quindi il segreto della magia dello spazio. Chi studia la nostra scienza, mediti profondamente su questo argomento, e scoprirà profondità mai sognate, avendone come compenso la più alta intuizione.
(tratto da Introduzione alle Dottrine Ermetiche Vol 1, Franz Bardon)
Con questa illustre citazione tratta dal quinto livello, introduciamo uno dei concetti più avanzati nella pratica esoterica: il trasferimento della coscienza nel centro di qualsiasi soggetto, sia esso animato o inanimato, e l’ancor più profonda immersione nel proprio centro personale. Questa tecnica non è solo un raffinato esercizio di concentrazione e di espansione della consapevolezza, ma rappresenta la chiave per accedere a dimensioni superiori della realtà. Essa costituisce la base della psicometria, una disciplina che consente di rivivere e "leggere" gli eventi passati (o persino futuri) associati a un determinato oggetto. Attraverso il contatto con l’essenza vibrazionale dell’oggetto, l’operatore può decifrare le tracce energetiche che questo conserva nel suo campo sottile, accedendo a informazioni che trascendono il tempo e lo spazio.
Applicata agli esseri viventi, questa tecnica si rivela ancora più potente e sofisticata. Permette di entrare in profonda comunione con il soggetto, stabilendo una connessione intima con il suo stato interiore. Non solo diviene possibile percepire i pensieri più superficiali e le emozioni immediate del soggetto, ma si aprono anche vie di accesso a conoscenze più sottili e profonde, che riguardano la sua essenza e il suo percorso spirituale. È un mezzo per ottenere una comprensione integrale della realtà psicologica ed energetica di un individuo, e la padronanza di questa tecnica può portare a livelli di empatia e comprensione senza pari.
La più alta applicazione di questo processo risiede nel trasferimento della coscienza nel proprio centro interiore, il nucleo della propria esistenza. Questa pratica permette all'iniziato di riconnettersi con la sua essenza primordiale e di ottenere una prospettiva chiara e distaccata da cui osservare le proprie energie e tendenze interiori. Da questo punto centrale, diviene possibile accedere alla quarta dimensione, l'Akasha, che rappresenta la sorgente di tutte le informazioni, il substrato eterno che contiene ogni evento passato, presente e futuro.
Ma il trasferimento della coscienza non si limita a scopi divinatori o conoscitivi. Le sue applicazioni più elevate risiedono nelle pratiche di Alta Magia, dove l’operatore può utilizzare l’Akasha per compiere l’assunzione delle forme divine. Questo processo implica l’immergersi nell’essenza di una divinità o di un archetipo universale, fino a diventare un canale vivente di quella forza cosmica. L’operatore diviene allora non solo uno strumento di trasformazione del mondo interiore, ma anche del mondo esteriore, manifestando energie e volontà di potenza superiori per scopi elevati, come la guarigione, l’illuminazione o la trasformazione alchemica del sé e della realtà.
Il trasferimento della coscienza è dunque un'arte che, una volta padroneggiata, porta l'iniziato a livelli di comprensione e potere senza precedenti, aprendo le porte a una gamma infinita di esperienze e possibilità all’interno del cammino magico.