Che differenza c'è tra una consulenza astrologica e una consulenza psicologica? TANTISSIMA, rispondo. Lo so, la risposta potrebbe sembrare banale ma non lo è, evidentemente, perché a conclusione delle consulenze a volte le persone mi dicono che "sembra una seduta di psicanalisi" o che ciò che si è detto in consulto è esattamente quello uscito nelle ultime sedute con psi. Da una parte sicuramente mi fa piacere, perché l'astrologia è comunque uno strumento per fare introspezione, ma dall'altra mi fa chiedere quanto il lavoro in seduta sia interpretativo e quanto fondato invece su altri strumenti di comprensione che riguardano solo le scuole di psicoterapia però, non l'astrologia. Ormai si sa che non penso proprio benissimo della psicanalisi così come è tradizionalmente intesa e praticata, anche perché mal si coniuga con una prospettiva transfemminista ma so che compagnx si stanno prodigando per decostruirla quindi grazie compa, ne abbiamo bisogno. Tuttavia continuo a preferire altri tipi di approcci più orientati al funzionamento della persona al presente, che diano valore all'autodeterminazione e che resitituiscano alla persona quello che le è stato tolto: fare esperienze in primis e poi fare esperienze basate sui proprio bisogni. Non sono fan del rimestare nel dolore e del passato che non si può cambiare. Sono fan del "capire e sapere i colpevoli non cambia un cazzo". Sicuramente nei miei consulti questo approccio si sente ma proprio perché siamo in ambito astrologico la conclusione è solo "sembra psicanalisi" (Jung, mannaggia a te), ma ci tengo a dire che NO, NON è psicanalisi, è astrologia, è introspezione, è guardarsi da una prospettiva diversa. Anche perché, e qui parlo per come gestisco io lo strumento astrologico in consulto, non faccio quello che si fa in psicanalisi, manco sforzandomi.