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Storie di Paperi Channel

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Storie di Paperi Channel (Italian)

Benvenuti nel mondo incantato delle Storie di Paperi Channel! Se siete appassionati di fumetti e amate le avventure dei paperi più famosi della Disney, allora questo è il canale che fa per voi. Con il nostro canale Telegram @ventennipaperonichannel, potrete immergervi nelle avventure avvincenti di Paperino, Paperina, Qui Quo Qua e tutti gli altri personaggi indimenticabili. Da storie classiche a nuove pubblicazioni, troverete una vasta gamma di contenuti per soddisfare la vostra sete di intrattenimento paperoso. Scoprite i retroscena dietro la creazione di queste storie affascinanti e seguite le avventure epiche dei vostri paperi preferiti. Non perdete l'occasione di unirvi a una community appassionata e condividere la vostra passione per i paperi con altri fan. Iscrivetevi ora al nostro canale e preparatevi a vivere emozioni straordinarie con le Storie di Paperi Channel!

Storie di Paperi Channel

13 Feb, 07:48


Condizione esistenziale odierna: drammatica

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08 Feb, 13:00


Paperino ora e per sempre alfiere del proletariato

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30 Jan, 18:03


“I ricordi sono solo un combustibile per alimentare la vita […] E se per caso quel combustibile non ce l’avessi, se il cassetto dei ricordi dentro di me non esistesse, penso che già da un bel po’ sarei stata spazzata in due di netto. Sarei morta sul ciglio della strada, raggomitolata in qualche miserabile buco. Che si tratti di cose importanti o di cavolate, è perché riesco a pescare nel cassetto tanti ricordi, uno dopo l’altro, che posso continuare a modo mio a tirare avanti, anche se questa esistenza mi sembra un brutto sogno.”
(Haruki Murakami, After Dark)

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27 Jan, 18:36


Mi è entrato un Geraci-Marcone in un occhio

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24 Jan, 11:28


Dove tu siedi, o fior gentile, e quasi
I danni altrui commiserando, al cielo
Di dolcissimo odor mandi un profumo,
Che il deserto consola. A queste piagge
Venga colui che d’esaltar con lode
Il nostro stato ha in uso, e vegga quanto
È il gener nostro in cura
All’amante natura.

(Giacomo Leopardi, “La ginestra”)

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16 Jan, 20:41


Distrutto.
Per me, sei stato talmente tanto che non si può capire.
Arte e Sogno: lì vivrai sempre.
Ti auguro con tutto il cuore di aver raggiunto quella pace che hai sempre cercato.
Grazie per aver guidato la mia immaginazione. È la cosa più importante in cui si possa sperare.
Addio, Maestro.

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11 Jan, 18:24


E se vai all’Hotel Supramonte e guardi il cielo
Tu vedrai una donna in fiamme e un uomo solo
E una lettera vera di notte, falsa di giorno
E poi scuse, accuse e scuse senza ritorno
E ora viaggi, ridi, vivi o sei perduta
Col tuo ordine discreto dentro il cuore
Ma dove, dov’è il tuo amore
Ma dove è finito il tuo amore

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11 Jan, 08:03


Vennero in sella due gendarmi
Vennero in sella con le armi
Chiesero al vecchio se lì vicino
Fosse passato un assassino

Oggi sono 26 anni dalla scomparsa di Fabrizio De André.

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09 Jan, 10:11


“Se infelice è l’innamorato che invoca baci di cui non sa il sapore, mille volte più infelice è chi questo sapore gustò appena e poi gli fu negato.”
(Italo Calvino, “Il cavaliere inesistente”)

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06 Jan, 11:04


“E che centomila abbiano avuto delusioni, diminuisce forse il dolore di chi viene deluso?”
(Cesare Pavese, “Il mestiere di vivere”)

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04 Jan, 16:31


Ti sei mai chiesto come i film Disney prendano vita?

Disney History Channel ha riesumato questo interessante fumetto tratto da un numero di National Geographic del 1963, dove Topolino guida Mr. G.O. Graphic in un tour dietro le quinte dei dipartimenti artistici della Disney. Dagli storyboard all’animazione, Mickey spiega passo dopo passo il processo di creazione di cortometraggi e pellicole made in Disney.

Godetevelo, è un bel reperto!

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19 Dec, 11:12


E come ogni anno, ecco la nostra guida natalizia alla programmazione televisiva! Se volete ritrovare un po' di magia analogica, chiudete Netflix e lasciatevi ispirare dai classiconi che anche quest'anno troveremo sotto l'albero

https://www.storiedipaperi.com/2024/12/17/programmazione-natalizia-2024-25-i-film-disney-da-non-perdere/

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13 Dec, 14:49


moodboard natalizia con paperi

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10 Dec, 16:21


chiunque ha un amico che fa l’albero come Pippo

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08 Dec, 09:15


ogni giorno è buono per celebrare Paperino. Bdomenica

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07 Dec, 10:18


fuori tempo massimo meme sul wrapped
(non condivido mai i meme su telegram ma era un po’ di tempo che non pubblicavo nulla qui)

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28 Nov, 09:09


“Zio Paperone” è stata una testata meravigliosa anche per via delle MITICHE COPERTINE DI MARCO ROTA, come strilla il pisQUAno nipote nella prima slide (è una cosa che mi fa più ridere del dovuto, e che alle persone normali probabilmente non ne fa).
Comunque: le cover di Rota furono praticamente tutte perfette. Decine e decine di piccoli capolavori in cui l’artista milanese difficilmente sbagliò qualcosa. Qui sono raccolte alcune delle più evocative e riuscite, secondo uno stretto e intransigente giudizio personale.
Quali sono le vostre preferite? 🤠🤠🤠

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27 Nov, 09:22


Confusione, confusione. Chi può distinguere il mare da ciò che vi si riflette? O dire dove finisce la pioggia e comincia la malinconia? È così che, di buon grado, ho smesso di fare differenza tra il sapere e il non sapere. Anzi è diventato il mio punto di partenza.
(Haruki Murakami, “La ragazza dello Sputnik”)

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22 Nov, 08:00


https://open.spotify.com/track/1TeeT4Y9xLFQfof9EHoyQD?si=zujAc-xjSwC27LOPgfGMCg&context=spotify%3Aalbum%3A2m5bKF63MKWcUfWvaRpKHZ

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22 Nov, 08:00


“Duel & Cloudscapes” è la terza traccia dell’album “The life and times of Scrooge”, ispirata interamente al quinto capitolo della Saga, Il nuovo proprietario del castello de’ Paperoni. La traccia accompagna in modo magistrale uno dei momenti più intensi dell’intera epopea paperoniana.
Paperone torna a casa diciottenne, dopo cinque anni di viaggi in quell’America che all’epoca era, nei fatti, un nuovo mondo. Il castello degli avi è in pericolo, e Paperone deve tornare per pagare le tasse arretrate e riscattarlo, salvandolo dalle grinfie dei rivali Whiskerville.
Uno di loro, Argus, sfida Paperone a duello: un confronto che presto sorride a quest’ultimo, forte dell’esperienza accumulata in viaggio. Ma qualcosa va storto, e Paperone muore. Sì, muore: caduto dagli spalti del maniero, il ragazzo perde i sensi e i finisce faccia a faccia con gli avi, dove dovrà trovare in qualche modo legittimazione per dimostrare di meritare ancora la possibilità di vivere.
Dopo l’esperienza ultraterrena, e rinnovato nella tempra da un supporto ancestrale, Paperone lega ancora di più la sua esistenza alla sua prima moneta, la Numero Uno, che si carica così di un ulteriore significato. La sua vita vale sempre di più IL soldo.
Tornato, sbaraglia facilmente i Whiskerville: ora, sostenuto dal clan, per lui è cosa facile.
Rinnovato nello spirito da una notte del destino, e senza più un soldo in tasca, si stringe al padre mentre guarda il sole sorgere dipingendo i cieli di Scozia d’un’alba dorata e un maestoso arcobaleno.
Lui ci legge un presagio: il suo destino gli sta dicendo di diventare cercatore d’oro. E così farà.
Ha combattuto, è morto, è tornato in vita con il sostegno di tutti i suoi avi e grazie al suo primo soldo, ha salvato la dimora ancestrale. La notte, quella notte del 1885 in cui è ambientato tutto il capitolo, è finalmente finita. E dopo la notte, c’è sempre l’alba; così come, dopo la pioggia, per ciascuno che sappia volgere gli occhi al cielo per cercarlo… c’è sempre un altro arcobaleno.

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20 Nov, 07:50


È delle città come dei sogni: tutto l’immaginabile può essere sognato ma anche il sogno più inatteso è un rebus che nasconde un desiderio, oppure il suo rovescio, una paura. Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure, anche se il filo del loro discorso è segreto, le loro regole assurde, le prospettive ingannevoli, e ogni cosa ne nasconde un’altra. (Italo Calvino, “Le città invisibili”)

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18 Nov, 19:07


Oggi, pensate, è il 96simo “compleanno” di Topolino.
A conti fatti, sarebbe obbligatorio un post che ne omaggiasse la capacità di aver attraversato le epoche con una forza e un carisma straordinario, che dimostra il valore di un personaggio che ha pochi eguali nella storia della Fantasia.

Ma sapete qual è la verità? Che Topolino, spesso, non piace. A tante persone lui sta antipatico.
Per spiegare le ragioni, non basterebbe un libro.

Limitiamoci allo strato più superficiale dell’iceberg: non piace perché è colui che fa sempre la cosa giusta, che non sbaglia mai, a cui la sorte sorride sempre, amico della polizia e paladino della giustizia. Un immacolato ficcanaso. Be’, gran parte di queste cose non sono veritiere. O meglio, fanno parte di una percezione del personaggio che è figlia di alcune avventure recepite all’interno di una certa cultura. Il discorso è complesso e non certo esauribile qui.

Ma una cosa che è possibile fare è cercare di conoscerlo meglio, per (ri)farsi un’idea, attraverso alcune delle storie che più spiegano come sia possibile che questo topino sia arrivato a spegnere 96 candeline con lo stesso smalto di quasi un secolo fa. Ecco, dunque, 10 titoli per riscoprire Topolino.

Topolino giornalista;
Il mistero di Macchia Nera;
La dimensione delta;
Topolino contro Topolino;
La collana Chirikawa;
Il mistero dell’Uomo Nuvola;
Il mistero della voce spezzata;
Il fiume del tempo;
Tutto questo accadde domani;
La marea dei secoli.

Buon compleanno, Topolino. E a voi, buona lettura.

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18 Nov, 09:21


Tutto il problema della vita è dunque questo: come rompere la propria solitudine, come comunicare con altri. (Cesare Pavese, “Il mestiere di vivere”)

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06 Nov, 15:58


In “Zio Paperone e l’elmo del comando”, Cimino ipotizza che Paperone, per guarire da un peso che non lo fa dormire la notte, debba diventare capo di stato in modo da sostituire la pressione finanziaria con quella politica. Vagando tra i pianeti, ne individua uno che ha bisogno di un governatore: qui la prassi è che il capo indossi uno speciale copricapo, l’elmo del comando per l’appunto. Zio Paperone lo indossa durante i sei mesi del suo mandato: Cimino sfrutta questa dinamica per lanciare un messaggio etico-politico abbastanza esplicito su quanto sia semplice cedere all’arroganza del potere. Serrato alla testa del leader, l’elmo guantato lo schiaffeggia, infatti, ogni volta che questi legifera in modo scorretto o che rimane inattivo. Solo Paperino, che anche qui rappresenta l’uomo medio, colui che non ha brama di potere ma bensì di pane e salame, potrà salvare l’ingordo zio da un’emicrania semestrale.
Fare il capo è semplice, fare il buon capo è difficilissimo.

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05 Nov, 20:11


https://open.spotify.com/track/6LQJBFNuR3o4zQYszhmT5O?si=ANEkXPOGQTm3IdvYvGA7og&context=spotify%3Aalbum%3A2m5bKF63MKWcUfWvaRpKHZ

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05 Nov, 20:10


pensando all’erica di casa.

“Go Slowly Now, Sands of Time” è la decima (e ultima) traccia dell’album musicale ispirato alla Saga di Paperon de’ Paperoni. Non si rifà a un capitolo specifico, quanto a una sensazione. Voler trattenere le sabbie del tempo, far scorrere piano i ricordi, scoprire il valore della nostalgia, delle radici, della famiglia, delle lacrime. La voglia di tornare a casa dopo un lungo viaggio.
La canzone riprende alcuni versi della poesia “Requiem” di Robert Louis Stevenson. Il poeta scozzese li scrisse nel 1880, in un momento in cui era certo che di lì a poco sarebbe morto, lontano da casa, disperso, fiaccato dalla fame e dalla malattia; ma esattamente dove avrebbe voluto essere, come il marinaio che ritorna dal mare e il cacciatore dalla collina. Stevenson si riprese miracolosamente e per lungo tempo continuò a scrivere storie. Sarebbe morto solo 14 anni più tardi, ma oggi, sulla sua tomba, campeggiano queste parole: un inno a trovare se stessi, nonostante tutto.

“Sotto l’immenso cielo stellato,
scavate la mia tomba e lasciatemi riposare.
Felice ho vissuto e felicemente morrò
e mi stendo con una volontà.

Sia questo il verbo che inciderete per me:
Qui giace, dove desiderava essere;
a casa è il marinaio, a casa dal mare,
ed il cacciatore è a casa dal colle.“

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31 Oct, 19:10


se qualcuno/a di voi stasera ha replicato i costumi di questo iconico terzetto diavoletto mandate foto

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26 Oct, 09:17


la paghi tutta, e a prezzi d’inflazione,
quella che chiamano la maturità

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25 Oct, 14:42


oggi così.

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23 Oct, 07:12


buongiorno.

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21 Oct, 07:16


scegliete il vostro melodramma paperoniano odierno

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18 Oct, 06:22


Quando Barks dà alle stampe Paperino nella terra degli indiani pigmei, nel 1957, per i nativi americani è già troppo tardi. L’invasore europeo, arrogante e ingordo, ha da tempo atrocemente distrutto la loro civiltà. È ancora presto, però, perché si decida di fare i conti con l’opprimente senso di colpa. Così com’è presto per parlare di sensibilità ambientale: la coscienza collettiva non è ancora sufficientemente matura, né in un senso né nell’altro.

L’Uomo dei Paperi decide dunque di creare da zero un nuovo popolo dalle fattezze elfiche, in grado di incarnare entrambe le cause: “indiani pigmei”, persino più bassi dei Paperi, agguerriti difensori di un territorio che intendono proteggere dalla lunga ombra dello sfruttamento sfrenato.

Il momento codifica lo scontro inconciliabile tra l’Uomo, parassita e sfruttatore, e la Natura, che non possiede il dono della parola e si esprime per mezzo del capo dei Pikoletos. Barks mostra quest’ultimo su una roccia, in posizione sopraelevata rispetto a Paperone. Mentre legge per la prima volta il contratto d’acquisto, espressione di una società che non conosce né tantomeno riconosce, lo inquadra dal basso, con decisa ombreggiatura sul volto. Lo sfondo è nullo: tutta l’attenzione è per lui e quanto sta dicendo. L’unico altro elemento è un uccellino, innocente espressione della Natura, che guarda incuriosito quel foglietto con cui l’Uomo vorrebbe reclamare il possesso su di lui e sul posto dove abita.

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17 Oct, 13:09


I Proci sono personaggi dell’Odissea, 108 giovani nobili di Itaca e delle isole e territori vicini che aspiravano al trono di Ulisse, contendendosi la mano di Penelope, sposa del re (Odisseo).
Il termine è latino (procus, proci) ed è usato per tradurre letteralmente il termine originale μνηστῆρες mnēstḕres “pretendenti”.
La narrazione di Omero, che li mostra come parassiti, dimoranti nella reggia per anni, sarebbe incomprensibile a noi contemporanei se non considerassimo la sacralità della ospitalità presso la civiltà greca. Perciò è rilevante lo stratagemma di Penelope, la quale, per ritardare il momento della scelta, inventa l’astuzia della tela. Infatti la moglie di Ulisse dice ai Proci che ne avrebbe scelto uno solo quando avesse finito di tessere la tela stessa, ma, segretamente, di notte, la disfa ogni volta, dovendo sempre ricominciare il lavoro da capo e ritardando così il momento della scelta.

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16 Oct, 08:41


Adesso le fiamme mi avvolgono il letto
Questi i sogni che non fanno svegliare
[…]
Mi sveglio ancora e mi sveglio sudato
Ora aspettami fuori dal sogno
Ci vedremo davvero, io ricomincio da capo