia di visitatori da tutto il pianeta. La corsa si svolge in Piazza del Campo, una delle piazze medievali più belle d'Europa, e rappresenta non solo una competizione tra i vari contrade (rioni) della città, ma anche una celebrazione della cultura senese. I partecipanti, cavalieri e fantini, si sfidano in una gara avvincente, dove tradizione, strategia e abilità equestri si fondono per ottenere il palio, un drappo di seta riccamente decorato. Oltre alla corsa, il Palio è accompagnato da riti e cerimonie tradizionali, che lo rendono un evento di grande significato per i senesi e per i turisti che partecipano a questa manifestazione unica nel suo genere.

Qual è la storia del Palio di Siena?

Il Palio di Siena ha le sue origini nel XIII secolo, quando le corse di cavalli diventavano eventi molto popolari in tutta Italia. La prima edizione documentata del Palio risale al 1656, ma la tradizione è certamente più antica. Nel corso dei secoli, il Palio si è evoluto, mantenendo intatte molte delle sue tradizioni medievali, come il corteo storico che precede la gara. Oggi, il Palio è un simbolo della cultura senese e un momento di orgoglio per i cittadini di Siena, che si identificano fortemente con il proprio rione. Ogni contrada ha il proprio striscione, colori e simboli, rendendo la manifestazione ancora più affascinante e coinvolgente.

La corsa non è solo un evento sportivo, ma un vero e proprio rito di passaggio che coinvolge l'intera comunità. Prima della corsa, si svolgono varie cerimonie religiose, come la benedizione dei cavalli, che sottolineano l'importanza della spiritualità nella tradizione del Palio. Inoltre, le polemiche e le rivalità tra le contrade rendono ogni edizione unica, evidenziando l'aspetto competitivo e il profondo legame con la storia locale.

Come si svolge la corsa del Palio?

La corsa del Palio di Siena si svolge in Piazza del Campo e coinvolge dieci dei diciassette contrade che partecipano alla manifestazione. Le contrade vengono selezionate attraverso un sorteggio e ciascuna di esse presenta un cavallo e un fantino. La corsa stessa è breve, durando circa un minuto, ma carica di emozioni e adrenalina. I fantini, che possono essere molto giovani e spesso provengono da famiglie di tradizione, devono dimostrare grande abilità e coraggio. Durante la corsa, i fantini competono non solo per la vittoria ma anche per la gloria della propria contrada.

Uno degli elementi distintivi del Palio è la presenza di tattiche e strategie, in quanto i fantini devono navigare la folla e affrontare le curve strette della piazza. Le rivalità tra fantini possono portare a manovre audaci, e gli incidenti sono all'ordine del giorno. Queste dinamiche rendono la corsa non solo un momento di competizione, ma anche uno spettacolo avvincente per il pubblico presente.

Qual è l'importanza culturale del Palio di Siena?

Il Palio di Siena è molto più di una semplice corsa di cavalli; rappresenta un forte senso di identità culturale per i senesi. Ogni contrada ha il proprio patrimonio e le proprie tradizioni che vengono celebrate durante l'anno, culminando nel Palio. La preparazione per l'evento inizia mesi prima, con festeggiamenti e eventi che coinvolgono la comunità locale. Le contrade si preparano non solo per la corsa, ma anche per dimostrare il loro orgoglio e la loro storia unica.

Dal punto di vista culturale, il Palio di Siena promuove l'arte, la musica e le tradizioni popolari. Durante il corteo storico che precede la corsa, abiti medievali e musici animano le strade, creando un'atmosfera che riporta i partecipanti indietro nel tempo. Questo legame con la storia e le tradizioni locali non solo educa i visitatori, ma cementa anche il legame tra la comunità e il suo patrimonio culturale.

Quali sono le controverse legate al Palio?

Al di là della gioia e dell'emozione che il Palio suscita, ci sono anche controversie legate alla manifestazione. Uno dei temi principali è il benessere degli animali coinvolti. Negli ultimi anni, ci sono stati appelli da parte di attivisti per i diritti degli animali riguardo le condizioni in cui i cavalli vengono tenuti e le pressioni a cui sono sottoposti durante le gare. Tuttavia, i sostenitori del Palio sottolineano che la tradizione è radicata nella cultura senese e che i cavalli sono trattati con grande rispetto e cura.

Inoltre, la rivalità intensa tra le contrade può portare a comportamenti estremi, inclusi scontri tra sostenitori. Questi eventi hanno portato a misure di sicurezza più severe durante le manifestazioni, ma hanno anche sollevato preoccupazioni su come il fervore per il Palio possa talvolta sfociare in situazioni problematiche. La città di Siena cerca costantemente di bilanciare la tradizione con la necessità di garantire la sicurezza di tutti gli involucrati.

Che ruolo giocano i turisti nel Palio di Siena?

Il Palio di Siena attrae ogni anno migliaia di turisti, che vengono da tutto il mondo per assistere a questa straordinaria corsa. La presenza dei turisti ha un impatto significativo sull'economia locale, contribuendo al settore dell'ospitalità e della ristorazione. Inoltre, i visitatori portano con sé nuove prospettive e passioni, arricchendo ulteriormente l'atmosfera già vibrante dell'evento. Molti turisti cercano di immergersi completamente nella cultura senese, partecipando a feste e celebrazioni che accompagnano il Palio.

Tuttavia, è importante che i turisti si avvicinino all'evento con rispetto, riconoscendo il suo significato profondo per i senesi. Il Palio non è solo un'attrazione turistica, ma un momento cruciale per la comunità locale. Le autorità locali incoraggiano i turisti a informarsi e ad apprendere riguardo la storia e le tradizioni legate al Palio, affinché possano vivere l'esperienza non solo come spettatori, ma anche come partecipanti a una celebrazione culturale.

Il Palio di Siena 🏇 Telegram Channel

Benvenuti su Il Palio di Siena 🏇! Se siete appassionati di tradizioni e folklore italiani, questo è il canale Telegram che fa per voi. Gestito da @pistakkioseo, questo canale indipendente si dedica completamente al celebre Palio di Siena. Il Palio di Siena è una delle più antiche e famose corse di cavalli del mondo, che si tiene due volte all'anno nella splendida città toscana di Siena. Qui troverete aggiornamenti, curiosità, e approfondimenti su questo emozionante evento, gestito con passione e senza scopo di lucro. Unisciti a noi per immergerti nel magico mondo del Palio di Siena e vivere da vicino questa affascinante tradizione italiana!

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Nasce a Siena il 20 febbraio 1927 Lazzero Beligni, detto Giove, indimenticato fantino che ha segnato il Novecento paliesco.

Giove, al secolo Lazzero Beligni, ma anche chiamato Freccia o Il Macellaio, o ancora semplicemente Lazzaro.
Già il fatto che gli si siano dati parecchi soprannomi dimostra quanto questo fantino senese abbia segnato i Destini delle Contrade.

Corse 40 Palii, senza mai vincere, in questo tristemente famoso record, è secondo solo a Luigi Anastasi, detto Gigi Bestia, che a cavallo 🏇🏻 tra il Settecento e l'Ottocento corse sul Tufo di Piazza per ben 42 volte senza mai vincere.

Ecco la classifica dei fantini mai vittoriosi in Piazza

1- Gigi Bestia (42 disputati senza mai vincere)
2 - Giove (40 Palii disputati senza mai vincere)
3 - Ghiozzo (37 Palii disputati senza mai vincere)
4 - Bighino (28 Palii disputati senza mai vincere)
5 - Sciò (25 Palii disputati senza mai vincere)

Montò grandi cavalli, anzi tante grandi cavalle tutte femmine, che segnarono la Storia del Palio di Siena, come (in ordine sparso)

Tanaquilla (3 Vittorie)
Salomè de Mores (2 Vittorie)
Archetta (3 Vittorie)
Gaudenzia (4 Vittorie)
Selvaggia (2 Vittorie)
Beatrice (2 Vittorie)

Tutti nomi che a Siena fanno tremare i muri e palpitare i Cuori dei contradaioli.

Portò all'esordio svariate cavalle femmine (caso molto particolare) che hanno segnato la Storia del Palio di Siena, come

Capriola
Vandala
Sambrina (1 Vittoria)
Zaffira (1 Vittoria)

E portò all'esordio sul Tufo di Piazza anche

Panezio (8 Vittorie)
Quebel (3 Vittorie)

Due cavalli che sono di diritto nel Gotha dei Cavalli da Palio, insieme a tutte le Cavalle femmine succitate.

Lazzero Beligni, detto Giove è anche l'unico di due fantini che, nella Storia di Siena, sono diventati Dirigenti di Contrada dopo aver terminato la carriera come fantini. Lazzaro fu infatti Mangino nell'Oca, sua Contrada di nascita. L'altro fantino ad aver ricoperto incarichi ufficiali in una Consorella è Claudio Milanesi, detto Tavoletta, che fu Barbaresco nell'Aquila.

Sebbene mai vittorioso, Lazzero Beligni, detto Giove, fu spesso al centro delle strategie paliesche e fu sempre rispettato da tutti gli altri colleghi. Intanto, per montare Cavalli del calibro di quelli citati sopra, non sarebbe potuto essere "una schiappa"...

Sfortunato sì, e tanto, ma schiappa no... Qui ci vorrebbe Michele Fiorini a parlare di Lazzero Beligni, detto Giove, ma via via nelle puntate di "Ricordi di Palio", Michele ne ha parlato con i Guerrieri (leggasi ex fantini) che è riuscito ad intervistare.

20 Feb, 16:44
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IL 19 FEBBRAIO 2014 MUORE ALESSANDRO FALASSI, GRANDE SENESE E FAMOSO ANTROPOLOGO DI FAMA MONDIALE DELL'UNIVERSITA' DI SIENA

di Maura Martellucci

Il 19 febbraio 2014 muore Alessandro Falassi. Un signore, un amico, un senese di quelli che hanno amato e dato incondizionatamente alla nostra città.

[Continua a leggere...]

19 Feb, 07:46
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Il 16 febbraio 1926 nasce a Mazzarino (Caltanissetta) Gioacchino Calabrò, detto Rubacuori

Altro fantino, come Tremoto, che ho ricordato pochi giorni fa, che vinse solo un Palio in carriera.

Rubacuori, siciliano doc, venne a Siena come studente di giurisprudenza all'Università, ma fin da subito, ad appena 19 anni e a guerra appena terminata, fu chiaro che preferiva i Cavalli ai codici. Fu iniziato ai segreti del Palio da Ganascia, e subito Rubacuori si trovò catapultato in un "gioco" enormemente grande, con la Nobil Contrada del Bruco che non vinceva dal 1922 e che fece di tutto per tramare e vincere quel famoso Palio della Pace del 20 agosto 1945. Come andarono le cose, è cosa arcinota, col Drappellone strappato dai brucaioli e una delle più grandi megarisse della Storia del Novecento.

A Rubacuori abbiamo dedicato una bellissima puntata di "Ricordi di Palio", in cui le donne di "Ricordi di Palio" sono andate ad intervistare la moglie del fantino, scomparso il giorno del Giro della sua Contrada, mentre la Comparsa stava passando sotto casa sua in Via Montanini. Una delle tante cose che può succedere solo a Siena.

Calabrò è anche l'unico fantino della Storia del Palio ad aver ricoperto la carica di Mossiere (in tre Carriere, quella di agosto del 1972 e le due del 1973).
Vi consiglio caldamente di vedere la puntata di "Ricordi di Palio", perché contiene degli aneddoti davvero belli. Raccontati di prima mano dalla moglie e da Chiara Lonzi.

16 Feb, 10:36
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⁣IL 15 FEBBRAIO 1549 MUORE A SIENA, IL PITTORE GIOVANNI BAZZI, DETTO "IL SODOMA"

Nato a Vercelli nel 1477, il Sodoma, fu uno di quegli artisti che s'innamorò di Siena e di Siena fece la sua Patria adottiva. Formatosi nella sua terra di origine, dette il meglio di sé tra Siena e Roma, e a Siena ci sono opere importantissime.
Il suo soprannome sembra derivare dal modo di dire piemontese "sò, 'ndòma!" (traduzione: "su, andiamo!") che diceva spesso a mo' di esortazione a far presto ai suoi collaboratori in bottega e che fu preso come modo di appellarlo, come spesso si fa in Toscana, con le persone che non sono originarie della nostra regione. Ma Giorgio Vasari, l'autore della famosa biografia di tutti i maggiori artisti italiani ("Le vite..." le trovate qui disponibili), sempre malizioso e puntuto (e non confermato), dice invece che il soprannome Sodoma fosse dovuto ai gusti sessuali del pittore.

Opere di Giovanni Bazzi, detto Il Sodoma, sono nei maggiori Musei di tutto il mondo: all'Hermitage di San Pietroburgo, al Museo del Louvre di Parigi, alla Galleria di Palazzo Barberini a Roma, alla Galleria Sabauda di Torino, alla National Gallery of Art, Washington D.C., al Kunsthistorisches Museum di Vienna, alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti nel capoluogo di regione. Ma ovviamente a noi interessa soprattutto poter godere dell'opera del Sodoma nella nostra Siena e allora si può andare al Museo dell'Opera Metropolitana del Duomo, a cui vi consigliamo di dedicare almeno 4 ore per poterlo visitare per bene e, sempre con l'aiuto di una visita guidata. Poi ci sono le Opere nelle Chiese e Oratori di Contrada, su tutti la Natività della Vergine nella Chiesa di San Niccolò del Carmine, Oratorio della Contrada della Pantera. Altre opere del Sodoma sono all'oratorio di San Bernardino (Museo Diocesano di Arte Sacra). Citiamo anche l'Allegoria dell'Amore Celeste a Palazzo Chigi-Saracini e il ciclo di affreschi dedicati a San Benedetto all'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore. Ma forse il lascito a Siena maggiore è la Cappella affrescata di Santa Caterina sul lato destro della Basilica di San Domenico. Infine, ultimi, ma non ultimi, gli affreschi di due dei Santi Protettori di Siena nella Sala del Mappamondo di Palazzo Pubblico (San Vittore e Sant'Ansano, qui trovate altre info sui quattro Santi Protettori di Siena).

Nella foto sotto, autoritratto giovanile del Sodoma, presente al ciclo di affreschi dedicato a San Benedetto, all'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, Asciano ("Come Benedetto risalda lo capistero che si era rotto").

15 Feb, 07:02
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