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16 Dec, 00:59
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26 Oct, 07:00
✅ Il Canada ha preservato il 91% della propria foresta boreale dall'inizio dell'insediamento europeo
La foresta boreale canadese si estende dal confine dello Yukon-Alaska, attraversando il paese, fino a raggiungere la provincia di Terranova e Labrador. Ha una larghezza di oltre 1.000 chilometri (da nord a sud) e separa le regioni della tundra artica dai vari paesaggi del sud del Canada. Ciò che sorprende a riguardo, è che il Canada è riuscito a mantenere ben il 91% della copertura forestale per quanto riguarda questi territori dall’insediamento europeo (quindi dal XVI-XVII secolo). Infatti, la deforestazione che ha attuato il paese ha interessato molto di più i territori al di fuori della regione boreali, ovvero le aree più meridionali, per eseguire azioni di sviluppo urbano, ricreativo o economico (petrolio e gas), includendo solo in minima parte l’abbattimento di alberi per fornire legname. Grazie a tutto questo, infatti, la foresta boreale del Canada è considerata la più grande foresta intatta sulla Terra, con i suoi circa 3 milioni di chilometri quadrati ricoperti per lo più da conifere e l’enorme quantità di fauna che vi risiede. È, inoltre, un punto di riferimento per ambientalisti e scienziati che vedono in essa un’opportunità per la conservazione su larga scala di specie e piante, altrimenti impraticabile in altre parti del mondo.
🔎 Fonte: "Canadian boreal forests and climate change mitigation", Environmental Reviews
#⃣ #ambiente #natura #curiosità
La foresta boreale canadese si estende dal confine dello Yukon-Alaska, attraversando il paese, fino a raggiungere la provincia di Terranova e Labrador. Ha una larghezza di oltre 1.000 chilometri (da nord a sud) e separa le regioni della tundra artica dai vari paesaggi del sud del Canada. Ciò che sorprende a riguardo, è che il Canada è riuscito a mantenere ben il 91% della copertura forestale per quanto riguarda questi territori dall’insediamento europeo (quindi dal XVI-XVII secolo). Infatti, la deforestazione che ha attuato il paese ha interessato molto di più i territori al di fuori della regione boreali, ovvero le aree più meridionali, per eseguire azioni di sviluppo urbano, ricreativo o economico (petrolio e gas), includendo solo in minima parte l’abbattimento di alberi per fornire legname. Grazie a tutto questo, infatti, la foresta boreale del Canada è considerata la più grande foresta intatta sulla Terra, con i suoi circa 3 milioni di chilometri quadrati ricoperti per lo più da conifere e l’enorme quantità di fauna che vi risiede. È, inoltre, un punto di riferimento per ambientalisti e scienziati che vedono in essa un’opportunità per la conservazione su larga scala di specie e piante, altrimenti impraticabile in altre parti del mondo.
🔎 Fonte: "Canadian boreal forests and climate change mitigation", Environmental Reviews
#⃣ #ambiente #natura #curiosità
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25 Oct, 07:00
✅ L'oceano può essere ripulito dalla spazzatura
L’Ocean Cleanup ha pubblicato un nuovo video che mostra come sta affrontando il Great Pacific Garbage Patch, la grande isola di spazzatura nell’Oceano Pacifico, con straordinaria efficienza. Il video, in particolare, mostra le potenti macchine dell’organizzazione no-profit in azione, affermando che 10 di questi sofisticati sistemi sarebbero sufficienti per ridurre il problema della spazzatura negli oceani. L’azienda è stata presentata per la prima volta nel 2013, con l’obiettivo di affrontare la grande isola di rifiuti di plastica che si è creata nell’Oceano Pacifico, un accumulo di rifiuti così grande da essere una vera e propria isola. Con una superficie pari a due volte il Texas, è considerata la più grande zona di plastica del pianeta e si stima che contenga fino a 1.800 miliardi di detriti. Ocean Cleanup, in tal senso, ha fatto molti passi in avanti da quando ha introdotto i suoi macchinari per la rimozione dei rifiuti. Attualmente sta passando dal suo Systema 002 al System 003, molto più grande e più efficiente nel raccogliere la plastica a una velocità fino a 10 volte superiore al suo predecessore. Queste nuove macchine avranno una forma a U e una lunghezza di 2.500 metri. Saranno trainate da imbarcazioni e utilizzeranno un ponte profondo 4 metri per convogliare i rifiuti di plastica dall'oceano in una camera che verrà svuotata una volta tornati a riva. L’obiettivo è di ridurre la plastica negli oceani del 90% entro il 2040.
🔎 Fonte: The Ocean Cleanup
#⃣ #google #tecnologia #curiosità
L’Ocean Cleanup ha pubblicato un nuovo video che mostra come sta affrontando il Great Pacific Garbage Patch, la grande isola di spazzatura nell’Oceano Pacifico, con straordinaria efficienza. Il video, in particolare, mostra le potenti macchine dell’organizzazione no-profit in azione, affermando che 10 di questi sofisticati sistemi sarebbero sufficienti per ridurre il problema della spazzatura negli oceani. L’azienda è stata presentata per la prima volta nel 2013, con l’obiettivo di affrontare la grande isola di rifiuti di plastica che si è creata nell’Oceano Pacifico, un accumulo di rifiuti così grande da essere una vera e propria isola. Con una superficie pari a due volte il Texas, è considerata la più grande zona di plastica del pianeta e si stima che contenga fino a 1.800 miliardi di detriti. Ocean Cleanup, in tal senso, ha fatto molti passi in avanti da quando ha introdotto i suoi macchinari per la rimozione dei rifiuti. Attualmente sta passando dal suo Systema 002 al System 003, molto più grande e più efficiente nel raccogliere la plastica a una velocità fino a 10 volte superiore al suo predecessore. Queste nuove macchine avranno una forma a U e una lunghezza di 2.500 metri. Saranno trainate da imbarcazioni e utilizzeranno un ponte profondo 4 metri per convogliare i rifiuti di plastica dall'oceano in una camera che verrà svuotata una volta tornati a riva. L’obiettivo è di ridurre la plastica negli oceani del 90% entro il 2040.
🔎 Fonte: The Ocean Cleanup
#⃣ #google #tecnologia #curiosità
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24 Oct, 07:00
✅ Cos'è la Shrinkflation?
Sarà capitato a chiunque di notare che un prodotto ha subito una riduzione di dimensione e, conseguentemente, anche di quantita mantenendo il prezzo invariato. Il fenomeno sopra descritto si chiama Shrinkflation. Essa viene descritta come la pratica di ridurre le dimensioni di un prodotto mantenendo il prezzo dell'adesivo. Questo perche l'aumento del prezzo per un determinato importo potrebbe portare per le azienda ingenti perdite economiche, in quanto il mercato potrebbe rifiutarsi di acquistare tale prodotto a un prezzo maggiorato.Questo si trasforma quindi in un cambio di packaging. Esempi eclatanti sono rappresentati dalla Coca Cola, che nel corso del tempo ha ridotto piu volte la dimensione delle sue lattine o dalle confezioni della pasta Barilla il cui contenuto e stato ridotto per mantenere il medesimo prezzo. Si tratta sempre di riduzioni delle dimensioni della confezione sufficientemente piccole da non essere immediatamente evidenti ai consumatori abituali. La Shrinkflation consente alle aziende di aumentare il margine operativo e la redditivita riducendo i costi pur mantenendo il volume delle vendite ed e spesso utilizzata come alternativa all'aumento dei prezzi in linea con l'inflazione.
🔎 Fonte: "ShrinkFlation", Wikipedia, 2022
#⃣ #inflazione #economia #attualita #curiosità
Sarà capitato a chiunque di notare che un prodotto ha subito una riduzione di dimensione e, conseguentemente, anche di quantita mantenendo il prezzo invariato. Il fenomeno sopra descritto si chiama Shrinkflation. Essa viene descritta come la pratica di ridurre le dimensioni di un prodotto mantenendo il prezzo dell'adesivo. Questo perche l'aumento del prezzo per un determinato importo potrebbe portare per le azienda ingenti perdite economiche, in quanto il mercato potrebbe rifiutarsi di acquistare tale prodotto a un prezzo maggiorato.Questo si trasforma quindi in un cambio di packaging. Esempi eclatanti sono rappresentati dalla Coca Cola, che nel corso del tempo ha ridotto piu volte la dimensione delle sue lattine o dalle confezioni della pasta Barilla il cui contenuto e stato ridotto per mantenere il medesimo prezzo. Si tratta sempre di riduzioni delle dimensioni della confezione sufficientemente piccole da non essere immediatamente evidenti ai consumatori abituali. La Shrinkflation consente alle aziende di aumentare il margine operativo e la redditivita riducendo i costi pur mantenendo il volume delle vendite ed e spesso utilizzata come alternativa all'aumento dei prezzi in linea con l'inflazione.
🔎 Fonte: "ShrinkFlation", Wikipedia, 2022
#⃣ #inflazione #economia #attualita #curiosità
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23 Oct, 07:00
✅ I corvi serbano rancore come gli umani
I corvi non dimenticano mai un volto, e serbano rancore proprio come gli esseri umani. Diversi anni fa, infatti, alcuni ricercatori di Seattle hanno scoperto che i corvi non solo ricordano i volti degli umani, ma ricordano anche chi ha fatto loro del male, “raccontandolo” ad amici e parenti. In particolare, i corvi americani (Corvus brachyrhynchos) dell’esperimento in questione, nonostante fossero passati anni dall’ultimo incontro con un volto “pericoloso”, lo riconoscevano comunque, rendendolo vittima di “attacchi” e suggerendo che gli uccelli assegnassero tale volto ad un qualcosa di negativo. In un primo studio, 12 corvi maschi sono stati catturati da ricercatori che indossavano una maschera denominata successivamente “minacciosa”. Per le successive quattro settimane gli uccelli sono stati nutriti da persone che indossavano una maschera diversa e, sebbene le maschere avessero un’espressione neutra, queste ultime sono state identificate come “premurose”. Sottoponendo poi i corvi ad una scansione cerebrale una volta messi in presenza di entrambe le maschere, sono state rivelate le parti del loro cervello più attive in presenza di una o dell’altra maschera. In un successivo studio, invece, si è osservato un comportamento ostile verso alcune maschere anche in corvi “non catturati”, e dunque si è concluso che i corvi comunicavano tra loro chi gli aveva fatto del male.
🔎 Fonte: “Social learning spreads knowledge about dangerous humans among American crows”, Heather N. Cornell et al, Proceedings of the National Academy of Sciences, 2011
#⃣ #ambiente #animali #curiosità
I corvi non dimenticano mai un volto, e serbano rancore proprio come gli esseri umani. Diversi anni fa, infatti, alcuni ricercatori di Seattle hanno scoperto che i corvi non solo ricordano i volti degli umani, ma ricordano anche chi ha fatto loro del male, “raccontandolo” ad amici e parenti. In particolare, i corvi americani (Corvus brachyrhynchos) dell’esperimento in questione, nonostante fossero passati anni dall’ultimo incontro con un volto “pericoloso”, lo riconoscevano comunque, rendendolo vittima di “attacchi” e suggerendo che gli uccelli assegnassero tale volto ad un qualcosa di negativo. In un primo studio, 12 corvi maschi sono stati catturati da ricercatori che indossavano una maschera denominata successivamente “minacciosa”. Per le successive quattro settimane gli uccelli sono stati nutriti da persone che indossavano una maschera diversa e, sebbene le maschere avessero un’espressione neutra, queste ultime sono state identificate come “premurose”. Sottoponendo poi i corvi ad una scansione cerebrale una volta messi in presenza di entrambe le maschere, sono state rivelate le parti del loro cervello più attive in presenza di una o dell’altra maschera. In un successivo studio, invece, si è osservato un comportamento ostile verso alcune maschere anche in corvi “non catturati”, e dunque si è concluso che i corvi comunicavano tra loro chi gli aveva fatto del male.
🔎 Fonte: “Social learning spreads knowledge about dangerous humans among American crows”, Heather N. Cornell et al, Proceedings of the National Academy of Sciences, 2011
#⃣ #ambiente #animali #curiosità
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22 Oct, 07:00
✅ Alexey: L'hacker che ha riparato 100.000 router di nascosto
Nel 2018 un Gray-Hat di lingua russa con il nick Alexey ha trovato una falla nei router MikroTik. Un Gray-Hat è un hacker che quando riconosce una vulnerabilità non attacca il dispositivo come il Black-Hat ma condivide semplicemente la vulnerabilità su internet, mentre il White-Hat è un hacker che comunica immediatamente la vulnerabilità al creatore del software/server senza pubblicare niente online. Alexey anziché hackerare i router ha sistemato di nascosto la patch salvando i dispositivi da possibili attacchi di altri hacker. Non tutti i router MikroTik furono riparati, infatti gran parte di essi a causa di questa patch non aggiornata hanno permesso inconsapevolmente a dei malintenzionati di accedere alla rete e di svolgere attacchi di varia natura, come la creazione di botnet o il cryptojacking il quale sfrutta il traffico dati delle vittime ignare per svolgere attività di mining di criptovalute. Solo di recente è stata rilasciata una patch aggiornata in grado di rimuovere questa vulnerabilità e di rendere di nuovo sicuri i router.
🔎 Fonte: "A mysterious grey-hat is patching people's outdated MikroTik routers", ZDNet
#⃣ #google #tecnologia #curiosità
Nel 2018 un Gray-Hat di lingua russa con il nick Alexey ha trovato una falla nei router MikroTik. Un Gray-Hat è un hacker che quando riconosce una vulnerabilità non attacca il dispositivo come il Black-Hat ma condivide semplicemente la vulnerabilità su internet, mentre il White-Hat è un hacker che comunica immediatamente la vulnerabilità al creatore del software/server senza pubblicare niente online. Alexey anziché hackerare i router ha sistemato di nascosto la patch salvando i dispositivi da possibili attacchi di altri hacker. Non tutti i router MikroTik furono riparati, infatti gran parte di essi a causa di questa patch non aggiornata hanno permesso inconsapevolmente a dei malintenzionati di accedere alla rete e di svolgere attacchi di varia natura, come la creazione di botnet o il cryptojacking il quale sfrutta il traffico dati delle vittime ignare per svolgere attività di mining di criptovalute. Solo di recente è stata rilasciata una patch aggiornata in grado di rimuovere questa vulnerabilità e di rendere di nuovo sicuri i router.
🔎 Fonte: "A mysterious grey-hat is patching people's outdated MikroTik routers", ZDNet
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21 Oct, 07:00
✅ Lupi reintrodotti nel parco di Yellowstone cambiano l'ecosistema
Quando il lupo grigio è stato reintrodotto nel grande ecosistema di Yellowstone, un parco nazionale nel Wyoming (USA), nel 1995 (ne sono stati portati 14 inizialmente) ha cominciato un lungo cambiamento nella flora e nella fauna dell’intero territorio. A quel tempo, infatti, c’era solo una colonia di castori nel parco, mentre attualmente se ne possono contare almeno nove, con altre probabilmente in via di sviluppo. Questo aumento della popolazione di castori è solo una delle conseguenze della reintroduzione dei lupi nell’ambiente, infatti la loro presenza ha innescato un effetto “a cascata” non ancora completamente compreso. Per farsi un’idea però, basti pensare che negli anni ’30 del secolo scorso, quando il lupo fu eliminato da quei territori a causa della caccia, un'altra tipologia di animali ne giovò: l’alce. Senza il suo maggior predatore, infatti, le sue unità prosperarono notevolmente, con un ulteriore effetto sull’ecosistema, che limitò notevolmente la crescita di vegetazione e di piante giovani di pioppi e salici. Con la reintroduzione del lupo, quindi, tutto questo è venuto meno alla base, con le alci che hanno cominciato a muoversi in gruppi più piccoli, trascorrendo meno tempo a curiosare in cerca cibo e di erbe da mangiare e favorendo la crescita più consistente di alberi e di vegetazione. Si è rilevata, quindi, anche la formazione di più habitat per diversi tipi di uccelli, e con le dighe dei castori la formazione di stagni e corsi d’acqua a favore di vari pesci. Un incredibile esempio di come anche solo un singolo tipo di animale possa cambiare radicalmente un intero ecosistema.
🔎 Fonte: Yellowstone National Park
#⃣ #ambiente #animali #curiosità
Quando il lupo grigio è stato reintrodotto nel grande ecosistema di Yellowstone, un parco nazionale nel Wyoming (USA), nel 1995 (ne sono stati portati 14 inizialmente) ha cominciato un lungo cambiamento nella flora e nella fauna dell’intero territorio. A quel tempo, infatti, c’era solo una colonia di castori nel parco, mentre attualmente se ne possono contare almeno nove, con altre probabilmente in via di sviluppo. Questo aumento della popolazione di castori è solo una delle conseguenze della reintroduzione dei lupi nell’ambiente, infatti la loro presenza ha innescato un effetto “a cascata” non ancora completamente compreso. Per farsi un’idea però, basti pensare che negli anni ’30 del secolo scorso, quando il lupo fu eliminato da quei territori a causa della caccia, un'altra tipologia di animali ne giovò: l’alce. Senza il suo maggior predatore, infatti, le sue unità prosperarono notevolmente, con un ulteriore effetto sull’ecosistema, che limitò notevolmente la crescita di vegetazione e di piante giovani di pioppi e salici. Con la reintroduzione del lupo, quindi, tutto questo è venuto meno alla base, con le alci che hanno cominciato a muoversi in gruppi più piccoli, trascorrendo meno tempo a curiosare in cerca cibo e di erbe da mangiare e favorendo la crescita più consistente di alberi e di vegetazione. Si è rilevata, quindi, anche la formazione di più habitat per diversi tipi di uccelli, e con le dighe dei castori la formazione di stagni e corsi d’acqua a favore di vari pesci. Un incredibile esempio di come anche solo un singolo tipo di animale possa cambiare radicalmente un intero ecosistema.
🔎 Fonte: Yellowstone National Park
#⃣ #ambiente #animali #curiosità
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20 Oct, 07:00
✅ Terminator, la linea che separa il giorno dalla notte
La linea che separa la notte dal giorno sulla Terra è chiamata “Terminator”. Essa altro non è che una specie di linea mobile che divide il lato del giorno da quello della notte, in un generico corpo planetario. È anche definita come il luogo dei punti, su un pianeta o su una luna, dove la linea che attraversa il centro della sua stella madre è tangente. Un osservatore situato su Terminator semplicemente sperimenta il crepuscolo, causato dalla dispersione della luce da parte delle particelle nello strato gassoso. Sulla Terra, terminator è una specie di cerchio, con un diametro che è approssimativamente quello della Terra, che passa attraverso qualsiasi punto della superficie terrestre due volte al giorno: all’alba e al tramonto, ad eccezione delle regioni polari. Il “cerchio” separa la porzione di Terra che sperimenta l’oscurità (notte) da quella che sperimenta la luce (giorno): mentre poco più della metà della Terra è illuminata in qualsiasi momento (con eccezioni durante le eclissi), il percorso di Terminator varia in base all’ora del giorno a causa della rotazione della Terra sul suo asse. Esso varia anche in base al periodo dell’anno a causa della rivoluzione orbitale della Terra intorno al Sole.
🔎 Fonte: National Oceanic and Atmospheric Administration
#⃣ #ambiente #natura #curiosità
La linea che separa la notte dal giorno sulla Terra è chiamata “Terminator”. Essa altro non è che una specie di linea mobile che divide il lato del giorno da quello della notte, in un generico corpo planetario. È anche definita come il luogo dei punti, su un pianeta o su una luna, dove la linea che attraversa il centro della sua stella madre è tangente. Un osservatore situato su Terminator semplicemente sperimenta il crepuscolo, causato dalla dispersione della luce da parte delle particelle nello strato gassoso. Sulla Terra, terminator è una specie di cerchio, con un diametro che è approssimativamente quello della Terra, che passa attraverso qualsiasi punto della superficie terrestre due volte al giorno: all’alba e al tramonto, ad eccezione delle regioni polari. Il “cerchio” separa la porzione di Terra che sperimenta l’oscurità (notte) da quella che sperimenta la luce (giorno): mentre poco più della metà della Terra è illuminata in qualsiasi momento (con eccezioni durante le eclissi), il percorso di Terminator varia in base all’ora del giorno a causa della rotazione della Terra sul suo asse. Esso varia anche in base al periodo dell’anno a causa della rivoluzione orbitale della Terra intorno al Sole.
🔎 Fonte: National Oceanic and Atmospheric Administration
#⃣ #ambiente #natura #curiosità
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19 Oct, 07:00
✅ La tomba mai aperta in 3300 anni
Un gruppo di archeologi ha scoperto una tomba rimasta sigillata per 3.300 anni, nel Parco Nazionale di Palmachim, poco più a sud di Tel Aviv, la scorsa settimana. La vasta gamma di oggetti scoperti al suo interno risalgono alla tarda età del bronzo, probabilmente durante al regno biblicamente noto come quello di Ramses II. La tomba, all’interno di una grotta, è stata individuata quando una roccia, spostandosi durante alcuni lavori di costruzione, ha rivelato un raggio di luce che illuminato un gruppo di sepolture intatte a circa 2 metri e mezzo di profondità. Gli ispettori dell'Autorità Israeliana per le Antichità (Israel Anqiquites Authority, AII) sono stati chiamati sul posto e la loro eccitazione si percepisce in un video in lingua ebraica che registra l'ispezione iniziale di un luogo in cui nessuno ha camminato per più di tre millenni. “Semplicemente stupefacente” ha riassunto Uzi Rothschild, dell’IAA. Queste tombe contengono diversi scheletri e oggetti, come vasi, probabilmente importati dal Libano, dalla Siria e da Cipro, pentole, calici, punte di freccia e di lance.
🔎 Fonte: Israel Antiquities Authority
#⃣ #scienzeumane #storia #curiosità
Un gruppo di archeologi ha scoperto una tomba rimasta sigillata per 3.300 anni, nel Parco Nazionale di Palmachim, poco più a sud di Tel Aviv, la scorsa settimana. La vasta gamma di oggetti scoperti al suo interno risalgono alla tarda età del bronzo, probabilmente durante al regno biblicamente noto come quello di Ramses II. La tomba, all’interno di una grotta, è stata individuata quando una roccia, spostandosi durante alcuni lavori di costruzione, ha rivelato un raggio di luce che illuminato un gruppo di sepolture intatte a circa 2 metri e mezzo di profondità. Gli ispettori dell'Autorità Israeliana per le Antichità (Israel Anqiquites Authority, AII) sono stati chiamati sul posto e la loro eccitazione si percepisce in un video in lingua ebraica che registra l'ispezione iniziale di un luogo in cui nessuno ha camminato per più di tre millenni. “Semplicemente stupefacente” ha riassunto Uzi Rothschild, dell’IAA. Queste tombe contengono diversi scheletri e oggetti, come vasi, probabilmente importati dal Libano, dalla Siria e da Cipro, pentole, calici, punte di freccia e di lance.
🔎 Fonte: Israel Antiquities Authority
#⃣ #scienzeumane #storia #curiosità
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18 Oct, 07:00
✅ In arrivo i percorsi ecosostenibili di Google Maps
Il Pianeta ha bisogno di noi, ormai è chiaro. Qualunque scelta intrapresa a questo punto, infatti, risulterà fondamentale per aiutare a ridurre le emissioni e limitare il cambiamento climatico che potrebbe essere disastroso. Così, che siano i consumi di una azienda o quelli di un comune cittadino, ciascuno è chiamato a fare la propria parte. Anche Google ha deciso di attuare piccoli cambiamenti, nel tentativo di facilitare questa transizione. Un esempio è quello arrivato da Google Maps, che da poche settimane ha implementato la possibilità di scegliere percorsi ecosostenibili in 40 paesi europei, tra cui l’Italia. Con questa funzionalità potremo scegliere un percorso ottimizzato per ridurre il consumo di carburante: oltre a mostrare il percorso più veloce, infatti, Maps indicherà anche quello più efficiente dal punto di vista del consumo di carburante, qualora non fosse anche il più veloce. Esso varierà anche in base al tipo di motore del proprio veicolo. Ad esempio, i motori diesel sono solitamente più efficienti a velocità più elevate rispetto ai motori a benzina o a gas; mentre quelli ibridi o elettrici hanno prestazioni migliori nel traffico “discontinuo”. Tutto ciò è possibile grazie ai dati del Laboratorio nazionale per le energie rinnovabili (NREL) del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti e ai dati dell’Agenzia europea dell’ambiente, che hanno fornito le informazioni da abbinare alle tendenze di guida di Maps. Tutto quello che bisognerà fare per attivare l’opzione sarà cliccare sui tre puntini in alto a destra, una volta indicata la tratta da percorrere, selezionare “opzioni percorso” e attivare poi la preferenza sulla strada più efficiente per il carburante, con la possibilità anche di specificare il tipo di motore.
🔎 Fonte: Google
#⃣ #google #percorsigreen #percorsiecosostenibili #tecnologia #curiosità
Il Pianeta ha bisogno di noi, ormai è chiaro. Qualunque scelta intrapresa a questo punto, infatti, risulterà fondamentale per aiutare a ridurre le emissioni e limitare il cambiamento climatico che potrebbe essere disastroso. Così, che siano i consumi di una azienda o quelli di un comune cittadino, ciascuno è chiamato a fare la propria parte. Anche Google ha deciso di attuare piccoli cambiamenti, nel tentativo di facilitare questa transizione. Un esempio è quello arrivato da Google Maps, che da poche settimane ha implementato la possibilità di scegliere percorsi ecosostenibili in 40 paesi europei, tra cui l’Italia. Con questa funzionalità potremo scegliere un percorso ottimizzato per ridurre il consumo di carburante: oltre a mostrare il percorso più veloce, infatti, Maps indicherà anche quello più efficiente dal punto di vista del consumo di carburante, qualora non fosse anche il più veloce. Esso varierà anche in base al tipo di motore del proprio veicolo. Ad esempio, i motori diesel sono solitamente più efficienti a velocità più elevate rispetto ai motori a benzina o a gas; mentre quelli ibridi o elettrici hanno prestazioni migliori nel traffico “discontinuo”. Tutto ciò è possibile grazie ai dati del Laboratorio nazionale per le energie rinnovabili (NREL) del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti e ai dati dell’Agenzia europea dell’ambiente, che hanno fornito le informazioni da abbinare alle tendenze di guida di Maps. Tutto quello che bisognerà fare per attivare l’opzione sarà cliccare sui tre puntini in alto a destra, una volta indicata la tratta da percorrere, selezionare “opzioni percorso” e attivare poi la preferenza sulla strada più efficiente per il carburante, con la possibilità anche di specificare il tipo di motore.
🔎 Fonte: Google
#⃣ #google #percorsigreen #percorsiecosostenibili #tecnologia #curiosità
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17 Oct, 07:00
✅ L'unione fa la forza
Le zebre vivono in grandi greggi per proteggersi con la forza del gruppo e le loro strisce rendono difficile la caccia per i leoni. Ma queste non sono le uniche forme di difesa contro i predatori, infatti, possiedono un grande udito e olfatto, e un calcio che può gravemente ferire i predatori. Lo struzzo invece è il più grande uccello del mondo, anche se tuttavia é un grande corridore, e con le ali si aiuta a equilibrarsi e cambiare velocemente direzione come dei timoni. Questo animale spesso si trova insieme ad altri animali come le antilopi e le zebre, per potersi proteggere dai grandi predatori. Inoltre, gli struzzi hanno una forte vista e spesso avvertono anche gli altri animali dai predatori in prossimità del gruppo. Se uniti, questi animali si proteggono a vicenda unendo i loro sensi sviluppati per scampare ai predatori.
🔎 Fonte: Nashville Zoo
#⃣ #ambiente #animali #curiosità
Le zebre vivono in grandi greggi per proteggersi con la forza del gruppo e le loro strisce rendono difficile la caccia per i leoni. Ma queste non sono le uniche forme di difesa contro i predatori, infatti, possiedono un grande udito e olfatto, e un calcio che può gravemente ferire i predatori. Lo struzzo invece è il più grande uccello del mondo, anche se tuttavia é un grande corridore, e con le ali si aiuta a equilibrarsi e cambiare velocemente direzione come dei timoni. Questo animale spesso si trova insieme ad altri animali come le antilopi e le zebre, per potersi proteggere dai grandi predatori. Inoltre, gli struzzi hanno una forte vista e spesso avvertono anche gli altri animali dai predatori in prossimità del gruppo. Se uniti, questi animali si proteggono a vicenda unendo i loro sensi sviluppati per scampare ai predatori.
🔎 Fonte: Nashville Zoo
#⃣ #ambiente #animali #curiosità
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16 Oct, 07:00
✅ La navicella della NASA colpisce un asteroide
Il 26 settembre 2022, il Double Asteroid Redirection Test (DART) della NASA, la prima navicella spaziale al mondo con il compito di difendere il pianeta terra da possibili pericoli spaziali, ha impattato con successo sul suo bersaglio, l’asteroide Dimorphos. Si tratta del primo tentativo dell'agenzia di spostare un asteroide nello spazio. Come è possibile notare guardando il video nella sua interezza, prima dell'impatto la navicella DART ha registrato delle diapositive del suolo dell’asteroide, utili per lo studio della sua conformazione. è possibile osservare altre immagini e video del sito della NASA.
🔎 Fonte: “DART’s Final Images Prior to Impact”, NASA, 2022
#⃣ #nasa #spazio #curiosità
Il 26 settembre 2022, il Double Asteroid Redirection Test (DART) della NASA, la prima navicella spaziale al mondo con il compito di difendere il pianeta terra da possibili pericoli spaziali, ha impattato con successo sul suo bersaglio, l’asteroide Dimorphos. Si tratta del primo tentativo dell'agenzia di spostare un asteroide nello spazio. Come è possibile notare guardando il video nella sua interezza, prima dell'impatto la navicella DART ha registrato delle diapositive del suolo dell’asteroide, utili per lo studio della sua conformazione. è possibile osservare altre immagini e video del sito della NASA.
🔎 Fonte: “DART’s Final Images Prior to Impact”, NASA, 2022
#⃣ #nasa #spazio #curiosità
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15 Oct, 07:00
✅ È possibile produrre energia dal mare?
L’energia derivante dalle onde del mare potrebbe avere un enorme potenziale come fonte rinnovabile, ma non è ancora molto utilizzata. Tuttavia, potrebbe presto ricevere l’attenzione che merita grazie ad una nuova invenzione composta da minuscoli generatori che si basano sull’effetto triboelettrico. Esso è un fenomeno elettrico che consiste nel trasferimento di cariche elettriche, generando tensione, tra materiali diversi, e in questo caso, il nuovo strumento vanta di aver raddoppiato il precedente record di potenza generata per volume, catturando l’energia derivante dall’elettricità statica che si produce quando materiali diversi “sfregano” fra loro, attraverso l’uso di nanogeneratori. Collegando tra loro migliaia di questi, componendo lunghe catene a forma di anaconda, sarà possibile generare energia sufficiente a rendere i dispositivi stessi efficienti per la produzione di energia dalle onde. Il sistema è essenzialmente una bobina simile a una molla all’interno di un cilindro: quando le onde spingono il cilindro avanti e indietro, la molla si contrae e si espande, generando una corrente piccola ma significativa. Questa nuova invenzione può produrre fino a 347 watt di potenza per metro cubo, una quantità fino a 30 volte superiore a quella degli altri dispositivi triboelettrici già esistenti.
🔎 Fonte: “Anaconda-shaped spiral multi-layered triboelectric nanogenerators with ultra-high space efficiency for wave energy harvesting”, Wei Yuan et al, One Earth, 2022
#⃣ #energia #tecnologia #curiosità
L’energia derivante dalle onde del mare potrebbe avere un enorme potenziale come fonte rinnovabile, ma non è ancora molto utilizzata. Tuttavia, potrebbe presto ricevere l’attenzione che merita grazie ad una nuova invenzione composta da minuscoli generatori che si basano sull’effetto triboelettrico. Esso è un fenomeno elettrico che consiste nel trasferimento di cariche elettriche, generando tensione, tra materiali diversi, e in questo caso, il nuovo strumento vanta di aver raddoppiato il precedente record di potenza generata per volume, catturando l’energia derivante dall’elettricità statica che si produce quando materiali diversi “sfregano” fra loro, attraverso l’uso di nanogeneratori. Collegando tra loro migliaia di questi, componendo lunghe catene a forma di anaconda, sarà possibile generare energia sufficiente a rendere i dispositivi stessi efficienti per la produzione di energia dalle onde. Il sistema è essenzialmente una bobina simile a una molla all’interno di un cilindro: quando le onde spingono il cilindro avanti e indietro, la molla si contrae e si espande, generando una corrente piccola ma significativa. Questa nuova invenzione può produrre fino a 347 watt di potenza per metro cubo, una quantità fino a 30 volte superiore a quella degli altri dispositivi triboelettrici già esistenti.
🔎 Fonte: “Anaconda-shaped spiral multi-layered triboelectric nanogenerators with ultra-high space efficiency for wave energy harvesting”, Wei Yuan et al, One Earth, 2022
#⃣ #energia #tecnologia #curiosità
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14 Oct, 07:00
✅ Trovata acqua in un meteorite per la prima volta
Per la prima volta è stata trovata acqua extraterrestre in un meteorite che si è schiantato sulla Terra, nel Regno Unito. Si ritiene inoltre che il meteorite Winchcombe, che ha colpito una strada nella città di Gloucestershire lo scorso febbraio 2021, contenga anche informazioni sulle origini dell'acqua che compone gli immensi mari del pianeta, secondo quanto riportato dall'Independent. La scoperta è stata illustrata dal dottor Ashley King al British Science Festival, il festival della scienza più longevo d'Europa, che ogni anno si sposta in un luogo diverso del Regno Unito. King, ricercatore del Museo di Storia Naturale, ha dichiarato che l’acqua costituiva il 12% del campione e che poteva fornire una grande quantità di informazioni. Il meteorite, dalla massa di 0,5 kg, è stato recuperato in circa 12 ore dal suo schianto, evitando così di essere contaminato. Gli scienziati, ora, sperano che possa aiutare a capire da dove viene l’acqua sulla Terra.
🔎 Fonte: Intervista a Indipendent, Natural History Museum
#⃣ #meteorite #acqua #spazio #scienza #curiosità
Per la prima volta è stata trovata acqua extraterrestre in un meteorite che si è schiantato sulla Terra, nel Regno Unito. Si ritiene inoltre che il meteorite Winchcombe, che ha colpito una strada nella città di Gloucestershire lo scorso febbraio 2021, contenga anche informazioni sulle origini dell'acqua che compone gli immensi mari del pianeta, secondo quanto riportato dall'Independent. La scoperta è stata illustrata dal dottor Ashley King al British Science Festival, il festival della scienza più longevo d'Europa, che ogni anno si sposta in un luogo diverso del Regno Unito. King, ricercatore del Museo di Storia Naturale, ha dichiarato che l’acqua costituiva il 12% del campione e che poteva fornire una grande quantità di informazioni. Il meteorite, dalla massa di 0,5 kg, è stato recuperato in circa 12 ore dal suo schianto, evitando così di essere contaminato. Gli scienziati, ora, sperano che possa aiutare a capire da dove viene l’acqua sulla Terra.
🔎 Fonte: Intervista a Indipendent, Natural History Museum
#⃣ #meteorite #acqua #spazio #scienza #curiosità
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13 Oct, 07:00
✅ La “Lotteria” degli automobilisti in Svezia
Nel 2010, la città di Stoccolma ha condotto un esperimento nel tentativo di migliorare le abitudini alla guida dei suoi abitanti. La cosiddetta “lotteria degli autovelox” era abbastanza semplice: multare normalmente gli automobilisti che superavano i limiti di velocità per poi premiare con i soldi riscossi gli automobilisti “migliori”, ovvero coloro che non infrangevano i limiti. La sperimentazione era in realtà frutto della collaborazione tra l’organizzazione svedese per la sicurezza stradale NTF e il colosso automobilistico tedesco Volkswagen. L'iniziativa faceva seguito a un concorso lanciato da VW per trovare modi "divertenti" per cambiare il comportamento alla guida. Il concorso di VW, The Fun Theory, è stato vinto da Kevin Richardson nel gennaio 2010. Gli automobilisti, in pratica, venivano inseriti in una lotteria che prevedeva premi in denaro, finanziati con gli introiti ottenuti dagli automobilisti che superano i limiti di velocità. L'esperimento iniziale si è svolto a Stoccolma per tre giorni alla fine di settembre 2010, secondo quanto riportato da un notiziario, che ha indicato un certo Bengt Holmström come vincitore del premio principale in denaro di 20.000 corone svedesi.
🔎 Fonte: Volkswagen, NTF, Wired
#⃣ #svezia #tecnologia #curiosità
Nel 2010, la città di Stoccolma ha condotto un esperimento nel tentativo di migliorare le abitudini alla guida dei suoi abitanti. La cosiddetta “lotteria degli autovelox” era abbastanza semplice: multare normalmente gli automobilisti che superavano i limiti di velocità per poi premiare con i soldi riscossi gli automobilisti “migliori”, ovvero coloro che non infrangevano i limiti. La sperimentazione era in realtà frutto della collaborazione tra l’organizzazione svedese per la sicurezza stradale NTF e il colosso automobilistico tedesco Volkswagen. L'iniziativa faceva seguito a un concorso lanciato da VW per trovare modi "divertenti" per cambiare il comportamento alla guida. Il concorso di VW, The Fun Theory, è stato vinto da Kevin Richardson nel gennaio 2010. Gli automobilisti, in pratica, venivano inseriti in una lotteria che prevedeva premi in denaro, finanziati con gli introiti ottenuti dagli automobilisti che superano i limiti di velocità. L'esperimento iniziale si è svolto a Stoccolma per tre giorni alla fine di settembre 2010, secondo quanto riportato da un notiziario, che ha indicato un certo Bengt Holmström come vincitore del premio principale in denaro di 20.000 corone svedesi.
🔎 Fonte: Volkswagen, NTF, Wired
#⃣ #svezia #tecnologia #curiosità
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12 Oct, 07:00
✅ La medusa immortale
La Turritopsis nutricula, comunemente conosciuta anche come medusa immortale, è un idrozoo della famiglia Oceaniidae che, una volta raggiunta l’età adulta, è in grado di regredire allo stato di polipo (uno stadio vitale dell’organismo, non il polpo!) in un ciclo infinito che ne determina teoricamente l'immortalità biologica. Infatti, attraverso un processo di transdifferenziazione, che permette il ritorno di alcuni tipi di cellule ad uno stadio totipotente, è possibile la formazione di un nuovo esemplare geneticamente identico. Di conseguenza Turritopsis nutricula, dallo stadio adulto di medusa, può ripristinarsi nello stadio giovanile di polipo (fenomeno in comune con un altro idrozoo, la Turritopsis dohrnii). Ripetendo questo processo, essa è in grado potenzialmente di eludere la morte, o almeno ritardarla notevolmente. L’immortalità biologica è potenziale in quanto questi idrozoi, come tutte le altre meduse, comunque sono esposti ai normali pericoli della vita planctonica, quindi muoiono o vengono predati; inoltre, questo processo è stato possibile osservarlo solo in laboratorio. Inizialmente originaria del Pacifico, il genere Turritopsis si è poi diffuso in tutto il globo, distinguendosi in numerose popolazioni che spesso sono difficili da identificare fra loro. In particolare, la Turritopsis nutricula è più facilmente localizzabile nell’Atlantico occidentale e nei Caraibi.
🔎 Fonte: Regeneration in Medusa buds and Medusae of Hydrozoa, Oxford Academic
#⃣ #medusa #ambiente #animali #curiosità
La Turritopsis nutricula, comunemente conosciuta anche come medusa immortale, è un idrozoo della famiglia Oceaniidae che, una volta raggiunta l’età adulta, è in grado di regredire allo stato di polipo (uno stadio vitale dell’organismo, non il polpo!) in un ciclo infinito che ne determina teoricamente l'immortalità biologica. Infatti, attraverso un processo di transdifferenziazione, che permette il ritorno di alcuni tipi di cellule ad uno stadio totipotente, è possibile la formazione di un nuovo esemplare geneticamente identico. Di conseguenza Turritopsis nutricula, dallo stadio adulto di medusa, può ripristinarsi nello stadio giovanile di polipo (fenomeno in comune con un altro idrozoo, la Turritopsis dohrnii). Ripetendo questo processo, essa è in grado potenzialmente di eludere la morte, o almeno ritardarla notevolmente. L’immortalità biologica è potenziale in quanto questi idrozoi, come tutte le altre meduse, comunque sono esposti ai normali pericoli della vita planctonica, quindi muoiono o vengono predati; inoltre, questo processo è stato possibile osservarlo solo in laboratorio. Inizialmente originaria del Pacifico, il genere Turritopsis si è poi diffuso in tutto il globo, distinguendosi in numerose popolazioni che spesso sono difficili da identificare fra loro. In particolare, la Turritopsis nutricula è più facilmente localizzabile nell’Atlantico occidentale e nei Caraibi.
🔎 Fonte: Regeneration in Medusa buds and Medusae of Hydrozoa, Oxford Academic
#⃣ #medusa #ambiente #animali #curiosità
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11 Oct, 07:00
✅ Mark Zuckerberg nel 2022 ha perso 71 miliardi di dollari
La ricchezza personale di Mark Zuckerberg ha subito grosse perdite durante il 2022 per un totale di 71 miliardi di dollari. I motivi di tali perdite sono da attribuire a due cause: le oscillazioni del mercato e lo sviluppo del metaverso. Nel 2021, nel bel mezzo della bufera mediatica dovuta alle denunce per la violazione delle privacy da parte dell’azienda, il CEO di Meta ha annunciato di voler convogliare gran parte delle forze dell’azienda nel metaverso. L’annuncio è stato accompagnato da un importante rebranding dell'azienda e da un'ondata di interesse per il metaverso. I dati pubblicati da Meta all'inizio di quest'anno hanno mostrato una perdita di 10 miliardi di dollari solo nell'ultimo trimestre del 2021, per via dei tentativi di sviluppo del metaverso. Questo era solo l'inizio, che ha portato ad oggi la perdita di oltre 200 miliardi di dollari. Meta e Zuckerberg non sono i soli ad aver perso ingenti Dall'inizio del 2022, i mercati azionari sono rimasti piuttosto volatili tra i timori di una recessione incombente. Apple ha visto il prezzo delle sue azioni ridotto del 14%, il prezzo delle azioni di Amazon è sceso del 26%, mentre la società madre di Google, Alphabet, ha perso il 29% del suo valore.
🔎 Fonte: “Mark Zuckerberg’s $71 Billion Wealth Wipeout Puts Focus on Meta’s Woes”, Bloomberg, 2022
#⃣ #zuckerberg #meta #tecnologia #curiosità
La ricchezza personale di Mark Zuckerberg ha subito grosse perdite durante il 2022 per un totale di 71 miliardi di dollari. I motivi di tali perdite sono da attribuire a due cause: le oscillazioni del mercato e lo sviluppo del metaverso. Nel 2021, nel bel mezzo della bufera mediatica dovuta alle denunce per la violazione delle privacy da parte dell’azienda, il CEO di Meta ha annunciato di voler convogliare gran parte delle forze dell’azienda nel metaverso. L’annuncio è stato accompagnato da un importante rebranding dell'azienda e da un'ondata di interesse per il metaverso. I dati pubblicati da Meta all'inizio di quest'anno hanno mostrato una perdita di 10 miliardi di dollari solo nell'ultimo trimestre del 2021, per via dei tentativi di sviluppo del metaverso. Questo era solo l'inizio, che ha portato ad oggi la perdita di oltre 200 miliardi di dollari. Meta e Zuckerberg non sono i soli ad aver perso ingenti Dall'inizio del 2022, i mercati azionari sono rimasti piuttosto volatili tra i timori di una recessione incombente. Apple ha visto il prezzo delle sue azioni ridotto del 14%, il prezzo delle azioni di Amazon è sceso del 26%, mentre la società madre di Google, Alphabet, ha perso il 29% del suo valore.
🔎 Fonte: “Mark Zuckerberg’s $71 Billion Wealth Wipeout Puts Focus on Meta’s Woes”, Bloomberg, 2022
#⃣ #zuckerberg #meta #tecnologia #curiosità
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10 Oct, 07:00
✅ Samantha Cristoforetti diventa la prima comandante donna dell'ISS
Samantha Cristoforetti, astronauta dell’ESA, ricoprirà presto il ruolo di comandante della Stazione Spaziale Internazionale, subentrando al compagno di equipaggio della Spedizione 67, Oleg Artemyev. Come si legge sul sito dell’European Space Agency, infatti, fin dall’inizio della sua missione, Minerva, nell’aprile 2022, Cristoforetti è stata responsabile del Segmento Orbitale degli Stati Uniti, supervisionando le attività nei moduli e nei componenti statunitensi, europei, giapponesi e canadesi della Stazione. Una volta preso in carico il nuovo ruolo, diventerà il quinto comandante europeo della ISS, la prima donna europea a ricoprire tale posizione. "Sono onorata della mia nomina a comandante", ha affermato Samantha "e non vedo l'ora di attingere all'esperienza che ho acquisito nello spazio e sulla Terra per guidare in orbita un team molto capace". Diventerà ufficialmente comandante dopo una tradizionale cerimonia di consegna incentrata sul passaggio simbolico di una chiave da parte del precedente comandate, evento che si svolgerà mercoledì 28 settembre 2022, con la possibilità di seguirlo in diretta sulla ESA Web TV.
🔎 Fonte: ESA
#⃣ #iss #spazio #scienza #curiosità
Samantha Cristoforetti, astronauta dell’ESA, ricoprirà presto il ruolo di comandante della Stazione Spaziale Internazionale, subentrando al compagno di equipaggio della Spedizione 67, Oleg Artemyev. Come si legge sul sito dell’European Space Agency, infatti, fin dall’inizio della sua missione, Minerva, nell’aprile 2022, Cristoforetti è stata responsabile del Segmento Orbitale degli Stati Uniti, supervisionando le attività nei moduli e nei componenti statunitensi, europei, giapponesi e canadesi della Stazione. Una volta preso in carico il nuovo ruolo, diventerà il quinto comandante europeo della ISS, la prima donna europea a ricoprire tale posizione. "Sono onorata della mia nomina a comandante", ha affermato Samantha "e non vedo l'ora di attingere all'esperienza che ho acquisito nello spazio e sulla Terra per guidare in orbita un team molto capace". Diventerà ufficialmente comandante dopo una tradizionale cerimonia di consegna incentrata sul passaggio simbolico di una chiave da parte del precedente comandate, evento che si svolgerà mercoledì 28 settembre 2022, con la possibilità di seguirlo in diretta sulla ESA Web TV.
🔎 Fonte: ESA
#⃣ #iss #spazio #scienza #curiosità
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09 Oct, 07:00
✅ L'età è solo un numero?
Elliott Tanner è un vero e proprio bambino prodigio della scienza. Ha stupito professori e compagni di classe quando, all’età di 13 anni, si è laureato all’Università del Minnesota nel 2022, in due diversi corsi, matematica e fisica, mentre nel prossimo autunno comincerà il dottorato di ricerca, con la speranza di diventare professore un giorno. Per quanto incredibile, questo risultato non fa di Elliott il più giovane laureato della storia degli Stati Uniti. Il titolo, infatti, appartiene a Michael Kearney, che si è laureato in antropologia alla University of South Alabama nel 1992 all'età di 10 anni, secondo quanto riportato dalla BBC. Elliott ha dimostrato straordinarie capacità già dall’età di 3 anni, grazie alle sue proprietà di linguaggio e matematiche. “A 5 anni parlava già di acceleratori di particelle” hanno dichiarato i suoi genitori. È stato quindi educato a casa dai suoi genitori, che hanno sostenuto da soli la sua natura curiosa e la sua voglia di conoscenza. I due hanno cercato di limitare Elliott ai programmi di studio dei suoi coetanei, ma nonostante i loro sforzi, Elliott è progredito a una velocità sorprendente. Ora, hanno lanciato una raccolta fondi per sostenere il dottorato del figlio nel prossimo autunno.
🔎 Fonte: Intervista a BBC News
#⃣ #laurea #università #scienza #curiosità
Elliott Tanner è un vero e proprio bambino prodigio della scienza. Ha stupito professori e compagni di classe quando, all’età di 13 anni, si è laureato all’Università del Minnesota nel 2022, in due diversi corsi, matematica e fisica, mentre nel prossimo autunno comincerà il dottorato di ricerca, con la speranza di diventare professore un giorno. Per quanto incredibile, questo risultato non fa di Elliott il più giovane laureato della storia degli Stati Uniti. Il titolo, infatti, appartiene a Michael Kearney, che si è laureato in antropologia alla University of South Alabama nel 1992 all'età di 10 anni, secondo quanto riportato dalla BBC. Elliott ha dimostrato straordinarie capacità già dall’età di 3 anni, grazie alle sue proprietà di linguaggio e matematiche. “A 5 anni parlava già di acceleratori di particelle” hanno dichiarato i suoi genitori. È stato quindi educato a casa dai suoi genitori, che hanno sostenuto da soli la sua natura curiosa e la sua voglia di conoscenza. I due hanno cercato di limitare Elliott ai programmi di studio dei suoi coetanei, ma nonostante i loro sforzi, Elliott è progredito a una velocità sorprendente. Ora, hanno lanciato una raccolta fondi per sostenere il dottorato del figlio nel prossimo autunno.
🔎 Fonte: Intervista a BBC News
#⃣ #laurea #università #scienza #curiosità
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