PARTE 2
Stamane , con un SI in risicato vantaggio (si al 50,03%; no al 49,97%), è invece molto più chiaro che il voto della diaspora ha contribuito ad aumentare le preferenze verso l' unione , mentre gli elettori interni , Trasnistria e Gaugazia su tutti, hanno saldamente scelto per un no all' U.E. e per rapporti più equilibrati con Mosca.
Sulla scelta del presidente ricade comunque questa spaccatura.
Maia Sandu avanti con il 41,92% e Stoianoglo il 26,35%, raccontano di un paese che arriva al ballottaggio con una divisione persistente fra chi abita il povero paese nel sud est dell' Europa , preoccupato dall' essere inghiottito nella follia dei suoi governanti filo occidentali e una parte di popolazione che fa da carburante a questi , troppo distanti per poter capire del pericolo costituito dall' ideologia europeista nel proprio paese.
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