Anime in Risveglio

Buongiorno, in questa domenica di trasmutazione (come tutti gli altri giorni di questo potente periodo), vi sono un video…

Apparentemente leggero e divertente… apparentemente…

Sono certa che qualcuno sentirà le corde del proprio cuore toccate.
Chi ha occhi per vedere, vedrà…

https://www.facebook.com/share/r/1EyH7T858W/?mibextid=wwXIfr

𝐒𝐜𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐮𝐧𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐜𝐞𝐥𝐠𝐚 𝐬𝐞́ 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐨.

Che abbia il coraggio di guardarsi dentro e smascherare le illusioni che lo legano a ciò che non è. Qualcuno che non voglia migliorarsi per te, ma per la verità che sente bruciare dentro.

Scegli qualcuno che sappia stare nel dolore senza scappare. Che non usi la vita come anestetico ma come specchio. Qualcuno che si lasci attraversare dal proprio passato, non per rimanerne intrappolato, ma per liberarsene e trasformarlo in saggezza.

Scegli qualcuno che abbia compreso che amare non è una fuga dall’ombra, ma un incontro con la luce. Che sia pronto a condividere il suo viaggio senza chiederti di camminare al suo posto.

Che non tema le tue ferite, ma sappia riconoscere le proprie. Qualcuno che non ti salvi, ma ti rispetti nel tuo processo.

Scegli qualcuno che sappia che l’amore non è possesso, ma creazione. Che quando sceglie te, lo fa con tutto il cuore, non perché tu lo completi, ma perché tu lo ispiri a espandersi.

Che abbia imparato che ogni relazione è un’opportunità sacra per risvegliarsi, e che la vera intimità non è nei corpi che si sfiorano, ma nelle anime che si riconoscono.

Scegli qualcuno che non cerchi la perfezione, ma la presenza. Che sappia stare nel qui e ora senza rimpianti per il passato o aspettative sul futuro.

Qualcuno che non abbia paura della verità. La verità di sé stesso, la verità di te, la verità dell’amore: che è fragile, potente e, soprattutto, umano.

Scegli qualcuno che voglia costruire con te, non per riempire i vuoti, ma per creare uno spazio nuovo, dove entrambi potete essere liberi e completi.

E soprattutto, scegli te stesso. Perché solo chi ha scelto di amarsi davvero sarà pronto a riconoscere, amare e accompagnare un altro lungo il cammino.

Maria Rayka

Come nel “grande fratello”
Di 1984, di Orwell, (che vi consiglio di vedere e che trovate nei post precedenti!)

Il prossimo inganno sarà la “finta religione” e i “falsi cristi/guru”. Siate SVEGLI, SIATE VIGILI!

Il risveglio della coscienza è l’unica cosa che potrà aiutarci ad essere liberi ♥️

Buona epifania (rivelazione)

IL VERO POTERE DI SE STESSI

Il giorno in cui smetterai di reagire come una marionetta tirata dai fili altrui,
quando un insulto scivolerà su di te come pioggia sulla roccia,
quando sentirai che il tuo valore non ha bisogno di essere difeso,
allora capirai cos’è la vera libertà.

Non si tratta di piegarsi o di mostrarsi superiori.
Non è questione di dimostrare forza o debolezza.
È comprendere che la tua forza non ha bisogno di applausi,
che il tuo silenzio non è una resa ma un atto di immensa potenza.

Quella potenza è l’autodominio.
Essere padroni di se stessi significa essere liberi.
Liberi dalle catene dell’approvazione, del rancore, della paura di non essere abbastanza.

Smettila di cercare battaglie da vincere là fuori:
ogni scontro con gli altri è un diversivo per evitare lo scontro con te stesso.
Eppure, la vera battaglia è proprio quella.
Guardarti negli occhi, senza paura di ciò che troverai.

Non è facile.
Ogni automatismo, ogni emozione, ogni giudizio che ti prende alla gola,
sono ostacoli.
Ma quando inizi a osservarti con attenzione, senza difese,
inizia un processo che cambia tutto.

Ti auguro il coraggio di affrontarti.
Ti auguro l’onestà di ammettere quando sei in errore,
e la grazia di non punirti per questo.

Perché la vera pace non si costruisce eliminando il caos intorno a te.
Si costruisce accettando il caos dentro di te,
fino a trasformarlo in forza.

Amare te stesso non significa chiuderti in una torre,
ma smettere di mendicare affetto.
È smettere di chiedere al mondo di riempire un vuoto
che solo tu puoi colmare.

Fai una cosa: oggi, non reagire.
Qualcuno ti provocherà? Fermati.
Un evento ti scuoterà? Respira.
Lascia che il mondo faccia rumore, ma non lasciare che ti attraversi.

Scoprirai una calma che nessun applauso, nessun riconoscimento,
nessuna approvazione potrà mai darti.

E quando quella calma sarà tua,
nulla e nessuno potrà più portartela via.

Maria Rayka

Ti auguro di avere il coraggio di tradire tutto ciò che ti incatena a una vita che non ti appartiene. Tradire non è un atto vile, ma un atto sacro quando ciò che tradisci è una menzogna. Tradisci la paura che ti dice chi devi essere, tradisci le aspettative di chi non ha mai guardato davvero nei tuoi occhi, tradisci il copione che ti hanno messo in mano senza chiederti se fosse il tuo.

Ti auguro di essere fedele. Fedele solo a ciò che senti vibrare nelle ossa, a ciò che ti scuote nel profondo. Non ti auguro di essere felice: la felicità è una maschera che ti vendono come scopo, ma è vuota se non nasce dalla fedeltà alla tua essenza. Ti auguro, piuttosto, di essere vivo. Vivo davvero, senza compromessi, senza anestesie.

Ti auguro di guardare in faccia il tuo dolore, perché è lì che troverai le chiavi della tua libertà. Scava dove fa più male, e scoprirai che quel dolore non è tuo nemico, ma un maestro feroce e amorevole. Non temere di distruggere: a volte, per costruire una vita autentica, devi prima demolire le mura della prigione che ti sei costruito per sentirti al sicuro.

Ti auguro di smettere di cercare conferme, di smettere di chiedere permesso, di smettere di aspettare. Non c’è un momento giusto per essere te stesso: o lo fai adesso o non lo farai mai. Nessuno verrà a salvarti, perché nessuno può salvarsi da ciò che non è disposto a lasciare andare.

Ti auguro di ricordare chi sei, al di là delle etichette, dei ruoli e delle storie che ti racconti. Quando tutto il resto crolla, resta solo la tua verità. Aggrappati a quella, e lascia che sia lei a guidarti. Non sarà facile, ma sarà vero. E la verità, anche quando fa paura, è l’unica strada verso la libertà.

Ti auguro di non accontentarti mai, di non fermarti mai, di non abbassare mai lo sguardo davanti alla tua grandezza. Sei qui per vivere, non per sopravvivere.

Maria Rayka

Non sarà il passato a decidere chi sei, ma tu a decidere chi sei attraverso il passato.
Le esperienze non sono catene, ma strumenti.
Quanto più comprendi ciò che hai vissuto, tanto più ne sei libero; quanto più lo rifiuti, tanto più ti governerà.
La responsabilità non appartiene ai ricordi, ma a chi li osserva.
Il destino non è scritto: è solo l'eco delle tue scelte.

L’illusione è pensare che esista un colpevole al di fuori di te.
Non c’è nemico là fuori, solo il riflesso di un conflitto che si agita dentro.
E ogni conflitto interiore è una porta verso la comprensione.
Ma attenzione: non basta aprirla. Devi avere il coraggio di attraversarla.

Chi scappa dai propri limiti non li supera, li rafforza.
Chi li guarda con presenza li dissolve.
E lì, dove il limite crolla, scopri che non sei mai stato prigioniero. Lo sei diventato solo nel credere di esserlo.

Maria Rayka

L’unico modo per uscirne è DE-SIDERARE … ma in modo autentico!

Nel workshop del 29 Dicembre ne parleremo… e CREEREMO CONSAPEVOLEZZA

Poi non dire che non te l’ho detto!

Le info per partecipare sono qua 👇🏻

https://animeinrisveglio.com/laboratorio-evolutivo/

Ma la scelta spetta solo ed esclusivamente a te

I MIEI AUGURI DI BUON NATALE 🎁

Il Natale non è solo una festa. È un momento che porta con sé un’energia unica, profonda, che troppo spesso passa inosservata, nascosta sotto la frenesia dei preparativi, delle luci, dei regali. Ma se ci fermiamo un attimo, se riusciamo a mettere da parte il rumore, possiamo sentirla. È un richiamo che parla al cuore.

Questa energia non è casuale. Non è legata al calendario, ma alla vita stessa. Il Natale è un portale, un momento speciale dell’anno in cui siamo invitati a riscoprire il vero significato del donare, dell’amare, dell’essere presenti. Non si tratta di ciò che possiamo ottenere, ma di quello che possiamo offrire.

Pensate a Babbo Natale. Quanti di noi lo vedono solo come un simbolo per bambini? Eppure, Babbo Natale incarna un messaggio universale: il dono puro, il dare senza aspettarsi nulla in cambio. La sua figura affonda le radici in San Nicola, un uomo che ha dedicato la sua vita a donare in segreto, a servire gli altri con amore. Non cercava riconoscimenti, ma viveva per accendere una luce nella vita di chi aveva bisogno.

Ecco, questa è la vera essenza del Natale. Donare non è solo un gesto. È un atto sacro, un modo per connettersi con gli altri e con se stessi. Quando doniamo in modo autentico, non diamo solo qualcosa: diamo una parte di noi. E quella parte, se offerta con il cuore, illumina non solo chi riceve, ma anche chi dona.

In questi giorni, l’energia del Natale lavora in silenzio. È lo Spirito del Natale, una presenza sottile, quasi impercettibile, che ci invita ad aprirci, ad ascoltare, a essere strumenti di amore e connessione. Lo sentiamo quando siamo mossi da un gesto spontaneo, da una parola gentile, dal desiderio di essere presenti per qualcuno.

E allora, in questa vigilia, vi invito a fermarvi. Fermatevi davvero. Guardate chi avete accanto. E se siete soli, guardate dentro di voi. Perché il Natale è anche questo: un momento per ritrovare quella luce che a volte dimentichiamo di avere.

Non importa quanto grandi o piccoli siano i vostri gesti. Ciò che conta è l’intenzione, l’autenticità con cui scegliete di offrire una parte di voi al mondo. Un sorriso, una parola di conforto, un abbraccio sincero: sono questi i doni che cambiano le vite, che creano connessioni, che lasciano un segno.

E mentre fate questo, ricordatevi di donare anche a voi stessi. Donatevi il tempo per ascoltarvi, per sentire ciò che il vostro cuore vi sta chiedendo. Perché quando scegliete di aprirvi al dono, in realtà vi state aprendo alla vita stessa.

Che questo Natale sia per voi un momento di vera connessione. Con chi amate, con la vostra anima, con la luce che siete.

Buon Natale, di cuore.

Che la vostra luce illumini ogni passo che farete e il cammino di chiunque incontriate.

Maria Rayka

LA VITA NON SBAGLIA MAI

La Vita non sbaglia mai.

E sapete perché? Non perché sia clemente. Non perché sia indulgente. Ma perché è spietatamente giusta.

La Vita è specchio. Restituisce ciò che sei, non ciò che desideri.
Sei tu, in ogni istante, che semini il tuo raccolto.

Puoi raccontarti favole, inventare giustificazioni, aggrapparti a scuse, ma la legge non cambia. La semina è tua. Il raccolto è tuo.

Pianti giudizio? Raccogli separazione.
Pianti paura? Raccogli ostacoli.
Pianti presenza? Raccogli la libertà.

Non c’è magia in tutto questo. Non c’è mistero. È semplice come il sole che sorge ogni mattina, anche se non lo guardi.

Eppure, la vera domanda non è cosa stai seminando, ma chi lo sta facendo.
È la tua anima che sta lavorando il campo o è la tua personalità che si affanna a controllare tutto?

Perché, vedi, il frutto non mente.
Un’anima libera semina amore e ne raccoglie i frutti. Una mente schiava semina paura e ne raccoglie la catena.

“Dai loro frutti li riconoscerete,” disse qualcuno. Ma prima di tutto, riconosci te stesso dai tuoi frutti.

Non ti piace ciò che raccogli? Non serve lamentarsi. Non serve accusare. Cambia il seme. Cambia il seminatore.

Osservati. Veglia. Guarda chi è che prende la zappa in mano ogni giorno.

La Vita non sbaglia mai. Sei tu che ti distrai.
E finché dormirai, continuerai a piantare nel buio.

Ma se scegli di svegliarti, se scegli di osservare con chiarezza, allora scoprirai il segreto più potente: non sei ciò che raccogli, sei colui che può scegliere cosa seminare.

La Vita è fedele. Te lo restituisce, sempre.
E allora chiediti: cosa sei disposto a coltivare?

Maria Rayka

🌟 Un Dono di Luce: Vivi l’Energia del Solstizio 🌟

Questo Natale voglio offrirti qualcosa di speciale: *un momento di connessione autentica* attraverso una *diretta gratuita*.
Non sarà una semplice occasione, ma un *portale di energia e trasformazione*, dove il solstizio e l’energia del Natale si incontrano per accendere in te una nuova luce.

Cosa ti aspetta:
✨ Un viaggio per lasciare andare ciò che non ti serve più e riscoprire la tua forza interiore.
✨ Un’esperienza sacra che ti aiuterà a riallinearti alla tua essenza e a portare più luce nella tua vita.
✨ Un potente momento di riflessione e rinnovamento, per prepararti a manifestare il tuo nuovo ciclo.

Cosa ti serve:
🕯️ Una candela bianca o dorata, simbolo della luce che cresce.
🖋️ Carta e penna, per scrivere ciò che il tuo cuore desidera far emergere di utile per questo nuovo ciclo.

📅 Quando: 21 Dicembre ore 21
📍 Dove: ZOOM (i codici di accesso gratuiti saranno forniti sui gruppi “PROMEMORIA DIRETTE” whatsapp. Accedi attraverso questo link https://chat.whatsapp.com/K3LHAycxoKi6HGVIvjsSs7 )

Non lasciarti sfuggire questa occasione: l’energia di questa serata ti guiderà e ti sosterrà per tutto l’anno. Questo è il mio dono per te, un invito a trasformare il buio in luce.

✨ Accogli il cambiamento. Vivi la rinascita. Ti aspetto. ✨

Siamo in aria natalizia e per chi ama leggere… un dono ♥️

Anche ciò che ci sembra più oscuro porta con sé il segno di qualcosa di più grande. Un’ombra, per esistere, ha bisogno di una luce. Non importa quanto sia densa o profonda, essa è la prova di una presenza luminosa, magari nascosta, magari distante, ma reale.

E così siamo noi, quando ci perdiamo nei nostri momenti più cupi. Non ci accorgiamo che persino il nostro smarrimento parla di qualcosa di vivo, un’energia che pulsa dietro i nostri veli. Non c’è ombra che non nasca da una luce, non c’è caduta che non porti con sé la possibilità di rialzarsi.

Guardare le ombre non significa lasciarsi sopraffare da esse, ma riconoscere che ogni forma di buio è una via che conduce a ciò che lo genera. Non è l’ombra il fine, ma il richiamo verso quella sorgente che, anche se nascosta, non ha mai smesso di esistere.

Maria Rayka

𝐋𝐚 𝐥𝐞𝐠𝐠𝐞𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐝𝐢 𝐜𝐡𝐢 𝐬𝐢 𝐭𝐨𝐠𝐥𝐢𝐞 𝐢𝐥 𝐩𝐞𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐞́

Non c’è schiavitù più subdola di quella dell’importanza personale. Si annida in ogni gesto, ogni pensiero. Vive in quel bisogno ossessivo di sentirci al centro, di essere visti, riconosciuti, confermati. Siamo prigionieri di un io che esige costantemente attenzione, che urla: "Guardami, esisto perché mi osservi." Ma il vero essere non ha bisogno di spettatori. Esiste e basta.

La lotta per dimostrare qualcosa a qualcuno, persino a noi stessi, è un gioco di specchi in cui ci perdiamo. Più cerchiamo di elevarci agli occhi degli altri, più sprofondiamo nella paura di non essere abbastanza. E allora l’ego si gonfia, si riveste di maschere, si arrampica su montagne fatte di illusioni, per poi scoprire che lì in cima non c’è nulla, solo vento.

La vera grandezza nasce quando ci spogliamo del bisogno di essere grandi. Quando smettiamo di accumulare titoli, approvazioni, certezze. L'importanza personale è una zavorra. È ciò che ci tiene legati a terra quando potremmo volare.

Togliersi importanza non significa svilirsi, annullarsi, diventare invisibili. Significa sganciarsi dall’identificazione con i ruoli, con le immagini, con quell'io fragile che teme di scomparire. È un atto di ribellione contro il teatrino delle apparenze, un ritorno all’essenza.

Chi si libera dall'importanza personale diventa invincibile. Non perché non prova paura, ma perché non si aggrappa più all’idea di dover essere qualcosa di diverso da ciò che è. Non ha nulla da difendere, nulla da dimostrare, nulla da perdere. E in questo vuoto fiorisce una presenza luminosa, vera, che non chiede altro che essere vissuta.

La vera conquista non è arrivare più in alto, ma essere così leggeri da non temere più di cadere.

Maria Rayka

"Come possiamo uscire dal profondo disagio in cui ci troviamo? Il senso di cooperazione potrebbe diventare la chiave per costruire un sistema organizzativo più armonioso e funzionale, basato sulla connessione, il rispetto reciproco e l'obiettivo comune di evolvere insieme."

🌟IL TESORO NASCOSTO: DIRETTA GRATUITA E MEDITAZIONE DI GRUPPO🌟

C’è un tesoro che vive dentro di te, ma spesso resta sepolto sotto ciò che gli altri ti hanno detto di essere.

Insieme, faremo un viaggio verso quel tesoro nascosto. Un viaggio che non parte fuori, ma dentro di te.

✨ La nostra community “Anime in Risveglio” ti aspetta per condividere questa esperienza UNICA.

✨ Sii presente. Sii aperto. Sii pronto a ricoprire il tuo cuore.

📅 Quando: 16 Dicembre ore 21
📍 Dove: Online Zoom, nel nostro SPAZIO SACRO CONDIVISO.

Non rimandare. È il momento di ricordarti chi sei.
Ti aspetto per accogliere insieme il dono che è già nel tuo cuore.

Maria Rayka

⚠️⚠️⚠️

Link per accedere ai codici del nostro spazio sacro 👇🏻

https://chat.whatsapp.com/K3LHAycxoKi6HGVIvjsSs7

⚠️ GRUPPO WHATSAPP CHIUSO
☝🏻 Solo i codici di accesso esclusivi per le dirette gratuite
☝🏻Nessun intervento da parte della community
☝🏻Massimo rispetto dei tuoi spazi
☝🏻 Il messaggio sarà il tuo promemoria per ricordare l’incontro

𝐒’𝐈𝐎 𝐌𝐈 𝐈𝐍𝐓𝐔𝐀𝐒𝐒𝐈 𝐂𝐎𝐌𝐄 𝐓𝐔 𝐓’𝐈𝐍𝐌𝐈𝐈

C’è un verbo nella Divina Commedia che brilla come una stella dimenticata: 𝐢𝐧𝐭𝐮𝐚𝐫𝐬𝐢.

Dante lo usa per raccontare l’inimmaginabile, quella compenetrazione degli spiriti beati che abbatte ogni confine tra “io” e “tu.”
Nel Cielo di Venere, dove dimorano gli spiriti amanti, l’amore non è un sentimento da consumare, ma un atto di fusione. Non si entra solo nei pensieri o nei sentimenti dell’altro; si penetra nello spirito, si diventa l’altro, senza mai perdersi.

Ma Dante ci avverte: questa magia non è unidirezionale. 𝐈𝐧𝐭𝐮𝐚𝐫𝐬𝐢 vive della reciprocità.
“S’Io mi intuassi, come tu t’inmii,” dice. Non posso entrare nel tuo spirito se tu non sei disposto a fare lo stesso con me. È uno scambio sacro, un passo a due che si compie solo nel rispetto, nella presenza e nella volontà di comprendere.

E noi?
Viviamo in un tempo in cui crediamo di sapere tutto degli altri, in cui giudichiamo senza comprendere, senza nemmeno provare a intuare l’altro. Puntiamo il dito, tracciamo confini, ci arroghiamo il diritto di definire il dolore altrui, come se fossimo i padroni di una verità che ci sfugge. Ma la verità non è mai una linea retta: è un intreccio, una fusione, come quella che Dante ci invita a contemplare.

𝐈𝐧𝐭𝐮𝐚𝐫𝐬𝐢 non significa annullarsi nell’altro, ma abitare per un istante la sua pelle. È l’atto di chinarsi senza piegarsi, di aprirsi senza perdersi. È ricordare che dietro ogni scelta, ogni sofferenza, ogni silenzio, c’è una storia che non ci appartiene ma che possiamo, per un attimo, sentire.

Forse, allora, questo verbo dovrebbe tornare sulle nostre labbra.
Forse dovremmo ripeterlo ogni volta che ci sentiamo distanti, separati, isolati.
Dovremmo ripeterlo quando un confine ci sembra invalicabile, quando l’ego ci suggerisce di difendere il nostro punto di vista invece di aprirci all’altro.

Perché l’amore – quello vero – non si nutre di parole, ma di 𝐢𝐧𝐭𝐮𝐚𝐫𝐬𝐢. E nell’atto di indossare la pelle di chi abbiamo davanti, potremmo scoprire che non c’è mai stato un confine: solo un’illusione da sciogliere.

Maria Rayka

FILM LA STORIA INFINITA.

Una riflessione sull’8 Dicembre

𝐈𝐋 𝐂𝐎𝐑𝐀𝐆𝐆𝐈𝐎 𝐃𝐈 𝐃𝐄𝐒𝐈𝐃𝐄𝐑𝐀𝐑𝐄 𝐄 𝐑𝐈𝐒𝐕𝐄𝐆𝐋𝐈𝐀𝐑𝐄 𝐈𝐋 𝐓𝐔𝐎 𝐕𝐄𝐑𝐎 𝐏𝐎𝐓𝐄𝐑𝐄

Hai mai sentito quel vuoto dentro, quella mancanza che non riesci a spiegare? Come se ci fosse qualcosa di più, oltre ciò che vedi, oltre ciò che vivi ogni giorno. Come se la vita ti chiamasse a ricordare qualcosa che hai dimenticato.

Desiderare non è un capriccio, né un semplice sognare a occhi aperti. È il linguaggio dell’anima, il ponte tra ciò che sei e ciò che potresti essere. Ogni desiderio autentico nasce da un richiamo profondo, un sussurro che ti invita ad attraversare i confini del conosciuto, verso un mondo più grande, più vero.

Eppure, quante volte questo richiamo viene soffocato? Dalla paura di fallire, dal “non posso”, dalle regole che ti trattengono con i piedi per terra? È come vivere sotto un cielo senza stelle, prigionieri di un copione già scritto.

Ma c’è una verità che pochi conoscono: desiderare non è guardare alle stelle. È ricordare che tu stesso sei una stella. E quella luce, quel potere, non ti è mai stato tolto. Lo hai solo dimenticato.

Viviamo in un mondo che premia il compromesso e soffoca l’audacia, che ti insegna a ridimensionare i sogni per renderli “ragionevoli”. Ma il desiderio autentico non accetta gabbie. Esso brucia, pulsa, chiama. E ti vuole desto.

Come rispondere a quel richiamo?
Non è qualcosa che puoi trovare fuori di te. Non è nelle regole, nei ruoli, o nelle aspettative degli altri. Il vero potere del desiderio è nascosto nella tua essenza, in quel luogo silenzioso dove risiede la tua scintilla divina, pronta a riaccendersi.

Ci vuole coraggio per ascoltarlo. Ci vuole volontà per spezzare le catene invisibili del “non è possibile”. Ma chi risponde a quel richiamo scopre che al di là di ogni limite si apre un cielo infinito, ricco di possibilità mai immaginate.

Non aspettare che sia il mondo a cambiare. Tu sei il cambiamento.
Punta alle stelle. E ricorda chi sei.

Maria Rayka

Un video per riflettere profondamente su come manifestiamo la nostra vita…

Siamo davvero sicuri che stiamo vivendo la nostra vita e non quella che i nostri antenati hanno proiettato su di noi?

La saggezza non è il prodotto della conoscenza: è qualcosa che ognuno deve scoprire.
Conoscenza e saggezza non procedono insieme. La saggezza affiora col maturare della conoscenza di noi stessi. Senza conoscere noi stessi non avremo alcuna possibilità di vivere nell’ordine e nella virtù.
Imparare su noi stessi non significa affatto accumulare conoscenza su quello che siamo. La mente che accumula conoscenza non sta imparando: sta raccogliendo delle informazioni e facendo esperienza. E basandosi sulla conoscenza che ha acquisito, continua a fare esperienza; quindi non sta veramente imparando, sta solo accumulando ulteriore conoscenza.
Il vero imparare avviene nel presente, non ha passato. Quando dite: “Ho imparato”, avete a che fare con la conoscenza che avete accumulato e questo significa che ormai avete smesso di imparare.
Una mente che non pretende di accumulare nulla impara in continuazione, e solo una mente simile può capire a fondo quell’entità che noi chiamiamo il “me”, il sé. Io devo conoscere me stesso, la struttura, la natura, il significato di quell’entità che chiamo “me”. Ma non posso farlo se continuo a portarmi dietro tutto il carico di conoscenza legata al passato, alle mie precedenti esperienze, ai miei condizionamenti.
Finché mi tengo tutto questo non posso imparare, posso solo interpretare a modo mio quello che vedo con occhi annebbiati dal passato.

J. Krishnamurti

Ogni volta che ti lamenti, rafforzi il tuo ruolo di personaggio. La tua vita non cambia perché ti ostini a raccontarti la stessa storia, e ogni parola è come un chiodo che inchioda il copione al palcoscenico. Parlare di sofferenza non crea sollievo; crea dipendenza. Il dolore diventa una certezza, e la certezza un’abitudine. E tu, senza accorgertene, cominci a preferire l’abitudine al cambiamento.

Non è questione di concentrarsi su ciò che vuoi per attirarlo, come se bastasse pensare positivo. È questione di smettere di definirti attraverso le lamentele. Vuoi cambiare? Allora spostati dal dramma. Non giustificarti, non spiegarti, non aggiungere dettagli. Cessa di nutrire con le parole ciò che desideri lasciar andare.

È così che comincia la vera trasformazione: nel silenzio interiore, quando smetti di raccontarti e finalmente ascolti.

Maria Rayka

La mediocrità…

Vi hanno insegnato “CHI SI ACCONTENTA GODE!” E così, in un silente viaggio verso la manipolazione collettiva, hanno messo a tacere i VOSTRI DESIDERI…

Si! Perché DE-SIDERARE significa guardare OLTRE QUELLO CHE GIÀ C’È! Chi desidera (veramente) NON SI CONTIENE (accontenta).

Sii mediocre insegnano… e in questo modo vi spostano lontano dalla vostra essenza divina incastrandola nell’illusione della materia gestita dalla coscienza collettiva dominata da chi detiene il VERO POTERE, ma che è ben invisibile agli occhi dei più!

Un video per riflettere…

Dentro di te esiste un luogo che nulla può turbare, un punto fermo che osserva, che vede, che sa. Non è schiavo delle parole, delle emozioni, né delle reazioni istintive. È il testimone silenzioso, l'occhio che tutto guarda senza interferire, al di là delle lotte interiori, al di là della mente che divide e analizza.

Quando permetti a questo osservatore di emergere, scopri che il caos non può più toccarti. Le tue paure, i tuoi dubbi, le tue ansie diventano nuvole in movimento, attraversano il cielo della tua coscienza ma non lo modificano. Scopri che la vera libertà non è fare ciò che vuoi, ma smettere di essere vittima di ciò che credi di essere.

Osserva il tuo dolore, ma non lasciarti affondare da esso. Osserva la tua rabbia, ma non darle il potere di farti dimenticare chi sei. C’è uno spazio dentro di te in cui risiede l’amore, un amore che non nasce dalla mente ma dalla tua essenza più profonda, quella che esiste da sempre e per sempre.

Rimani lì, nel centro della tempesta, e scopri che non sei fatto della tempesta, ma della quiete che la guarda. In questo silenzio, in questa immobilità, troverai te stesso: non come pensatore, ma come presenza. Non come emozione, ma come coscienza.

Maria Rayka

Buongiorno a tutti!

Essendo che è l’energia che questo momento porta, ovviamente, anche nelle sedute individuali di stamani ho ritrovato lo stesso tema di cui abbiamo trattato ieri sera nella nostra diretta.

Come ho promesso (ringraziate i presenti alla diretta 😉) vi ho condiviso la meditazione che trovate a questo link ⬇️

https://youtu.be/-46bd98cD6Q?feature=shared

E Q ua sotto, invece, vi metti l’altra promessa mantenuta 🔝

Il meraviglioso libro di Joe Dispenza “PLACEBO EFFECT”

Vi auguro una buona lettura perché merita che conosciate per quale motivo il vostro apparato psico-fisico non si sente bene…

È un’ apertura al cammino di risveglio…

Alla prossima diretta del
11 Dicembre ore 21 🎁

Parleremo di
DESIDERI E RISVEGLIO 🧞‍♂️

𝐋𝐚 𝐫𝐢𝐩𝐞𝐭𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞̀ 𝐢𝐥 𝐬𝐞𝐠𝐫𝐞𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐫𝐢𝐬𝐯𝐞𝐠𝐥𝐢𝐨

C’è una parola che spaventa chi non ha compreso il valore della trasformazione interiore: ripetizione. Eppure, il vero lavoro su di sé inizia proprio qui. Non nella scoperta di qualcosa di nuovo ogni giorno, ma nel ripetere ciò che è già stato appreso, fino a renderlo parte del tuo essere. Fino a quando non diventi tu stesso ciò che pratichi.

Ogni volta che impari, il tuo cervello si trasforma. Non è un’immagine poetica, ma un fatto concreto: le connessioni neuronali si riorganizzano, si rafforzano, costruiscono ponti dove prima c’erano baratri. E il lavoro su di sé non fa eccezione. Vuoi risvegliarti? Ripeti. Vuoi liberarti dagli automatismi? Ripeti. Vuoi riconoscere la macchina che ti governa? Ripeti.

Ma ripetere non significa annoiarsi o spegnersi. Significa martellare il metallo grezzo della tua anima fino a quando non prende forma. È come imparare a camminare: ogni passo è una caduta, ogni caduta una lezione. Fai un passo, cadi. Fai due passi, cadi di nuovo. Alla fine, cammini. E un giorno ti accorgi che non stai solo camminando: stai danzando.

Il mondo esterno ti ha insegnato a pretendere risultati immediati. Una scorciatoia, un trucco, una via più semplice. Ma il risveglio non è mai una concessione; è una conquista. E come ogni conquista, richiede disciplina. Non una disciplina sterile, ma viva, alimentata dal desiderio di scoprire chi sei oltre le maschere.

Ogni volta che ti osservi, stai ripetendo. Ogni volta che ti accorgi di un automatismo, stai ripetendo. Ogni volta che ricadi nel vecchio schema e ti rialzi, stai ripetendo. Non esiste risveglio senza la pazienza di ricominciare ogni giorno, senza la volontà di affrontare lo stesso ostacolo, ancora e ancora, finché non diventi parte della tua essenza.

La ripetizione non è una prigione. È un ponte. Ogni passo lo rafforza, ogni attraversamento lo rende più stabile. E un giorno ti accorgi che non hai più bisogno di attraversarlo: sei già dall’altra parte.

Maria Rayka

Visto che me lo avete chiesto, vi metto NOSSO LAR 2

Ovviamente sottotitolato

𝐎𝐆𝐍𝐈 𝐒𝐈𝐍𝐓𝐎𝐌𝐎 𝐄̀ 𝐔𝐍 𝐌𝐄𝐒𝐒𝐀𝐆𝐆𝐈𝐎… 𝐄 𝐈𝐎 𝐕𝐎𝐆𝐋𝐈𝐎 𝐀𝐒𝐂𝐎𝐋𝐓𝐀𝐑𝐋𝐎 𝐏𝐄𝐑 𝐏𝐑𝐄𝐍𝐃𝐄𝐑𝐌𝐈 𝐂𝐔𝐑𝐀 𝐃𝐈 𝐌𝐄!

Sono pronta a scommettere che il tuo corpo ti ha mandato spesso segnali che hai ignorato…

Stanchezza, malesseri, dolori... non sono casuali, sono messaggi.
Infatti, dentro di te c’è una forza straordinaria, un potere naturale di guarigione e rigenerazione che aspetta solo di essere risvegliato; il problema è che non ne sei consapevole e non lo utilizzi praticamente mai!

Consapevole di ciò, ti invito a un incontro GRATUITO, aperto a tutti, dove ti farò una breve introduzione per raccontarti come funzioniamo, ma la cosa più bella è che ti guiderò in una 𝐌𝐄𝐃𝐈𝐓𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐏𝐑𝐎𝐅𝐎𝐍𝐃𝐀 𝐃𝐈 𝐆𝐔𝐀𝐑𝐈𝐆𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐄 𝐑𝐈𝐆𝐄𝐍𝐄𝐑𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐅𝐈𝐒𝐈𝐂𝐀.

Questo è il momento permetto di ascoltarti, di lasciare andare la fatica e di attivare quella forza che hai dentro….

Donati l’opportunità di essere presente 🎁 .

Questo è un 𝐝𝐨𝐧𝐨 che faccio alla mia community e a chi è pronto a riscoprire la propria vitalità.

Come sempre, per semplicità di tutti, condividerò il link di accesso sul GRUPPO whatsapp 𝐶𝐻𝐼𝑈𝑆𝑂 𝐸𝐷 𝐸𝑆𝐶𝐿𝑈𝑆𝐼𝑉𝑂 (⚠️ Non riceverai nessun messaggio se non quello del link poco prima della meditazione in diretta e nessun altro messaggio).

Il link per entrare nel gruppo chiuso della community ⬇️⬇️⬇️

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Gesù disse: «Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati. Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell'occhio tuo c'è la trave? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.»

Gesù ci svela una delle verità più scomode: siamo ciechi verso noi stessi. Vediamo le mancanze degli altri come attraverso una lente d’ingrandimento, e le nostre come minuscoli granelli di polvere. È facile puntare il dito, scorgere le "colpe" degli altri, interpretare ogni loro passo come un errore, e tutto ciò senza fermarsi mai a osservare il caos che ci portiamo dentro.

Il giudizio è una maschera, un meccanismo che ci difende da ciò che non vogliamo vedere. Ogni volta che critichiamo qualcuno, stiamo fuggendo da noi stessi, da quella "trave" nascosta e pesante che teniamo saldamente al suo posto, senza nemmeno accorgercene. Questo è il gioco dell'ipocrisia: giudicare gli altri ci fa sentire al sicuro, ci risparmia dal confrontarci con la nostra ombra, quella parte di noi che non vogliamo illuminare.

Il lavoro su di sé è l’atto coraggioso di spogliarsi, di ammettere che ciò che vediamo negli altri è solo un riflesso, uno specchio. È una chiamata a togliere quel velo dagli occhi e osservare con sincerità ogni trave, ogni frammento di noi stessi, senza giustificazioni, senza pietà. In quel momento, giudicare perde senso, perché comprendiamo che siamo tutti sullo stesso cammino, tutti con le nostre ferite e le nostre paure.

Guardare dentro e togliere la trave significa assumersi la piena responsabilità della propria esistenza, dei propri pensieri, delle proprie reazioni. Solo così possiamo iniziare a vedere gli altri per quello che sono, senza il filtro del nostro ego. Solo così possiamo liberarci del peso del giudizio e riconoscere che ogni incontro è uno specchio, una lezione.

Maria Rayka

LA TUA MALATTIA E' LO STATO DI UNA LEGGE SUPERIORE✨

Dal film "Nosso Lar"

L’amore non è qualcosa che puoi dare o ricevere. Non è un contratto, non è una scelta, e certamente non è il bisogno di sentirsi completi attraverso qualcun altro. L’amore vero è uno stato dell’essere: o lo incarni, o lo cerchi disperatamente senza trovarlo.

Quando l’amore si manifesta, non si limita a una persona o a una relazione. Non puoi chiuderlo in una gabbia. È come una luce: illumina tutto ciò che incontra. Se l’amore che provi si ferma ai confini di una persona, è attaccamento, non amore. Perché l’amore non conosce confini.

L’amore vero non divide il mondo tra chi è dentro e chi è fuori. È come respirare: non scegli per chi farlo. Quando ami davvero, la tua stessa presenza diventa trasformativa. Tutto intorno a te, persone, animali, persino ciò che è apparentemente inanimato, ne viene toccato.

Questo è l’amore: non possesso, non bisogno, non esclusività. È uno stato in cui smetti di separare, smetti di trattenere, e inizi semplicemente a essere. Non per qualcuno, ma per tutto.

Maria Rayka

Chiudi gli occhi e vedi che cosa succede…
Osserva i tuoi muscoli come si rilassano e come la tua mente trova silenzio 🫶🏻

𝐓𝐈 𝐓𝐑𝐀𝐒𝐅𝐎𝐑𝐌𝐈 𝐍𝐄𝐋 𝐆𝐄𝐍𝐈𝐓𝐎𝐑𝐄 𝐃𝐄𝐋 𝐓𝐔𝐎 𝐏𝐀𝐑𝐓𝐍𝐄𝐑 𝐐𝐔𝐀𝐍𝐃𝐎…

Quando giustifichi i suoi errori dicendo a te stesso: “Lo faccio per amore.” No, non è amore. È paura. La paura di restare solo, la paura che, senza il tuo controllo, l’altro possa andarsene. Ma l’amore non ha bisogno di controllo, e nemmeno di giustificazioni.

Quando decidi cosa deve fare, cosa è giusto per lui o per lei. Quando credi di sapere meglio. Stai davvero amando, o stai esercitando il tuo potere?

Quando lo proteggi dalle conseguenze delle sue azioni, impedendogli di affrontare le sue responsabilità. Stai costruendo un bambino, non un compagno.

Quando correggi i suoi errori o pensi che, senza di te, sarebbe perso. In quel momento, stai dicendo: “Io valgo più di te. Io sono necessario, tu no.”

Quando lo rimproveri per come è fatto, quando raccogli le sue colpe, i suoi silenzi, i suoi fallimenti, e ti carichi tutto sulle spalle. Non per amore, ma per dimostrare a te stesso che sei indispensabile.

Quando credi che l’amore significhi sacrificio, quando ti pieghi per reggere l’altro mentre lui non fa lo stesso per te. Non c’è amore in una relazione così, solo un contratto tacito: “Io ti salvo, tu resti con me.”

E mentre fai tutto questo, il rispetto scivola via. L’altro non è più un compagno, ma una tua creazione, un figlio da educare, da controllare, da perdonare. E tu, da pari, sei diventato il suo genitore.

Ora chiediti: è davvero questo che vuoi?

Perché amare significa permettere all’altro di essere ciò che è. Non significa correggerlo, né salvarlo. Amare è restare accanto, senza aggiustare, senza dominare.

Ma questo richiede coraggio. Il coraggio di guardarti dentro, di vedere perché hai bisogno di sentirti indispensabile. Perché cerchi di colmare i tuoi vuoti trasformando il tuo partner in un figlio da accudire.

L’amore vero non è mai un gioco di potere. Non si basa su chi dipende da chi, ma su due adulti che scelgono di camminare insieme. Due esseri completi, con i loro limiti, che non cercano di “aggiustarsi” a vicenda.

Se vuoi un compagno, allora smetti di educarlo. Inizia a rispettarlo. Lascia andare il bisogno di controllo, e permetti a entrambi di essere liberi.

Ma prima di tutto, guarda dentro di te. Perché non potrai mai amare davvero un altro, fino a quando non avrai imparato ad amare te stesso.

Maria Rayka

Prendetevi qualche minuto…

𝐏𝐚𝐫𝐥𝐚𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐮𝐜𝐢𝐝𝐢𝐭𝐚̀

Ogni parola che ti rivolgi ha un peso. Non esiste pensiero neutro. O costruisce o distrugge. E la prima persona che ascolta quello che dici sei tu. Se continui a ripeterti che non sei abbastanza, stai creando una realtà in cui non lo sarai mai.

La tua mente non distingue tra il vero e il falso, tra una battuta e un pensiero profondo. Registra tutto. Ogni insulto che ti rivolgi diventa un mattone sul muro che ti separa da ciò che potresti essere.

Se sbagli, osserva. Non serve punirti, non serve nemmeno giustificarti. Serve capire cosa hai fatto, prendere responsabilità e andare avanti. Trattarti con giustizia significa riconoscere gli errori senza usarli per affondarti.

Impara a parlarti come faresti con qualcuno che ami. Non hai bisogno di indorarti la pillola, ma neanche di affondarti con parole che non lasciano spazio a una rinascita. Le frasi che ripeti dentro di te diventano il tuo comportamento, il tuo modo di affrontare il mondo.

E il rispetto per te stesso inizia così: con parole semplici, oneste e ferme. Non ti devi convincere di nulla, ma devi iniziare a smettere di ferirti. Perché nessuno ti ascolta quanto te stesso, e tutto ciò che credi di essere nasce da lì.

Se vuoi forza, smetti di demolirti. Se vuoi pace, smetti di alimentare una guerra interiore. E se vuoi rispetto, comincia con il modo in cui ti parli. Non hai bisogno di nessun altro per iniziare.

Maria Rayka

Vi condivido questo post, intenso e interessante…
Parla del 90% di noi che stiamo ignorando e che, in tal modo, ci sta allontanando dal nostro risveglio

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LEONARDO DA VINCI: UN VIAGGIO EVOLUTIVO TRA TALENTI E SCELTE

𝐓𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐢𝐨̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐜𝐜𝐚𝐝𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐡𝐚 𝐮𝐧 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐨… 𝐧𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐞̀ 𝐦𝐚𝐢 𝐚 𝐜𝐚𝐬𝐨!



Lo sapevate che Leonardo Da Vinci era un figlio illegittimo e che suo padre voleva indirizzarlo ad una carriera mercantile ma lui non era portato?



La domanda è:

Leonardo, sarebbe stato Leonardo se gli avessero imposto di far “carriera” in un’area che era ben lontana dai suoi talenti?

E su cosa si basavano i suoi talenti?

Come ha scoperto di averli?

E per lui erano talenti o era la sua “normalità”?



Trovo che siano domande interessanti e nel racconto della sua vita troveremo la risposta.



Ho il piacere immenso di donarvi l’opportunità unica di poter partecipare ad una diretta tenuta dalla Dott.ssa 𝑺𝒂𝒓𝒂 𝑻𝒂𝒈𝒍𝒊𝒂𝒍𝒂𝒈𝒂𝒎𝒃𝒂, uno dei massimi esponenti mondiali su tutto (ma tutto tutto) ciò che riguarda Leonardo Da Vinci.



Sara Taglialagamba, è una cara amica, da cui ho avuto modo di conoscere la storia meravigliosa di questo grande Maestro che il nostro pianeta ha avuto l’onore di ospitare e sono lieta che abbia accolto con gioia la mia richiesta di condividere anche con voi il suo sapere.



𝐂𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐞𝐫𝐞 𝐋𝐞𝐨𝐧𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐥𝐞 𝐬𝐮𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞 𝐡𝐚 𝐮𝐧 𝐬𝐚𝐩𝐨𝐫𝐞 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐛𝐮𝐨𝐧𝐨!



Lei, ci racconterà la storia di uno dei più grandi Maestri mai esistiti, io vi donerò una visione evolutiva del suo vissuto.



🔥 Vi aspetto martedì 19 Novembre alle ore 21 in diretta zoom.



⚠️⚠️⚠️ 𝐈 𝐂𝐎𝐃𝐈𝐂𝐈 𝐃𝐈 𝐀𝐂𝐂𝐄𝐒𝐒𝐎 𝐀𝐋𝐋𝐀 𝐃𝐈𝐑𝐄𝐓𝐓𝐀 𝐄𝐒𝐂𝐋𝐔𝐒𝐈𝐕𝐀 𝐙𝐎𝐎𝐌 𝐒𝐀𝐑𝐀𝐍𝐍𝐎 𝐂𝐎𝐍𝐃𝐈𝐕𝐈𝐒𝐈 𝐒𝐎𝐋𝐎 𝐒𝐔𝐋𝐋𝐀 𝐂𝐎𝐌𝐌𝐔𝐍𝐈𝐓𝐘 𝐖𝐇𝐀𝐓𝐒𝐀𝐏𝐏. 𝐏𝐄𝐑 𝐀𝐃𝐄𝐑𝐈𝐑𝐄 𝐆𝐑𝐀𝐓𝐔𝐈𝐓𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐄 𝐄 𝐑𝐈𝐂𝐄𝐕𝐄𝐑𝐄 𝐈𝐋 𝐏𝐑𝐎𝐌𝐄𝐌𝐎𝐑𝐈𝐀 𝐂𝐎𝐍 𝐈 𝐂𝐎𝐃𝐈𝐂𝐈 𝐃𝐈 𝐀𝐂𝐂𝐄𝐒𝐒𝐎, 𝐈𝐒𝐂𝐑𝐈𝐕𝐈𝐓𝐈 𝐀𝐓𝐓𝐑𝐀𝐕𝐄𝐑𝐒𝐎 𝐈𝐋 𝐋𝟏𝐍𝐊 ⬇️⬇️⬇️

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Questa è un’occasione meravigliosa a cui ti consiglio vivamente di partecipare 🔥

𝐅𝐞𝐥𝐢𝐜𝐢𝐭𝐚̀ 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐢𝐜𝐚

Ci affanniamo a inseguire l’impossibile idea di una felicità statica, qualcosa che possa stabilizzarsi dentro di noi e non lasciarci mai.
Illusione.
Cerchiamo di trattenere i momenti che ci piacciono, li rincorriamo come fossero lo scopo della vita stessa, e ci dimentichiamo che la vita non è fatta per essere "ferma". I momenti sono fatti per essere vissuti, non posseduti. Il tentativo di possedere ciò che ci fa stare bene è il più grande tradimento verso la nostra natura umana.

Ci alziamo la mattina, ci diamo da fare con le nostre routine, ma raramente ci fermiamo a sentire il gusto di ciò che stiamo facendo. Non sappiamo più cosa significhi "vivere". Abbiamo tutto sotto gli occhi, eppure siamo ciechi. Se solo riuscissimo a comprendere che il valore non risiede nel trattenere, ma nel fluire. La bellezza di un tramonto, il calore di una risata, il silenzio della notte… tutto questo ha valore proprio perché è destinato a passare.

Ma noi, invece, siamo impegnati in una caccia infinita a una continuità che non esiste. È per questo che non assaporiamo nulla: siamo troppo concentrati su come evitare che finisca, e nel farlo, smettiamo di vivere.

E allora, quando hai di fronte un momento di pura bellezza, cosa fai? Non lo fotografi, non cerchi di tenerlo. Ci entri, lo vivi completamente, lo lasci passare. Perché la vera arte della vita non sta nel trattenere, ma nel lasciar andare senza rimpianti. Il segreto sta nel non temere la fine, ma nel saper danzare con il presente.

Tutto scorre..., puoi solo fluire!

Maria Rayka

𝐈𝐥 𝐂𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨𝐥𝐥𝐨 𝐞̀ 𝐒𝐨𝐥𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐁𝐮𝐠𝐢𝐚 𝐂𝐨𝐦𝐨𝐝𝐚: 𝐒𝐞𝐢 𝐏𝐫𝐨𝐧𝐭𝐨 𝐚 𝐏𝐞𝐫𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐓𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐕𝐞𝐫𝐢𝐭𝐚̀?

La mente logica ha fallito. E non perché sia inutile, ma perché è stata posta su un trono che non le spetta. Ci hanno detto che dobbiamo controllare tutto, analizzare ogni dettaglio, prendere decisioni razionali. Il controllo è diventato l'idolo moderno, il dio invisibile al quale sacrifichiamo ogni scintilla di vita. Ma mentre teniamo saldamente in mano le redini del pensiero, ci dimentichiamo di ascoltare ciò che è più vicino, più intimo: il cuore.

Il cuore non chiede il controllo. Non cerca di prevedere il futuro o di misurare ogni possibile errore. Il cuore sa già tutto, ma non come un computer che calcola infinite variabili. Sa perché vibra nella stessa frequenza della Vita. Quando ci ostiniamo a cercare di capire ogni cosa, quando vogliamo essere sempre un passo avanti, stiamo tradendo quella parte di noi che non ha mai chiesto una spiegazione per esistere.

La perdita del controllo non è una tragedia. È la liberazione dalla tirannia di una mente che non vuole arrendersi alla sua ignoranza. E non c'è niente di più spirituale che ammettere di non sapere. Perché nel non sapere, finalmente ascolti. Ascolti quello che non puoi dominare, quello che non puoi analizzare fino in fondo. Ed è lì, nel silenzio che segue la resa, che scopri il ritmo vero dell’esistenza.

La mente logica ha il suo scopo, certo. Ma il suo scopo non è il dominio. Il suo scopo è servire. È un servitore, non un sovrano. Quando la logica si inginocchia davanti al mistero della vita, non perde potere, ma diventa un alleato del cuore. Allora accade il miracolo: ciò che non puoi controllare, ciò che non puoi conoscere con la mente, inizia a manifestarsi. La vera consapevolezza non nasce dalla mente, nasce dalla resa al fluire, dall'accettazione che ogni momento è perfetto così com'è, anche quando non lo capisci.

Non siamo qui per capire ogni cosa. Siamo qui per vivere, e la vita non è qualcosa da decifrare. È qualcosa da sentire, da accogliere, da essere. La mente logica è solo uno strumento. E come ogni strumento, deve essere usata al momento giusto, con la giusta umiltà. Ma quando la usiamo per cercare di avere il controllo su tutto, non facciamo altro che chiudere le porte al flusso della vita stessa.

Perdere il controllo è l’unica via verso la libertà. Una libertà che la mente non potrà mai capire, ma che il cuore ha sempre conosciuto.

Maria Rayka

Conosco persone che nel corso degli anni sono rimaste quasi totalmente IDENTICHE al passato (corpo fisico a parte).

Anzi, col passare del tempo, hanno anche perso quel bagliore di Umanità (U) che le contraddistingueva.

ACCORGITENE anche tu.

Guarda «fuori», quando parli con la gente.

Accorgiti di quando partono i «dischi», i soliti dischi rotti che ascolti da anni.

E poi cerca di andare OLTRE, percependo l'Essere - NON COSCIENTE DI SÈ - totalmente coinvolto negli «automatismi psico-emotivi» della macchina.

Poi, però, GUARDATI DENTRO, costantemente, e accorgiti anche di quando tu stesso fai altrettanto.

1. Alcuni non vedono altro che la macchina umana (macchine parlanti).
2. Altri a volte ci sono, ma in modo fortuito (macchine parlanti «difettose»).
3. Altri, ancora, riescono ad ESSERCI, magari per poco, e si SFORZANO di ritrovarsi appena si accorgono di essersi persi.

Osserva «gli altri».
Ti aiuteranno a VEDERTI.
E a RITROVARTI.

Fino a quando non ce ne sarà più bisogno. 🔥

—
❤️ @animasulsentiero

Quando, prima dell’addomesticamento completato, ci facciamo domande importanti e interessanti…

QUELLE VERE!

Chi sono io?
Ma soprattutto: chi se lo chiede?

𝑰𝒍 𝑺𝒆𝒏𝒔𝒐 𝑫𝒊 𝑪𝒐𝒍𝒑𝒂 𝒆̀ 𝑼𝒏𝒂 𝑩𝒖𝒈𝒊𝒂 𝒂 𝑪𝒖𝒊 𝑪𝒓𝒆𝒅𝒊

Il senso di colpa è una prigione che ci costruiamo da soli, pensando che ci protegga da un dolore più grande. In realtà, è una catena che ci tiene legati al passato, bloccando ogni possibilità di crescita. Quando ci sentiamo in colpa, crediamo di essere più responsabili, più consapevoli. Ma la verità è che ci stiamo solo autoinfliggendo una sofferenza inutile.

Abbiamo imparato che il senso di colpa ci "nobilita," come se portare il peso dei nostri errori fosse il prezzo da pagare per diventare persone migliori. Ma non funziona così. Il senso di colpa non ci avvicina a nessuna forma di evoluzione, ci tiene solo ancorati a una storia che continuiamo a ripetere. È un circolo vizioso: ci sentiamo in colpa, ci puniamo, e così facendo continuiamo a restare intrappolati in dinamiche che ci impediscono di liberarci.

Non è una questione di evitare le responsabilità. È questione di capire che il senso di colpa è solo una forma di controllo: ci fa sentire come se stessimo "facendo qualcosa" per riparare i nostri errori, ma in realtà ci tiene fermi. Il risveglio non avviene attraverso il rimorso o l'autopunizione. Avviene quando riconosciamo i nostri errori, impariamo da essi e andiamo avanti, senza più appesantirci con emozioni tossiche.

Il senso di colpa ti dice che devi espiare, che non sei abbastanza, che devi fare di più per meritare. Ma questa è solo una trappola della mente. La verità è che non c'è niente da espiare. Ogni errore, ogni caduta è un'occasione per imparare, non per punirci. La tua crescita non dipende da quanto ti mortifichi, ma da quanto sei disposto a lasciar andare il passato e a vivere pienamente il presente.

Quindi, smetti di farti del male. Il senso di colpa non ti serve. Non ti rende più responsabile, né più consapevole. Ti tiene solo prigioniero. E la chiave per uscire da questa prigione è riconoscere che non c'è nessun debito da pagare.
Sei già abbastanza.

Maria Rayka

La chimica del sangue si trasforma con i nostri stati d’animo ed emozioni. Mangiare sano è importante, ma coltivare credenze e valori positivi ha un impatto ancora più potente sulla nostra salute.

Andrea Zurlini

⚠️⚠️⚠️ Le nostre ferite della’anima ci portano a vivere e interpretare la vita attraverso un filtro che genera la chimicità che gestisce la nostra vita.

Ogni ferita (rifiuto, abbandono, umiliazione, tradimento e ingiustizia) ha la sua fisicità e tendenza a certi tipi di patologie.
Conoscere e curare le nostre ferite risulta INDISPENSABILE non solo per il nostro benessere emotivo, per vivere al meglio la nostra vita, ma anche, e soprattutto, per la nostra salute.

Nel webinar di venerdì ne parleremo e faremo il nostro viaggio insieme verso la guarigione delle nostre ferite attivate nei primi 5 anni di vita.

Sono rimaste le ULTIME 2 BORSE DI STUDIO.

Tutte le info 👇🏻

https://animeinrisveglio.com/webinar/

𝐏𝐞𝐧𝐬𝐢𝐞𝐫𝐢 𝐂𝐨𝐧𝐝𝐢𝐭𝐢 𝐃𝐢 𝐀𝐫𝐬𝐞𝐧𝐢𝐜𝐨

Ogni pensiero che coltivi, ogni emozione che lasci scorrere dentro di te, ha il potere di plasmare la tua realtà. Non è un’idea astratta o un concetto spirituale da manuale. È la pura verità della tua esistenza. Credi che la negatività sia solo una fase, qualcosa che passerà da sola? No. È un seme che tu, inconsapevolmente, annaffi ogni giorno.

Ogni lamentela che fai, ogni giudizio che scagli contro il mondo, è una goccia di veleno che riversi nel terreno della tua esistenza. E quel veleno cresce, silenzioso, ma inarrestabile. Non ti accorgi che sei tu a nutrire la bestia. Ti convinci che sia fuori di te, che siano gli altri a opprimerti, il destino a ostacolarti, il mondo a tradirti. Eppure, il tradimento più grande è quello che fai a te stesso.

Hai mai visto il tuo cuore nel momento esatto in cui lo riempi di veleno? Lo senti battere, stanco, trascinato dalle emozioni che hai lasciato scorrere senza freno. Eppure, dentro di te, c'è una forza incalcolabile, pronta a esplodere. Una luce che non puoi neanche immaginare. Ma finché alimenti il veleno, quella luce rimane nascosta, soffocata dal fumo dei tuoi pensieri tossici.

Vuoi davvero sapere cosa significa liberarsi? Vuoi davvero sentire quella scarica che ti strappa fuori dall’illusione in cui ti sei rinchiuso? Allora smettila di nutrire la bestia. Guardati dentro, ma non con gli occhi di chi cerca risposte facili. Guardati con l’audacia di chi non ha paura di distruggere ogni singola convinzione che ha costruito. Ogni. Singola. Convinzione.

La libertà non arriva in un pacchetto perfetto, confezionato da qualche filosofia orientale o libro motivazionale. La libertà è una guerra. È la battaglia più cruda e feroce che combatterai, ma non contro il mondo. Contro te stesso. Contro ogni volta che hai scelto la via comoda. Ogni volta che hai permesso alla tua mente di prendere il sopravvento, come un tiranno che non conosce la clemenza.

Vuoi vibrare alto? Vuoi sentire il cuore esplodere di vita? Allora smetti di chiedere al mondo di cambiare per te. Smetti di pensare che sia il mondo a doverti qualcosa. Tu sei il creatore, il distruttore, l’alchimista. Sei tu il guerriero che combatte nell'oscurità, e non c’è spazio per le debolezze. Non c’è spazio per la negatività. C’è solo spazio per l’essenza pura, nuda, indomabile di ciò che sei veramente.

E quel fuoco, quel fuoco divino che senti crescere, non è altro che te stesso che finalmente si risveglia.

Maria Rayka

Chi sono gli Eletti?

𝐋𝐚 𝐒𝐜𝐞𝐥𝐭𝐚 𝐏𝐢𝐮̀ 𝐃𝐢𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐥𝐞

La verità non è una scelta facile.
Non si afferra con leggerezza, né senza conseguenze.
Quando inizi a percorrere il sentiero della libertà, scopri che ogni passo verso la tua essenza ti allontana da ciò che hai sempre creduto di essere.
Il senso di colpa ti afferra alla gola, perché infrangere le aspettative degli altri sembra un tradimento.
La tua felicità appare come un crimine, la tua autenticità come un affronto.

Ma la vera schiavitù è quella che si nasconde nel tentativo di conformarsi.
Rinunciare alla chiamata interiore non è nobiltà, è una lenta auto-distruzione.
L’anima soffoca nel silenzio, la vitalità si spegne, e ciò che rimane è solo una parvenza di vita, governata dall’amarezza e dal risentimento.
Non c’è compromesso con la propria verità: o la vivi, o ne sei divorato.

A un certo punto, non c’è più un’opzione.
La libertà diventa una necessità.
Sì, potrai sentire la paura bruciare nello stomaco, il senso di colpa serpeggiare nei pensieri.
Ma scegliere di non vivere, di restare prigioniero delle convenzioni e delle aspettative, ti costerà molto di più.
Scegliere la libertà è l’unica via possibile, non perché sia facile, ma perché è l’unica che può ridarti la tua vera essenza.

Maria Rayka

Sapevi che il modo in cui le 5 ferite dell’anima si attivano nella tua vita può renderti più incline a certe patologie? Questo accade perché le ferite generano blocchi emotivi e stress che, col tempo, si somatizzano nel corpo, manifestandosi in disturbi specifici.

Queste ferite creano i filtri con cui interpreti la tua realtà e le reazioni automatiche con cui rispondi alla vita. Non sei davvero tu… è la tua "macchina biologica" che guida, e tu viaggi come un passeggero senza rendertene conto.

Ma c’è una via per trasmutarle.

Nel webinar di domenica 10 novembre, andremo in profondità per riprenderci il nostro potere e vivere autenticamente.

Sono rimaste SOLO 8 BORSE DI STUDIO DISPONIBILI!

Trovi tutte le info qui 👇🏻
https://animeinrisveglio.com/webinar/

𝐂𝐡𝐢 𝐬𝐞𝐦𝐢𝐧𝐚 𝐯𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐠𝐥𝐢𝐞 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐞𝐬𝐭𝐚

Hai mai riflettuto sul potere di ogni seme che pianti? Siamo attenti nel coltivare la terra, scegliamo con cura cosa piantare per raccogliere i frutti giusti. Eppure, quando si tratta di ciò che seminiamo nel nostro cuore e nella nostra mente, agiamo come ciechi: lanciamo semi di rabbia, giudizio, rimpianto, e ci aspettiamo che sboccino pace e gioia. Ma come può germogliare la serenità da radici avvelenate?

Il raccolto non mente mai. Raccogliamo ciò che abbiamo nutrito, anche nei nostri silenzi, nei pensieri che lasciamo scorrere senza controllo. La vera responsabilità è scegliere consapevolmente cosa coltivare, vigilando affinché le nostre radici affondino nella consapevolezza, nella presenza.

Maria Rayka

Ti capita di sentirti bloccato in situazioni che si ripetono? Relazioni, progetti, sfide personali che sembrano avere sempre lo stesso esito…

Non è un caso: sono dinamiche radicate in ferite emotive che ti accompagnano e condizionano il tuo percorso. Conoscerle è il primo passo per spezzare questi schemi.


*LE ISCRIZIONI AL WEBINAR SULLE 5 FETITE DELL’ANIMA SONO APERTE DA ADESSO*

⚠️ Sono disponibili *100 BORSE DI STUDIO*

Per iscrivervi basta che cliccate questo link 👇🏻

https://animeinrisveglio.com/webinar/

Trovate tutti i dettagli del webinar all’interno della pagina che vi si aprirà e il pulsante di iscrizione diretta.

Vi mando un forte abbraccio

Maria Rayka

𝐈𝐥 𝐂𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨𝐥𝐥𝐨 𝐞̀ 𝐒𝐨𝐥𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐁𝐮𝐠𝐢𝐚 𝐂𝐨𝐦𝐨𝐝𝐚: 𝐒𝐞𝐢 𝐏𝐫𝐨𝐧𝐭𝐨 𝐚 𝐏𝐞𝐫𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐓𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐕𝐞𝐫𝐢𝐭𝐚̀?

La mente logica ha fallito. E non perché sia inutile, ma perché è stata posta su un trono che non le spetta. Ci hanno detto che dobbiamo controllare tutto, analizzare ogni dettaglio, prendere decisioni razionali. Il controllo è diventato l'idolo moderno, il dio invisibile al quale sacrifichiamo ogni scintilla di vita. Ma mentre teniamo saldamente in mano le redini del pensiero, ci dimentichiamo di ascoltare ciò che è più vicino, più intimo: il cuore.

Il cuore non chiede il controllo. Non cerca di prevedere il futuro o di misurare ogni possibile errore. Il cuore sa già tutto, ma non come un computer che calcola infinite variabili. Sa perché vibra nella stessa frequenza della Vita. Quando ci ostiniamo a cercare di capire ogni cosa, quando vogliamo essere sempre un passo avanti, stiamo tradendo quella parte di noi che non ha mai chiesto una spiegazione per esistere.

La perdita del controllo non è una tragedia. È la liberazione dalla tirannia di una mente che non vuole arrendersi alla sua ignoranza. E non c'è niente di più spirituale che ammettere di non sapere. Perché nel non sapere, finalmente ascolti. Ascolti quello che non puoi dominare, quello che non puoi analizzare fino in fondo. Ed è lì, nel silenzio che segue la resa, che scopri il ritmo vero dell’esistenza.

La mente logica ha il suo scopo, certo. Ma il suo scopo non è il dominio. Il suo scopo è servire. È un servitore, non un sovrano. Quando la logica si inginocchia davanti al mistero della vita, non perde potere, ma diventa un alleato del cuore. Allora accade il miracolo: ciò che non puoi controllare, ciò che non puoi conoscere con la mente, inizia a manifestarsi. La vera consapevolezza non nasce dalla mente, nasce dalla resa al fluire, dall'accettazione che ogni momento è perfetto così com'è, anche quando non lo capisci.

Non siamo qui per capire ogni cosa. Siamo qui per vivere, e la vita non è qualcosa da decifrare. È qualcosa da sentire, da accogliere, da essere. La mente logica è solo uno strumento. E come ogni strumento, deve essere usata al momento giusto, con la giusta umiltà. Ma quando la usiamo per cercare di avere il controllo su tutto, non facciamo altro che chiudere le porte al flusso della vita stessa.

Perdere il controllo è l’unica via verso la libertà. Una libertà che la mente non potrà mai capire, ma che il cuore ha sempre conosciuto.

Maria Rayka

𝑰𝒍 𝑺𝒆𝒏𝒔𝒐 𝑫𝒊 𝑪𝒐𝒍𝒑𝒂 𝒆̀ 𝑼𝒏𝒂 𝑩𝒖𝒈𝒊𝒂 𝒂 𝑪𝒖𝒊 𝑪𝒓𝒆𝒅𝒊

Il senso di colpa è una prigione che ci costruiamo da soli, pensando che ci protegga da un dolore più grande. In realtà, è una catena che ci tiene legati al passato, bloccando ogni possibilità di crescita. Quando ci sentiamo in colpa, crediamo di essere più responsabili, più consapevoli. Ma la verità è che ci stiamo solo autoinfliggendo una sofferenza inutile.

Abbiamo imparato che il senso di colpa ci "nobilita," come se portare il peso dei nostri errori fosse il prezzo da pagare per diventare persone migliori. Ma non funziona così. Il senso di colpa non ci avvicina a nessuna forma di evoluzione, ci tiene solo ancorati a una storia che continuiamo a ripetere. È un circolo vizioso: ci sentiamo in colpa, ci puniamo, e così facendo continuiamo a restare intrappolati in dinamiche che ci impediscono di liberarci.

Non è una questione di evitare le responsabilità. È questione di capire che il senso di colpa è solo una forma di controllo: ci fa sentire come se stessimo "facendo qualcosa" per riparare i nostri errori, ma in realtà ci tiene fermi. Il risveglio non avviene attraverso il rimorso o l'autopunizione. Avviene quando riconosciamo i nostri errori, impariamo da essi e andiamo avanti, senza più appesantirci con emozioni tossiche.

Il senso di colpa ti dice che devi espiare, che non sei abbastanza, che devi fare di più per meritare. Ma questa è solo una trappola della mente. La verità è che non c'è niente da espiare. Ogni errore, ogni caduta è un'occasione per imparare, non per punirci. La tua crescita non dipende da quanto ti mortifichi, ma da quanto sei disposto a lasciar andare il passato e a vivere pienamente il presente.

Quindi, smetti di farti del male. Il senso di colpa non ti serve. Non ti rende più responsabile, né più consapevole. Ti tiene solo prigioniero. E la chiave per uscire da questa prigione è riconoscere che non c'è nessun debito da pagare.
Sei già abbastanza.

Maria Rayka

IL PASSATO CHE PLASMA IL PRESENTE: 5 FERITE DA GUARIRE E 5 MASCHERE DA TOGLIERE

Ti sembra di vivere sempre gli stessi cicli di dolore, rabbia, paura e blocchi? Questi schemi si ripetono perché affondano le radici nelle 5 Ferite dell'Anima: Rifiuto, Abbandono, Tradimento, Ingiustizia e Umiliazione. Queste ferite governano le tue scelte, le tue relazioni e le tue emozioni. Finché non le riconosci, continuerai a rivivere lo stesso copione.
Se senti che è arrivato il momento di interrompere questo ciclo, questo è il tuo invito per farlo!

Ti offro l'opportunità di guardare in faccia ciò che ti tiene legato al dolore.

IL 25 OTTOBRE ALLE 21 sarò in LIVE su Zoom, IN ESCLUSIVA PER LA COMMUNITY ANIME IN RISVEGLIO, per scoprire insieme come queste ferite influenzano ogni aspetto della tua vita e come spezzare finalmente questa catena.

Se sei pronto a smettere di soffrire collegati a questo link dove condividerò i codici di accesso gratuiti 👇🏻

https://chat.whatsapp.com/K3LHAycxoKi6HGVIvjsSs7

Ciao a tutti 🤩

Per chi se l’è persa e me l’ha chiesta, vi condivido la bellissima meditazione dell’altra sera…

Ve la consiglio!

https://youtu.be/r_HdGwt98MI?feature=shared

Buongiorno a tutti,

Mercoledì 16 ci incontreremo in diretta su ZOOM per una bellissima meditazione. Per rendere speciale questo viaggio interiore, ho creato un sondaggio: sarete voi a scegliere l'argomento che preferite.

Cliccate sul tema che vi ispira di più!

Se desiderate partecipare e non siete ancora iscritti a nessuno dei gruppi PROMEMORIA DIRETTE della community, potete entrare nel 𝐆𝐑𝐔𝐏𝐏𝐎 𝐏𝐑𝐎𝐌𝐄𝐌𝐎𝐑𝐈𝐀 2 su WhatsApp (⚠️ SOLO CODICI DI ACCESSO).

👇🏻 questo è il link per accedere al gruppo promemoria dirette 2

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Nel prossimo messaggio vi metto il sondaggio

Vi aspetto!

Ragazzi buon sabato!

Non l’ho mai fatto, ma oggi vi condivido il link per accedere alle 𝗥𝗜𝗦𝗢𝗥𝗦𝗘 𝗘𝗦𝗖𝗟𝗨𝗦𝗜𝗩𝗘 dal sito animeinrisveglio 👇🏻👇🏻👇🏻

https://animeinrisveglio.com/link-bio/

Se siete curiosi, basta che ci cliccate sopra…

Il sito è in via di sviluppo, ma se volete anche conoscere un po’ di cose e accedere anche ai percorsi gratuiti messi a disposizione basta che cliccate sopra il link

Ho condiviso un pensiero legato all’emozione del disprezzo…

Talvolta, racconta un sacco di cose…

https://www.facebook.com/share/v/cdR3RPBA2FUkouVE/?mibextid=WC7FNe

𝐒𝐞𝐫𝐯𝐨𝐧𝐨 𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐯𝐞𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐯𝐞𝐫𝐨 𝐦𝐞𝐬𝐬𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐞𝐦𝐨𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐧𝐞𝐠𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚…
𝐏𝐮𝐫𝐭𝐫𝐨𝐩𝐩𝐨, 𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐢𝐞𝐜𝐡𝐢!

L'emozione negativa si presenta come un'ombra persistente, un eco che rimbalza dentro di noi. Non è solo un disturbo, ma un invito a fermarsi e osservare. Si manifesta con insistenza, finché non ci fermiamo ad analizzarla, a scrutarne le sfumature più nascoste. Ogni palpito di angoscia, ogni frustrazione che ci attanaglia, richiede la nostra attenzione, una curiosità genuina.

Se ci concediamo il tempo di abbracciarla, scopriremo che non è solo un peso, ma un messaggero. Ci parla di parti di noi stessi che abbiamo ignorato o temuto. La sua ripetizione diventa un monito: fino a quando non avremo compreso il suo linguaggio, rimarrà intrappolata nei meandri della nostra psiche. Solo attraverso l’osservazione sincera possiamo liberarla, trasformando il dolore in saggezza, l'oscurità in luce.

Maria Rayka

𝐒𝐨𝐥𝐥𝐞𝐯𝐚𝐫𝐞 𝐨 𝐚𝐟𝐟𝐨𝐧𝐝𝐚𝐫𝐞… 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐞!

Quando tendi la mano per sollevare qualcuno, non stai solo offrendo aiuto. In quel momento, stai risvegliando qualcosa dentro di te, stai scoprendo parti nascoste che forse non conoscevi. Il gesto di sollevare l'altro è anche un modo per sollevare te stesso, per riconoscere la tua forza, la tua capacità di trasformare. Ogni atto che compi verso gli altri diventa uno specchio in cui vedere te stesso, in cui capire meglio chi sei.

Ma se scegli di far affondare qualcuno, non puoi farlo senza affondare anche tu. Ogni volta che infliggi dolore, che spingi qualcuno verso il buio, quella scelta si riflette su di te. Il peso che metti sugli altri diventa anche il tuo. Ciò che dai o togli agli altri, inevitabilmente lo dai o togli a te stesso.

Non esiste separazione tra te e gli altri: tutto ciò che fai, torna sempre a te. Le tue azioni lasciano tracce, non solo sugli altri, ma anche nel tuo essere.

Maria Rayka

𝐈𝐥 𝐜𝐨𝐫𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐫𝐢𝐬𝐯𝐞𝐠𝐥𝐢𝐨

Inizia da te stesso, proprio dove ti trovi in questo istante. Non serve cercare scuse, non serve aspettare un momento migliore. La debolezza che percepisci in te, quella dipendenza che tanto odi, non sono altro che sintomi della fuga continua dalla verità. Una verità che, prima di tutto, nascondi a te stesso. E finché la maschera resterà sul tuo volto, non potrai mai guardare oltre, non potrai mai vedere realmente chi sei.

Non c’è crescita senza sforzo. Non c’è risveglio senza coraggio. E il coraggio inizia nel riconoscere le bugie che ti racconti. Non basta solo saperle: devi decidere di smettere di alimentarle. Nessuno ti porterà per mano verso la verità, perché nessuno può farlo al posto tuo. C’è solo un bivio davanti a te: o rimani nel sonno confortevole dell'illusione o ti impegni, con tutta la forza che hai, per aprire gli occhi, sapendo che sarà doloroso, sapendo che sarà difficile.

Guardati intorno, osserva le persone con cui cammini. Se sei circondato da chi, come te, combatte con le proprie bugie, forse imparerai a distinguere il vero dal falso. Ma non basta essere in compagnia: è necessario voler vedere. È necessario scegliere di vedere. Ogni giorno.

Il risveglio è una scelta, ma soprattutto è VOLONTÀ. Non ci sono scorciatoie. Puoi scegliere di rimanere addormentato, protetto dalle tue illusioni, o puoi decidere di affrontare il freddo della realtà. Ma ricorda: solo chi sceglie consapevolmente di addentrarsi nel proprio dolore per conoscere la verità, potrà davvero vivere libero.

Maria Rayka

𝐈𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨𝐥𝐥𝐨 𝐞̀ 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐩𝐚𝐮𝐫𝐚

L'illusione più grande dell'uomo è credere di avere il controllo. In ogni momento, si aggrappa a questa convinzione con la forza disperata di chi si rifiuta di vedere la realtà. Ma la realtà è questa: l'uomo vive addormentato, e in questo sonno crede di poter governare gli eventi della sua vita. Egli non si rende conto che è un automa, spinto dalle circostanze, schiavo delle sue reazioni meccaniche.

Osserva te stesso. Quante volte hai agito credendo di scegliere, quando in realtà non facevi altro che rispondere inconsciamente a stimoli esterni? Ti senti libero, eppure sei prigioniero del tuo stesso caos interiore. Gli eventi ti scuotono, ti turbano, e tu reagisci come una marionetta tirata da fili invisibili, senza alcuna coscienza di ciò che sta realmente accadendo.

Ma c’è una possibilità di risveglio. Quando smetti di identificarti con le tue emozioni, con i tuoi pensieri, con l’idea che hai di te stesso, inizi a vedere gli eventi per ciò che sono: meccanismi della vita, neutri, privi di significato in sé. Il significato lo dai tu. E qui risiede la tua vera libertà, ma solo se riesci a distaccarti dal sogno in cui sei immerso.

Ogni difficoltà, ogni ostacolo che incontri, è un riflesso della tua meccanicità. Non puoi cambiare ciò che accade fuori di te, ma puoi osservare come reagisci e, attraverso l’osservazione, spezzare le catene della reazione automatica. L’evento diventa allora un'opportunità: non per confermare la tua impotenza, ma per coltivare una coscienza superiore.

Quando smetti di lottare per controllare l’inevitabile e inizi a lavorare su te stesso, scopri che la vita non è più un nemico da combattere, ma un maestro silenzioso che ti guida verso il risveglio.

Maria Rayka

Per chi si è collegato in ritardo ieri sera e si è perso la diretta perché non è potuto accedere, vi condivido la registrazione

https://youtu.be/xUHqHHPBIQY?si=Auw-TVgInxM0v6xt

Buona visione

𝐓𝐫𝐚𝐝𝐢𝐫𝐞 𝐬𝐞 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐧𝐨𝐧 𝐝𝐞𝐥𝐮𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢…

Dovremmo comprendere più a fondo la natura del verbo "deludere" e liberarlo dall'inevitabile condanna di sconfitta che frequentemente gli attribuiamo. Siamo stati educati a considerare il deludere come il punto più basso, come una vergogna e una colpa che segnano la nostra inadeguatezza di fronte alle aspettative altrui.

Quante volte abbiamo sacrificato la nostra essenza pura e autentica, rinunciando a ciò che siamo veramente, solo per non far lievitare la delusione di chi ci circonda? È un prezzo che paghiamo per preservare un’immagine, per evitare di deludere, mentre continuiamo a tradirci a ogni passo.

Ma la verità è che la delusione, nella sua forma più cruda, è talvolta necessaria. È l’unico strumento che abbiamo per liberarci da una gabbia di finzione e di autoinganno. La delusione diventa il faro che ci guida fuori dalle tenebre di una simulazione falsa, che rischia di soppiantare la nostra vera natura. Essa spezza la maschera che abbiamo indossato così a lungo, impedendole di diventare il nostro volto, di sostituirci completamente.

Se sento di aver dato tutto il possibile, di aver agito secondo la mia verità interiore, allora sono pronta a pagare il prezzo della delusione. Sono pronta a scegliere me stessa e a spezzare l’immagine che hai di me.

La lotta incessante per non deludere gli altri è il peso di una autenticità parziale. Non posso essere tutto per tutti, e ciò che faccio non sarà mai completamente apprezzato da tutti. Se restare fedele a me significa deludere te, allora è un sacrificio che accetto.

Perché deluderti è l'unica via per non tradirmi, per non perpetrare un inganno. È il percorso verso la verità, lontano dalla recita e dalla simulazione. La delusione rappresenta il risveglio dall’illusione di un’azione che non mi appartiene, il rifiuto di abbandonarmi alla paura ancestrale di non essere amata per quello che sono veramente.

Deludere significa assumersi la responsabilità di manifestare la propria verità senza compromettere la propria integrità. È distruggere il castello delle aspettative altrui per scoprire ciò che esiste tra me e te, oltre le convenzioni.

Quando deludo te, ma resto fedele a me stessa, non mi vendo, non mi frammento, non mi perdo. Rimango chi sono, affinché tu possa vedermi per ciò che sono realmente e non per l’immagine che desideri o ti aspetti da me. Così, oltre ogni velo, ruolo, maschera, sarò finalmente visibile nella mia essenza, anche in quella parte di me che non hai mai chiesto ma che è essenziale per la mia autenticità.

Maria Rayka

Buongiorno a tutti!
Martedì saremo nuovamente in diretta.

*Sarà una diretta, DIRETTA!*
*Senza fronzoli*
*Senza ricami*

DIRETTA! Di quelle che ti spogliano e ti lasciano nudo di fronte a te stesso.
*Una diretta coraggiosa*, insomma.

Sarà diversa da tutte le altre, per cui anche chi partecipa sempre, potrebbe rimanere interdetto da questo incontro.

Sarà più breve del solito, ma sarà potente.

Come sempre vi darò i codici di accesso direttamente sul gruppo whatsapp “PROMEMORIA DIRETTE”

⚠️⚠️⚠️ Ricordo che non riceverete nessun messaggio se non quello dei codici di accesso mezz’ora prima dell’incontro che vi faranno da promemoria

Per iscrivervi al gruppo, basta cliccare qui 👇🏻

https://chat.whatsapp.com/K3LHAycxoKi6HGVIvjsSs7

Un abbraccio dal cuore e
BUONA DOMENICA

Maria Rayka

Vi invito ad ascoltare questo video…
La voce di Danilo Di Martino accompagna questo testo da me scritto dandogli una profondità ancora maggiore.

Basta premere play e chiudere gli occhi… e accade la magia:

LE CORDE DEL CUORE VENGONO TOCCATE E VIBRANO…

Buon ascolto

https://www.facebook.com/share/v/YKiXXnV2iueAYKDb/?mibextid=WC7FNe

https://www.facebook.com/share/v/KALizeBvh7jyMnuv/?mibextid=WC7FNe

Bellissimo questo breve video…
Ve ne consiglio la visione 😍

𝑴𝒆𝒈𝒍𝒊𝒐 𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝑪𝑶𝑬𝑹𝑬𝑵𝑻𝑰 𝒐 𝑬𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝑪𝑶𝑵𝑮𝑹𝑼𝑬𝑵𝑻𝑰?

Conosci la differenza tra coerenza e congruenza?

Essere congruenti significa vivere in sintonia con il proprio mondo interiore, ascoltare davvero le proprie emozioni e pensieri, e permettere che essi si manifestino nelle nostre azioni. La congruenza non si limita a seguire una linea logica o morale, ma ci chiede di essere autentici, di permettere che il nostro io più profondo emerga senza maschere. Solo quando siamo congruenti, possiamo provare quella sensazione di pace interiore e di pienezza che ci porta alla vera felicità.

La coerenza, invece, pur essendo una qualità importante, può trasformarsi in una gabbia se non è sostenuta dalla congruenza. Essere coerenti significa mantenere una linea stabile tra ciò che diciamo e ciò che facciamo, ma a volte questo ci porta a fare compromessi con il nostro vero sentire. Ci imponiamo di portare avanti una certa immagine o comportamento perché “dobbiamo”, perché ci sentiamo obbligati a mantenere una promessa fatta o a rispettare aspettative esterne, anche quando il nostro cuore ci suggerisce altro.

In questo modo, la coerenza diventa una forza che ci allontana da noi stessi, che ci spinge a vivere contro le nostre emozioni più profonde. Quante volte ci siamo ritrovati a seguire una strada solo perché ci eravamo impegnati a farlo, anche se dentro sentivamo che non era più giusta per noi?

La congruenza, al contrario, ci invita a essere onesti con noi stessi prima ancora che con gli altri. Ci richiede di smettere di lottare contro il nostro vero io e di abbracciare ciò che siamo, anche se questo significa cambiare rotta, anche se dobbiamo rinunciare a ciò che avevamo stabilito in passato.

La felicità non può mai essere raggiunta attraverso la sola coerenza, se questa ci spinge a vivere in dissonanza con ciò che sentiamo. È la congruenza a donarci quella libertà interiore che tutti cerchiamo: la libertà di essere noi stessi, di vivere in armonia con il nostro essere. Solo quando siamo disposti ad ascoltare veramente chi siamo e a rispettarlo, possiamo trovare la vera pace e la gioia autentica di vivere.

Maria Rayka

𝐒𝐞𝐫𝐞𝐧𝐝𝐢𝐩𝐢𝐭𝐚̀, 𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐢 𝐢𝐥 𝐯𝐞𝐫𝐨 𝐬𝐢𝐠𝐧𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢𝐧𝐞?

Serendipità. Una parola che sembra custodire un mistero, evocando immagini di scoperte impreviste e fortunate. Non è solo il suono a renderla intrigante, ma anche la sua origine. Fu Horace Walpole, nel XVIII secolo, a darle vita, ispirato da una fiaba persiana in cui i protagonisti, pur non cercando nulla in particolare, facevano scoperte straordinarie. Non era questione di caso o fortuna, ma della loro abilità nel cogliere le opportunità nascoste dietro l’apparente banalità degli eventi quotidiani.

La serendipità, infatti, non è semplice coincidenza. È un incontro tra la vita e il nostro stato di presenza. Accade quando siamo aperti e vigili, pronti ad accogliere il nuovo senza essere ossessionati dal controllo o dall'attaccamento al risultato. È un’arte sottile, che si manifesta solo quando siamo davvero qui, adesso, nel momento presente. È in questo stato di apertura che ciò che non avevamo programmato può rivelarsi come una via ancora più giusta e luminosa di quella che pensavamo di dover percorrere.

Pensaci: quando siamo troppo concentrati sul futuro, su quello che vogliamo ottenere, perdiamo di vista ciò che accade attorno a noi in questo preciso istante. Ma è proprio nel momento presente che si nascondono le occasioni inaspettate, i segnali, le piccole coincidenze che, se colte, possono trasformare il nostro cammino. La serendipità è come una porta che si apre solo a chi sa rallentare e osservare. Non serve cercare con affanno, perché l’incontro con l’imprevisto avviene quando smettiamo di voler forzare il corso degli eventi.

Vivere nel presente, allora, non è un atto di passività, ma di potere. È in quel punto di quiete, tra il respiro e l’osservazione, che permettiamo alla vita di sorprenderci, di offrirci qualcosa di più grande di ciò che avremmo mai potuto immaginare. Ecco perché la serendipità fiorisce in chi sa vivere il momento: non perché sia un dono riservato a pochi, ma perché solo chi è qui e ora può riconoscere il miracolo che si nasconde dietro ogni svolta imprevista.

Essere presenti significa smettere di aggrapparsi a ciò che pensiamo di volere e fidarci che, in ogni deviazione o incontro inatteso, esiste una possibilità che l’universo stia tramando qualcosa di perfetto per noi. Solo quando abbracciamo il presente, la serendipità può manifestarsi in tutta la sua potenza, rivelandoci che la vita, se lasciata fluire, ci conduce sempre verso ciò di cui abbiamo davvero bisogno.

Maria Rayka